La dimensione economica del pugilato e la granitica compattezza del movimento pugilistico marchigiano.
Come ogni altra disciplina sportiva, il pugilato può diventare una formidabile leva di innovazione e di competitività. La pratica pugilistica, sia essa agonistica o amatoriale, può creare valore aggiunto di risorse ed occupazione.
In quest'ottica, la crescita dell'intero movimento pugilistico nazionale e di quello della regione Marche - che si sta registrando in questo quadriennio olimpico - sono precursori di un significativo e positivo impatto economico sulle nostre società affiliate e sui nostri tesserati.
Così ho aperto la mia relazione illustrativa nell'incontro con le società ed i tecnici marchigiani, organizzato dall'amico Presidente del Cr. Marche Luciano Romanella.
Il sottoscritto ha avuto modo di fornire dati inequivocabili sul salto di qualità compiuto da questa Regione. In perfetto parallelismo con le altre Regioni italiane, le Marche stanno mostrando una vitalità straordinaria testimoniata da un incremento costante dell'attività pugilistica sia in termini quantitativi che qualitativi.
Affiliazioni, tesseramenti e riunioni hanno registrato una significativa impennata, anche grazie al dinamismo imprenditoriale che ha saputo portare il Presidente del Cr. Romanella e l'intero Comitato regionale.
I tecnici hanno fortemente apprezzato la politica sportiva intrapesa, in questo quadriennio, dalla Federazione. Tutti i presenti hanno manifestato il loro gradimento per le iniziative ed i risultati raggiunti.
Nell'occasione, il sottoscritto ha colto le proposte ed i suggerimenti dei tecnici per migliorare le criticità che ancora oggi si scontano in alcuni settori federali.
Parimenti, chi scrive ha voluto evidenziare le impervie sfide che attendono il pugilato italiano nel prossimo quadriennio, tra cui la delicata questione internazionale - legata al disconoscimento dell'Iba da parte del Comitato olimpico internazionale - nonché la possibile contrazione dei contributi pubblici previsti per le Federazioni.
Senza dubbio, nel prossimo quadriennio la Federazione dovrà intraprendere un percorso di profonda innovazione ed efficientamento dei processi di "problem solving" con particolare riguardo:
1) alla massimizzazione della qualità delle prestazioni arbitrali e di tutti gli altri settori federali;
2) all'incoraggiare la competitività delle nostre società affiliate, nella promozione e sviluppo della pratica pugilistica;
3) al sostegno, con adeguati stanziamenti, degli eventi pugilistici Pro di alto livello;
4) al fornire ampio spazio alla ricerca e crescita del talento, migliorando i processi selettivi, la qualità dei Campionati italiani, l'assetto organizzativo delle Squadre Azzurre, comprimendo al massimo la dispersione degli stessi talenti;
5) al miglioramento della ricerca ed del drenaggio di risorse, attraverso adeguate politiche di comunicazione che esaltino il brand pugilato, anche sotto la sua dimensione sociale;
6) alla tutela dell'immagine e dell'esclusività della Fpi nella gestione della promozione e dello sviluppo del pugilato, combattendo forme illegittime di utilizzo, da parte di Enti non autorizzati, del brand pugilato.
Peraltro, il movimento pugilistico italiano può oggi contare su un nuovo modello gestionale - basato su una rigorosa progettazione degli obiettivi e su una metodica programmazione delle fasi realizzative degli stessi - che sta portando risultati immediati sia sul fronte delle Nazionali Azzurre che sul rilancio del settore Pro nonché su una forte implementazione delle affiliazioni, dei tesseramenti e degli eventi pugilistici.
Risultati oggettivi che anche questa settimana trovano sicuro riscontro nei tre podi ottenuti dalla Nazionale Azzurra nell'ambito della prestigiosa Eubc Cup e nei numerosi impegni continentali ed internazionali che i pugili Pro italiani sono chiamati ad affrontare nei prossimi mesi.
Ringrazio il Presidente Romanella e tutto il movimento pugilistico delle Marche che anche in questa occasione si è mostrato compatto intorno alla Federazione Pugilistica Italiana.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi.