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#NONABBASSIAMOLAGUARDIA: infermieri e figli si allenano nelle palestre di boxe

Dopo il lancio di luglio, la Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIA, ideata e promossa dalla Federazione Pugilistica Italiana ed Artmediasport in partnership con FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche), diventa operativa e riparte con il patrocinio del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri e del CONI, grazie alla vicinanza e preziosa collaborazione del Ministro Vincenzo Spadafora e del Presidente Giovanni Malagò.

Dedicata agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID-19 e che, con coraggio e senso di responsabilità, continuano a stare in prima linea nella lotta contro il coronavirus, ed ai loro figli, l’iniziativa prevede da parte della FPI l’offerta di 1000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla Federazione presenti sul territorio nazionale, e la copertura dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, e del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.

In linea con la mission sociale ed i valori della boxe, in una sinergia di intenti tra il Presidente FPI Vittorio Lai ed il Presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli, la campagna vuole restituire il benessere psico-fisico e la quotidianità agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica della prepugilistica, la ginnastica completa per sviluppare forza, agilità e prontezza di riflessi, adatta a tutti, donne e uomini, adulti e ragazzi.

L’invito ad avvicinarsi alla nobile arte per combattere lo stress accumulato e trovare un conforto al dolore vissuto arriva da tanti Campioni/Ambassador AOB e PRO della FPI, tra cui Roberto Cammarelle, Irma Testa, Emanuele Blandamura, Giovanni De Carolis e Luca Rigoldi.

Un gesto di gratitudine, sostegno morale e condivisione di Forza, Passione, Identità, qualità che in questi mesi abbiamo tutti imparato a riconoscere negli infermieri come Giulia Casapulla, che ha prestato la sua immagine per la campagna federale e che è pronta a non abbassare la guardia anche in palestra. Giulia è infermiera presso l’ospedale San Giovanni Addolarata di Roma e, durante il periodo più tragico della pandemia, si è offerta volontaria a prestare servizio in una RSA di Reggio Emilia: “ho realizzato la possibilità di dare ancor di più un valore alla mia vita – commenta Giulia -, un valore che è la salvaguardia della vita stessa. Quando mi è arrivata la chiamata della Protezione Civile ho cancellato subito la tristezza del momento, le angosce relative alle sopraggiunte difficoltà che soprattutto il mondo della sanità stava vivendo. Il tempo di preparare le mie cose e raggiungere la nuova destinazione, con tanta voglia di dare il mio contributo. Con la semplicità di un operatore non per prendermi un’etichetta di eroina che non appartiene a me ed a tanti miei colleghi”. Giulia, entusiasta di partecipare alla campagna avendo anche una sorella che è pugile amatore, ha chiesto il bonus alla FPI: “il pugilato è una metafora rappresentativa della vita e sono contenta di salire sul ring anche se solo per allenarmi. Penso che sia un’opportunità affascinante che va provata e poi chissà che non mi prenda, in fondo devo pure tenermi in forma”.

#NonAbbassiamoLaGuardia

#NonChiamateciEroi

#NoiConGliInfermieri

Anna Urbinati va in pensione ...e la Boxe le rende il giusto omaggio

Anna è nata nel pugilato. Anna ha respirato la nobile arte fin dai suoi primi vagiti in questo mondo, avendo avuto come padre il Grande Campione Enrico Urbinati. Anna ha fatto della sua passione per i guantoni  un lavoro, dedicandosi ad essa con tutto il cuore e l'anima per ben 36 anni. Chiunque abbia frequentato il 4 piano di Viale Tiziano 70 dal 1984 in avanti, avrà sicuramente avuto modo di imbattersi in questa piccola grande donna e parlare con lei di pugilato e non solo.

