Lente di ingrandimento

Comunicato del Presidente FPI D’Ambrosi: I medici di bordo ring. La riforma nell'interesse delle società.

I medici di bordo ring. La riforma nell'interesse delle società.

Sulla spinta delle indicazioni provenienti da società e tecnici, è stato cambiato il metodo di arruolamento dei medici tesserati Fpi. In particolare, il sottoscritto ha voluto eliminare alcuni paletti che condizionavano l'ingresso dei medici in Federazione.
Adesso tutti i medici, anche quelli generici, potranno tesserarsi con la Fpi ed operare a bordo ring, previa frequenza di un breve corso di aggiornamento in modalità streaming.
Peraltro, la riforma prevede anche la liberalizzazione delle tariffe mediche per i servizi di bordo ring. Le società potranno scegliere il medico, da un elenco tenuto presso il Comitato regionale, e con lui contrattare la giusta tariffa anche in relazione al tipo di evento pugilistico.
In attesa che il Coni approvi la citata riforma, sarà importante che le società ed i Comitati regionali ricerchino nuovi medici che vogliano far parte della grande famiglia pugilistica.
La predetta riforma agevolerá l'organizzazione di riunioni pugilistiche.
Dopo l'eliminazione della certificazione del sesso (i cui costi erano diventati un pesante aggravio per le atlete) e della presenza del medico specializzato in medicina dello sport nei servizi di bordo ring, un altro straordinario risultato è stato ottenuto in questo quadriennio, nell'interesse esclusivo delle società e degli atleti.

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA GUARDA AL FUTURO

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi

LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA GUARDA AL FUTURO

Anche quest'anno la Fpi è presente, con i suoi giovani tesserati, al Trofeo Coni ospitato in Sicilia.
L'evento coinvolge circa 3000 giovani atleti di molteplici discipline sportive tra cui il pugilato.
La Federazione Pugilistica Italiana, sempre presente dalla prima edizione del Trofeo, non poteva mancare all'appuntamento.
Gli 81 atleti, in rappresentanza di ben 19 Regioni, daranno vita a 81 confronti sul ring, 63 dei quali svoltisi in questa prima giornata.
Domani si svolgeranno altri.18 incontri, tra semifinali e finali, che decreteranno i vincitori di questa edizione: 3 atleti maschi e 3 atleti femmine.
Mi preme evidenziare che Il "settore giovanile Fpi" ha conosciuto, dal 2021 ad oggi, uno straordinario sviluppo, raggiungendo oltre 10.000 tesserati. Risultato impensabile solo qualche anno fa.
Ciò è sicuramente frutto delle vincenti politiche promozionali della Federazione e dell'impagabile impegno dei nostri tecnici.

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Oggi a Roma incontro tra Il Ministro dello Sport D'Ambrosi e il Presidente FPi Flavio D'Ambrosi

Oggi a Roma, presso la sede del Ministero dello Sport e dei Giovani, c’è stato un incontro tra il Ministro Andrea Abodi e il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi

Di seguito il comunicato del Presidente D’Ambrosi

“Prima la presenza, all’interno dell’ultimo Consiglio federale, del Presidente del Coni Giovanni Malagó poi l’incontro con il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, ed in infine il Ministro dello Sport Andrea Abodi.

Dal 2021 lo scrivente sta incrementando i rapporti istituzionali della Federazione con tutti gli Organismi e le Autorità del mondo sportivo finanche con il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, alla luce del pieno coinvolgimento dei diversamente abili nella pratica pugilistica avvenuto in questo quadriennio.

D’altronde, l’assegnazione all’Italia del Torneo di qualificazione olimpica di Busto Arsizio, non è stata una casualità ma il risultato degli ottimi rapporti istituzionali.instaurati dallo scrivente.

Nel futuro il movimento pugilistico italiano dovrà affrontare molteplici sfide e la vicinanza delle Istituzioni sarà fondamentale per affrontarle nel miglior modo possibile.

Le società, I tecnici e gli atleti possono stare tranquilli: la Fpi saprà garantire le giuste risorse all’intero movimento pugilistico.

