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Il punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: CAMPIONATI ITALIANI. LE FASI INTERREGIONALI VALORIZZANO L’ATTIVITÀ ORDINARIA

CAMPIONATI ITALIANI. LE FASI INTERREGIONALI VALORIZZANO L’ATTIVITÀ ORDINARIA

Come è noto, da quest’anno i Campionati italiani (under 17, 19 ed élite) prevedono anche una fase interregionale che vedrà contrapporsi i campioni dei vari raggruppamenti regionali.
Tale formula sarà foriera di un positivo momento di confronto, tra pugili di diverse Regioni, e soprattutto veicolo di aggregazione per società e tecnici.
Inseriti in più riunioni ordinarie, i match interregionali arricchiranno l’evento pugilistico che diventerà più attrattivo e promozionale a tutto vantaggio della società organizzatrice e della Regione ospitante. In tal modo, il pugilato olimpico diventerà sempre più propedeutico al modello di organizzazione Pro - incontro secco che permette accesso al Titolo italiano - divenendo formativo per il pugile proiettato verso quel modello.
Peraltro, le fasi interregionali permetteranno anche una concreta razionalizzazione di spesa nonché un incremento della qualità delle fasi finali dei Campionati italiani che vedranno ridotta a soli tre giorni (quarti, semifinali e finali), la durata degli stessi Campionati.
Ovviamente, per garantire la massima imparzialità, la Federazione assicurerà il servizio arbitrale, designando una giuria neutra a spese della FPI.
La precedente circolare disciplina, altresì, l’eventuale sostegno della Fpi alle società ospitanti.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI - IL MOVIMENTO PUGILISTICO ITALIANO RAPPRESENTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE

Finalmente il movimento pugilistico italiano comincia ad essere veramente rappresentato, nell’ambito del pugilato olimpico, a livello internazionale.
Lo scorso 23 marzo, a Praga, ha avuto luogo il primo congresso della European Boxing, la confederazione continentale della World Boxing a cui la FPI è affiliata.
Consesso organizzativo in cui la nostra Federazione è riuscita a far entrare ben tre suoi rappresentati in altrettante importanti commissioni.
Enrico Apa, attuale Coordinatore del CESAG, è stato eletto responsabile della “Commissione Arbitri e Giudici”del neonato Ente europeo.
Per quanto attiene la Commissione dei Medici, il Dott. Massimiliano Bianco è stato cooptato tra i suoi membri, così come, passando alla Sport Commision, tra i suoi componenti nominati c’è Walter Borghino.
Faccio loro i miei migliori auguri di buon lavoro, nella certezza che fattivamente contribuiranno alla crescita e rafforzamento della nuova entità pugilistica europea, dando, di conseguenza, lustro a tutto il movimento pugilistico nazionale.
Prossima tappa il congresso mondiale della World Boxing dove l’Italia pugilistica potrebbe conseguire altre posizioni prestigiose all’interno degli Organismi di governo della Federazione internazionale.

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI: LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA PROMUOVE LA FUNZIONE SOCIALE DEL PUGILATO

