Lente di ingrandimento

Incontro tra il Presidente FPi Flavio D'Ambrosi e le ASD, i dirigenti e tecnici del CR FPI Marche

IMG 3274La dimensione economica del pugilato e la granitica compattezza del movimento pugilistico marchigiano.

Come ogni altra disciplina sportiva, il pugilato può diventare una formidabile leva di innovazione e di competitività. La pratica pugilistica, sia essa agonistica o amatoriale, può creare valore aggiunto di risorse ed occupazione.
In quest'ottica, la crescita dell'intero movimento pugilistico nazionale e di quello della regione Marche - che si sta registrando in questo quadriennio olimpico - sono precursori di un significativo e positivo impatto economico sulle nostre società affiliate e sui nostri tesserati.
Così ho aperto la mia relazione illustrativa nell'incontro con le società ed i tecnici marchigiani, organizzato dall'amico Presidente del Cr. Marche Luciano Romanella.
Il sottoscritto ha avuto modo di fornire dati inequivocabili sul salto di qualità compiuto da questa Regione. In perfetto parallelismo con le altre Regioni italiane, le Marche stanno mostrando una vitalità straordinaria testimoniata da un incremento costante dell'attività pugilistica sia in termini quantitativi che qualitativi.
Affiliazioni, tesseramenti e riunioni hanno registrato una significativa impennata, anche grazie al dinamismo imprenditoriale che ha saputo portare il Presidente del Cr. Romanella e l'intero Comitato regionale.
I tecnici hanno fortemente apprezzato la politica sportiva intrapesa, in questo quadriennio, dalla Federazione. Tutti i presenti hanno manifestato il loro gradimento per le iniziative ed i risultati raggiunti.
Nell'occasione, il sottoscritto ha colto le proposte ed i suggerimenti dei tecnici per migliorare le criticità che ancora oggi si scontano in alcuni settori federali.
Parimenti, chi scrive ha voluto evidenziare le impervie sfide che attendono il pugilato italiano nel prossimo quadriennio, tra cui la delicata questione internazionale - legata al disconoscimento dell'Iba da parte del Comitato olimpico internazionale - nonché la possibile contrazione dei contributi pubblici previsti per le Federazioni.
Senza dubbio, nel prossimo quadriennio la Federazione dovrà intraprendere un percorso di profonda innovazione ed efficientamento dei processi di "problem solving" con particolare riguardo:
1) alla massimizzazione della qualità delle prestazioni arbitrali e di tutti gli altri settori federali;
2) all'incoraggiare la competitività delle nostre società affiliate, nella promozione e sviluppo della pratica pugilistica;
3) al sostegno, con adeguati stanziamenti, degli eventi pugilistici Pro di alto livello;
4) al fornire ampio spazio alla ricerca e crescita del talento, migliorando i processi selettivi, la qualità dei Campionati italiani, l'assetto organizzativo delle Squadre Azzurre, comprimendo al massimo la dispersione degli stessi talenti;
5) al miglioramento della ricerca ed del drenaggio di risorse, attraverso adeguate politiche di comunicazione che esaltino il brand pugilato, anche sotto la sua dimensione sociale;
6) alla tutela dell'immagine e dell'esclusività della Fpi nella gestione della promozione e dello sviluppo del pugilato, combattendo forme illegittime di utilizzo, da parte di Enti non autorizzati, del brand pugilato.
Peraltro, il movimento pugilistico italiano può oggi contare su un nuovo modello gestionale - basato su una rigorosa progettazione degli obiettivi e su una metodica programmazione delle fasi realizzative degli stessi - che sta portando risultati immediati sia sul fronte delle Nazionali Azzurre che sul rilancio del settore Pro nonché su una forte implementazione delle affiliazioni, dei tesseramenti e degli eventi pugilistici.
Risultati oggettivi che anche questa settimana trovano sicuro riscontro nei tre podi ottenuti dalla Nazionale Azzurra nell'ambito della prestigiosa Eubc Cup e nei numerosi impegni continentali ed internazionali che i pugili Pro italiani sono chiamati ad affrontare nei prossimi mesi.
Ringrazio il Presidente Romanella e tutto il movimento pugilistico delle Marche che anche in questa occasione si è mostrato compatto intorno alla Federazione Pugilistica Italiana.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi.

