FPI - News

Lettera Aperta del Presidente EUBC Franco Falcinelli

Cari amici del pugilato italiano,

desidero informarvi sulla vicenda AIBA per evitare che vengano diffuse notizie inaffidabili e lontane dalla realtà dei fatti.

Se mi mettessi nei panni di coloro che, senza fare nulla, criticano sempre l’operato di chi fa, oggi potrei orgogliosamente dire: ve lo avevo detto!

Nella lettera che il 20 settembre 2018 inviata a tutti i Membri del Comitato Esecutivo dell’AIBA li informai sui contenuti degli avvertimenti che la Commissione Etica del CIO aveva inviato al Presidente ad interim Gafur Rahimov e dichiarai la mia disponibilità a sostenere la candidatura di Serik Konokhbayev.

Secondo la Commissione Etica del CIO e per conferma del Presidente Thomas Bach sarebbe stato opportuno che il Presidente Gafur Rahimov, a causa della sua personale situazione, non proponesse la sua candidatura alla guida dell’AIBA.

Il mio gesto di responsabile rispetto nei confronti delle 203 Federazioni Nazionali affiliate all'AIBA, che rappresentano un popolo di milioni  di atleti, tecnici, arbitri- giudici, dirigenti di Clubs e di fans che ancora amano e seguono il nostro sport in tutto il mondo, fu interpretato come un tradimento dalla leadership dell’AIBA.

Fui sospeso come Vice  Presidente dell'AIBA, accusato di aver infranto le regole etiche e sottoposto al giudizio della Commissione Disciplinare. Lo stesso Presidente Bach nella conferenza di apertura dei “Giochi Olimpici Giovanili” di Buenos Aires sottolineò la incomprensibile inopportunità di quel provvedimento.

Ma le umiliazioni subite non mi hanno  amareggiato tanto quanto la decisione presa dal CIO il 22 maggio 2019! Nonostante la assoluta certezza che il pugilato continuerà ad essere presente nella prossima edizione dei Giochi Olimpici di Tokyo, questa rimarrà una delle più brutte pagine che riguardano la nostra gloriosa.

           Chi esulta e "sciacalleggia" per questa drammatica decisione non ama veramente il nostro sport.

La storia dell’AIBA è costellata di vicende che dal punto di vista etico avrebbero meritato nel passato severi provvedimenti. In parte sono stati adottati proprio su suggerimento del CIO. A partire dalla tutela della salute dei pugili con l’adozione obbligatoria del casco nel 1984 e con le”scoring machines” dopo gli scandalosi verdetti di Seoul nel 1988. Ma nonostante alcune vistose carenze e negligenze su alcuni aspetti organizzativi e gestionali, l'AIBA degli ultimi 15 anni ha espresso grandi innovazioni ed ottenuto anche lusinghieri risultati. Basti pensare all'ingresso delle donne nel pugilato internazionale e la loro inclusione nel programma olimpico.

La pratica femminile del pugilato ha definitivamente modificato la percezione e la considerazione del nostro sport, considerato ingiustamente violento, pericoloso e quindi ghettizzato ed aperto a pochi “privilegiati” rendendolo invece uno sport per tutti.

La promozione delle competizioni nazionali ed internazionali a partire dagli “Schoolboys e Schoolgirls” fino all'Elite maschile e femminile consentono una attività agonistica che raccoglie ampie adesioni in tutto il mondo con la disputa di Campionati Mondiali, Continentali ed innumerevoli Tornei che registrano la partecipazione di sempre più Squadre  nazionali.

La formazione dei quadri tecnici, arbitri/giudici, dirigenti internazionali, medici e fisioterapisti ha subito un incremento di grande rilievo.

E' stata creata una World Boxing Academy in Kazakhastan e sono in programma le Continental Academy – quella europea dovrebbe sorgere in Assisi- che garantiranno un ulteriore e capillare sviluppo del ruolo formativo, educativo ed organizzativo dell’AIBA e delle Confederazioni Continentali.

