Sabato 17 ottobre alle ore 21 a Civitavecchia (Roma) presso il Teatro Traiano avrà luogo il Gran Galà 2015 - organizzato dalla ASD The Giants Club - che vedrà tra gli atleti premiati anche gli Azzurri Roberto Cammarelle, Vincenzo Arecchia e Irma Testa. All'evento prenderanno parte anche il Vice Presidente FPI Wlater Borghino e il Consigliere Federal eMassimo Scioti.
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Il settore Tecnici Sportivi autorizza lo svolgimento del Corso per Aspiranti Tecnici di pugilato e Istruttori Giovanili che inizierà in data 7 novembre p.v.
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ActionAid crede fermamente che sconfiggere la fame e democratizzare l’accesso al cibo sia non solo doveroso ma anche possibile. Nell’anno di Expo 2015, che vede l’Italia protagonista della scena internazionale sulla tematica cibo e, più specificamente sul tema “nutrire il pianeta”, l’Organizzazione ha scelto di scendere in campo e lanciare la grande campagna CIBO PER TUTTI, che si pone l’obiettivo di convocare il grande pubblico e coinvolgere istituzioni e media sull’esigenza di un cambiamento possibile, per nutrire sì il pianeta, ma anche i popoli, tutti. È possibile sostenere la campagna di ActionAid dal 27 settembre al 18 ottobre donando 2€ tramite sms solidale da cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, Coopvoce e Tiscali, da telefono fisso Vodafone e TWT, o scegliere di donare 2 o 5 € chiamando da telefono fisso Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
Il primo Paese che beneficerà dei fondi raccolti attraverso la campagna di raccolta fondi sarà l’Etiopia. Il Paese ha registrato una crescita economica notevole negli ultimi anni, che non ha però coinciso con una diminuzione sostanziale della povertà, affliggendo ancora più del 30% della popolazione, soprattutto a causa di un’inflazione in continua ascesa e dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari[1], laddove soltanto il 17,5% della popolazione è urbanizzata.[2] L’agricoltura presenta un problema di produzione e produttività: il contributo del settore al PIL è in diminuzione, mentre l’impoverimento della terra e l’instabilità climatica rendono la produttività molto bassa. L’impatto negativo dei cambiamenti climatici, poi, rende ogni emergenza una minaccia e quindi la necessità di un piano di riduzione dei rischi è fondamentale. In questo contesto, l’intervento di ActionAid si inscrive nell’area settentrionale di Azernet Berberec e mira a garantire alla popolazione locale interventi concreti, come l’installazione di una conduttura lunga 5,22 Km e la costruzione di quattro distributori di acqua per la fornitura di acqua pulita e il miglioramento delle pratiche igieniche, la promozione di una produzione agricola più efficiente, il rafforzamento delle cooperative di risparmio e credito, la fornitura del capitale iniziale necessario ai membri della cooperativa per espandere la propria produttività e il proprio reddito attraverso l’allevamento di bestiame, e un approvvigionamento più efficiente di sementi. Altrettanto mirato l’intervento che ActionAid realizzerà in India attraverso i fondi che saranno raccolti con la campagna CIBO PER TUTTI. Con un PIL di circa 1,995 triliardi, il Paese è una delle economie più forti a livello mondiale.[3] Nonostante questo, circa il 32% della popolazione indiana vive al di sotto della soglia di povertà.[4] La popolazione che vive nel subcontinente indiano rappresenta il 17% di quella mondiale, e circa il 68%[5] risiede nelle zone rurali (sebbene si sia registrato negli ultimi anni un sostanziale incremento della popolazione urbana, pari al 32%), dove la sicurezza alimentare rappresenta un tassello nevralgico per lo sviluppo locale. Il progetto che la campagna CIBO PER TUTTI finanzierà nel Paese riguarda proprio la sicurezza alimentare, dura 5 anni e si rivolge a migliaia di donne e le loro famiglie in 10 villaggi nei distretti di Vellore, Thiruvallur, Kancheepuram, Villupuram E Tamil Nadu, dove verrà predisposta la fornitura di acqua potabile, la creazione di cooperative femminili per la gestione delle proprietà, un training per la coltivazione organica e iniziative di micro-credito per la creazione di impresa con particolare attenzione alla componente femminile della popolazione, quella più emarginata e vulnerabile.