Anna ha visto passare nella sua stanza tutti i più grandi pugili e promoter italiani e non solo, che a lei hanno fatto sempre riferimento per tutte le problematiche inerenti l'organizzazione degli eventi. Con tutti loro, al di là di normali alterchi lavorativi, Anna ha instaurato degli splendidi rapporti che sono andati al di là della mera sfera professionale.

Stesso dicasi per quanto attiene tutti noi colleghi, cui Anna ha fatto da chioccia essendo divenuta nel tempo la decana e un punto di riferimento imprescindibile per tutti. Noi che oggi ci troviamo a salutarla con tanto affetto, misto a un'enorme dose di commozione, visto che Annina va giustamente a godersi la meritata pensione dopo tanti anni passati al servigio dell'ars pugililatoria.

Ci mancherai, Anna

Con pugilistico ed immenso affetto,

I Tuoi Colleghi.

 

RINGRAZIAMENTO ISTITUZIONALE DELLA FPI

Il Presidente LAI, i Vice Presidenti e il Segretario Generale, a nome e per conto di tutto il movimento pugilistico nazionale e del Consiglio Federale, ringraziano di cuore Anna Urbinati per l'impegno, la passione, la professionalità con cui ha servito la causa del Pugilato Italiano in tutti questi anni. La FPI sarà sempre casa tua, cara Anna.

A Pontedera l'ultimo saluto all'immenso Sandro Mazzinghi

Si sono svolte stamane a Pontedera, presso il Duomo, le esequie di Sandro Mazzinghi, venuto a mancare sabato 22 us all'età di 82 anni.

A dare l'ultimo saluto al Campionissimo non solo tantissime persone del mondo della boxe, dello sport, ma anche molti sui concittadini.

Presenti, in rappresentanza della FPI, il segretario Generale Alberto Tappa, il Consigliere federale, Sergio Rosa, e il tecnico dello Staff delle Nazionali, nonchè ex grandissimo Campione, Sumbu Kalambay.

Da segnalare che ieri (23/8) Nino Benvenuti è andato a rendere omaggio al suo amico/rivale. Il Campione Istriano si è recato presso la Camera Ardente di Mazzinghi, restando parecchi minuti davanti al corpo del grande Sandro quasi a volerlo stringere in un ultimo abbraccio da ring. Benvenuti si è poi fermato a parlare con i familiari di Mazzinghi pria di ripartire per Roma. 

