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IL PUNTO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI: L'automazione del verdetto nei match di pugilato.

L'automazione del verdetto nei match di pugilato.

La tecnologia digitale è in continua, veloce evoluzione ed offre immense opportunità anche al mondo sportivo, sia in termini di supporto, di risoluzione di problematiche che di conseguente crescita di qualità.

Come nelle altre discipline sportive, è opportuno che anche il pugilato ricorra, sempre di più, alla tecnologia. In tale ottica, sarebbe utile, al fine di comprimere il margine di errore nelle valutazioni dei match, utilizzare la tecnologia attraverso sensori o mezzi visivi che "catturino" le azioni tecniche dei pugili.

In analogia al VAR (video assistant referee) del calcio o ai corpetti elettronici usati in altri sport da combattimento, i match di pugilato potrebbe essere oggetto di una scandagliata, precisa ed oggettiva valutazione tecnologica a supporto degli arbitri giudici.

Pertanto, alla luce delle istanze che provengono dal territorio, la Federazione ha iniziato un processo di studio ed analisi sulla possibile applicabilità di misure tecnologiche da affiancare alla già esistente revisione del verdetto voluta fortemente dal sottoscritto ed ampliata, nel suo utilizzo, a tutte le eliminatorie delle fasi finali dei Campionati italiani.

Nuove tecnologie che dovranno essere utilizzate, ovviamente, anche nei match Pro al fine di rendere piena giustizia agli sforzi dei pugili e di supportare il difficile compito degli arbitri giudici.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro istituzionale tra il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi e quello del CR FPI Sicilia Giancarlo Ranno

Nella serata di ieri, 14/5, a Catania il Presidente FPI, Flavio D’Ambrosi, ha avuto un incontro istituzionale con il Presidente CR FPI, Giancarlo Ottavio Ranno. Meeting cui ha preso parte anche il Maestro Giovanni Cavallaro. 

 

Resoconto CF FPI 10/5/2025

Innovazione ed evoluzione. Novità per il mondo Pro.

Il mondo del pugilato ha necessità di innovazione ed in tale ottica il Consiglio federale ha manifestato l'esigenza di realizzare nuove forme di comunicazione e soprattutto utilizzare nuovi strumenti di promozione della nobile arte, coinvolgendo tutto il movimento pugilistico italiano.
Il Consiglio federale ha quindi approvato i seguenti provvedimenti:
1) la preparazione delle celebrazioni dei 110 anni della Fpi con la programmazione di un evento internazionale Pro e la progettazione di un nuovo brand - marchio Fpi - che rappresenti l'identità ed i valori del pugilato. Per la creazione di tale brand, verrà chiesto l'intervento dei nostri atleti, tecnici, società che potranno creare e suggerire il brand più adatto. Il brand scelto verrà presentato alle celebrazioni dei 110 anni della Fpi e l'autore verrà premiato;
2) l'assegnazione delle fasi finali dei Campionati italiani e del Torneo femminile Wbl;
3) la costituzione del Club Italia Pro con cui sono stati individuati i pugili Pro d'eccellenza. L'entrata nel Club sarà determinata da criteri di premialitá e chi farà parte di tale Club - circa il 10% del pugili Pro attualmente tesserati - riceverà sostegni economici in occasione dello svolgimento di eventi pugilistici di livello tra cui il Titolo italiano;
4) i premi che saranno erogati ai pugili Pro, maschili e femminili, vincitori dei Titoli italiani, Ebu silver, Ebu gold, mondiali silver e gold. Per tali premi, la Fpi ha stanziato in via previsionale, per il corrente anno, oltre 100.000,00 euro. I premi verranno erogati anche per gli incontri effettuati dal 1 gennaio u.s. ad oggi;
5) i contributi alle società organizzatrici, promoter e non promoter, per gli eventi di alto livello tra i quali i Titoli italiani. Tali contributi verranno erogati se l'evento avrà determinate caratteristiche in termini di numero di match e di qualità degli stessi. Per tali contributi, la Fpi ha stanziato in via previsionale, per il 2025, oltre 170.000,00 euro;
6) la programmazione dei corsi di formazione nazionale riservati ai tecnici ed il conferimento delle benemerenze;
7) la pianificazione dei corsi di formazione ed aggiornamento riservati agli arbitri giudici. Tali corsi dovranno incrementare la qualità degli arbitri giudici. Per rendere celere il reclutamento degli arbitri, si svolgerà a breve un corso nazionale online, riservato agli aspiranti arbitri giudici;
8)  partecipazione dei componenti del Cesag, in qualità di osservatori, alle fasi regionali ed interregionali dei Campionati italiani;
9) approvazione regolamento tecnico paraboxe.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi

Progetto “Ricerca del Talento 2025” - Boxe Femminile di alto livello.