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 29/9/2023

Bilancio di previsione 2024: importante il sostegno economico alle società affiliate. 

Nella giornata del 29 settembre u.s., si è svolto, in modalità call conferenze, il Consiglio federale in cui il sottoscritto e la sua squadra di governo hanno evidenziato la necessità di prevedere, nel prossimo bilancio preventivo 2024, un corposo sostegno economico alle società affiliate.
In particolare, la redazione del citato bilancio - che avverrà nei prossimi mesi e comunque non oltre il 31 dicembre p.v. - sarà improntata all'appostamento di specifici stanziamenti a favore di tutte quelle società che finalizzano la loro attività alla promozione e divulgazione del pugilato giovanile, amatoriale ed agonistico.
In tal senso, nel 2024 la Fpi metterà a disposizione delle stesse società, oltre 1.100.000,00 euro di contributi, diretti ed indiretti, provenienti dagli organi centrali e periferici. 
A tale importo, si aggiungeranno i contributi erogati dalla Fpi per l'attività di promozione, organizzazione e sostegno all'attività pugilistica, compresa quella delle Squadre Azzurre. Il tutto per uno stanziamento generale di euro 4.500.000,00 circa.
Il Consiglio il Consiglio federale è stata anche l'occasione per deliberare sui seguenti punti:
1) l'avvio di una forma di collaborazione diretta tra Fpi e RAI, attraverso cui saranno mandati in onda diverse riunioni pugilistiche Pro;
2) lancio definitivo della partnership con l'emittente Dazn. Come noto, il progetto prevede la messa in onda di eventi pugilistici e la possibilità di sottoscrivere abbonamenti alla stessa emittente con indubbi vantaggi per gli affiliati;
3) la realizzazione, per il 2024, di una piattaforma OTT per la trasmissione di riunioni pugilistiche che, in un prossimo futuro, potrà diventare una televisione federale dedicata al pugilato;
4) la concessione di benemerenze a tecnici sportivi;
5) l'assegnazione, su indicazione della competente commissione Ctn, del Campionato Italiano assoluto 2023;
5) la possibilità per i pugili Pro prima serie non in possesso di cittadinanza italiana - che abbiano svolto, precedentemente al loro inquadramento Pro, attività pugilistica dilettantistica (Iba) in Italia - di poter sommare gli anni di tesseramento continuativo Fpi, per poter accedere alla sfida del Titolo italiano Pro.
Nel frattempo godiamoci i numerosi eventi pugilistici - dilettanti e Pro, nazionali ed internazionali - che sono in programma fino alla fine dell'anno in corso.


Avanti con determinazione.


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi: L’ESPLOSIONE DEL PUGILATO AMATORIALE

L’ESPLOSIONE DEL PUGILATO AMATORIALE

Non mi capita spesso di parlare della pratica pugilistica amatoriale, concentrato dal quotidiano e gravoso impegno sul circuito olimpico e Pro e sulla restante parte gestionale della Fpi.

Tuttavia, i dati ci dicono che negli ultimi anni un cospicuo bacino di utenza affolla le nostre palestre, cimentandosi nella Gym boxe ovvero nel pugilato amatoriale.

Attraverso la Gym boxe e la pratica pugilistica, giovani, persone di media età e meno giovani, si avvicinano al pugilato – all’interno delle nostre società affiliate – conoscendone la metodologia di allenamento che, tra l’altro, costituisce un prezioso strumento per il benessere psicofisico.

Proprio per questo, dal qualche anno la Federazione ha spinto sulla promozione del pugilato amatoriale ed i risultati non si sono fatti attendere. A fronte dei circa 22.000 tesserati amatoriali, registrati nel 2020, al 31 dicembre 2022 tali tesserati sono saliti a 35.182 con un incremento di oltre 13.000 unità, pari a circa il 35% in più.

Probabilmente, alla fine del 2023 i tesserati amatoriali beneficeranno di un ulteriore incremento in conseguenza del positivo andamento del pugilato italiano e del basso costo relativo alla quota di tesseramento annuale (euro 5,00) che permette anche di gareggiare in competizioni ufficiali Fpi.