LA FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA PROMUOVE LA FUNZIONE SOCIALE DEL PUGILATO

Negli ultimi anni la FPI ha intensificato la promozione del pugilato come strumento di inclusione ed integrazione delle fasce sociali più deboli, con un evidente ritorno di immagine per tutto il movimento pugilistico italiano, in termini di valore e credibilità.
Al riguardo, mi preme evidenziare che da sempre il pugilato è sinonimo di valori e -  grazie alla meritoria opera dei nostri tecnici - educa tanti giovani anche nei contesti territoriali più difficili ed emarginati.
La FPI sta cercando di esaltare tale funzione pedagogica, entrando nelle scuole, negli istituti penitenziari ed in ogni altri contesto ove si operi con la formazione ed il recupero sociale.
I nostri campioni sono ammirati e richiesti e grazie a loro la Federazione ha coinvolto e formato più di 5000 giovani in oltre 120 istituti scolastici. Negli ultimi mesi, la FPI sta ultimando il progetto “Boxing For Change” in 20 istituti scolastici e presto entreremo con il consolidato progetto “Boxando s’Impara” in altri 40 istituti (35 scuole, 2 carceri minorili e 3 oratori).
Promuovere la funzione sociale del pugilato ed i suoi innegabili valori – tra i quali il rispetto delle regole e dell’avversario -  è un obiettivo che stiamo perseguendo con convinzione e determinazione.
Ringrazio tutti i nostri campioni, le nostre società, i tecnici impegnati quotidianamente nella profusione dei valori della nobile arte ed ovviamente i dipendenti federali dell’Ufficio comunicazione che tanto stanno dando all’attuazione di tali progettualità e non solo.


Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI - IL PROCESSO DI BRAND BUILDING. VALORIZZARE L’IDENTITA’ DEL PUGILATO ITALIANO

IL PROCESSO DI BRAND BUILDING. VALORIZZARE L’IDENTITA’ DEL PUGILATO ITALIANO

Dall’ultimo quadriennio si sta tentato di costruire un “prodotto pugilato” che possa tornare attrattivo come nei decenni passati. Ciò implica la realizzazione di un “brand del pugilato” che possieda alcune caratteristiche specifiche tra cui l’identità, i valori e l’eticità.
Difatti, in un panorama sportivo sempre più diversificato, complesso e concorrenziale, la nobile arte può vincere le sfide soltanto se dimostra una sua propria identità che appassioni i “consumatori di sport” e la renda fortemente appetibile. In altre parole, un’identità che fidelizzi il tifoso della nobile arte, anche al di là del risultato sportivo.
Ciò sarà possibile soltanto se saremo in grado di esprimere anche valori ed eticità - gli altri aspetti fondamentali di un vincente “brand” – che dovranno essere il perno centrale di ogni iniziativa, competizione e comportamento di tutti coloro che appartengono al movimento pugilistico italiano.
In tal senso, i nostri stakeholder richiedono che il pugilato italiano dimostri di saper divulgare i valori identitari ed etici che hanno reso immortale la nobile arte: coraggio, determinazione, rispetto delle regole e dell’avversario, disciplina e fair play.
Peraltro, un “brand” competitivo, appetibile ed immediatamente riconoscibile è lo strumento centrale delle politiche di marketing ovvero di drenaggio delle “risorse” oggi più che mai necessarie a garantire un futuro alla nostra disciplina. In particolare, la vendita del prodotto pugilato richiede la realizzazione di un’attrattività – un “centro gravitazionale” - che consenta l’avvicinamento di sponsor, la realizzazione del merchandising, la vendita dei diritti di immagine sulle piattaforme tradizionali e quelle moderne e di tutte le altre iniziative che avvicinino alle risorse economiche.
Il processo di “brand building”, concernente il pugilato italiano, dovrà essere centrale nelle politiche federali dei prossimi anni, attuato da dirigenti capaci e competenti e da società affiliate in grado di produrre valore ed investire, come veri imprenditori, nel mercato sportivo, diffondendo la vera identità della nobile arte.
Con sincerità, dobbiamo ammettere che siamo in colpevole ritardo visto che, nei decenni precedenti, la FPI non ha mai attuato una politica di crescita del management e della sua dirigenza né tantomeno ha aiutato le sue società affiliate a strutturarsi come aziende efficienti togliendosi da una gestione improvvisata ed artigianale non più adeguata allo sport contemporaneo.
Noi faremo del nostro meglio per far crescere, anche in questo senso, il movimento pugilistico italiano.


Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: La creazione di valore nell’ecosistema delle Squadre Azzurre.

La creazione di valore nell’ecosistema delle Squadre Azzurre.