A tal proposito è stato predisposto “A New Foundation Plan” volto a gettare le fondamenta di un progetto di riforma della governance, dell’organizzazione degli eventi sportivi, delle regole tecniche, dello sviluppo del marketing e della comunicazione nel mondo della boxe.

Tutte le iniziative che costituiranno i pilastri della nuova AIBA avverranno sotto lo stretto controllo di un management qualificato e non sarà più il frutto di improvvisazioni senza analisi e certificazioni, come spesso è accaduto nel recente passato.

Un esempio clamoroso fu il tentativo di coinvolgere il pugilato professionistico nel movimento olimpico. Il progetto era eccellente, ma non ha avuto successo per due ragioni fondamentali: la mancanza dei fondi necessari per sostenere quella enorme operazione finanziaria e l’ostilità delle Sigle mondiali del professionismo che si videro improvvisamente piombare addosso una iniziativa senza averla esaminata e tantomeno condivisa.

Fu percepita come una concorrenza sleale dal mondo professionistico e non fu apprezzata neanche da quelle Federazioni Nazionali che per tradizione culturale non hanno mai accolto il professionismo nel loro ordinamento sportivo.

Ricordo che con Osvaldo Bisbal e Umberto Furgoni tentammo di impedire la realizzazione dell’APB, perché lo consideravamo un progetto affrettato e senza prospettive. Avevamo suggerito di coinvolgere almeno due Sigle professionistiche - la WBA ed il WBC- per avviare un'operazione culturale e statutaria e raggiungere un comune obiettivo: creare in tutti i Paesi del mondo un sola Federazione di Pugilato, come avviene in Italia, Francia, Russia, Spagna, Argentina ecc.

Purtroppo passò la linea del lancio immediato dell'iniziativa in vista dei Giochi di Rio 2016 dove si registrò un prevedibile insuccesso oltre che l’incremento dell’indebitamento dell’AIBA iniziato con le WSB e con gli accordi economici fuori controllo con azionisti che non hanno mantenuto gli impegni sottoscritti dall’allora Presidente CK WU.

A proposito dell’ex Presidente dell’AIBA, il solito giornalista che non nutre molta simpatia nei miei confronti, mi accusa di averlo proposto come Presidente Onorario al Congresso Straordinario di Dubai. Non è così. La proposta alla Presidenza Onoraria fu dettata da una esigenza politica legata alle sue dimissioni. Nell’accordo che firmammo di fronte al Presidente del CIO Thomas Bach ed al Presidente dell’ASOIF Francesco Ricci Bitti, CK WU volle inserire una clausola che prevedeva questo riconoscimento. Accettai la proposta, perchè ero certo che il Congresso l’avrebbe fermamente respinta. Infatti, non prese un voto!

Oggi non possiamo più piangere sul latte versato. L’AIBA seppur sospesa del suo riconoscimento olimpico continuerà il suo operato per tutte le attività extra-olimpiche. L’AIBA con le sue Federazioni Nazionali, continuerà ad organizzare eventi mondiali, continentali, Tornei internazionali in attesa della riconquista dello “status olimpico”.

Nel frattempo assisteremo con profonda preoccupazione all’organizzazione delle Qualificazioni Olimpiche e del Torneo Olimpico affidata al Presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica.

Nutro una grande stima ed ammirazione per il Presidente giapponese Morinari Watanabe, ed anche se il Presidente Thomas Bach sostiene che organizzare un Torneo di Pugilato non è “una scienza missilistica” chi non conosce profondamente il mondo del pugilato troverà enormi difficoltà lungo il percorso.

Gli faccio quindi il mio più sincero in bocca al lupo per poter assistere ad una Olimpiade che possa ripetere il successo che il pugilato ebbe ai Giochi del 1964.

E questo auspicio è rivolto anche ai nostri azzurri che, a “Tokyo 64” guidati da Rea e Poggi, conquistarono 2 ori – Fernando Atzori e Cosimo Pinto – e 3 bronzi-Silvano Bertini, Franco Valle, Bepi Ros-.