Il diritto al cibo è da sempre per ActionAid un ambito prioritario di intervento, declinato in tutte le sue possibili accezioni: nel mondo, con l’accesso alla terra, soprattutto per le donne, lo stop ai biocarburanti, la lotta all’accaparramento delle terre, e in Italia con la lotta agli sprechi alimentari e la trasparenza e l’efficienza nelle mense scolastiche italiane, attraverso il progetto “Io Mangio giusto”, tra i progetti sostenuti dalla campagna CIBO PER TUTTI tramite sms solidale 45599, che nel 2015 ha lavorato per mense più giuste a favore di 24.300 bambini di 455 scuole in tutta Italia, coinvolgendo oltre 2500 tra genitori e insegnanti e sensibilizzando circa 42.000 studenti sull’importanza di una dieta sostenibile e delle corrette pratiche anti-spreco.
Simbolo della campagna CIBO PER TUTTI è un nodo rosso, teso a rappresentare il legame indissolubile che unisce i destini del Nord e del Sud del mondo, in termini di causa e effetto, di scelte e conseguenze. La campagna partirà il 19 settembre con l’inaugurazione di uno spazio espositivo a Milano, in Largo La Foppa, dal nome “Se fossi nato in Etiopia”, cui si potrà accedere gratuitamente fino al 18 ottobre. Dedicato soprattutto ai più piccoli, è un invito alle famiglie a compiere un viaggio nella quotidianità di un piccolo villaggio etiope attraverso un percorso di gioco e apprendimento, per toccare con mano il lavoro di ActionAid sul campo e avvicinare le persone alle realtà in cui opera. Partner media dello spazio milanese di ActionAid sarà Radio Popolare. Al via poi la campagna radio-televisiva di raccolta fondi, sotto il cappello del Segretariato Sociale Rai, de La7, di Sky e in partnership media con RMC e Virgin Radio. Tra i partner media che supporteranno la campagna Metro e PRS Media.
Perno delle attività di attività di sensibilizzazione e raccolta fondi della campagna è l’iniziativa speciale nata nell’ambito di una partnership triennale ActionAid-Rai. Per il secondo anno consecutivo, infatti, in linea con il suo ruolo di servizio pubblico, la Rai ha investito in un’azione di informazione tramite un lavoro di co-produzione che vede coinvolta la rete ammiraglia. Per due settimane, nel contenitore La Vita in Diretta verrà trasmesso un format che porterà i telespettatori alla scoperta dell’India e dell’Etiopia guidati da due chef italiane stellate, Cristina Bowerman e Aurora Mazzucchelli, che incontreranno le popolazioni locali, con le quali ActionAid lavora per ridurre le cause della fame e della povertà, scambiandosi esperienze e know how sul tema cibo. I due chef si sfideranno a suon di ricette indiane e etiopi in una puntata speciale che verrà trasmessa direttamente da Expo il 10 ottobre, e saranno giudicati dai bambini coinvolti nelle attività che ActionAid porta avanti nelle scuole italiane sul tema cibo e lotta agli sprechi alimentari.
Anche il mondo dello sport si unisce ad ActionAid per dire basta alla fame. La partita di qualificazione agli Europei della Nazionale Italiana di Calcio Azerbaigian – Italia, che si giocherà il prossimo 10 ottobre a Baku, sarà dedicata ad ActionAid e a CIBO PER TUTTI. La Lega Serie A scenderà in campo al fianco dell’Organizzazione, dedicando alla campagna CIBO PER TUTTI la giornata di campionato nel week-end del prossimo 2-4 ottobre. La campagna, infine, sarà sostenuta da Federazione Ginnastica Italiana, Federazione Italiana Nuoto, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana Atletica Leggera, Federazione Pugilistica Italiana, Federazione Italiana Canottaggio, Uisp (Unione Italiana Sport per tutti) e dall’organizzazione Pangea Cycling on life’s origins, che ha come obiettivo l'esplorazione sostenibile del pianeta in sella alle bicie che a inizio settembre ha visitato i progetti ActionAid in Etiopia.
Tanti i volti noti del mondo dello spettacolo e della tv che hanno scelto di sostenere la campagna CIBO PER TUTTI di ActionAid e che animeranno le 3 settimane di campagna, tra cui Enrico Bertolino, Paola Marella, Veronica Maya, Amanda Sandrelli, Enrico Varriale, Luca Ward, Massimo Wertmuller.