Sul punto, mi preme sottolineare che dal 2020 l’attività Gym boxe è considerata “agonistica”. In virtù di tale nuovo inquadramento, la Federazione ha voluto consolidare l’organizzazione di un apposito “Campionato italiano Gym Boxe” che sta ottenendo un considerevole successo sia in termini di partecipazione che di promozione della nobile arte.

Negli ultimi due anni, 2022/2023, il citato Campionato italiano, organizzato nella regione Marche, ha registrato oltre 650 partecipanti che si sono sfidati per il Titolo italiano amatoriale. Anche a livello regionale stanno crescendo significativamente le riunioni amatoriali e gli incontri di Gym boxe inseriti in eventi Iba o Pro.

Parimenti, dal 2021 ad oggi sono aumentati i corsi per istruttori Gym boxe a cui hanno partecipato oltre 130 iscritti. Tale abbondanza ha fatto crescere, altresì, le palestre affiliate dove si promuove e si pratica il pugilato.

Mi preme evidenziare che anche i risultati ottenuti nel settore amatoriale Fpi, sono il frutto del proficuo impegno delle nostre società affiliate - che proprio in virtù di tale attività producono un adeguato autofinanziamento per le loro palestre - nonché del lavoro certosino della competente commissione amatoriale. 

Peraltro, nel prossimo quadriennio sarà programmata una mirata politica sportiva - realizzata attraverso diverse fasi temporali - che dovrà incrementare il movimento pugilistico amatoriale con conseguente, positivo ritorno di immagine per il pugilato ed una naturale implementazione del bacino d'utenza dei frequentanti i corsi di pratica pugilistica promossi dalle nostre società. 

Ovviamente, nel rispetto della centralità del pugilato dilettantistico Iba e Pro che rimarranno il fulcro di tutto il movimento pugilistico nazionale.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Presidente FPI Flavio D'Ambrosi incontra le ASD/SSD del CR EMILIA ROMAGNA

Il Presidente insieme a società e tecnici.

Riprende il mio viaggio tra le società ed i tecnici del movimento pugilistico italiano. Si riparte dalla regione Emilia Romagna coordinata dal Presidente del Comitato regionale Giuseppe Quartarone e dagli altri componenti del Comitato, tutti supportati dell'esperto Consigliere federale Sergio Rosa.
Grazie a loro, oggi ho incontrato le società ed i tecnici che mi hanno accolto con calore, cortesia ed entusiasmo. Come da consuetudine, chi scrive ha illustrato l'innovativo metodo di lavoro con cui la Fpi sta realizzando la sua politica sportiva, promuovendo l'immagine e la crescita del movimento pugilistico italiano.
La costante crescita delle società affiliate e dei tesserati, il vertiginoso aumento di eventi pugilistici e match nonché lo strepitoso conseguimento dei risultati sportivi della Nazionale Azzurra e dei Pro, sono la più inconfutabile riprova che attualmente il movimento pugilistico nazionale è vivo, forte ed in piena sintonia con la gestione e le politiche federali.
Il sottoscritto ha voluto evidenziare, altresì, il prezioso contributo fornito dalle società e dai tecnici dell'Emilia Romagna, alla ricerca ed al raggiungimento degli obiettivi di crescita che la Federazione sta perseguendo.
Attore e protagonista della nobile tradizione pugilistica italiana, l'Emilia Romagna sta registrando, insieme a tutte le altre Regioni italiane, un fecondo periodo di incremento dell'attività e dei risultati.
Peraltro, chi scrive ha voluto sottolineare, ancora una volta, che il prossimo futuro del pugilato italiano sarà caratterizzato da impervie sfide. Soltanto l'unità del movimento pugilistico e la qualità delle politiche federali potranno determinare la vittoria ed il definitivo decollo della nobile arte italiana.
Le società ed i tanti tecnici presenti all'incontro, hanno mostrato un forte apprezzamento verso la gestione della Fpi ed hanno espresso il convincimento che l'attuale governo federale ovvero il sottoscritto debbano continuare - anche il prossimo quadriennio - sulla strada intrapresa.
Oggi sono tornato ad immergermi nel fantastico tessuto territoriale del nostro movimento, tra società e tecnici. Così facendo, ho riassaporato l'anima del pugilato italiano - che tanta energia mi ha fornito e mi fornisce - distraendomi per un momento dalle aberranti ed illogiche contrapposizioni che, con estrema fatica, devo quotidianamente combattere.
D'altronde, il grandissimo Carlo Vittori diceva che "l'allenamento è un processo pedagogico educativo continuo...".
La Campania sarà la prossima Regione a cui farò visita.
In bocca al lupo a tutte le nostre società affiliate che stanno riaprendo le palestre.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi: La qualità dei verdetti è indispensabile per la crescita del pugilato italiano.