Nonostante il radicale cambiamento dello staff tecnico ed un profondo rinnovamento del parco atleti delle Nazionali, la “Coppa del mondo” élite, ospitata in Brasile, sta confermando la crescita dei pugili Azzurri.
Crescita testimoniata non solo dalle 7 medaglie conquistate ma soprattutto dalle prestazioni fornite sul ring dove gli atleti, uomini e donne, hanno espresso determinazione, intensità, ritmo e capacità tecnico tattica.
Il lavoro e la maestria del nuovo Direttore Tecnico, Giovanni De Carolis, e di tutto il suo staff, offrono sicuramente un’ampia garanzia alla competitività, anche futura, della nostra Nazionale élite.
Si comprende facilmente che i positivi risultati della Nazionale producano “valore” per tutto il movimento pugilistico italiano, sia in termini di immagine che di nuove risorse da investire nello stesso movimento. Immagine e risorse che possono essere messe a fattor comune con l’altra faccia della nobile arte: il circuito Pro.
Per tale motivo, ho sempre pensato che come in un grande “ecosistema “, tutti gli attori (Federazione, società, tecnici, dirigenti, arbitri, medici, ecc.) debbano necessariamente cooperare ed interagire affinché tutto il sistema si evolva e con esso i singoli soggetti che ne fanno parte.
In tale ottica, il pugilato può guardare positivamente al futuro, soltanto se la filiera che caratterizza ed accompagna la crescita del pugile - società, tecnico dí società, tecnico delle Squadre Azzurre, arbitri, medici, società promoter e Federazione - collaborino convintamente senza inutili e dannose contrapposizioni spesso dettate da rancori e frustrazioni personali.
Peraltro, ciò non contraddice l’altro elemento caratterizzante l’attività pugilistica e più in generale il mondo dello sport: la “competitività”. Cooperazione, interazione e competitività posso, infatti, coesistere alternandosi e presentandosi secondo le circostanze contingenti.
I due pugili, che salgono sul ring, sono la più verace testimonianza di questo assioma. Essi sono avversari durante l’incontro ma possono cooperare ed interagire, anche con allenamenti congiunti, al di fuori della competizione. Lo stesso principio può valere per tutti gli altri attori di questo nostro meraviglioso mondo della nobile arte.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi - Resoconto CF 29/3/2025

Creatività, innovazione e nuovi modelli organizzativi.

Nella giornata odierna si è celebrato il consiglio federale in cui è stata ribadita la volontà di proseguire sulla via del rinnovamento del vecchio modello organizzativo federale non più adeguato alle esigenze del pugilato italiano ed alle sfide future.
Attraverso la spinta creativa ed innovativa, il Consiglio federale ha approvato ulteriori iniziative e strumenti nell'alveo delle 7 linee strategiche inserite nel programma di governo (supporto alle società, ricerca del talento, efficientamento delle Squadre Azzurre, efficientamento del settore sanitario, efficientamento del settore arbitri giudici, incremento della qualità del movimento Pro e del settore comunicazione e marketing abbinato ad una razionalizzazione di spesa).
In tale ottica, mi preme segnalare alcuni importanti provvedimenti approvati dal Consiglio federale:
1) la classifica generale di merito 2024 attraverso cui verranno erogati alle società 70.000,00 euro di contributi;
2) la classifica generale di merito 2024 per le Società Organizzatrici Pro a cui verranno devoluti 50.000,00 complessivi;
4) i premi da erogare ai Campioni ed ai vice Campioni Italiani Elite 2025, uomini e donne, ed ai loro tecnici;
5) i premi da erogare ai pugili pro, uomini e donne, che conquisteranno il Titolo italiano pro nel corso dell'anno, ammontante ad euro 1.500,00 lordi. Verranno premiati anche coloro che hanno già conquistato il Titolo italiano dal 1° gennaio 2025 ad oggi;
6) la formulazione della rivoluzionaria ed innovativa ranking list, redatta dalla competente commissione CTN, dei pugili appartenenti al pugilato olimpico. Per la prima volta tali pugili - come i loro colleghi Pro - potranno essere inseriti in una classifica ovvero ranking, redatta secondo criteri di premialitá, che sarà utile sia per determinare il loro valore che per i Campionati italiani 2026;
7) l'approvazione di un progetto di ricerca del talento, concernente le atlete under 15, 17 e 19. Tale progetto si snoderà attraverso 14 raduni, interregionali e nazionali, a cui parteciperanno giovani atlete di ogni Regione. Al termine dei raduni, verranno selezionati i talenti migliori che saranno convocati nelle Nazionali Azzurre femminili di categoria;
8) nomina di un nuovo componente Cesag a seguito delle dimissioni di uno dei componenti;
9) presentazione del nuovo Segretario Generale Fpi che si insedierá dal 1° aprile p.v.;
10) calendarizzazione dei corsi nazionali riservati ai tecnici di secondo livello;
11) tutela dei pugili Pro che non hanno ricevuto illegittimamente la borsa dovuta. In tali casi, il Consiglio ha deciso di non concedere più i nulla osta organizzativi a quelle società che si sono rese inadempienti al pagamento delle suddette borse.
Colgo l'occasione per complimentarmi con Magnesi che con un ottimo match, ha riconquistato il mondiale silver, aprendo per lui scenari molto interessanti in chiave mondiale assoluto.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: Riforma del Settore Sanitario