Povertà estrema e fame sono per ActionAid il prodotto di decisioni economiche e di mercato dei Governi nazionali e sovranazionali, di cui tutti facciamo parte con le nostre scelte di consumo e di stili di vita; è importante essere consapevoli del ruolo che si ricopre come cittadini nell’industria alimentare, in qualità di consumatori: cosa si acquista e si mangia, da dove arriva e come viene prodotto, e come varia l’accesso al cibo nei diversi Paesi del mondo in base alla domanda mondiale di cibo. La crescita economica mondiale, infatti, non può prescindere da una vera democrazia dell’alimentazione e dei consumi, dal miglioramento dell’accesso alle risorse e la partecipazione alle strategie di sviluppo anche delle fasce più deboli. Negli ultimi 10 anni, sono 167 i milioni di affamati in meno a livello globale, la percentuale di persone malnutrite nel mondo è calata del 10.4% dal 1992 e il primo Obiettivo del Millennio[6] è stato raggiunto da 72 su 129 Stati in via di sviluppo[7]. Dati senz’altro positivi che fanno tirare un respiro di sollievo, ma da una lettura più attenta si evince come la definizione dei vecchi obiettivi del Millennio non abbia tenuto conto di parametri fondamentali per la misurazione di un’effettiva crescita che includesse il rispetto dei diritti umani, l’accesso democratico alle risorse e alla sicurezza alimentare, le dimensioni economiche nazionali, sociali e ambientali. Posizioni che ActionAid ha espresso in diverse sedi, nazionali e internazionali, alle istituzioni preposte e ai Governi, e che ribadisce con forza attraverso la campagna CIBO PER TUTTI, in chiusura di Expo e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del prossimo 16 ottobre.
Note per gli editori: ActionAid contro la fame e la presenza dell’Organizzazione in Italia, in India e in Etiopia
ActionAid e il diritto al cibo
ActionAid International è un’organizzazione indipendente che si impegna nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale. Fondata nel 1972, attualmente è una federazione che lavora con oltre 15 milioni di persone in 45 paesi. ActionAid lavora a fianco delle popolazioni e delle comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina per garantire un cambiamento sostenibile che duri nel tempo. Dare alle persone la possibilità di organizzarsi e impegnarsi per rivendicare i diritti fondamentali. Coinvolgere i governi, il settore privato e la società civile attraverso campagne di sensibilizzazione e mobilitazione, l’empowerment dei piccoli agricoltori, la lotta contro la volatilità dei prezzi e il diritto alla terra delle comunità più povere, la lotta all’accaparramento delle terre da parte delle multinazionali, e nelle scuole e nelle mense italiane, realizzando interventi ad hoc anche in partenariato con altre realtà impegnate sul tema, come Cittadinanza Attiva, con la quale ActionAid ha condotto una ricerca proprio sullo spreco nelle mense. ActionAid vuole agire controcorrente, mettendo le donne al centro della sua azione per la sicurezza alimentare e chiedendo che in ogni parte del mondo sia pienamente riconosciuto il diritto delle donne di accedere, possedere e controllare la terra che lavorano. Le sinergie tra Expo Milano 2015 e ActionAid International verranno valorizzate nel Sito Espositivo attraverso una serie di eventi che rappresenteranno al meglio le problematiche legate al tema della nutrizione e all’economia da essa derivanti.