La qualità dei verdetti è indispensabile per la crescita del pugilato italiano.

La crescita del pugilato italiano non può prescindere da una gestione efficiente della categoria arbitri giudici.
In tale ottica, si è svolto l'incontro, presso il Centro federale di Assisi, tra il sottoscritto i componenti del Cesag (organo di governo del settore arbitri/giudici) ed i rappresentanti dei Gruppi arbitri giudici regionali (Gag).
Nel corso dell'incontro, lo scrivente ha voluto evidenziare, innanzitutto, come ancora oggi gli ufficiali di gara italiani dimostrino all'estero, nel corso di eventi internazionali, di essere tra i migliori al mondo grazie ad un'inossidabile tradizione autoctona - ecumenicamente riconosciuta - ed in virtù di una pregiata formazione della classe arbitri/giudici.
Tuttavia, chi scrive non si è potuto esimere dal rappresentare il crescente e preoccupante depauperamento dell'organico di tale categoria, causato da una difficoltà ad arruolare nuove leve di arbitri finanche da una profonda crisi di vocazione verso la professione in questione. Crisi che, a dire il vero, riguarda tutti gli sport almeno quelli di combattimento.
La carenza di organico, oltre che minare la continuità dei servizi arbitrali, non può non avere ricadute anche sulla qualità dei verdetti che in alcuni casi - soprattutto nell'attività ordinaria - non sono rispondenti al reale andamento dei match.
Come più volte sottolineato, ciò può pesare sulla crescita dei giovani talenti nei confronti dei quali anche un solo verdetto sbagliato potrebbe minare o condizionare gli sviluppi futuri della loro carriera.
Come è noto, la Fpi è già intervenuta a comprimere gli errori di valutazione dei match con la "revisione del verdetto" che dal mese di ottobre p.v., sarà applicata tutte le eliminatorie dei Campionati italiani. Ma tale misura non è ovviamente sufficiente ed impattante sulle riunioni ordinarie e sulle criticità sopra richiamate.
Pertanto, il sottoscritto ha illustrato un quadro strategico - da attuarsi fin da subito, in un'azione coordinata tra Cesag e Gag - attraverso cui definire e sviluppare i seguenti punti operativi:
1) attuare una politica di arruolamento di nuovi arbitri/giudici, attraverso una vasta campagna promozionale - che veda impegnati i Gag con l'ausilio dei Comitati regionali - rivolta a palestre, istituti scolastici superiori, associazioni di categoria, enti di promozione, ecc.;
2) calendarizzare i corsi di formazione regionali, riservati agli aspiranti arbitri/giudici, con l'obiettivo di implementare, con cadenza annuale, l'organico degli ufficiali di gara per tutto il territorio nazionale;
3) pianificare corsi di aggiornamento - nazionali e regionali, con cadenza bimestrale - finalizzati ad elevare il livello qualitativo e prestazionale degli attuali arbitri giudici;
4) organizzare incontri tra arbitri/giudici e tecnici, al fine di condividere la corretta esegesi ed applicazione del regolamento concernente la valutazione dei match;
5) consolidare i periodi formativi nel corso di tornei e campionati nazionali, aprendoli anche agli aspiranti arbitri giudici;
6) incrementare la qualità dei contenuti formativi, anche attraverso stage effettuati all'interno di palestre e del Centro federale per implementare l'addestramento pratico nonché la match analysis;
7) reperire appositi stanziamenti per adeguare le tariffe dei servizi arbitrali alla qualità delle prestazioni fornite, erogando dei premi annuali a chi sia risultato il miglior arbitro giudice dei vari Campionati italiani, scelto da una giuria composta anche da tecnici.
Nel corso della giornata passata presso il Centro federale, il sottoscritto ha incontrato anche lo staff tecnico delle Nazionali Azzurre, al fine di programmare e definire i contenuti della corrente e delicata stagione sportiva che ci porterà ai prossimi Giochi olimpici di Parigi.
La maturazione di una completa koinè culturale - all'interno di tutto il movimento pugilistico nazionale - sarà indispensabile per vincere le impervie sfide del futuro.
D'altronde è la stessa necessità che ha l'intera umanità naufragata nel mare della solitudine.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi: L'Ebu e la Wbc certificano la crescita del pugilato italiano Pro mentre i dilettanti crescono senza soluzione di continuità.