Progetto “Ricerca del Talento 2025” - Boxe Femminile di alto livello.

Il 29 marzo u.s., il Consiglio federale ha approvato il progetto “ricerca del talento” finalizzato alla “Boxe Femminile di alto livello”.
Indirizzato alle atlete di pugilato olimpico, il progetto ha l’obiettivo di scansionare il territorio alla ricerca di nuovi talenti, attraverso raduni ovvero collegiali al termine dei quali verranno selezionate le atlete migliori, che saranno convocate nelle Nazionali Azzurre femminili di categoria.
In particolare, la “Commissione per la Boxe femminile” ha individuato – sotto la guida del Coordinatore Maestro Franco Piatti ed in collaborazione con la Commissione tecnica regionale - 4 raggruppamenti interregionali e per ciascuno di essi ha previsto 2 raduni: Zona A (Piemonte/VdA – Liguria – Lombardia – Friuli-Venezia Giulia – Veneto – Bolzano – Trento) • Zona B (Liguria - Toscana – Emilia-Romagna – Umbria – Marche) • Zona C (Campania – Abruzzo/Molise – Puglia/Basilicata – Calabria) • Zona D (Lazio – Sardegna – Sicilia).
Dopo i raduni interregionali sono previsti tre appuntamenti per aree geografiche - uno per il Nord, uno per il Centro e uno per il Sud - al termine dei quali la Commissione selezionerà le atlete con maggiore potenziale per successivi tre Stage nazionali. Ad alcuni raduni parteciperà anche il responsabile delle Squadre Azzurre di categoria Maestro Giulio Coletta.
Siamo certi che il progetto coinvolgerà moltissime giovani atlete provenienti da tutte le Regioni italiane. Un vero e proprio investimento per il futuro del pugilato nazionale.
Ovviamente, la riuscita del progetto richiederà la piena partecipazione di società, tecnici e Comitati Regionali che dovranno coadiuvare la Commissione nell’organizzazione dei raduni e nell’individuazione dei talenti femminili.
Avanti tutta.
Il Presidente della FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI: risultati della riforma del settore sanitario. Fatti non parole

risultati della riforma del settore sanitario. Fatti non parole

Attraverso la riforma del settore sanitario, approvata definitivamente dall’attuale Consiglio federale, la Fpi ha raggiunto 3 straordinari risultati:

1) l’incremento dell’organico dei medici tesserati con la Federazione, che eviterà le dispendiose trasferte, da una Regione all’altra, dei medici impegnati nei servizi di bordo ring;

2) la liberalizzazione delle tariffe applicate ai servizi di bordo ring, che permetterà alle società di fissare la tariffa direttamente con il medico;

3) la scelta del medico di servizio, individuato in un apposito elenco, effettuata direttamente dalla società organizzatrice.

Per quanto concerne il primo punto, il corso di formazione riservato ai medici - previsto per questo weekend - vedrà la partecipazione di ben 63 nuovi medici provenienti da 15 Regioni diverse. Dopo il superamento dell’esame del corso e l’affiancamento a bordo ring, i nuovi medici saranno disponibili per le riunioni, coprendo quelle carenze d’organico che, fino ad oggi, hanno causato seri problemi alle società organizzatrici.

Anche per i punti 2 e 3, la riforma si sta rilevando un vero successo e porterà sinergie positive tra società e medici.

Per lo straordinario risultato ottenuto voglio ringraziare il Consiglio federale, che ha creduto in tale cambiamento rivoluzionario, il Vice presidente vicario Mariangela Verna che ha fornito un supporto fondamentale alla riuscita del corso di formazione ed infine il Prof. Mario Sturla - medico federale di fama internazionale - ed il dott. Italo Ricagni attori imprescindibili nell’attuazione ed operatività della medesima riforma.

Auspico, ovviamente, una positiva progressione di carriera dei nuovi medici che potranno accedere, fermo restando il raggiungimento dei previsti requisiti, anche agli eventi pugilistici Pro ed internazionali.

Fatti non parole!