ActionAid in Etiopia
AA lavora in Etiopia dal 1989 e la sua priorità strategica è la sicurezza alimentare, che si può raggiungere secondo l’Organizzazione solo attraverso la formazione di contadini e poveri alle nuove tecniche dell’agricoltura sostenibile e resiliente. Tra le tecniche si ricordano: diversificazione delle colture, conservazione del suolo, uso di fertilizzanti organici, gestione sostenibile delle risorse idriche e altre ancora. Queste tecniche vengono generalmente utilizzate e spese una volta che questi contadini vengono inclusi in progetti che mirano alla costruzione di cooperative di micro-credito. Il numero di gruppi di agricoltori organizzati e che hanno cominciato a lavorare nelle cooperative nel corso dell’anno, è di 218[8]. Un esempio di percorsi di attività su cui AA ha lavorato, in particolare con i giovani, è quello della formazione sulle tecniche di apicoltura e la produzione di miele. L’attività di AA Etiopia sul fronte della richiesta di trasparenza alle istituzioni trova il suo fulcro a livello locale nella formazione dei circoli Reflect. E’ tramite il lavoro di questi gruppi aperti a uomini e donne che si sono potute mobilitare 17.942 persone ad esempio per fare richiesta di 16 nuove infrastrutture idriche[9]. Il lavoro richiesto alle comunità è di piena gestione dei processi: dall’identificazione dei problemi, alla pianificazione e l’attuazione pratica. La leadership femminile in questi ambiti è molto supportata e richiesta. A tal proposito la metodologia di lavoro prediletta resta quella dei circoli REFLECT, ma nel corso dell’anno sono stati organizzati anche gruppi di ascoltatori di programmi radio. E’ attraverso queste forme di comunicazione, anche nuove, che la diffusione di conoscenze, di diritti e la creazione di una comunità più attiva e attenta diventa possibile.
Tra i risultati raggiunti nel 2014 nell’ambito diritto al cibo, la formazione di 218 i gruppi di agricoltori, 9.024 gli agricoltori che a seguito dei percorsi di formazione di AA praticano con successo forme di agricoltura clima-resiliente, 17.942 le persone mobilitate che hanno fatto richiesta di 16 nuove “infrastrutture” idriche, 4.402 le donne che portano avanti attività generatrici di reddito, 1.993 le donne che hanno riferito di un maggiore controllo delle proprie risorse.
Nel 2015, l’Italia ha allocato oltre 1,6 milioni di euro in Etiopia e implementato quattro progetti in Etiopia tra cui il Vicky’s project ad Azernet, oggetto della campagna #cibopertutti, che si concentra sulla promozione dei temi del diritto all’acqua e al cibo, migliorando l’accesso ad acqua potabile, i sistemi agricoli e il rafforzando le cooperative.
ActionAid in India
ActionAid India lavora sul territorio dal 1972 con lo scopo di promuovere temi come giustizia sociale, l’uguaglianza e il rispetto della diversità. Si propone, inoltre, di combattere povertà, discriminazioni sociali, razziali, generazionali, di genere, di orientamento sessuale, etniche, religiose e soprattutto di assicurare il diritto al cibo e alla terra. Per far ciò si propone di collaborare in partnership con movimenti, comunità territoriali, intellettuali, media e società civile, al fine di tessere relazioni che possano migliorare il rispetto dei diritti umani nel subcontinente e portare avanti efficacemente un dialogo con le istituzioni. AA India è un paese affiliato di ActionAid International e lavora in 24 Stati e in un territorio.
Per quanto concerne gli impegni strategici,[10] AA in India si propone di promuovere il controllo delle risorse naturali in favore dei soggetti più vulnerabili, quali terra, acqua, foreste, mare, beni comuni, ecc, promuovere una società più democratica, affermare e riconoscere i diritti delle donne e delle ragazze come diritti umani, promuovere diritto all’infanzia e il riconoscimento dei bambini come cittadini uguali e paritari agli altri, creare una società e uno stato giusto, laico, pacifico e libero dalla violenza e di agire in solidarietà verso gli afflitti e promuovere azioni oltre i confini nazionali.
ActionAid India promuove e sostiene il diritto al cibo e all’accesso alla terra e alle risorse naturali in favore delle persone più vulnerabili, donne in primis. Grazie all’impegno di AA India e dei partners locali migliaia di donne hanno potuto chiedere l’ accesso alla terra. Aver accesso ad un appezzamento di terreno da coltivare è essenziale per le donne, in quanto garantisce un miglior accesso al cibo e indipendenza economica; inoltre, il contribuire economicamente al bilancio familiare rende le donne più “rispettabili” anche agli occhi dei mariti e della famiglia.