L'Ebu e la Wbc certificano la crescita del pugilato italiano Pro mentre i dilettanti crescono senza soluzione di continuità. 

Dal 2021, crescono con cifre da record affiliazioni, tesseramenti ed eventi pugilistici finanche i risultati delle Squadre Azzurre - assolute e di categoria (maschili e femminili) - che hanno ottenuto oltre 110 podi tra Campionati europei e mondiali.
Solo dal mese di marzo u.s. ad oggi, l'Italia pugilistica ha conquistato, con i dilettanti Iba, 1 Titolo mondiale, 2 Titoli di vice campione del mondo, 4 pass olimpici, 1 Titolo europeo e 4 bronzi nella stessa competizione continentale, oltre ai 4 podi nei recenti Campionati europei junior.
Anche nei Pro non siamo da meno. L'Ebu ha reso noto il raking dei pugili europei. Ben 41 pugili italiani Pro - tra uomini e donne - sono presenti nelle prime 20 posizioni della classifica europea. Di questi pugili, 29 sono inseriti nelle prime 10 posizioni!
Nel raking EBU l'Italia è dietro solo alla Gran Bretagna ed alla Francia, surclassando la Germania, la Spagna e tutti gli altri Paesi europei. 
Parimenti, il pugilato italiano scala posizioni anche a livello mondiale. Nel raking Wbc sono presenti 16 pugili italiani (13 uomini e 3 donne) nelle prime 40 posizioni di cui 8 pugili (5 uomini e 3 donne) nelle prime 20 posizioni. 
I cospicui investimenti e la meticolosa attenzione prestata dalla Fpi, hanno ridato vigore ad un movimento Pro che oggi conta circa 400 pugili tesserati.
Mi preme ribadire, altresì, che i contributi del "Club Pro" (istituto dalla Fpi nel 2022), uniti alle borse percepite dagli atleti Pro, fanno si che il trattamento economico dei pugili italiani - impegnati a difendere Titoli europei in Italia - siano adeguati agli standard europei. 
Peraltro, ai Campionati europei schoolboys ospitati dalla Slovenia, sono 4 le medaglie ottenute dalle giovani atlete azzurrine.
Al di là dei podi, mi preme segnalare le ottime performance agonistiche tutti i giovanissimi atleti, uomini e donne, che hanno mostrato talento, determinazione e coraggio. Giovani che stanno crescendo e che potrebbero diventare i campioni del domani.
In altre parole, i dati ci dicono che di fronte alla crisi di vocazione pugilistica, acuitasi dopo il 2012, c'è una sicura controtendenza - testimoniata anche dagli oltre 8.000 tesserati nella fascia d'età dai 5 ai 12 anni - che apre scenari importanti per il futuro. 
Anche qui vorrei rammentare i tanti investimenti e le tante iniziative federali - da ultimo i raduni dei giovanissimi (11/13 anni) programmati da ottobre p.v., presso il Centro di Tirrenia - che hanno riguardato la ricerca e la crescita del talento. 
La Fpi ha impegnato, in circa 3 anni, ingenti risorse per la crescita dei giovani talenti, ristrutturando completamente le Squadre Azzurre di categoria, facendo partecipare gratuitamente i giovani pugili a Campionati e tornei nazionali ed organizzando, con il supporto dei Comitati regionali, collegiali e stage riservati alle fasce d'età dai 13 ai 18 anni. D'altronde, i risultati non vengono per caso.
Per i Campionati europei schoolboys, ringrazio gli staff tecnici, capitanati dai Maestri Patrizio Oliva e Valeria Calabrese, che hanno condotto in maniera ineccepibile e con grande professionalità i componenti delle Squadre Azzurre. 
Il 9 settembre p.v., sarò in Emilia Romagna per incontrare il Comitato regionale e le società affiliate. Da lì ricomincerò il mio tour in tutta Italia per illustrare i risultati raggiunti e cominciare a costruire, insieme al territorio, il programma di governo per il quadriennio olimpico 2025/2028.
Prima però c'è il sogno olimpico...anzi il Torneo di qualificazione olimpica - che si svolgerà a Busto Arsizio (Va), nel mese di marzo p.v. - riportato in Italia dopo oltre 15 anni!