Franco Falcinelli

Presidente EUBC

A proposito di… BOXE RING

di Alfredo Bruno

Carissimi occorre fare chiarezza sulla nostra amata rivista, perché vedo ogni tanto delle strumentalizzazioni che non hanno fondamento. Io parlo in qualità di Direttore del Magazine federale, ma soprattutto parlo in qualità di appassionato del nostro sport. Non sono mai intervenuto nelle diatribe che ogni tanto appaiono sui social e principalmente su Facebook, anzi devo dire che purtroppo e lo vediamo anche nella politica tutto quello che si mette spesso viene distorto dai “mestieranti” di Facebook. Mi dispiace che si cada ancora dopo tre anni in questo equivoco. La rivista di cui è stato fatto anche un sito, boxering.fpi.it, che prima non c’era, segue la prassi delle maggiori testate mondiali come Boxing News e The Ring, tanto per fare alcuni nomi, dove esistono il cartaceo e il sito. Siamo nell’era moderna e questo, volenti o nolenti, dobbiamo accettare. Io sono un amante del cartaceo, ma soprattutto i giovani hanno un altro ritmo e vogliono la notizia immediata, scritta in maniera veloce e sintetica.  E’ giusto? Non lo so, ma la realtà è questa ed è la battaglia che la stampa combatte giorno dopo giorno. Io provengo da una collaborazione con grandi direttori che mi hanno preceduto e che ho conosciuto e apprezzato, dai quali ho aggiunto esperienza nel mio bagaglio, faccio i nomi di Roberto Fazi, Gualtiero Becchetti, Giuliano Orlando, oltre a quelli istituzionali (Franco Falcinelli e Walter Borghino). In pratica tra caporedattore e direttore seguo e curo Boxe Ring a cominciare dagli ultimi due numeri del 2009. Un grande onore per me. Quando mi fu prospettato tre anni fa di portare la rivista a sei numeri annuali e farla diventare online ci rimasi male, ma con il passare del tempo facendo più esperienza ho appreso molto e soprattutto l’utilità.

E’ vero prima si stampavano dalle 10 alle 12mila copie per numero e c’era un costo con la spedizione che metteva paura. C’era poi l’incognita delle poste e circa la metà si perdeva strada facendo. Con il nuovo sistema si è arrivato ad un risparmio di oltre 40mila euro all’anno, destinato a incrementare altri settori organizzativi. Ma la cosa più interessante è che online tutti possono leggere e scaricare la rivista. E’ vero prima era inviata a 10-12mila persone, ma adesso è come se fosse destinata a tutto il nostro movimento che è molto più ampio delle copie stampate prima. Non finisce qui perché anche chi non è tesserato può leggere e scaricare la rivista da internet, tablet e cellulare, uno studio dice che il nostro sport ha un seguito di vari milioni di lettori in tutto il mondo. Scaricare e leggere la rivista non costa niente, ma oltrettutto è fatta con un sistema con cui si può stampare anche solo gli articoli che interessano.

Per quanto riguarda il cartaceo c’è sempre l’abbonamento, che viene inviato su richiesta degli interessati, dei collezionisti e soprattutto di chi non ha dimestichezza con internet. Si stampa quindi un determinato numero di copie e al  loro esaurimento su richiesta se ne stamperanno altre. Qualcuno potrebbe pensare che il mio lavoro e quello dei collaboratori sia diminuito. Non è così, il lavoro è rimasto immutato e per certi versi c’è una maggiore ricerca non solo nei testi ma soprattutto nella grafica e nelle fotografie.

Sfoglia Boxe Ring sul sito boxering.fpi.it

La trovi su computer, tablet o cellulare.

La puoi scaricare sul tuo computer digitando alla voce Magazine dove appariranno le Annate coi loro numeri, digita quindi sull’ Annata che ti interessa e poi sul numero: questa operazione ti dà la possibilità di stampare o di scaricare il numero sul tuo computer.

