Creare rete nel territorio attraverso il ruolo educativo e sociale dello sport. Una sfida lanciata a tutte le Federazioni ed Associazioni Sportive dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della CEI, con cui la Federazione Pugilistica Italiana ha siglato oggi un protocollo d’intesa per il progetto Avamposti “Sport4Joy”.
Epos, Ethos, Paideia e Polis. Non solo quattro ideali ma soprattutto quattro chiavi di lettura dell’iniziativa, incentrata sull’individuazione di Avamposti, ossia di luoghi polisportivi individuati in 20 parrocchie di periferia di tutta Italia, che serviranno ad avviare il progetto pilota dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della CEI. Centri ripensati e rigenerati per diventare modelli di riferimento per tutto il movimento sportivo parrocchiale e territoriale, dove sperimentare nuove forme di socializzazione attraverso il gioco, tra cui gli e-games (Games Room), e la formazione. Due le linee di sviluppo strategico: la formazione dei primi mediatori sportivi nelle parrocchie, figure dirigenziali di animazione dell’avamposto, impiegate per la costruzione del “patto educativo” sul territorio, e l’attivazione di sinergie tra la parrocchia e gli organismi sportivi, in collaborazione con i licei sportivi. Per una maggiore pratica dello sport e per una scelta più consapevole da parte di tanti bambini e ragazzi che potranno indossare anche i guantoni.
Dalla Diocesi di Bergamo, dove il Campione Luca Messi e suo fratello Don Alessandro hanno allenato venti seminaristi, alla Basilica del Rione Sanità, trasformata in palestra di boxe da Don Antonio Loffredo, fino al percorso di formazione etica avviato da quattro anni dalla FPI insieme al Social Partner Scholas Occurrentes, promotore nel mondo del progetto “Box-Val”. “Ora – commenta soddisfatto e anche emozionato il Presidente FPI Flavio D’Ambrosi – il Pugilato Italiano, grazie alla preziosa collaborazione avviata con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della CEI, entrerà anche in modo stabile nelle parrocchie. Ringrazio Don Gionatan De Marco e l’amico Mario Del Verme di Scholas per questa opportunità concreta che ci permetterà di esaltare ancora di più la funzione sociale e pedagogica del pugilato. Gli avamposti sono il simbolo di quei valori che da sempre la FPI cerca di trasmettere ai giovani e, creando una rete con i Comitati Regionali FPI e avvalendoci di risorse professionali come i tecnici sportivi, i dirigenti e gli atleti, sono sicuro che contribuiremo a diffondere regole e principi universali”.
Un pensiero condiviso da Don Gionatan De Marco, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport della CEI: “L’esperienza che proponiamo ha una doppia valenza: riscoprire l’oratorio come centro di aggregazione ed accompagnare le parrocchie nella creazione di un nuovo e più solido legame tra la comunità religiosa ed i ragazzi, attraverso i benefici psico-fisici dello sport. La Diocesi che riterrà un’opportunità formativa l’attivazione di un Avamposto “Sport4Joy” indicherà all’Ufficio nazionale la Parrocchia che ospiterà l’Avamposto e gli animatori che si impegneranno a formarsi per renderlo luogo educativo e per coordinarne l’attività polisportiva”.
Il primo avamposto “Sport4Joy” verrà inaugurato a Crotone il 26 marzo in occasione del Simposio dedicato ed organizzato in collaborazione con la Scuola dello Sport di Sport e Salute. Ad oggi al progetto hanno aderito FIDAL, FITA, FIGC, FITET, FICK, ANSPI e OPES.