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi: LE SFIDE DEL PROSSIMO FUTURO.

LE SFIDE DEL PROSSIMO FUTURO. 

Pochi giorni fa, ho letto un interessante articolo del giornalista Dario Torromeo da cui traspare la verace passione per la nobile arte e la sua forte preoccupazione per le sorti future della stessa.
Nello specifico, l'articolo ci invita a riflettere sulla situazione nazionale ed internazionale della nostra disciplina e sulle probabili difficoltà legate a tale situazione. 
Per quanto mi riguarda, non è difficile trovare dei punti di convergenza con Torromeo, sulle problematiche che caratterizzeranno il pugilato nei prossimi anni.
Problematiche che graviteranno, tra l'altro, intorno al necessario ricambio generazionale delle Squadre Azzurre elite, alla possibile compressione dei contributi statali, alle politiche di accorpamento delle Federazioni e, non da ultimo, alla crescente concorrenza degli altri sport da combattimento che vanno diversificandosi sempre di più. 
Non dimentichiamoci, tuttavia, che tali difficoltà sono oggi amplificate anche dalla gestione federale del quadriennio 2013-2016 contraddistintasi dagli insuccessi delle Squadre Azzurre e dal coma profondo del movimento Pro. 
Non è un'opinione, sono le statistiche che documentano il fallimento di quel quadriennio conclusosi senza medaglie olimpiche, senza un adeguato ricambio dell'allora vetusto parco atleti della Nazionale e, cosa ancor più grave, senza un sufficiente supporto al movimento Pro, vera vetrina del pugilato, già fiaccato dalle note vicende della Lega.
Peraltro, i dati emersi in questi ultimi 3 anni ci devono infondere un solido ottimismo. L'aumento esponenziale di affiliazioni, tesseramenti ed eventi pugilistici, gli straordinari risultati delle Squadre Azzurre, la crescita di nuovi giovani talenti, la ricerca di nuove risorse e canali di comunicazione massmediatica, il rifiorire del movimento Pro nonché il conseguente ritorno di interesse dei media verso il pugilato, ci dicono senza ombra di dubbio che il pugilato italiano è sulla strada giusta per affrontare tutte le sfide future.
Oggi la Federazione è molto attenta e fortemente orientata - attraverso la programmazione di coerenti politiche sportive - alla crescita dei talenti, al supporto delle società e del movimento Pro con particolare riferimento agli attori principali: pugili, tecnici e società.
Il nostro movimento è composto da solide società e coriacei maestri che - quotidianamente e senza soluzione di continuità - costruiscono la qualità del pugilato nazionale. L'Italia pugilistica vanta in essi, un patrimonio inestimabile di "laboratori artigianali" dediti, con vigorosa passione, alla feconda riproduzione del vivaio della nobile arte italiana.
Tutto questo mi induce ad essere molto ottimista sulla possibilità di affrontare - insieme al grande popolo del pugilato - le impervie sfide future. 
D'altronde quel popolo, come il sottoscritto, ama le sfide. Non potrebbe essere altrimenti. Ciò è nel dna del popolo pugilistico.
Nel pezzo giornalistico di Torromeo è evidenziata, giustamente, anche la posizione tenuta dall'Italia nei confronti della difficile situazione internazionale. 
Mi preme sottolineare che proprio quella posizione cauta e di prudenza - dettata non solo da necessità ma dall'equlibrio e dalla responsabilità istituzionale dello scrivente - sta permettendo ai nostri pugili, di partecipare ai vari Campionati internazionali IBA, europei e mondiali, di ottenere i pass per i Giochi olimpici di Parigi, di organizzare in Italia eventi internazionali e nel contempo di risultare assegnatari del Torneo mondiale di qualificazione olimpica che si svolgerà a marzo p.v., a Busto Arsizio (Varese). 
Ciò a tutto vantaggio dell'immagine e del prestigio del movimento pugilistico nazionale nonché della promozione del pugilato che aiuta a riempire, di giovani e praticanti, le palestre delle nostre società. 
Di certo, chi scrive non potrà essere solo ad affrontare le sfide del prossimo quadriennio. Innanzitutto, sarà indispensabile avere un movimento pugilistico - ancora vero protagonista ed attore nei prossimi anni - coeso, sensibile e pronto agli inevitabili cambiamenti imposti dai nuovi scenari, pur non relegando ad un ruolo di comprimario la nostra immarcescibile tradizione.
Inoltre, sarà necessario essere affiancato da una squadra di dirigenti federali motivati, competenti, capaci al confronto dialettico - teso all'elaborazione di politiche innovative - e che sappiamo perseguire l'interesse generale scevri da ogni condizionamento dettato da passioni ed ataviche contrapposizioni personali.
In questo quadriennio la mia squadra di governo - comprensiva dei Presidenti dei Comitati regionali - ha mostrato tali positive virtù, dimostrandosi capace di affrontare in maniera vincente ed altamente funzionale tutte le problematiche tra cui i pesanti strascichi del Covid.
Ma i prossimi anni richiedono una maggiore attitudine a fare squadra e, a mio modo di vedere, qualche spinta centrifuga e capriccio egocentrico in meno!


