Lente di ingrandimento

Incontro tra il Presidente FPI D'Ambrosi e il Presidente dell'EBU Peter Stucki

Il Presidente dell'EBU incontra l'Italia.

In un clima di massima cordialità il sottoscritto ha incontrato, a Roma, il Presidente dell'EBU Peter Stucki. Nel corso dei colloqui sono state affrontate diverse tematiche sulle quali si sono registrate ampie convergenze.

Peraltro, il Presidente EBU ha assolutamente convenuto sull'importanza, per il movimento pugilistico professionistico europeo, dell'Italia e dei suoi pugili.

Sul punto, chi scrive ha ritenuto doveroso sottolineare che l'Italia è uno tra i Paesi fondatori dell'EBU e pertanto dovrebbe essere presente, con un proprio rappresentante, in seno al board dello stesso Ente. Ciò anche in virtù della tradizione e dello spessore del pugilato italiano.

Lo scrivente ha poi voluto manifestare le proprie perplessità sull'incontro, valido per il Titolo europeo, sostenuto recentemente dal pugile Signani. Nello specifico, si ritiene che il non aver effettuato il controllo antidoping, incida sulla regolarità dell'evento sportivo. Pertanto, il sottoscritto ha chiesto al Presidente dell'EBU la possibilità di ripetere l'incontro.

Il Presidente Stucki ha mostrato grande apertura alle richieste dell'Italia. In tal senso, si è reso disponibile a cercare una soluzione che veda il nostro Paese in seno al board. Anche per quanto riguarda l'incontro di Signani, il Presidente Stucki ha promesso che porterà alle valutazioni del competente organo dell'EBU, la possibilità di rivalutare il match e quindi procedere, probabilmente, ad una ripetizioni dello stesso.

Il Presidente EBU ha apprezzato, inoltre, il lavoro della Fpi finalizzato al rilancio del movimento pugilistico Pro.

In merito, il sottoscritto ha illustrato alcune iniziative della Federazione tra cui il sostanzioso sostegno economico, erogato dalla Fpi negli ultimi 4 anni, il ritorno degli eventi Pro sulla Rai, le varie riforme regolamentari che dovranno alzare, nelle intenzioni, la qualità dei match Pro ovvero dei Titoli italiani.

Sulla scorta di un ritrovato entusiasmo e di un nuovo forte interessamento mediatico - esplosi negli ultimi mesi in conseguenza di interessanti eventi pugilistici - il primo luglio entrerà in vigore, altresi, la nuova riforma che riporterà al centro del supporto federale i pugili Pro.

Il sottoscritto ha chiarito al Presidente EBU che, analogamente alle Squadre Azzurre Aob, la riforma prevede che la Federazione sostenga i pugili Pro di livello - inseriti in un apposito Club Pro - nell'imminenza di eventi importanti come Campionati mondiali, europei e Titoli UE. Sostegno che sarà costante, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, e prevederà anche dei trattamenti economici forfettari, a favore dei pugili, connessi ai periodi di preparazione ai citati eventi.

Con la fondamentale collaborazione dei consiglieri federali, chi scrive sta cercando di portare avanti una vera e propria rivoluzione che dovrà servire al decollo del pugilato italiano.

Certo, sarà indispensabile una programmazione pluriennale, che contempli anche il prossimo quadriennio, e soprattutto rigore manageriale, tanta passione e positiva voglia di fare.

Come recita il grande poeta latino Orazio "Carpe diem".

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Incrementare la quantità e la qualità dei processi di selezione

Incrementare la quantità e la qualità dei processi di selezione.

La crescita del pugilato italiano, come quella di ogni altra disciplina sportiva, passa inevitabilmente per la qualità dei processi selettivi.

La scelta degli atleti migliori deve avvenire con rigore, precisione e soprattutto metodo.