Addio Sandro... e Grazie


Ci sono delle notizie non vorremmo mai avere come se la persona scomparsa fosse l’aria che respiriamo o il cielo che guardiamo. Sandro Mazzinghi non c’è più, la storia della nostra boxe viene improvvisamente privata di uno dei suoi capitoli più importanti, fondamentali per la sua grandezza. Potrebbe aprirsi una gara fra fans, giornalisti, scrittori, i protagonisti di tutti gli sport per descrivere il dispiacere di una simile perdita e in questo siamo tutti sconfitti. Su di lui sono stati scritti libri, montagne di articoli, e in qualche maniera ci sembra di vedere un ring con lui che travolge ogni ostacolo, ogni avversario. Un dispiacere difficile da smaltire che ci fa giocoforza tornare ai suoi trionfi, alla sua disgrazia, all’eccezionale caparbietà di riprendere la vita combattendo sul ring, l’unico spazio in cui Sandro vincitore o sconfitto era comunque imbattibile. Nato a Pontedera il 3 ottobre 1938 Mazzinghi diventerà il nostro quarto campione del mondo dopo Carnera, D’Agata e Loi, bruciando sul tempo il suo rivale-amico Nino Benvenuti.  Alle Olimpiadi di Roma del 1960 aveva tutti i requisiti per parteciparvi, ma allora vinse la strategia per mettere Benvenuti nelle condizioni migliori per vincere l’oro. A Sandro fu preferito Carmelo Bossi, pugile abilissimo nel bloccare le “intenzioni” dell’avversario. Fu per questo che il toscano fece il suo esordio tra i professionisti il 5 settembre 1961 a Firenze dove travolse Severino Gagliardi. Per certi versi all’epoca più che per la sua riconosciuta bravura viveva nell’ombra del fratello Guido, ottimo peso medio, che si ritirò e si dedicò al fratello più piccolo di cui conosceva il carattere e le doti. In qualche maniera visto come annientava gli avversari si puntò subito in alto. Arrivò a battersi per il titolo mondiale a Milano dove aveva più tifosi di Benvenuti, aveva disputato una trentina di match con una sola sconfitta, subita ad opera di un marpione come Paolo Melis. Il campione del mondo dei superwelter era allora Ralph Dupas, pugile di New Orleans, veloce, scaltro e scorretto. L’esperienza del campione nulla potè  di fronte all’inarrestabile aggressività dello sfidante e al 9° round ammainò bandiera. Era stato firmato l’accordo per una rivincita da disputarsi a Melbourne dopo 3 mesi circa, località dove avrebbero chiuso un occhio su eventuali scorrettezze dell’americano. Il 2 dicembre del 1963 Dupas resistè fino al 13°, con il risultato di prendere una durissima punizione. Il titolo dei superwelter era in mano solide. L’Italia ha trovato il suo campione, un demolitore che ha nel suo dna l’arma per abbattere i suoi avversari. Il 1964 che doveva essere un anno fortunato iniziato con le nozze, diventa un incubo con un incidente stradale in cui perde la vita la moglie Vera Maffei. Il recupero di Sandro, nonostante le fratture sa del miracoloso, e il toscano riesce a mantenere gli impegni presi prima. Tony Montano e Fortunato Manca provano a strappargli il titolo, ma non c’è niente da fare. IL sardo è uno dei pochi a resistere tutte le riprese, mettendolo in difficoltà sul finire. Si parla sempre più di una sfida con Nino Benvenuti, un match che tutto il mondo sportivo chiede. Forse Sandro arriva a questo match prematuramente, a Milano un colpo studiato alla perfezione chiuderà la contesa al VI round. E’ pronta la rivincita a Roma, il match è tra i più duri di sempre con un verdetto risicato a favore del triestino. Due match che passeranno alla storia per la loro drammaticità, rinnovando una rivalità paragonata a quella di Coppi e Bartali nel ciclismo. Sandro riprese a tessere le sue fila. Yolande Leveque diventa la prima vittima per l’Europeo dei superwelter. Titolo che detiene saldamente dal 17 giugno 1966 al 1 dicembre 1967 e nessuno degli sfidanti sente il suono dell’ultima campanella ( Bo Hogberg, Jean Baptiste Rolland, Wally Swift e Jo Gonzales). Il 26 maggio 1960 allo Stadio San Siro strapieno affronta il campione mondiale dei super welter Ki Soo Kim. Sembra che al terzo round sia tutto finito con il coreano scosso e contato. L’arbitro sbaglia  e fa riprendere il match. Uno dei più selvaggi visti sui nostri ring, 15 riprese con scambi micidiali. Alla fine il vincitore non poteva che essere Mazzinghi, ma è difficile capire come queste riprese incideranno sul futuro di Sandro, che successivamente perderà a tavolino il titolo contro l’americano Freddie Little. Mazzinghi si ritirerà nel 1978 con un record di 64 vittorie, 3 sconfitte  e 2nc. Sandro tranquillamente si ritirava nella sua tenuta di Cascina di Buti, con la moglie Marisa, sempre ben guardato dai due figli che lo hanno seguito fino alla fine avvenuta all’ Ospedale Lotti di Pontedera dove era ricoverato da alcuni giorni.    

Numero 3 – 2020 di BOXERING ONLINE

La FPI rende noto che è online il Numero 3 – 2020 di BOXERING

CLICCA QUI PER SFOGLIARLO

COMUNICAZIONE FPI: Chiusura Uffici di Roma Periodo di Ferragosto 15-23/8 pv

La FPI rende noto che, come da disposizioni CONI, gli uffici federali di Roma (Viale Tiziano 70) resteranno chiusi dal 15 al 23/8 p.v.

