Dai guantoni di Carnera e Ali alle medaglie olimpiche di Cammarelle, dal guantone e dalla medaglia d’oro di Roma ’60 di Benvenuti alle cinture europee di Blandamura, Moroni, fino all’opera #ProvaciConMe Pitbull Pink Power contro la violenza sulle donne dell’artista Maglionico.
Roma 28.10.2025 – Dal ring memorabile al colpo solidale: 110 anni di Forza Passione Identità. Più che un claim un viaggio nella memoria e nell’identità sportiva e sociale nazionale, per rendere omaggio a chi, ieri come oggi, continua a dare lustro al Pugilato Italiano. In occasione dei prossimi 110 anni della Federazione Pugilistica Italiana, che cadranno il 2 marzo 2026, il Museo dello Sport di Roma, grazie al prezioso impegno del suo co-fondatore Nicola Cilento coadiuvato dall’ingegno di Roberto Feri, apre le porte alla FPI con l’anteprima della “Mostra 110 FPI” che sarà aperta al pubblico da oggi fino al 31 gennaio 2026 e che è inserita nel progetto - Lo Sport tra Storia Movimento Benessere e socialità - promosso da Roma Capitale e vincitore dell'Avviso Pubblico per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025 in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Oggi, nel prestigioso spazio espositivo situato presso lo Stadio di Domiziano, nei sotterranei di Piazza Navona, che ha dato i natali a molte discipline sportive, tra cui il pugilato, si è svolta l’inaugurazione con il taglio del nastro insieme al padrone di casa Matteo Tamburella, a cui hanno partecipato il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi, il Capo del Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi, l’Assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato e il Presidente della V Commissione Consiliare permanente "Cultura, spettacolo, sport e turismo" della Regione Lazio Mario Luciano Crea, il Vice Presidente CONI Lazio Paolo Anedda, che ha portato il saluto del Presidente Alessandro Cochi, e il Direttore di RaiSport Paolo Petrecca. Con loro il Presidente del CR Lazio Adrii Zannoni e il gotha FPI rappresentato dal Vice Presidente Vicario Mariangela Verna, dai Consiglieri Federali Andrea Locatelli e Terry Gordini, quest’ultima componente del Team Ambassador FPI, rappresentato dai veri protagonisti dell’evento, i Campionissimi: Roberto Cammarelle, Giovanni De Carolis (DT Nazionali Azzurre), Irma Testa, Emanuele Blandamura (Coor. Team) e Alessandro Duran.
In un gemellaggio tra il Museo Nazionale di Pugilato FPI di Assisi e il Museo dello Sport di Roma, la mostra racconta, con cimeli, memorabilia, foto e video dell’Archivio FPI, le imprese e gli atterramenti (valore della sconfitta) dei valorosi Campioni, esempi e fonte d’ispirazione per i media, il cinema e la tv, con una rassegna delle attività sociali e culturali che la FPI ha avviato negli ultimi anni (nelle scuole con il progetto Boxando s’Impara) e sull’arte, impiegata nel sociale con l’opera #Provaciconme Pitbull Pink Power FPI dell’artista Giulia Maglionico, che ha scelto il pitbull come simbolo di forza, del Never Give Up salvifico. Un messaggio forte e chiaro illustrato da Francesca Baboni, critica d’arte: empowerment femminile che mette al centro del lavoro artistico il pugilato, nel connubio tra Boxe e Arte contro la violenza sulle donne, leitmotiv dei 110 anni FPI. Una dedica importante anche a Blandamura e Benvenuti da parte dell’artista Fabiana Giusti, che ha realizzato due opere esposte al Museo. Passato, presente e futuro si fondono nella metafora della boxe.
Un primo traguardo importante verso le celebrazioni 110 FPI: “Questa bellissima iniziativa – ha commentato il Presidente Flavio D’Ambrosi -, per la quale devo ringraziare sentitamente Nicola Cilento (co-founder del Museo dello Sport) e Matteo Tamburella (Responsabile Area Archeologica Stadio di Domiziano), e tutto lo staff della Federazione, sarà solamente la prima di molte iniziative che il prossimo anno la Federazione organizzerà. In un luogo così suggestivo, pieno di storia, mi piace ricordare come lo sport abbia sempre avuto un ruolo importante nella nostra società, sin dai tempi dei primi Giochi Olimpici dell’Antica Grecia. Lo sport deve continuare ad essere un collante sociale importante, e sta non solo alle Federazioni, ma a tutte le Istituzioni far sì che continui ad esserlo.”
Un plauso da parte del Capo del Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi: “Innanzitutto faccio i complimenti alla Federazione per esser riuscita ad organizzare un evento all’interno di un luogo così suggestivo, pregnante di storia e cultura. Questi due elementi sono molto importanti e assieme allo Sport devono creare un linguaggio comune che possa essere compreso dalle nuove generazioni e dalle persone comuni. Siamo molto soddisfatti del lavoro che sta facendo il Presidente D’Ambrosi e tutta la Federazione nel valorizzare lo sport di base, e nel suo caso il pugilato, portando l’attività sportiva nelle scuole”.
“Sono molto felice di essere qui – ha dichiarato l’Assessore Alessandro Onorato - per festeggiare il prossimo compleanno di una Federazione così importante. Il mondo dello sport di deve preparare ad affrontare una corsa contro il tempo, contro un nemico molto pericoloso: il drop-out sportivo. Le nuove generazioni (Gen-z) non vivono più lo sport in una maniera sana, e per questo le istituzioni, indifferentemente dal colore politico, hanno l’obbligo di investire nello sport, nelle infrastrutture, nelle scuole, affinché si avvicinino i più giovani all’attività fisica, che come ha già detto il Presidente D’Ambrosi, che ringrazio, è un collante sociale fondamentale.”
L’ultimo rappresentante delle istituzioni a intervenire è stato il Presidente Mario Luciano Crea: “La Regione Lazio fa i migliori auguri alla Federazione Pugilistica Italiana per i suoi 110 anni, augurandone altrettanti per il futuro. La Regione raccoglie e appoggia la giusta battaglia che l’Assessore Onorato ha in precedenza lanciato. Lo sport è un elemento fondamentale per la nostra società e bisogna fare il possibile affinché sia disponibile a tutti, non solamente alle classi sociali più abbienti.”
Prezioso anche il saluto e l’impegno del Direttore di Rai Sport Paolo Petrecca: “Uno dei motivi per cui ho accettato questo mio ruolo, è quello di raccontare lo sport, e quindi trasmettere un messaggio, attraverso i grandi campioni. Vedere scorrere le immagini di grandi campioni come Nino Benvenuti, Patrizio Oliva, Roberto Cammarelle, Irma Testa mi ha fatto ricordare delle emozioni che si prova da piccoli nel vedere i propri miti alla televisione, sognando un giorno di raggiungere i loro livelli. In quanto Direttore Rai Sport sto provando a dare il giusto spazio a una nobile disciplina come il pugilato, così che possa avere la visibilità che merita.”