Allora avanti con determinazione e coraggio verso un nuovo futuro.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D’Ambrosi”

Resoconto Consiglio federale - Roma 21/9/2024

Resoconto Consiglio federale - Roma 21/9/2024

Resoconto Consiglio federale

Oggi si è svolto uno degli ultimi Consigli federali del quadriennio.
Nel corso del Consiglio federale è intervenuto il Presidente del Coni, Giovanni Malagó, invitato dal sottoscritto. Il Presidente Malagó ha voluto sottolineare l'importanza del processo che sta portando la Federazione Pugilistica Italiana in una nuova Federazione internazionale. Passaggio fondamentale e necessario affinché la Fpi ed il pugilato rimangano nell'ambito del circuito olimpico.
Successivamente, Consiglio federale ha deliberato:
1) l'assemblea elettiva federale, del 14 dicembre u.s., si svolgerà a Roma. Tale sede risulta essere la più confacente a livello logistico;
2) approvazione delle classifiche generali dell'Iba e dei Pro a cui è collegata l'erogazione dei contributi a favore delle società, inserite in tali classiche, che riceveranno un importo complessivo di euro 150.000,00;
3) approvazione dei requisiti per la partecipazione ai Campionati italiani youth ed assoluti. Tali requisiti ampliano la partecipazione degli atleti;
4) approvazione del rinnovo di contratti di sponsorizzazioni e di partnership;
5) nomina del nuovo responsabile del Centro federale di Assisi, il delegato della regione Umbria Duchi Simone.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro tra il Presidente FPi Flavio D'Ambrosi e le ASD, i dirigenti e tecnici del CR FPI EMILIA-ROMAGNA

Il Titanic viaggia verso il drammatico iceberg.

Nell'ambito di un incontro organizzato dall'amico Giuseppe Quartarone, Presidente del Comitato regionale Emilia Romagna, ho incontrato società e tecnici operanti in quel territorio.
Come di consueto, ho illustrato il momento che sta vivendo il movimento pugilistico italiano e le possibili prospettive future.
I tanti tesserati presenti hanno apprezzato e fortemente condiviso la relazione dello scrivente e le future politiche sportive che la Fpi dovrà adottare negli anni avvenire.
Proprio su tali aspetti mi preme segnalare una drastica novità che purtroppo inciderà sul futuro del pugilato italiano.
A causa della vicenda tra Cio ed Iba e della conseguente incertezza sulla collocazione del pugilato all'interno dei Giochi di Los Angeles 2028, la nostra Federazione non è più considerata tra quelle olimpiche!
Ciò comporterà che già dal 2025 i contributi statali - che dovrebbero essere erogati alla Fpi - subiranno un drastico decremento poiché quantificati per una disciplina non olimpica!
Preconizzando questa drammatica situazione, ho cercato più volte, invano, di predicare responsabilità istituzionale ed unità ma non sono stato ascoltato perché qualcuno, nel frattempo, "tirava i dadi" sul futuro del pugilato italiano.
Adesso c'è un'unica strada, a mio modesto parere, per salvare la nobile arte italiana ed i tanti sforzi quotidiani delle nostre società e dei nostri tecnici.
La strada passa attraverso direzioni obbligate il cui imbocco è imprescindibile.
La prima è sostenere convintamente il riconoscimento della World Boxing da parte del CIO, auspicando quindi il rientro del pugilato nel circuito olimpico.
La seconda è attuare, fin da subito, un nuovo modello gestionale che realizzi un concreto drenaggio di risorse economiche - alternative ai contributi statali - attraverso politiche di autofinanziamento e strumenti diversificati (marketing, merchandising, spending reviuw, ecc.).
La terza è ricorrere alle relazioni istituzionali, con le Autorità preposte al governo dello sport italiano, facendo comprendere che il movimento pugilistico nazionale è un "patrimonio comune" denso di valori (dall'inclusione al rispetto delle regole), veicolati dai nostri tecnici ai tantissimi praticanti.
Spero che tutti i dirigenti federali abbiano la consapevolezza che il pugilato è sul "Titanic" diretto verso un micidiale iceberg.
Possiamo ancora evitare l'impatto con senso di responsabilità e rispetto per coloro che amano la nostra invidiabile disciplina.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro tra il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi e le ASD/SSD del CR FPI Toscana

Il Presidente FPI, Flavio D’Ambrosi, ha incontrato oggi (31/8) a Firenze le società, dirigenti e tecnici del CR FPI Toscana.