Per questo motivo chi scrive ed il Consiglio federale hanno voluto fortemente innovare e riorganizzare, con efficienti strategie operative, la ricerca e la maturazione del talento già avviati con forza nel precedente quadriennio.

In tale ottica, sono stati effettuati incisivi interventi nei seguenti settori:

1) giovanile - il modello di competizione giovanile (sparring io) è stato innovato e reso più aderente a quello agonistico. Lo "sparring io" è anche più allettante per i più giovani tanto che è stato registrato, dal 1 gennaio ad oggi, un forte incremento di giovani tesserati ed un soddisfacente aumento di partecipanti alle competizione nazionali giovanili. Si stima che per la fine di quest'anno, avranno partecipato agli eventi regionali e nazionali, criterium e sparring io, circa 1000 giovani, dai 5 ai 12 anni, provenienti da tutte le Regioni;

2) Squadre Azzurre - l'assetto organizzativo della Nazionale è stato oggetto di una profonda riforma che ha messo in primo piano i giovani. L'individuazione e la scelta dei giovani talenti avviene, oggi, con maggiore attenzione e soprattutto all'interno di un modello organizzativo più efficiente che ha dato il giusto risalto alle Nazionali di categoria. Per esempio, il metodo "round robin" ha portato, nei primi mesi di quest'anno, oltre 150 nuovi giovani pugili in nazionale. Nel recente round Robin, concernente gli youth, sono stati portati in Sicilia 50 giovani, provenienti da 8 Regioni, attenzionati e selezionati dal responsabile youth Francesco Damiani;

3) eventi nazionali (Campionati italiani e tornei nazionali) - è stato incrementato, già dal 2021, il numero di giovani partecipanti ai citati eventi. Nel 2021 sono stati oltre 1.800 i pugili, uomini e donne, che hanno preso parte alle competizioni nazionali, confrontandosi con i loro coetanei;

4) eventi interregionali - i Comitati regionali sono stati incentivati, anche con appositi sostegni economici, a coordinare riunioni interregionali attraverso cui implementare il numero dei confronti tra giovani pugili;

5) Pro - dal primo luglio partirà il nuovo progetto relativo al movimento Pro, che metterà al centro del sostegno federale i pugili ed i rispettivi tecnici, creando un virtuoso meccanismo di crescita dei giovani pugili che ambiscono ai più alti traguardi. Nel frattempo, la Federazione ha profondamente innovato i regolamenti dei passaggi dal settore Aob a quello Pro, quelli relativi ai passaggi di qualifica nonché il regolamento per la partecipazione ai Titoli italiani cercando di rivalutare i contenuti tecnici ed il valore della menzionata competizione.

Tutto ciò ha indubbiamente aumentato le occasioni di selezione dei giovani pugili. Non è un caso che la Nazionale ha subito un incisivo turn over nei pugili ed i risultati internazionali non si sono fatti attendere.

Il lavoro è ancora all'inizio ma una cosa è certa: se vogliamo alzare il livello del pugilato italiano è quanto mai necessario aumentare i processi selettivi, gestendoli con il più rigoroso metodo valutativo del talento pugilistico.

Ricordiamoci che tutti possono praticare il pugilato ma non tutti possono ambire ai più alti livelli. Sta a noi prendere i migliori pugili - cresciuti nelle varie palestre d'Italia - ed avviarli verso l'olimpo della nobile arte.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Congresso EBU. Speriamo nella svolta.

Congresso EBU. Speriamo nella svolta.

Si è da poco concluso il congresso dell'Ebu che ha eletto il nuovo board.

Dopo anni di difficoltà, caratterizzati anche dal rinvio "sine die" di sfide al Campionato europeo (il nostro pugile Ceglia ne sa qualcosa), spero che qualcosa cambi nelle politiche di promozione e sviluppo del pugilato europeo.

Non v'è dubbio che il movimento pugilistico europeo professionistico richiederebbe un vero e proprio "polo di coordinamento" tra le varie Federazioni nazionali.