Nel solo 2014, 3.200 donne hanno ottenuto la proprietà di appezzamenti di terreno per un totale complessivo di 2.000 acri. Per ottenere questo risultato – ancora parziale dato che altre 12.000 donne circa hanno ricevuto in questo anno i titoli legali per ottenere un pezzo di terra – AA ha lavorato molto con le autorità locali. Le domande registrate superano quota 200.000.[11]
Altro settore di intervento importante è quello dell’agricoltura sostenibile: a questo proposito sono stati organizzati corsi di formazione sulle pratiche agricole clima-resilienti ed organiche per 19.000 agricoltori (il 35% donne)[12]. Il numero di organizzazioni che collabora con AA su questo obiettivo è di 42[13]. Altro risultato da sottolineare è quello di campagne di advocacy che sono state condotte in alcuni stati (Odisha, Andra Pradesh, Telegana e Bihar) per promuovere riforme complessive nelle politiche agricole e di accesso alla terra[14]. Tra i risultati raggiunti nel 2014 in tema diritto al cibo, 3.200 donne hanno ottenuto la proprietà di appezzamenti di terreno per un totale complessivo di 2.000 acri migliorando il proprio accesso al cibo e ottenendo una maggiore indipendenza economica. 122.000 le persone che hanno oggi una maggiore consapevolezza dei loro diritti e che di conseguenza sono più in grado di monitorare le politiche pubbliche
L’India è un paese prioritario per AA Italia. presente con 3 progetti di breve periodo: nel Rajastan, a Orissa e Odisha per una spesa totale di circa 87 mila euro.
L’Italia nel 2014 ha allocato 2.431.000€ grazie ai fondi provenienti dal Sostegno a Distanza, tra programmi di lungo periodo e progetti brevi.
Per informazioni
Ufficio Pubbliche Relazioni e Media ActionAid Italia International
via Tevere, 20 - 00198 Roma
Tel. +39 06 45200526
Francesca Landi, Capo Unità Relazioni Pubbliche e Media Tel. 06 45200526 – Cell. 3355478571 francesca.landi@actionaid.org
Tonia Esposito, Responsabile Relazioni con i Media, Tel. 06 45200526 – Cell. 3497603724 tonia.esposito@actionaid.org
Ilaria Nizzo, Tv e Media Placement, Tel. 06 45200526 – Cell. 340 8704510 ilaria.nizzo@actionaid.org
Barbara Antonelli, Information Officer, Tel: Tel 06 45200526 - Cell: 3385706446barbara.antonelli@actionaid.org
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Lutto nel mondo del pugilato Italiano. nella giornata di ieri è venuto a mancare l'arbitro-Giudice internazionale Franco Priami.
Il presidente FPI, Alberto Brasca, a nome del movimento pugilistico nazionale porge le sue più sentite condoglianze alla famiglia.
Il funerale si svolgerà domani mattina 30 settembre alle ore 11, presso la Casa Mortuaria di Viale Alfieri a Livorno.
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Questa mattina – nella scuola “Sannino-Petriccione”, nel quartiere Ponticelli a Napoli – è stato inaugurato l’anno scolastico 2015-2015, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha fortemente voluto designare una nuova sede per la cerimonia, modificando l'abitudine ormai consolidata di ospitarla al Quirinale.
All’evento hanno partecipato anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Il Capo dello Stato e il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, hanno rivolto a studenti e docenti il loro messaggio di augurio per lo svolgimento del nuovo anno scolastico. "L'istruzione è la chiave della coscienza civile di un Paese. Impegnatevi a coltivare la speranza di costruire un mondo migliore", uno dei passaggi chiave del discorso del Presidente Mattarella. Il Capo dello Stato ha anche sottolineato il ruolo dello sport nella formazione dei giovani. "Lo sport può aiutare molto la scuola, come testimoniano i campioni che sono con noi oggi: dove c'è maggiore impegno sportivo, vi è maggiore legalità"
Il Presidente Malagò ha sottolineato la vicinanza del Capo dello Stato nei confronti del movimento agonistico. "Il Presidente Mattarella dimostra giorno dopo giorno di avere un'attenzione e una sensibilità nei confronti del mondo dello sport che ci inorgoglisce, la sua vicinanza è formidabile e per noi è importante. Sullo sport a scuola per 20 anni abbiamo avuto molte criticità, e sapete che il ruolo del CONI, teoricamente, non sarebbe previsto ma abbiamo voluto metterci la faccia in tutta coscienza, con un impegno economico e anche organizzativo e strutturale".
Sul palco, tra gli altri, sono stati protagonisti i campioni azzurri: Rossella Fiamingo, Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli (scherma), Clemente Russo e Irma Testa (pugilato), Alessandro Velotto (pallanuoto), Giovanni Esposito, Antonio Esposito e Biagio D'Angelo (judo) e Bebe Vio (scherma paralimpici).