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi

#FPI #Boxing #Pugilato

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Il punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: CAMPIONATI ITALIANI. LE FASI INTERREGIONALI VALORIZZANO L’ATTIVITÀ ORDINARIA

CAMPIONATI ITALIANI. LE FASI INTERREGIONALI VALORIZZANO L’ATTIVITÀ ORDINARIA

Come è noto, da quest’anno i Campionati italiani (under 17, 19 ed élite) prevedono anche una fase interregionale che vedrà contrapporsi i campioni dei vari raggruppamenti regionali.
Tale formula sarà foriera di un positivo momento di confronto, tra pugili di diverse Regioni, e soprattutto veicolo di aggregazione per società e tecnici.
Inseriti in più riunioni ordinarie, i match interregionali arricchiranno l’evento pugilistico che diventerà più attrattivo e promozionale a tutto vantaggio della società organizzatrice e della Regione ospitante. In tal modo, il pugilato olimpico diventerà sempre più propedeutico al modello di organizzazione Pro - incontro secco che permette accesso al Titolo italiano - divenendo formativo per il pugile proiettato verso quel modello.
Peraltro, le fasi interregionali permetteranno anche una concreta razionalizzazione di spesa nonché un incremento della qualità delle fasi finali dei Campionati italiani che vedranno ridotta a soli tre giorni (quarti, semifinali e finali), la durata degli stessi Campionati.
Ovviamente, per garantire la massima imparzialità, la Federazione assicurerà il servizio arbitrale, designando una giuria neutra a spese della FPI.
La precedente circolare disciplina, altresì, l’eventuale sostegno della Fpi alle società ospitanti.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI - IL MOVIMENTO PUGILISTICO ITALIANO RAPPRESENTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE

Finalmente il movimento pugilistico italiano comincia ad essere veramente rappresentato, nell’ambito del pugilato olimpico, a livello internazionale.
Lo scorso 23 marzo, a Praga, ha avuto luogo il primo congresso della European Boxing, la confederazione continentale della World Boxing a cui la FPI è affiliata.
Consesso organizzativo in cui la nostra Federazione è riuscita a far entrare ben tre suoi rappresentati in altrettante importanti commissioni.
Enrico Apa, attuale Coordinatore del CESAG, è stato eletto responsabile della “Commissione Arbitri e Giudici”del neonato Ente europeo.
Per quanto attiene la Commissione dei Medici, il Dott. Massimiliano Bianco è stato cooptato tra i suoi membri, così come, passando alla Sport Commision, tra i suoi componenti nominati c’è Walter Borghino.
Faccio loro i miei migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che fattivamente contribuiranno alla crescita e rafforzamento della nuova entità pugilistica europea, dando, di conseguenza, lustro a tutto il movimento pugilistico nazionale.
Prossima tappa il congresso mondiale della World Boxing dove l’Italia pugilistica potrebbe conseguire altre posizioni prestigiose all’interno degli Organismi di governo della Federazione internazionale.

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI: LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA PROMUOVE LA FUNZIONE SOCIALE DEL PUGILATO

LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA PROMUOVE LA FUNZIONE SOCIALE DEL PUGILATO

Negli ultimi anni la FPI ha intensificato la promozione del pugilato come strumento di inclusione ed integrazione delle fasce sociali più deboli, con un evidente ritorno di immagine per tutto il movimento pugilistico italiano, in termini di valore e credibilità.
Al riguardo, mi preme evidenziare che da sempre il pugilato è sinonimo di valori e -  grazie alla meritoria opera dei nostri tecnici - educa tanti giovani anche nei contesti territoriali più difficili ed emarginati.
La FPI sta cercando di esaltare tale funzione pedagogica, entrando nelle scuole, negli istituti penitenziari ed in ogni altri contesto ove si operi con la formazione ed il recupero sociale.
I nostri campioni sono ammirati e richiesti e grazie a loro la Federazione ha coinvolto e formato più di 5000 giovani in oltre 120 istituti scolastici. Negli ultimi mesi, la FPI sta ultimando il progetto “Boxing For Change” in 20 istituti scolastici e presto entreremo con il consolidato progetto “Boxando s’Impara” in altri 40 istituti (35 scuole, 2 carceri minorili e 3 oratori).
Promuovere la funzione sociale del pugilato ed i suoi innegabili valori – tra i quali il rispetto delle regole e dell’avversario -  è un obiettivo che stiamo perseguendo con convinzione e determinazione.
Ringrazio tutti i nostri campioni, le nostre società, i tecnici impegnati quotidianamente nella profusione dei valori della nobile arte ed ovviamente i dipendenti federali dell’Ufficio comunicazione che tanto stanno dando all’attuazione di tali progettualità e non solo.


Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI - IL PROCESSO DI BRAND BUILDING. VALORIZZARE L’IDENTITA’ DEL PUGILATO ITALIANO

IL PROCESSO DI BRAND BUILDING. VALORIZZARE L’IDENTITA’ DEL PUGILATO ITALIANO

Dall’ultimo quadriennio si sta tentato di costruire un “prodotto pugilato” che possa tornare attrattivo come nei decenni passati. Ciò implica la realizzazione di un “brand del pugilato” che possieda alcune caratteristiche specifiche tra cui l’identità, i valori e l’eticità.
Difatti, in un panorama sportivo sempre più diversificato, complesso e concorrenziale, la nobile arte può vincere le sfide soltanto se dimostra una sua propria identità che appassioni i “consumatori di sport” e la renda fortemente appetibile. In altre parole, un’identità che fidelizzi il tifoso della nobile arte, anche al di là del risultato sportivo.
Ciò sarà possibile soltanto se saremo in grado di esprimere anche valori ed eticità - gli altri aspetti fondamentali di un vincente “brand” – che dovranno essere il perno centrale di ogni iniziativa, competizione e comportamento di tutti coloro che appartengono al movimento pugilistico italiano.
In tal senso, i nostri stakeholder richiedono che il pugilato italiano dimostri di saper divulgare i valori identitari ed etici che hanno reso immortale la nobile arte: coraggio, determinazione, rispetto delle regole e dell’avversario, disciplina e fair play.
Peraltro, un “brand” competitivo, appetibile ed immediatamente riconoscibile è lo strumento centrale delle politiche di marketing ovvero di drenaggio delle “risorse” oggi più che mai necessarie a garantire un futuro alla nostra disciplina. In particolare, la vendita del prodotto pugilato richiede la realizzazione di un’attrattività – un “centro gravitazionale” - che consenta l’avvicinamento di sponsor, la realizzazione del merchandising, la vendita dei diritti di immagine sulle piattaforme tradizionali e quelle moderne e di tutte le altre iniziative che avvicinino alle risorse economiche.
Il processo di “brand building”, concernente il pugilato italiano, dovrà essere centrale nelle politiche federali dei prossimi anni, attuato da dirigenti capaci e competenti e da società affiliate in grado di produrre valore ed investire, come veri imprenditori, nel mercato sportivo, diffondendo la vera identità della nobile arte.
Con sincerità, dobbiamo ammettere che siamo in colpevole ritardo visto che, nei decenni precedenti, la FPI non ha mai attuato una politica di crescita del management e della sua dirigenza né tantomeno ha aiutato le sue società affiliate a strutturarsi come aziende efficienti togliendosi da una gestione improvvisata ed artigianale non più adeguata allo sport contemporaneo.
Noi faremo del nostro meglio per far crescere, anche in questo senso, il movimento pugilistico italiano.


Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: La creazione di valore nell’ecosistema delle Squadre Azzurre.

La creazione di valore nell’ecosistema delle Squadre Azzurre.

Nonostante il radicale cambiamento dello staff tecnico ed un profondo rinnovamento del parco atleti delle Nazionali, la “Coppa del mondo” élite, ospitata in Brasile, sta confermando la crescita dei pugili Azzurri.
Crescita testimoniata non solo dalle 7 medaglie conquistate ma soprattutto dalle prestazioni fornite sul ring dove gli atleti, uomini e donne, hanno espresso determinazione, intensità, ritmo e capacità tecnico tattica.
Il lavoro e la maestria del nuovo Direttore Tecnico, Giovanni De Carolis, e di tutto il suo staff, offrono sicuramente un’ampia garanzia alla competitività, anche futura, della nostra Nazionale élite.
Si comprende facilmente che i positivi risultati della Nazionale producano “valore” per tutto il movimento pugilistico italiano, sia in termini di immagine che di nuove risorse da investire nello stesso movimento. Immagine e risorse che possono essere messe a fattor comune con l’altra faccia della nobile arte: il circuito Pro.
Per tale motivo, ho sempre pensato che come in un grande “ecosistema “, tutti gli attori (Federazione, società, tecnici, dirigenti, arbitri, medici, ecc.) debbano necessariamente cooperare ed interagire affinché tutto il sistema si evolva e con esso i singoli soggetti che ne fanno parte.
In tale ottica, il pugilato può guardare positivamente al futuro, soltanto se la filiera che caratterizza ed accompagna la crescita del pugile - società, tecnico dí società, tecnico delle Squadre Azzurre, arbitri, medici, società promoter e Federazione - collaborino convintamente senza inutili e dannose contrapposizioni spesso dettate da rancori e frustrazioni personali.
Peraltro, ciò non contraddice l’altro elemento caratterizzante l’attività pugilistica e più in generale il mondo dello sport: la “competitività”. Cooperazione, interazione e competitività posso, infatti, coesistere alternandosi e presentandosi secondo le circostanze contingenti.
I due pugili, che salgono sul ring, sono la più verace testimonianza di questo assioma. Essi sono avversari durante l’incontro ma possono cooperare ed interagire, anche con allenamenti congiunti, al di fuori della competizione. Lo stesso principio può valere per tutti gli altri attori di questo nostro meraviglioso mondo della nobile arte.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

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