Dì seguito il comunicato del presidente sull’incontro di stamane:

“Le società toscane guardano al futuro.

Con la Regione Toscana è iniziato il mio peregrinare sul territorio italiano, per incontrare società e tecnici del movimento pugilistico nazionale.
Oggi si è svolto il programmato incontro organizzato dal saggio ed amico, Presidente del C.R Toscana, Franco Pierazzoli a cui vanno i miei ringraziamenti che estendo a tutti i componenti del Comitato regionale.
Accolto con grande calore ed enfasi dai tanti amici toscani, il sottoscritto ha illustrato compiutamente i risultati e le iniziative che hanno caratterizzato questo quadriennio, accanto ai problemi ed alle criticità emerse nella gestione di un organismo complesso come la Federazione.
I tanti tesserati presenti all'incontro hanno mostrato un lusinghiero apprezzamento per le iniziative che lo scrivente ritiene assolutamente necessarie per la crescita del pugilato italiano e soprattutto per correggere gli errori di questo quadriennio.
Criticità ed errori ereditati dai quadrienni precedenti che hanno zavorato la ripresa dell'intero movimento.
In questo quadriennio lo scrivente ha approntato diverse iniziative e misure per fronteggiare tali problematicità ma le procedure gestionali e decisionali sono state rallentate da condizionamenti ed interessi che soffocano ancora lo sviluppo di serie e coerenti politiche manageriali.
A gran voce, i tecnici toscani hanno chiesto cambiamenti nel vetusto modello gestionale imposto da logiche geriatriche.
In relazione a tali legittime richieste di cambiamento, lo scrivente ha promesso che sarà adottato un drastico taglio del cordone ombelicale che ancora lega il pugilato ad un passato gestionale da relegare ormai in soffitta.
Logiche premiali e funzionali agli interessi del movimento pugilistico nazionale, dovranno guidare la governance di questa Federazione, attraverso una squadra nuova e scevra da qualsiasi fattore esogeno da patogenesi.
Prossima tappa Comitato regionale Emilia Romagna.”

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi La visione d'insieme evita gli eccessi.

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi

La visione d'insieme evita gli eccessi.

Guido Vianello ha dimostrato che il pugilato italiano può competere ad alti livelli perché ha un tessuto di società che svolgono per tutto l'anno un'intensa attività pugilistica - supportata e ben gestita da questa Federazione - e dei maestri che hanno la capacità di insegnare la nobile arte coltivando, quotidianamente, talenti.
In tal senso, i miei complimenti vanno al pugile ed all'amico maestro Simone D'Alessandri che allena Vianello e sta maturando, ormai da anni, una solida esperienza internazionale.
Mi preme evidenziare, tuttavia, che il risultato di Vianello non è episodico e non è isolato. Sono stati ben 26 i Titoli europei, assoluti e silver, che i pugili italiani hanno conquistato dal 2021 ad oggi. Nello stesso periodo, per 6 volte i pugili italiani sono stati ai vertici mondiali (3 Ibo e 3 silver Wbc).
Di recente, alcuni nostri pugili, tra cui lo stesso Vianello, hanno disputato incontri di alto livello internazionale. Sempre in questo quadriennio, è emerso con forza e si sta consolidando il movimento pugilistico Pro femminile.
Ben 18 pugili italiani, uomini e donne, sono nei primi 40 posti delle classifiche generali delle maggiori sigle internazionali Pro. Di pari passo assistiamo ad un aumento progressivo dei pugili tesserati, degli eventi e dei titoli italiani.
Non siamo certo ai fasti degli anni 60, 70 ed 80 ma siamo sicuramente fuori dal tunnel iniziato nella prima decade del nuovo secolo - soprattutto per colpa di questa Federazione e di chi allora la governava - che ha avuto il suo culmine negativo nel 2017 quando il pugilato professionistico italiano ha rischiato l'estinzione.
Ecco, una visione d'insieme eviterebbe gli accessi di pensiero sia in negativo - con visioni catastrofiche sul futuro del pugilato - che in positivo, lasciando spazio ad una sana critica costruttiva che evidenzi le problematiche e riconosca, nel contempo, la bontà della strada di crescita intrapesa dalla Federazione.
La stessa visione d'insieme che dovrebbe essere utilizzata per l'intero movimento pugilistico nazionale - in continua crescita negli ultimi 4 anni, sia in termini quantitativi che qualitativi - e per le Squadre Azzurre che, se pur segnate pesantemente dalla debacle olimpica, hanno ottenuto dal 2021 ad oggi oltre 140 medaglie, in Campionati europei e mondiali (assoluti e di categoria), e ben 5 podi ai Campionati mondiali assoluti (3 maschili e 2 femminili).
Peraltro, molti tecnici sono convinti, ed io con loro, che il pugilato dilettantistico delle Squadre Azzurre dovrà progredire, dal punto di vista tecnico e tattico, verso il professionismo. Insomma, per dirla come un semplice appassionato: meno attendismo e colpi leggeri all'insegna dell'estremo tecnicismo ma più potenza, pressione e consistenza nel fare il match.
Ricordiamoci una cosa: al futuro del movimento pugilistico italiano non servono frustrazioni, pseudo "profeti" e "stregoni" ma determinazione, volontà, esperienza, passione e competenza manageriale.
Noi non molliamo e ripartiremo di slancio già dal mese di settembre p.v.
Per quanto mi riguarda, il 31 agosto incontrerò le società toscane per poi proseguire con le società campane, il 7 settembre, e con tutte le altre in date da calendarizzare.
Forza pugilato italiano.