Gli atleti hanno rircordato le loro recenti imprese (su tutte Rossella Fiamingo e Bebe Vio, fresche campionesse iridate) proiettando lo sguardo verso Rio 2016. Clemente Russo ha anche sottolineato il record personale: sarà il primo pugile italiano – il quarto nel mondo - a disputare quattro edizione dei Giochi Olimpici.
La manifestazione, aperta dall'esecuzione dell'inno nazionale, è stata condotta da Fabrizio Frizzi che ha presentato diverse iniziative realizzate dalle scuole su immigrazione, integrazione, legalità, impegno sociale, musica e sport. Hanno partecipato circa 2.000 alunni provenienti dalle scuole di tutta Italia che sono stati selezionati in base ai progetti e ai percorsi didattici realizzati con i loro insegnanti sui temi dell'intercultura, dell'integrazione, dell'educazione alla legalità, della partecipazione alla vita scolastica.Nel corso della cerimonia ci sono stati collegamenti via webcam con 9 istituti scolastici italiani che fanno un avanzato uso delle tecnologie nella didattica.Tra le personalità dello spettacolo l'attore Flavio Insinna, il cantante Lorenzo Fragola e l'astronauta Samantha Cristoforetti.
FONTE CONI.IT
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Le strutture del Centro Tecnico Federale hanno visto la presenza di moltissimi tecnici, provenienti da tutta Europa, che ahhno preso parte al Corso "Schoolboy Boxing Training and Boxing Wellness" promosso dall'European Boxing Confederation. Un corso volto a promuovere l'insegnamento della Boxe sia nelle scuole che nei centri fitness. Workshop che vedrà nel corpo insegnante coach provenienti da Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania. Nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente EUBC Franco Falcinelli, del Presidente FPI Alberto Brasca e del Presidente della Federboxe ungherese Csotonyi, c'è stata la cerimonia di consegna dei Diplomi a tutti i partecipanti tra i quali il Consigliere Federale e Coordinatore Settore Tecnici Sportivi Massimo Scioti.
News FPI
Si comunica che, come nel 2014, la FPI individua ed approva i criteri per premiare le prime 200 società pugilistiche italiane, con significativi contributi economici e materiale sportivo da palestra.
Circolare n° 58 del 17.09.2015 - Criteri di assegnazione punteggio per la Classifica di Merito 2015
News FPI
L'inaugurazione dell'anno scolastico si svolgerà questa mattina nella scuola "Sannino-Petriccione", nel quartiere di Ponticelli a Napoli. Lo ha fortemente voluto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, modificando l'abitudine ormai consolidata di ospitare la cerimonia al Quirinale. Ad accogliere il Presidente Mattarella nella scuola di Ponticelli ci sarà il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini.
La manifestazione, che sarà trasmessa in diretta su Rai 1 a partire dalle 11 col titolo "Tutti a scuola", vedrà la partecipazione di dieci campioni dello sport, guidati dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
Gli azzurri invitati sono: Rossella Fiamingo, Diego Occhiuzzi e Luca Curatoli (scherma), Clemente Russo e Irma Testa (pugilato), Alessandro Velotto (pallanuoto), Giovanni Esposito, Antonio Esposito e Biagio D'Angelo (judo) e Bebe Vio (scherma paralimpici).
News FPI
In una intervista rilasciata a Dario Torromeo il campione olimpico Patrizio Oliva attacca frontalmente Franco Falcinelli e più in generale esprime giudizi pesantemente negativi nei confronti della politica federale di ieri e di oggi.
E' un attacco ingeneroso che mi ha sorpreso e amareggiato ma non posso che prenderne atto. Ognuno è libero di pensarla come vuole. Mi pare però doveroso, per chiarezza verso i nostri tesserati e appassionati, rispondere alle questione sollevate.
1) “L'Italia è fuori dalle WSB”. Si, nella passata edizione abbiamo ritenuto di aiutare e sostenere il rilevante impegno organizzativo e finanziario della Italia Thunder perchè il torneo consentiva la qualificazione olimpica. Abbiamo qualificato infatti Manfredonia mancando di un soffio la doppia qualificazione di Mangiacapre e Vianello. Per tutti i partecipanti è stata comunque una straordinaria opportunità di misurarsi ad alto livello e quindi di crescere.