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6 NUMERI DI BOXE RING AL COSTO DI 12,00 EURO PER I TESSERATI,

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A Madrid incontro tra Scholas, FPI e ArtmediaSport

La FPI a Madrid con Artmediasport per un incontro con Schola Occurrentes. Il Meeting, cui hanno preso parte: Gian Marco Sandri, CEO Artmedia Sport, il Resp. ITALIA Scholas Mario Del Verme, il Presidente Scholas Jose' Maria Del Corral e Michela Pellegrini, Resp. Comunicazione FPI, ha avuto il suo focus sul protocollo d'intesa e programmazione eventi relativi al progetto etico di formazione a livello tecnico e pedagogico

Decreto Fiscale: focus su definizione agevolata delle liti pendenti per ASD/SSD

La definizione agevolata delle controversie tributarie è stata introdotta dall’articolo 6 del cosiddetto Decreto Fiscale (D.L. n. 119/2018) e prevede la possibilità per i contribuenti di chiudere le vertenze fiscali attraverso il pagamento di una somma correlata al valore della controversia e di ammontare diverso a seconda dello stato e del grado di giudizio in cui si trova la stessa.

Le liti interessate sono quelle in cui è parte l’Agenzia delle Entrate e nelle quali il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro il

24 ottobre 2018 (data di entrata in vigore del citato decreto).

L’Agenzia delle Entrate ha predisposto per la Presidenza del Consiglio una guida semplice alla definizione agevolata delle liti pendenti dinanzi alle commissioni tributarie che interessa le società e le associazioni sportive dilettantistiche che al 31 dicembre 2017 risultavano iscritte nel Registro del CONI.

Per questi soggetti, l’articolo 7 - comma 2 - lettera b) del decreto legge n. 119/2018 ha individuato una diversa modulazione delle somme dovute rispetto a quella prevista dall’articolo 6.

Tuttavia, se le imposte in contestazione sono superiori, per ogni periodo d’imposta per il quale pende la controversia, a 30.000 euro per ciascuna imposta (Ires o Irap) contestata, la definizione è preclusa.

In questo caso, comunque, le società o le associazioni sportive dilettantistiche possono avvalersi della definizione agevolata delle liti pendenti prevista dall’articolo 6, seguendo le disposizione contenute nello stesso articolo.

Per tale motivo, la guida illustra anche le principali regole sulla definizione delle liti applicabili a tutti i contribuenti, rinviando, per una più approfondita conoscenza alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 6 del 1° aprile 2019.

I testi completi della guida e delle circolari sono allegati alla presente newsletter e rimarranno pubblicati online fino alla scadenza dei termini per l’accesso alle agevolazioni.

! Approfondimento Decreto Fiscale:
 http://tiny.cc/DecretoFiscale

CIRCOLARE AGENZIA ENTRATE N° 6

CIRCOLARE AGENZIA ENTRATE N° 7

GUIDA DEFINIZIONE AGEVOLATA LITI PENDENTI ASD/SSD

LETTERA Sottosegretario di Stato Giancarlo Giorgetti per il movimento sportivo.

Il Pres EUBC Falcinelli presente all'incontro sul regolamento, statuto e status giuridico dei musei

Lunedì 6 maggio a Perugia, presso la Sala dei Legisti della Fondazione Carletti-Bonucci con sede in Palazzo Baldeschi, si è tenuto l’incontro organizzato dal Coordinamento Regionale Umbria di ICOM Italia , con la collaborazione della Fondazione Ranieri di Sorbello, della Fondazione Orintia Carletti Bonucci e con il patrocinio della Regione Umbria avente ad oggetto uno degli argomenti più importanti e complessi: regolamento, statuto e status giuridico dei musei.

Tale evento si inserisce in una serie di eventi dedicati al processo di costituzione del Sistema Museale Nazionale con il compito di far luce sul costituendo Sistema Museale Nazionale (SMN), tracciarne le criticità e le potenzialità.