Il 24/8 ci sarà la regolare riapertura della sede.

Si coglie l'occasione per augurare a voi tutti di passare un sereno Ferragosto.

EMERGENZA COVID-19: Interventi a sostegno delle ASD/SSD affiliate alla Federazione Pugilistica Italiana.

La FPI rende noto che Il Consiglio Federale nella riunione del 30 luglio u.s. ha approvato la seconda manovra di sostegno per supportare le attività delle ASD/SSD affiliate colpite dalla drammatica emergenza economica generata dal diffondersi del COVID-19. Tali misure di carattere eccezionale, conseguenti ad una revisione completa dei calendari agonistici e del conseguente contenimento dei costi, sono incentrate principalmente alla ripresa delle competizioni agonistiche nonché al rimborso alle ASD/SSD delle quote federali versate dalle stesse.

In particolare, tale manovra riguarderà non solo i settori AOB e PRO ma sarà diretta anche alla promozione della nostra disciplina, ad un significativo contributo al settore giovanile nonché al rimborso dei costi sostenuti dalle società.

SI PREGA DI PRENDERE VISIONE DEI FILE DI SEGUITO:

Circolare n. 42 del 04.08.2020 - Interventi a sostegno delle ASD/SSD

All. circolare n. 42 del 04.08.2020 - Elenchi provvisori

 

FPI, FNOPI e AMS ripartono insieme con #NONABBASSIAMOLAGUARDIA

La Federazione Pugilistica Italiana, dopo il lungo e difficile periodo di stop, ha deciso di ripartire dalla mission e dai valori che da sempre contraddistinguono la boxe, lanciando in partnership con FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche) e insieme al suo advisor Artmediasport, con il prezioso contributo di Giorgio Bonifazi Razzanti, esperto di comunicazione sociale, la Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIA - Alleniamoci insieme con Forza, Passione, Identità, dedicata agli infermieri che in questo periodo di emergenza sanitaria, con coraggio e senso di responsabilità, sono stati in prima linea nella lotta contro il COVID-19 ed ai loro figli, volendo contribuire a ristabilire la normalità che passa anche attraverso la pratica sportiva.
La FPI offre agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID ed ai loro figli 1000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla FPI presenti sul territorio nazionale, facendosi carico sia dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, che di quelli del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.

Un gesto di gratitudine e sostegno morale per restituire la quotidianità agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica della prepugilistica, la ginnastica completa per sviluppare forza, agilità e prontezza di riflessi, adatta a tutti, donne e uomini, adulti e ragazzi.

Mascherina e guantoni, gli infermieri hanno protetto le categorie più deboli garantendo un futuro a tutta la popolazione. Il senso del sacrificio e del coraggio, il rito della vestizione/protezione, l’allenamento alla resistenza, il controllo chirurgico delle emozioni per il match della vita contro un avversario invisibile, ma non per questo invincibile, da mettere KO.

Forza, Passione, Identità. Sono le qualità di carattere che in questi mesi abbiamo tutti imparato a riconoscere negli infermieri come Giulia Casapulla, che ha prestato con entusiasmo e grande generosità la sua immagine per la campagna federale. Anche lei in questo periodo è salita sul ring della disperazione non abbassando mai la guardia. Proprio le stesse qualità che animano chi si dedica alla disciplina pugilistica come i tanti Campioni di Boxe Ambassador dell’iniziativa, tra cui Roberto Cammarelle, Irma Testa, Emanuele Blandamura e Giovanni De Carolis.
Nell’allenamento gli infermieri e il loro figli potranno trovare un conforto al dolore vissuto, scaricare lo stress accumulato e riappropriarsi del più che meritato benessere perso durante il periodo passato in corsia.