A mio parere, l'Ebu dovrebbe svolgere tale funzione con più vivacità e non limitarsi ad una semplice attività "notarile" nella gestione dei Titoli continentali.

Diversamente si rischia - anche nella totale assenza di idee e progetti - che vincere un titolo EBU sia considerato, sempre di più, non strettamente necessario come trampolino di lancio per un titolo mondiale delle sigle più importanti ed anzi che il titolo continentale sia sostituito dai vari titoli internazionali delle stesse sigle.

Comunque, il pugilato italiano va avanti per la sua strada. Con il ritrovato entusiasmo, con la stampa che torna prepotentemente ad interessarsi dei nostri nuovi campioni e con le emittenti televisive che tornano ad offrire i loro spazi.

La spasmodica ricerca del talento - operata anche attraverso una nuova formula dei Campionati italiani Aob - il completo riassetto organizzativo delle Rappresentative Azzurre, la riforma del settore Pro, cominciano a dare i primi abbondanti frutti sia in termini di risultati sportivi che di straordinario incremento di affiliazioni, tesseramenti e riunioni pugilistiche.

Sia nel circuito Aob che Pro, l'Italia sta tornando nuovamente competitiva a livello internazionale e la nidiata di giovani talenti, alcuni dei quali già affermati, garantiscono un promettente futuro alla nobile arte italiana e alle palestre che sono tornate a riempirsi.

Nel frattempo qualche foglia "secca" cade dal rigoglioso albero del movimento pugilistico italiano e della Fpi. La caduta è sciorinata da motivi palesemente non credibili quando, invece, essa è solo giustificata da frustrazioni che hanno reso arida e disidratata la povera foglia!

Ce ne faremo una ragione anche perché non mi sembra che tali aride foglie abbiano mai contribuito alla crescita dell'albero pugilato...neanche di quello amatoriale!

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: Pioggia di medaglie. L'Italia pugilistica sul tetto d'Europa.

Pioggia di medaglie. L'Italia pugilistica sul tetto d'Europa.

Dopo le 10 medaglie conquistate ai Campionati europei under 22 e le 5 medaglie ottenute ai Campionati europei youth, i nostri Azzurri vincono altre 7 medaglie (1 oro, 1 argento e 5 bronzi) ai Campionati europei élite.
Nella storia del pugilato italiano mai si erano conquistati ben 7 podi.
Anche questa volta registriamo un nuovo record che lascia il segno negli annali del nostro sport.
Peraltro, era dal 1998 - ben 24 anni fa - che l'Italia non otteneva una medaglia d'oro ai Campionati europei assoluti. Allora ci pensò il grande Giacobbe Fragomeni.
Devo dire che anche questa volta le vittorie dei ragazzi sono più che meritate poiché di certo nessuno ha regalato niente all'Italia.
Al di là delle medaglie, ancora una volta sono state convincenti le performance agonistiche e tecnico tattiche fornite dagli Azzurri, anche dai più giovani tra di essi.
Non ci sono più dubbi. Il pugilato italiano sta tornando ai livelli che merita. Proprio per questo bisogna stare con i piedi ben piantati per terra e continuare a lavorare con intensità, qualità e determinazione.
Intanto ringrazio come al solito i protagonisti - atleti e staff tecnico Azzurro - e tutte le società ed i tecnici che quotidianamente lavorano e sono i veri ed inconfondibili artefici dei successi del movimento pugilistico nazionale.
Adesso aspettiamo i prossimi Giochi del mediterraneo insieme ai Campionati italiani under 22.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente: Resoconto CF Roma 28/5/2022

Il coraggio di osare con responsabilità.