Filo conduttore sono i cosiddetti “Livelli Uniformi di Qualità della Valorizzazione” (LUQV), chiave di accesso al Sistema, ispirati al Codice Etico ICOM, codice di autoregolamentazione professionale che fissa gli standard minimi di condotta e di performance professionale e di prestazioni per i Musei e il loro personale.

ICOM pone lo Statuto come un elemento basilare per la nascita e la vita di un museo; infatti esso costituisce uno strumento per orientare l’attività del museo e un punto di riferimento per il pubblico e in generale per la comunità garantendo trasparenza e accountability. In base al DM 21 febbraio 2018, n. 113 i contenuti principali dello statuto sono: denominazione, sede, natura giuridica, missione patrimonio, funzioni e compiti svolti, ordinamento e assetto finanziario.

Dopo l’introduzione di Vittoria Garibaldi, coordinatore regionale di ICOM Umbria, sono intervenuti Adelaide Maresca — vicepresidente di ICOM Italia e membro della Commissione ministeriale per il Sistema Museale Nazionale — e Antonella Pinna — membro del Coordinamento regionale ICOM Umbria e dirigente del Servizio musei, archivi e biblioteche della Regione Umbria.
L’evento si è concluso con Giuseppe Severini, esperto di giurisdizione dei beni culturali e Presidente di sezione del Consiglio di Stato.

 

DIDASCALIA FOTO

Franco Falcinelli- Direttore del Museo Nazionale del Pugilato

e Vittoria Garibaldi - Coordinatrice regionale di ICOM Umbria e pronipote di Giuseppe Garibaldi

NUOVI DOCUMENTI SEZIONE POLIZZA INFORTUNI TESSERATI FPI

Si comunica che il Settore Sanitario FPI ha pubblicato nuovi importanti documenti nella sezione Polizza Infortuni, di cui si prega di prendere visione cliccando sul seguente LINK:

POLIZZA INFORTUNI

MODULO DENUNCIA INFORTUNIO CONVENZIONE INFORTUNI TESSERATI F.P.I. anno 2019 -2021

MODULO DENUNCIA INFORTUNIO CONVENZIONE INFORTUNI TESSERATI ATLETI AMATORI (PreBOXE GYM BOXE) anno 2019 Pol n.157394639

A Marcianise Russo e Mangiacapre Testimonial del Progetto #VinceredaGrandi

Quest'oggi (775) si è tenta  a Marcianise in piazza Umberto, 1 - SPORT DAY “Vincere da grandi”, un pomeriggio di sport in piazza, dove si sono alternate prove di sport per i più piccoli, esibizioni e incontri che hanno visto protagonisti i giovani talenti e i grandi campioni di pugilato e di judo.

Il pomeriggio di sport è stata l'occasione per presentare al pubblico e alla stampa “Vincere da grandi”, il progetto sportivo, educativo e sociale, promosso e realizzato dal CONI con il sostegno di Lottomatica, che da quest'anno fa tappa anche a Marcianise, nel territorio campano che ha visto crescere i più grandi Campioni di pugilato.

Il progetto è stato presentato in tutti i dettagli durante un momento istituzionale nel quale interverranno il Sindaco del Comune di Marcianise Antonello Velardi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò e l’AD di Lottomatica Fabio Cairoli, con la partecipazione di Clemente Russo, Vincenzo Mangiacapre e Gianni Maddaloni che con le loro associazioni sportive realizzano il progetto, rispettivamente a Marcianise e a Napoli Scampia.

15 Maggio ore 18:00 all’Arena Brera di Milano. Una grande festa per la cultura sportiva. Dal vivo l’AudioLibro Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli.

Comunicato Stampa. 15 Maggio ore 18:00 all’Arena Brera di Milano.Una grande festa per la cultura sportiva. Dal vivo l’AudioLibro Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli.

“Una Nazione che non riconosce il sacrificio del Pugilato è una Nazione in decadenza”.Giancarlo Garbelli

Una serata originale per chi non conosce la Boxe, e certo per il popolo della boxe, per gli amici della cultura sportiva, per chiunque abbia fame di sapere, di conoscenza della nostra storia.