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Report Consiglio Federale FPI 9/8/2024

I GIOVANI TALENTI CRESCONO

 

Ai “Campionati Europei schoolboys e schoolgirl”, ospitati a Banja Luka (Bosnia – Erzegovina), i pugili italiani fanno incetta di medaglie – ben 7 podi - dimostrando ancora una volta che il movimento pugilistico italiano produce giovani talenti.

Da qualche anno è inconfutabile la sinergia e la stretta collaborazione che si sono instaurate tra i tecnici delle società affiliate - che hanno le capacità di individuare e crescere i talenti - e la Federazione che li gestisce e li accompagna ai grandi eventi internazionali attraverso le Nazionali Azzurre.

Degli oltre 140 podi conquistati dal 2021 ad oggi, oltre il 65% sono attribuiti ai giovani pugili, uomini e donne, appartenenti alle qualifiche schoolboys/girl, junior e youth. 

Al riguardo, mi preme evidenziare, come faccio ormai da anni, che i successi delle Squadre Azzurre di categoria sono molto più importanti – nella prospettiva di crescita dell’intero movimento - delle medaglie ottenute dalle Squadre Elite.      

Peraltro, in data odierna si è svolto anche il Consiglio federale per esaminare alcune questioni prima della pausa estiva, tra cui:

1) riorganizzazione delle Squadre Azzurre Elite e dello staff tecnico delle stesse Squadre. Da settembre p.v., le Squadre Azzurre Elite saranno coordinate - sotto l’egida dello scrivente - dal nuovo Direttore sportivo Presidente del CR Lombardia Massimo Bugada. La responsabilità tecnica delle Squadre Elite sarà affidata, temporaneamente ovvero fino al 14 dicembre p.v., al Rappresentante dei tecnici in Consiglio federale Maestro Biagio Zurlo. Tutto rimane invariato per le Squadre Azzurre di categoria;

2) esame e discussione delle classifiche generali per le società e per i promoter, da cui scaturiranno i contributi straordinari da erogare a settembre;

3) approvazione del Torneo nazionale riservato agli Elite prima serie, sulla distanza delle 4 riprese da 3 minuti. Evento che si svolgerà in Puglia con la nuova formula approvata nel precedente Consiglio federale. A tal proposito, alla fine del mese di agosto p.v., uscirà apposita circolare che disciplinerà le modalità del menzionato Torneo.