L'edizione 2016 non prevede la qualificazione olimpica e si sovrappone temporalmente al torneo continentale di qualificazione olimpica. Abbiamo pertanto deciso di concentrare la preparazione dei nostri atleti verso il torneo di qualificazione olimpica, non inserendo a calendario l’impegno delle WSB, che peraltro ha visto la stessa Italia Thunder rinunciare formalmente all’iscrizione per la prossima stagione.
Rivendico con convinzione questa scelta.
2) “Il passo falso dell'APB”. Personalmente non ho mai nascosto le mie perplessità sul format APB, soprattutto sul versante della sostenibilità degli oneri finanziari di cui l'AIBA si è fatta carico direttamente. Abbiamo consentito la partecipazione degli atleti richiestici, primo perchè sono stati offerti loro contratti molto vantaggiosi a totale carico AIBA, secondo perchè il torneo APB offriva l'opportunità della qualificazione olimpica, felicemente conseguita da Clemente Russo.
E’ un'affermazione infondata che la FPI abbia speso “somme ingenti per l'attività di un solo atleta”. Sul punto preciso che i due eventi AIBA svoltisi a Milano e che hanno visto come protagonista Russo sono stati a totale carico dell'AIBA e degli organizzatori privati dell'evento. Nessuna spesa è gravata sulla FPI.
Non so se e come l'AIBA darà seguito all'esperienza APB. Di sicuro si può affermare che nessun osservatore serio può ravvisare nell'avvio dell'esperienza APB la genesi della crisi del professionismo italiano e internazionale, che ha ben altre cause e che più volte sono state illustrate. Paradossalmente mi sento di dire che forse è vero il contrario: il “rischio APB” ha stimolato una risveglio del professionismo tradizionale.
3) “L'AIBA non si cura del dilettantismo, tranne che per due manifestazioni, Mondiali e Olimpiadi”. Si possono rivolgere le critiche più feroci all'AIBA o a qualunque altra istituzione pubblica e privata. La libertà di critica è per me sacra. Ma non si possono fare affermazioni che non rispondono alla realtà. Mai, dico mai in tutta la storia della boxe dilettantistica internazionale si è avuto un calendario così denso di tornei e campionati, promossi e organizzati dall’AIBA, come in questi ultimi anni. Non è una valutazione, è un fatto.
4) ”La FPI doveva minacciare il boicottaggio olimpico”. I due precedenti che conosco sono quelli degli USA alle Olimpiadi di Mosca e quelli dell'URSS alle Olimpiadi di Los Angeles. Furono già allora due scelte sciagurate ma in qualche modo giustificate da un duro conflitto politico tra due grandi potenze internazionali. La FPI che boicotta le Olimpiadi per opporsi ad un progetto dell'AIBA sarebbe una sfida temeraria al comune senso del ridicolo.
In tutti gli sport ci sono organismi internazionali sovraordinati alle Federazioni Sportive Nazionali ed è una condizione ovviamente necessaria per consentire uniformità di regole a livello internazionale. L'AIBA comprende 195 federazioni e alle sue regole, peraltro democraticamente approvate nei congressi, ciascuna Federazione Nazionale è tenuta ad attenersi, se intende partecipare alle competizioni internazionali ed avere il riconoscimento di federazione olimpica.
Lo sottolineo ancora una volta perchè a qualcuno sfugge: stare alle regole internazionali non è un'opzione discrezionale ma un obbligo giuridico. A meno che non si ipotizzi un pugilato autarchico!
5) “Falcinelli ha molto da farsi perdonare”. Non so quali sono le gravi colpe attribuite a Falcinelli nei confronti del pugilato italiano. Scorrendo il suo curriculum di pugile, di tecnico societario, di responsabile delle nazionali azzurre, di dirigente federale e internazionale credo che il pugilato italiano gli sia debitore almeno di un po' di riconoscenza. Ed anche tanti campioni che ha valorizzato e portato ai massimi successi! Non credo abbia bisogno di essere difeso da me. Lo farà da solo se ritiene e se ne avrà il tempo e la voglia.