L’elogio del Campione Garbelli –il nostro più grande di sempre- ad essere il meglio di noi stessi, perché ci sono anche vite che non si piangono addosso, e non si buttano via…si riscattano e si sublimano sino al trionfo.

Noi diventiamo tanto più grandi, tanto quanto noi davvero siamo disposti a rispettare l’impegno preso con noi stessi: essere il meglio di noi stessi. Superarci.

Una serata per raccontarsi e ascoltarci. Io Gianna, lo farò con il lancio dal vivo del mio AudioLibro IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI 2a edizione. -già 53° Premio Selezione Bancarella Sport 2016-.

Ci saranno ospiti d’onore i nostri campioni contemporanei: fresco di Titolo Europeo Pesi SuperGallo, confermato lo scorso 25 aprile, LUCA “il tenace” RIGOLDI.

IULIANO GALLO fermo al titolo Italiano, non ce la fatta a conquistare quella cintura dell’Unione Europea lo scorso sabato, ma noi crediamo che ce la farà.

La nostra indiscussa Lady della Boxe, già campione mondiale WBC, la Regina di Romagna SIMONA GALASSI, che da quattro anni ha lasciato il ring era il 2015, il suo regno in Italia è ancora vacante…  E il nostro cuor di leone CRISTIAN SANAVIA già campione mondiale WBC che ha appeso i guantoni nel 2014 e dopo di lui, in Italia almeno è il deserto…E poi chissà quali altre sorprese all’ultimo minuto!

Poi ci saranno i ragazzi e le ragzze delle palestre lontane e quelle in città qui a Milano, quelle delle periferie.  E poi persone colte e quelle curiose, e gli amici della Grande Boxe.

Incontrarsi tutti per ascoltarci.

Vi aspetto all’Arena Brera di Milano, l’impianto sportivo attivo più antico al mondo.

Inaugurata da Napoleone Bonaparte nel 1807… dal 2002 l’Arena è dedicata al grande giornalista/scrittore Gianni Brera. Che di Garbelli ebbe a scrivere: “La storia di Giancarlo Garbelli è quella del nostro dopoguerra. È il vero fighter. Alla boxe si va per vedere picchiare. Non per sdilinquirsi ai surrogati della scherma. -Gianni Brera-

La lussuosa Palazzina Appiani, appartiene al FAI, prezioso patrimonio artistico italiano.

E così per l’occasione dal mondo dello Sport i relatori: ORESTE PERRI, VITTORIO LAI, ENZA JACOPONI, e MARIO STURLA. E in rappresentanza del Comune di Milano LAURA MOLTENI.

Vi aspetto in tanti. Sarà una grande festa per la cultura sportiva.

15 Maggio ore 18:00 all’Arena Brera di Milano. Una grande festa per la cultura sportiva. Dal vivo l’AudioLibro Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli.

Comunicato Stampa. 15 Maggio ore 18:00 all’Arena Brera di Milano.Una grande festa per la cultura sportiva. Dal vivo l’AudioLibro Il Fighter d’Italia Giancarlo Garbelli.

“Una Nazione che non riconosce il sacrificio del Pugilato è una Nazione in decadenza”.Giancarlo Garbelli

Una serata originale per chi non conosce la Boxe, e certo per il popolo della boxe, per gli amici della cultura sportiva, per chiunque abbia fame di sapere, di conoscenza della nostra storia.

L’elogio del Campione Garbelli –il nostro più grande di sempre- ad essere il meglio di noi stessi, perché ci sono anche vite che non si piangono addosso, e non si buttano via…si riscattano e si sublimano sino al trionfo.

Noi diventiamo tanto più grandi, tanto quanto noi davvero siamo disposti a rispettare l’impegno preso con noi stessi: essere il meglio di noi stessi. Superarci.

Una serata per raccontarsi e ascoltarci. Io Gianna, lo farò con il lancio dal vivo del mio AudioLibro IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI 2a edizione. -già 53° Premio Selezione Bancarella Sport 2016-.