Il nuovo modello di competizione ricoprirà un’importanza strategica nell’incrementare l’attività di qualità degli atleti Elite I che potranno essere proiettati verso il passaggio al circuito Pro;

4) ratifica delle procedure di affiliazione alla Federazione internazionale WOrld BOXING e conseguente ratifica della fuoriuscita, in armonia con quanto disposto dal CONI, dalla Federazione IBA;

5) introduzione sperimentale, fino al 31 dicembre p.v., dell’obbligo di lettura dei cartellini, alla 3° ed alla 7° ripresa, negli incontri Pro validi per l’assegnazione dei Titoli italiani. Provvedimento che renderà più trasparente i verdetti per tali incontri;

6) rifinanziato il Club Pro dal 1 giugno al 31 dicembre 2024. Il Consiglio ha deciso di stanziare 32.000,00 per favorire l’attività pugilistica Pro di alto livello. Pertanto, nel mese di settembre p.v., verrà sottoposta al Consiglio federale apposita variazione di bilancio.

Dal 31 agosto p.v., il sottoscritto ricomincerà il suo tour tra i Comitati regionali per descrivere i risultati complessivi del quadriennio, analizzare le prospettive future e le strategie per il rilancio del pugilato italiano. Prima tappa Comitato regionale Toscano.

IL PRESIDENTE F.P.I.

Dott. Flavio D’Ambrosi

Dichiarazione FPI in merito alla nota stampa diramata dall’IBA

Dichiarazione FPI in merito alla nota stampa diramata dall’IBA

In merito al comunicato stampa diramato dall’IBA (International Boxing Association), relativamente all’offerta economica avanzata dal Presidente IBA Umar Kremlev a favore della FPI, la Federazione Pugilistica Italiana smentisce quanto riportato da alcuni media riguardo l’ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro.

COMUNICATO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI: LA VOLONTÀ DELL'ATLETA È SOVRANA MA NEL PROSSIMO FUTURO È NECESSARIA UNA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE

Comunicato del Presidente Flavio D'Ambrosi

LA VOLONTÀ DELL'ATLETA È SOVRANA MA NEL PROSSIMO FUTURO È NECESSARIA UNA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE

Tra i primi principi che ho appreso dalla nobile arte e dai tanti amici tecnici è che la volontà dell'atleta va rispettata.

La Carini ha scelto, in un primo momento, di combattere, anche se siamo stati in molti ad avere delle perplessità. Lo ha fatto con coraggio e determinazione e nel rispetto dei suoi sogni.

Sul ring ha ancora liberamente scelto di interrompere il combattimento. In ambo i casi la sua volontà è stata rispettata.

Resta il fatto che nel prossimo futuro le cose dovranno cambiare e per questo il mio impegno, da Presidente candidato, sarà ancora più deciso.

In tal senso, nei prossimi Giochi olimpici sarà necessario che il movimento pugilistico internazionale ritrovi una Federazione, riconosciuta dal CIO, che si occupi di attuare e far rispettare scrupolosamente le regole tecniche della competizione agonistica del pugilato.

Sono estremamente convinto che ogni Ente sportivo deve esercitare le mansioni attribuite e divise dall'ordinamento giuridico internazionale: in generale il Cio si deve occupare della promozione, sviluppo e coordinamento del movimento olimpico mentre le Federazioni internazionale dell'elaborazione, attuazione e rispetto delle regole tecnico agonistiche delle discipline che ad essa pertengono.

Quando salta tale suddivisione di competenze è possibile che sorgano problematiche e criticità nella gestione delle gare.

In assenza di una Federazione internazionale, forse sarebbe meglio non ammettere la disciplina ai Giochi olimpici. Anche se, lo devo ammettere, sarebbe stata dura da digerire una scelta del genere fatta nei confronti del pugilato.

Per questo spero che già alla fine dell'anno sia risolto il problema del riconoscimento di una Federazione Internazionale che porti il pugilato ai prossimi Giochi olimpici di Los Angeles 2028.

Noi nel frattempo continueremo a lavorare per il movimento pugilistico italiano con la stessa intensità e determinazione.

Di certo, il pugilato italiano dovrà contare nei processi decisionali e gestionali che riguarderanno le sorti della nobile arte a livello internazionale.

Il Presidente Fpi

Dott. flavio D'Ambrosi 

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