Martedì 3 Agosto alle 3:30 PM l'Istituto di Cultura Italiana di Los Angeles - in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana e il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo - è lieto di presentare l'evento The boxer,un reading omaggio all'importante omonima opera d'arte conservata nel Museo romano e ora esibita al Getty nella mostra “Power and Phatos”. Il reading sarà tenuto dall'attore Robert Davi che leggerà due poesie ispirate al pugilatore composte da Tinti. Le poesie, esprimendo il drammatico svolgersi del pensiero del combattente, cantano tutta la fragilità, la solitudine, il peso d'una vita drammatica.
A seguire, lo stesso giorno, alle 6:30 PM, lo scrittore Gabriele Tinti leggerà presso l'Istituto di Cultura Italiana le sue poesie sul pugilato – sempre accompagnato dall'attore Robert Davi - e presenterà i poetry films che su queste sono stati realizzati. Ai films hanno partecipato attori come Franco Nero, Burt Young, Michael Imperioli e Edoardo Ballerini. Tra questi, “All over” - con la regia di Michele Civetta e la lettura di Burt Young - è stato parte del prestigioso 7th Zebra Berlin Film Festival.
All'evento parteciperanno il producer di uno dei films presentati Robert Conticelli e uno dei registi Jason Koborov.
Le poesie di Tinti e alcuni dei films in oggetto sono stati presentati al Queens Museum of Art di NYC, presso la prestigiosa Special Edition Series che si tiene ogni mese al South Bank Centre di Londra, al New York Poetry Festival, al Museo Nazionale Romano – dove si è tenuta un'analoga lettura di fronte alla scultura con il coinvolgimento dell'attore Franco Nero e il supporto della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, Museo Nazionale Romano e Area Archeologica di Roma- e al The Bronx Museum of Arts.
Sulla serie di poesie di Tinti hanno detto:
“Se Ivan Morris, seppe descrivere la nobiltà che, nel Giappone guerriero, ammantava le sconfitte affrontate con stoicismo, i ritmi brevi, cadenzati e scoccanti, simili a litanie di Tinti evocano parabole di sacrificio al non senso, all'umiliazione e al disastro come fossero leggende di un antico martirologio cristiano. Questi uomini votati a perdersi su un ring, questi maestri "del dolore/inflitto/e subito" sono santi del nulla, eroi della follia, avventurieri dell'impossibile.”
Paolo Lagazzi, "Quando la boxe diventa poesia: «All over» di Gabriele Tinti, versi e preghiere a bordo ring", Gazzetta di Parma e in “La stanchezza del mondo”, Moretti & Vitali editore, 2015
“Gli epinici vivisezionano la forza semantica del dolore e, passo dopo passo, rincorrono nuovi ring, campanelle imbottite di ruggine d’oro e farfalle alate, sino a diventare epigrafi (…) Questi pugili colti nel momento dell’abbondanza di vita, della morte, della sconfitta, della perdizione sono un oggetto ero(t)ico, religioso e simbolico.”
Filippo Brunamonti, “All over: pugili, angeli, eroi”, il Manifesto
“... forti come un incontro di boxe ... gran ritmo, struggenti, crude ...”
Gian Ruggero Manzoni