6) “La FPI si è privata dei professionisti ed ha tagliato gran parte dell'attivitàdilettantistica”. L'accusa è precisa e circostanziata. Ma è infondata. Stiamo ai fatti.
Sui “professionisti” rivendico con orgoglio quello che in piena sintonia con la Lega Pro Boxe abbiamo portato avanti. Abbiamo accelerato il processo di autonomia della Lega, abbiamo concertato regole nuove e più snelle, siamo usciti dalla gabbia della Legge 91/81 con forti vantaggi fiscali per le Società Organizzatrici e per l’intero comparto Pro, abbiamo semplificato i protocolli e le visite mediche consentendo una contrazione dei tempi e dei costi, riversiamo alla Lega l'intero ammontare delle quote di affiliazione e tesseramento nonché la riscossione delle tasse organizzative, ci assumiamo le spese arbitrali per i titoli italiani, provvediamo alla copertura assicurativa dei pugili tesserati, abbiamo favorito il passaggio al settore Pro che oggi è il doppio dei tesserati rispetto a dieci anni fa, valorizziamo gli eventi professionistici ed i singoli pugili su Boxe Ring e sui nostri siti web. Erano anni che non si registrava una voglia di ripresa del mondo del professionismo italiano come in questa stagione. Non ne rivendico il merito. Registro il fatto.
Sul fronte “dilettantistico” vorrei che qualcuno mi spiegasse dov'è il taglio “di gran parte” dell'attività. Sotto il profilo quantitativo negli ultimi dieci anni abbiamo raddoppiato i tesserati e l'attività: si svolgono da qualche anno in Italia circa mille riunioni con diecimila combattimenti l'anno, un plafond mai raggiunto nella storia del pugilato italiano. Sotto il profilo qualitativo siamo oggi stabilmente tra le prime dieci squadre al mondo. Partecipiamo con una intensità senza precedenti e con successi significativi a tutti i campionati internazionali junior, youth e schoolboy organizzati sotto l’egida dell’AIBA e della EUBC. Il movimento femminile ci sta regalando soddisfazioni impensate ed è in continua crescita. Nel settore giovanile mai come adesso i bambini sono al centro dell'attenzione federale. Al Trofeo nazionale del CONI, in corso in questi giorni a Lignano Sabbiadoro, siamo presenti con rappresentative di bambini provenienti da ben 15 regioni. E' dunque evidente che non c'è stato alcun "taglio" di attività.
7) “L'ammanco milionario della Federazione”. Nessuno, ma proprio nessuno, ha mai minimizzato la gravità dei fatti che hanno pesantemente colpito la nostra Federazione in quegli anni. E' pur vero, però, che Sino alla scoperta del misfatto nessuno ha mai avuto il minimo sospetto di quello che stava accadendo. L'abilità delittuosa della funzionaria infedele e la furbesca diluizione negli anni delle sottrazioni effettuate hanno tratto tutti in inganno. E', per contro, altrettanto vero ed incontestabile, e lo rivendico con orgoglio, che una volta venuti alla luce i fatti vi è stata una pronta e corale reazione amministrativa e giudiziaria che ha portato in breve tempo alla condanna dei responsabili - in sede penale, civile e contabile - e recentemente anche della Banca tesoriere, per una negligente gestione dei conti correnti. E preciso che azioni per il risarcimento proseguono con rigore e, sia pure con i tempi della giustizia italiana, ci hanno già consentito alcuni recuperi ed altri significativi pensiamo siano ormai vicini all'esito finale. Credo sia da respingere fermamente, dunque, il tentativo di strumentalizzare una vicenda accaduta molti anni fa e rispetto alla quale la FPI ha posto in essere ogni dovuto e consequenziale atto. Si sono nel frattempo succeduti due Congressi e credo davvero sia tempo di chiudere quella triste pagina e guardare avanti.
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La FPI comunica che il 2° corso 2015 per il conseguimento della qualifica di Tecnico di Pugilato si terrà ad Assisi dal 21 al 29 novembre pv. Le domande di ammissione (vedi allegato alla presente) dovranno essere compilate e spedite entro il 19 ottobre ai seguenti recapiti: tecnici.sportivi@fpi.it - FAX 06/32824250
COMUNICATO N° 37 2° corso 2015 Qualifica Tecnici Pugilato
Domanda di ammissione 2° corso 2015 Tecnici Pugilato