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi: La nuova forza gravitazionale del pugilato italiano.

La nuova forza gravitazionale del pugilato italiano.

Il pugilato italiano non si ferma più come un pianeta intorno al suo sole. Le Nazionali Azzurre continuano a mietere successi. Questa volta è toccato ai giovani pugili junior, uomini e donne, che hanno conquistato 4 splendide medaglie (1 oro e 3 argenti) ai Campionati europei di Ploiesti (Romania).

Permettetemi di ringraziare gli atleti, i Maestri titolari delle due rappresentative, Valeria Calabrese e Franco Federici, e lo staff tecnico di supporto, insieme al Consigliere federale Sergio Rosa.

Valeria e Franco hanno dimostrato, ancora una volta, di saper gestire con qualità, professionalità ed equilibrio le squadre di alto livello come, d'altronde, tutto lo staff tecnico delle varie rappresentative Azzurre.

Ormai l'Italia pugilistica vince ad ogni evento internazionale e non torna mai senza medaglie. Dal 2021 ad oggi, sono ben 108 i podi conquistati dalle squadre Azzurre ai Campionati europei e mondiali.

Le sole Nazionali Azzurre junior, maschili e femminili, hanno conquistato - sempre dal 2021 e sempre nei Campionati europei e mondiali - ben 20 podi.

Con le tante vittorie ed un movimento Pro in continua ascesa, il pugilato nazionale è tornato ad esercitare la sua forza gravitazionale, attirando giovani, appassionati, istituzioni e risvegliando l'attenzione dei media.

Il suo baricentro gravitazionale - Federazione, società e tecnici - stanno plasmando il futuro della nobile arte italiana.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 28/7/2023

Il Consiglio federale approva nuovi sostegni economici al movimento pugilistico Pro.

Nella giornata odierna si è svolto, in modalità call conferenze, il Consiglio federale prima della pausa estiva del mese di agosto.

In apertura del Consiglio, il sottoscritto ha voluto evidenziare l'importanza dell'assegnazione all'Italia, del Torneo di qualificazione ai Giochi olimpici di Parigi. L'assegnazione dimostra, infatti, la stima e la fiducia che le istituzioni sportive, nazionali ed internazionali, ripongono oggi nella Fpi.