Ci saranno ospiti d’onore i nostri campioni contemporanei: fresco di Titolo Europeo Pesi SuperGallo, confermato lo scorso 25 aprile, LUCA “il tenace” RIGOLDI.

IULIANO GALLO fermo al titolo Italiano, non ce la fatta a conquistare quella cintura dell’Unione Europea lo scorso sabato, ma noi crediamo che ce la farà.

La nostra indiscussa Lady della Boxe, già campione mondiale WBC, la Regina di Romagna SIMONA GALASSI, che da quattro anni ha lasciato il ring era il 2015, il suo regno in Italia è ancora vacante…  E il nostro cuor di leone CRISTIAN SANAVIA già campione mondiale WBC che ha appeso i guantoni nel 2014 e dopo di lui, in Italia almeno è il deserto…E poi chissà quali altre sorprese all’ultimo minuto!

Poi ci saranno i ragazzi e le ragzze delle palestre lontane e quelle in città qui a Milano, quelle delle periferie.  E poi persone colte e quelle curiose, e gli amici della Grande Boxe.

Incontrarsi tutti per ascoltarci.

Vi aspetto all’Arena Brera di Milano, l’impianto sportivo attivo più antico al mondo.

Inaugurata da Napoleone Bonaparte nel 1807… dal 2002 l’Arena è dedicata al grande giornalista/scrittore Gianni Brera. Che di Garbelli ebbe a scrivere: “La storia di Giancarlo Garbelli è quella del nostro dopoguerra. È il vero fighter. Alla boxe si va per vedere picchiare. Non per sdilinquirsi ai surrogati della scherma. -Gianni Brera-

La lussuosa Palazzina Appiani, appartiene al FAI, prezioso patrimonio artistico italiano.

E così per l’occasione dal mondo dello Sport i relatori: ORESTE PERRI, VITTORIO LAI, ENZA JACOPONI, e MARIO STURLA. E in rappresentanza del Comune di Milano LAURA MOLTENI.

Vi aspetto in tanti. Sarà una grande festa per la cultura sportiva.

"Mi Chiamo Mouhamed Alì" - La vita di Alì Ndiaye fatta Libro Ed. Piemme

La Casa editrice Piemme ha pubblicato il libro di Rita Coruzzi "Mi Chiamo Mouhamed Alì", biografia del boxer italosenegalese Alì Ndiaye.

Di seguito una piccola sinossi, scritta dalla stessa autrice del tomo

Questo libro narra la storia vera di Mouhamed Alì Ndjaye, un pugile senegalese arrivato in Europa per coronare il suo sogno di diventare campione di boxe come il grande Cassius Clay. Dopo un breve soggiorno a Parigi senza aver ottenuto il permesso di soggiorno per poter combattere in Francia, il giovane Alì venne in Italia ospitato da alcuni cugini, ma purtroppo anche qui le cose non andarono bene e trovandosi senza permesso né altre possibilità, finì per diventare un “vu cumprà” clandestino sulle spiagge della Toscana. A questo punto della sua vita il suo sogno pareva irrimediabilmente perduto, ma Alì non si perse d’animo, era un combattente e avrebbe lottato con tutto se stesso per diventare campione. Nel frattempo aveva conosciuto una bella ragazza italiana con la quale scattò il classico colpo di fulmine per entrambi, dopo pochi mesi si sposarono, e benché privi di tutto, tanto che abitavano in una casa disabitata senza luce né gas, iniziarono una nuova vita. Con il matrimonio giunse per Alì prima il permesso di soggiorno, poi la cittadinanza e potè riprendere l’attività pugilistica. Divenne campione italiano e poi europeo, raggiungendo grandi successi di carriera, che però dovette abbandonare a seguito del distacco della retina. Alì non era riuscito a giungere al titolo mondiale e diventare campione del mondo della sua categoria, ma dopo il pugilato divenne sicuramente anche campione di solidarietà. Fece il volontario nei vigili del fuoco per parecchio tempo, e ora è mediatore culturale presso la Croce Rossa, fornendo ai tanti immigrati consigli e preziose informazioni. Oltre a ciò è stato nominato ambasciatore dei disabili per il Senegal e tutta l’Africa occidentale, e con suo grande orgoglio è riuscito a portare nel suo Paese natale carrozzine e ambulanze, fornendo un concreto e valido aiuto ai tanti malati. Ora Alì è impegnato in questa missione sociale e con questo libro sulla sua storia vuole dimostrare che tutti possono raggiungere i propri obiettivi se ci credono veramente, che l’integrazione è possibile con l’esempio di una vita onesta e al servizio degli altri, che le difficoltà non devono abbattere, ma al contrario fortificare, che nella vita bisogna lottare per conquistare qualcosa, perché nulla è dovuto. Io ho raccontato la sua storia molto volentieri, perché credo che possa essere di aiuto per superare molti preconcetti e far capire che nella società tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore.

Rita Coruzzi

La coruzzi ha rilasciato al nostro ufficio comunicazione la seguente dichiarazione:

"Io sono sempre stata appassionata di boxe, penso di avere ereditato questa passione dai miei due nonni, quello materno aveva anche combattuto da giovane, ma solo come dilettante. Sono cresciuta avendo come sfondo i film di Rocky, e all'età di quattro anni quando il mio pediatra mi chiese come io vedessi la vita, gli risposi che per me la vita era come un ring. Infatti a mio parere, e ne sono convinta anche oggi, il ring è la più vera metafora della vita. Quando devi affrontare le sfide del tuo destino, sul ring della vita sei solo e devi combattere, e se vai al tappeto devi rialzarti e riprendere a combattere ancora più forte. Per fortuna ci sono gli allenatori, i sostenitori, gli amici, che dall'angolo ti sostengono e ti danno consigli, ma a combattere sei solo tu e il tuo avversario. Ecco perchè quando Franco Ligas, che avevo conosciuto ad un concorso letterario in cui un mio romanzo aveva vinto il primo premio, mi domandò se fossi interessata a scrivere una storia di boxe, fui subito entusiasta. Ligas mi presentò Alì, cominciammo a parlare, e lui mi raccontò la sua storia. Ne rimasi incantata, è davvero una storia eccezionale, e soprattutto vera. Mentre raccontavo le sue avventure e disavventure dentro e fuori dal ring, vivevo con lui le sue battaglie, mi sono immedesimata nei suoi sentimenti, nei momenti di smarrimento e di delusione, ho partecipato con lui alle sue vittorie e ho inseguito con lui il sogno di diventare un campione. Scrivendo tutto questo ho anche imparato molto sulla boxe, di cui sono appassionata, ma non conoscevo aspetti tecnici e regole che solo le persone più addentro a questo sport possono sapere. Scrivere la storia di Alì per me è stato meraviglioso, è stato come vivere un'avventura fantastica in un mondo che già amavo. Spero che la storia di Alì possa appassionare tante persone, che possa far conoscere a un vasto pubblico la nobile arte, con le sue regole, i sacrifici, i duri allenamenti, le sfide, le vittorie e le sconfitte. Mi auguro che questo libro riesca a commuovere, eccitare, fremere, perchè oltre alla storia di un atleta, è soprattutto la storia di un uomo che ha combattuto per raggiungere il suo obiettivo, per realizzare un sogno che ad un certo punto sembrava irrealizzabile. Inoltre Alì, ora che ha dovuto abbandonare il ring, è diventato campione di solidarietà, infatti è ambasciatore per i disabili dell'Africa occidentale ed è già riuscito a far arrivare in Senegal molte sedie a rotelle, mezzi attrezzati e ambulanze. Il nostro desiderio è che questo libro possa contribuire a mandare nel mondo un messaggio di speranza, di coraggio e di volontà, perchè ogni lettore possa trarne beneficio."

RITA CORUZZI

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