Un’iniziativa fortemente voluta dalla FPI a nome di tutto il movimento pugilistico nazionale: “E’ il nostro modo - dichiara Vittorio Lai, Presidente FPI - di rivolgere un energico e affettuoso ‘grazie’ a tutti gli infermieri che non hanno mai smesso di abbassare la guardia. Vogliamo contribuire al loro benessere psico-fisico a partire dai due pilastri fondamentali: la famiglia e lo sport. Siamo felici e onorati di aver condiviso e lanciato insieme a FNOPI questo progetto che fa parte del modello di ripartenza e del progetto di comunicazione sociale che la FPI ed Artmediasport stanno portando avanti sulla base delle direttive del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, e delle campagne governative promosse dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Gli infermieri non hanno mai abbassato la guardia e mai lo faranno - commenta Barbara Mangiacavalli, Presidente della FNOPI -. E’ uno dei principi alla base della nostra professione perché, come nello sport, vincere significa saper affrontare il sacrificio di esserci e di essere sempre presenti, preparati e pronti. Grazie al contributo di chi crede come noi in tutto questo, siamo particolarmente lieti di una manifestazione di vicinanza ai nostri professionisti e anche alle loro famiglie, che testimonia anche la grande unione delle persone nella lotta alla pandemia e che è un riconoscimento per chi contro questa ha sempre combattuto per vincere il solo premio che conta per noi: la salute dei pazienti e delle persone”.

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Protocollo Operativo FPI per l’allenamento di pugilato con contatto

IL PUGILATO RIPARTE

Ci siamo. Da oggi la Federazione Pugilistica Italiana potrà riprendere tutte le attività di allenamento con contatto. 

Grazie ai rapporti con le istituzioni preposte ed a seguito del DPCM dell’11 giugno 2020, la FPI, nel richiamare l’esigenza ad un approccio sempre cauto e prudenziale, ha integrato il “Protocollo Operativo per l’allenamento di pugilato in emergenza COVID-19” che costituisce il documento di riferimento per la ripresa degli allenamenti con contatto (guanti, sparring e figure). 

Si precisa che questo protocollo non sostituisce in alcun modo le disposizioni delle Autorità Preposte, alle quali ogni singola Organizzazione Sportiva è tenuta al rispetto, e sono valide in funzione delle relative Ordinanze Regionali

Pertanto, nelle regioni in cui è stato dato il via libera saranno autorizzate, dopo il 15 luglio p.v., le riunioni pugilistiche ed il nostro movimento tornerà a vivere. Le Società ed i tecnici dovranno seguire i Protocolli - redatti dalla Federazione e pubblicati sul sito istituzionale F.P.I. - il cui contenuto è stato reso semplice ma allo stesso tempo efficace nella prevenzione dell’epidemiologia in atto. Non è stato facile ma alla fine ha prevalso la caparbietà del Presidente Vittorio Lai e della sua squadra di governo che - in questi drammatici mesi di emergenza COVID - hanno combattuto per ridare alle nostre Società la dignità di esistere.

Adesso è il momento dell’ulteriore manovra economica a sostegno delle società che sarà definita entro la fine del corrente mese di luglio e che sarà finalizzata alla ripresa dell’attività pugilistica e ad un ulteriore ristoro di alcuni costi contratti dalle nostre società affiliate. 

Il movimento pugilistico è vivo e forte e la Federazione ne accompagna il suo rilancio.

Il Coordinatore del settore Comunicazione

Flavio D’Ambrosi

COMUNICAZIONE FPI: Chiusura Uffici di Roma 29/6 pv Festività SS. Pietro e Paolo

La FPI comunica che, come da disposizioni CONI, gli uffici centrali di Roma resteranno chiusi nella giornata di domani 29 giugno in occasione della festività dei SS. Pietro e Paolo.  Sede di Roma che Martedì 30 pv sarà regolarmente aperti

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