Peraltro, chi scrive ha voluto segnalare, altresí, le straordinarie 4 finali conquistate dai giovani Azzuri, 1 uomo e 3 donne, ai Campionati Europei juniores ancora in corso. Tra oggi e domani sapremo di quale colore (oro o argento) saranno le medaglie dei nostri Azzurri.

In ultimo, chi scrive ha sottolineato la continua crescita del movimento pugilistico Pro che negli ultimi mesi ha espresso incontri di qualità e pugili di livello internazionale.

Tra le iniziative approvate dal Consiglio, preme segnalare:

1) i nuovi contributi stanziati per i pugili appartenenti al Club Pro. Come noto, la realizzazione di tale Club - avvenuta circa un anno fa - permette ai pugili Pro di alto livello, che affrontano sfide con titoli internazionali in palio, di ricevere un trattamento economico fisso erogato dalla Fpi, nel mesi in cui preparano l'incontro, ed un premio in caso di vittoria.

Peraltro, sempre in forza del progetto Club Pro, il trattamento economico è esteso al tecnico che prepara il pugile mentre alla società organizzatrice viene erogato un contributo per l'organizzazione dell'evento titolato;

2) l'erogazione di contributi a sostegno di società per l'organizzazione di Memorial;

3) calendarizzazione già dal mese di settembre p.v., da parte della Scuola nazionale di pugilato, di corsi riservati ai dirigenti di società, anche al fine di supportare gli affiliati nella piena comprensione ed attuazione delle norme contenute nella riforma del lavoro sportivo di cui al decreto legislativo 36/2021;

4) rimodulazione dei rimborsi forfettari ai Presidenti di Cr;

5) approvazione dei rapporti di collaborazione federale ovvero rimodulazione degli stessi in relazione alla nuova normativa sul lavoro sportivo.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi: Nuovo successo internazionale del movimento pugilistico italiano.

Nuovo successo internazionale del movimento pugilistico italiano. 

Ci siamo. Il 26 luglio u.s., il Coni ha comunicato che all'Italia è stata affidata l'organizzazione del Torneo mondiale di qualificazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024.
Ciò dimostra, senza ombra di dubbio, la stima e la piena fiducia che si ripone nel movimento pugilistico nazionale e nell'operato di questa Federazione.
Non è stato facile vincere la concorrenza di altri Paesi. Tuttavia, le istituzioni internazionali e nazionali, tra cui il Coni, hanno creduto nella progettualità della Fpi e nella sue capacità di realizzare le condizioni più adeguate per una kermesse di altissimo livello.
L'evento vedrà la partecipazione di tantissimi atleti provenienti da circa 200 Nazioni, e fornirà lustro ed immagine a tutto il movimento pugilistico italiano.
Busto Arsizio sarà la sede designata ad ospitare il Torneo e, come promesso fin dall'inizio del mio mandato, l'Italia pugilistica sarà teatro - ancora una volta ed in continuità con i due Campionati europei di categoria ospitati in Abruzzo - di un evento internazionale di alto livello.
Dopo le 4 qualifiche olimpiche ottenute in Polonia, i pugili Azzurri potranno gettarsi alla conquista degli ulteriori pass per accedere ai Giochi olimpici di Parigi e questa volta saranno accompagnati dai tanti tifosi italiani che potranno sostenerli da vicino.
In questo quadriennio, la Fpi ha adottato le giuste politiche sportive e speso notevoli energie affinché il pugilato nazionale riconquistasse il lustro dei decenni passati e si ricollocasse tra i primi dieci Paesi al mondo.
Gli straordinari risultati fin qui conseguiti, sia in termini quantitativi che qualitativi, ci stanno dando ragione, anche in virtù di un costante supporto che la Federazione ha fornito alla spina dorsale del nostro movimento: società e tecnici.
Adesso un ulteriore prezioso vessillo - il prestigioso Torneo di qualificazione olimpica - viene messo sulla bacheca di questo quadriennio. In attesa di ulteriori successi godiamoci l'alba chiara del pugilato italiano. 


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

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