La rivoluzione continua 

Finalmente la riforma del settore sanitario, concernente i servizi medici di bordo ring, è realtà.

Come voluto dalle società, la riforma prevede 4 importanti novità:

1) le società organizzatrici potranno scegliere e contattare direttamente il medico, che dovrà svolgere il servizio di bordo ring nell'evento pugilistico, tra quelli inseriti in un apposito elenco tenuto dai Comitati regionali ovvero consultabile sulla piattaforma Coninet;

2) con il medico scelto potranno contrattare, preventivamente, la tariffa applicata al servizio di bordo ring, evitando esose richieste;

3) i nuovi medici potranno tesserarsi con la Federazione, superando un semplice corso di formazione della durata di sole 12 ore. Il primo corso si svolgerà online nei giorni 3 e 4 maggio p.v.;

4) i medici non avranno più l'obbligo di tesserarsi con la Federazione medico sportiva italiana, qualora volessero officiare soltanto i servizi medici delle riunioni ordinarie, per i quali si riscontrano, da tempo, notevoli difficoltà nella copertura e si deve ricorrere, spesso, a medici distanti dalle località ove si svolgono gli eventi pugilistici.

Peraltro, sarà fondamentale che l'avvio della riforma sia accompagnato da uno sforzo corale delle società e dei Comitati regionali che dovranno individuare i medici disposti a tesserarsi con la Federazione, previo il superamento del citato e breve corso di formazione. Ciò permetterà un incremento dell'attuale organico dei medici Fpi, la cui esiguitá è causa delle note problematiche relative ai servizi medici di bordo ring.

Fatti e non parole!

 

Il Presidente FPI 

Dott. Flavio D'Ambrosi

 

 

Il Presidente Flavio D’ambrosi e i VicePresidenti, Mariangela Verna e Rosario Africano, hanno incontrato Gli Organi di giustizia ed il Cesag

Il Presidente Flavio D’ambrosi e i VicePresidenti, Mariangela Verna e Rosario Africano, hanno incontrato Gli Organi di giustizia ed il Cesag

Di seguito il resoconto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi:

Nella giornata odierna, il sottoscritto accompagnato dai due Vice Presidenti Fpi, Mariangela Verna e Rosario Africano, ha incontrato i rappresentanti degli Organi di giustizia ed i componenti del Cesag (organo di governo degli arbitri giudici).
Nel corso dell’incontro avuto con i primi, svoltosi in un clima di estrema cordialità, si è convenuto sull’importanza di tutelare l’immagine ed i valori che rappresenta la Fpi e l’intero movimento pugilistico italiano.
Per quanto concerne l’incontro con i rappresentanti della categoria arbitri giudici, il sottoscritto ha fatto presente tutta l’insoddisfazione ed il clamore negativo suscitato da alcuni verdetti maturati nell’evento pugilistico svoltosi a Milano il 15 marzo u.s.
Chi scrive ha sottolineato l’opportunità che le responsabilità di tali errati verdetti - che inficiano i sacrifici di pugili, tecnici e quelli delle società organizzatrici - siano oggetto delle valutazioni in seno al prossimo Consiglio federale che potrà adottare, qualora lo ritenesse, i giusti provvedimenti a salvaguardia dell’intero movimento pugilistico italiano.

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi

#Pugilato #Boxing

La Boxe torna alle Olimpiadi — Il punto del VicePresidente Vicario Mariangela Verna

20.03.2025

Il rientro del pugilato alle Olimpiadi e l’elezione della prima donna alla presidenza del CIO sono due vittorie che si intrecciano come un unico, potente inno alla gioia e al cambiamento. Entrambi segnano la rinascita di un movimento che si evolve, che supera limiti e barriere e che celebra la forza dell’inclusività e della determinazione.

Il pugilato, con la sua bellezza nobile e il suo spirito di sacrificio, torna a risplendere sotto i riflettori olimpici, riprendendo ad alimentare le speranze di ogni Atleta che, nell’eco di un’antica tradizione che trova nuova linfa, indossando i guantoni con il cuore, insegue il sogno di un oro all’ombra dei cinque cerchi. Un trionfo che racconta di forza, determinazione e bellezza.

Allo stesso tempo, l’elezione di Kirsty Coventry, prima donna presidente del CIO, affonda le radici nella terra del cambiamento e soffia come un vento fresco tra le pagine della storia olimpica, annunciando che il futuro dello sport non ha più confini di genere. La sua non è solo la vittoria di una donna, ma di tutti coloro che credono che ogni barriera, una volta infranta, diventi un ponte verso nuove possibilità .

Le felicità di questi due eventi si fondono in un’unica, vibrante celebrazione: il pugilato che torna a sollevare gli animi e le passioni, e una donna che, con forza e grazia, guida il CIO verso un futuro più equo e aperto. È una doppia vittoria che ci ricorda che ogni passo verso l’inclusione, ogni lotta per il riconoscimento, non è solo un trionfo individuale, ma un dono collettivo che arricchisce tutto il movimento olimpico e oltre…

Felice equinozio di Primavera a noi!
Federazione Pugilistica Italiana

Il Vice Presidente Vicario FPI

Mariangela Verna

Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: Arrivano i primi sponsor.

Arrivano i primi sponsor.

 

Grazie ai pregressi rapporti instaurati dal sottoscritto, la società Allianz ha accettato la proposta di sponsorizzazione della Fpi, incentrata sul progetto “La ricerca del talento verso il Sogno Azzurro” e sui Campionati italiani.

Per l’anno in corso, stando al focus condiviso con Allianz, abbiamo puntato alla ricerca del talento verso il “Sogno Azzurro”, valorizzando i giovani pugili, uomini e donne, nel percorso che li porterà ad indossare la canotta Tricolore FPI-Allianz, diventando Campioni Italiani di categoria, con l’obiettivo di entrare a far parte delle Nazionali Azzurre.

Cosa che può garantire solo la Federazione pugilistica italiana,

La Federazione pugilistica italiana si è quindi proiettata nel futuro legandosi ad Allianz.

Nel 2026, proporremo ad Allianz un altro triennio insieme (2026-2028), in cui focalizzare la sponsorizzazione a sostegno delle società e sul percorso delle Nazionali Azzurre.

Olimpiadi, mondiali, campionati continentali e tornei internazionali a cui i pugili italiani possono partecipare solo tesserandosi alla Fpi. Cari atleti, tecnici e società tenetelo bene a mente.

 

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D’Ambrosi

 

 

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