Oggi ha avuto luogo, presso l'impianto sportivo dell'Acqua Acetosa, un importante Consiglio federale. Con coraggio e responsabilità, il Consiglio ha adottato dei provvedimenti che avranno un impatto rilevante e che il movimento pugilistico italiano aspettava da tempo.
I campi d'intervento sono stati, tra l'altro, il settore sanitario, quello pro ed i rapporti che i nostri tesserati devono tenere con gli altri Enti del mondo sportivo.
In particolare, mi riferisco alle seguenti decisioni:
1) abolizione della certificazione del sesso e della necessità del medico specializzato in medicina dello sport per le visite pre gara delle donne. Al riguardo, il sottoscritto invierà una lettera agli organi competenti per ottenere che, dal 1 settembre 2022, le atlete pugili non producano più la certificazione del sesso e per le visite pre gara non sia più necessario il medico specializzato in medicina dello sport. Si proverà, quindi, ad eliminare tali assurdi obblighi. Ciò al fine di non discriminare le nostre atlete;
2) approvazione definitiva del nuovo progetto di sostegno al movimento pro che partirà dal 1 luglio 2022. Il nuovo progetto mette al centro i pugili pro ed i loro tecnici che, analogamente ai pugili aob, verranno supportati nella preparazione degli eventi, internazionali e nazionali, ricevendo dei sostegni economici in funzione dell'importanza dell'evento stesso e del Club in cui è inserito il pugile. Peraltro, il progetto riguarderà solo quei pugili pro inseriti in due ranking ovvero Club, in conseguenza dei risultati nazionali ed internazionali raggiunti nonché delle prospettive di crescita. I pugili inseriti nel Club avranno anche una serie di servizi tra cui l'assistenza sanitaria presso il Centro di medicina dello sport, l'assistenza per gli sparring anche all'estero, il sostentamento per le spese connesse all'allenamento pre gara, ecc;
3) i tesserati Fpi che si tesserano o si associano con Enti - non convenzionati con la Federazione, che svolgono attività in palese contrasto con l'art. 1 dello Statuto Fpi - non potranno tesserarsi contemporaneamente con la Fpi e decadranno tutte le abilitazioni ovvero le qualifiche rilasciate dalla Federazione allo stesso tesserato;
4) istituzione del gratuito patrocinio per i tesserati Fpi soggetti a procedimenti attivati dagli Organi di giustizia sportiva;
5) affidamento competizioni nazionali del secondo semestre;
6) approvate le modifiche al regolamento del settore giovanile;
7) conferimento benemerenze a tecnici.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Coralità e compartecipazione. Gli elementi che stanno contribuendo all'esplosione del pugilato italiano

Coralità e compartecipazione. Gli elementi che stanno contribuendo all'esplosione del pugilato italiano.

Da poco sono terminati i mondiali assoluti femminili. Al di là delle due splendide medaglie, possiamo essere largamente soddisfatti delle ottime performance di tutta la Squadra Azzurra.
Come nel precedente mondiale assoluto maschile - anch'esso caratterizzato da due medaglie - tutto il Team Azzurro si è dimostrato altamente competitivo a livello internazionale.
Peraltro, la poderosa crescita del pugilato Aob è seguita a ruota dai primi segnali di crescita del movimento Pro. Proprio negli ultimi mesi abbiamo assistito ad eventi Pro di buon livello che hanno avuto un nuovo e pulsante riavvicinamento di tifosi e media.
Tutto il movimento pugilistico nazionale sta partecipando - in maniera straordinariamente corale - al decollo del pugilato italiano. Dalla prima all'ultima società affiliata alla Fpi, dal primo all'ultimo tecnico e Maestro - di qualsiasi Regione essi siano - stanno fornendo un contributo essenziale nella promozione e sviluppo della nobile arte, sia in termini quantitativi che di qualità.
Nonostante le difficoltà economiche e pandemiche, la grande famiglia del pugilato italiano cresce costantemente anche nei numeri degli affiliati, dei tesserati e degli eventi.
Nello stesso tempo, l'intero movimento pugilistico - motore e fulcro dei suoi successi - è interamente compartecipe di tutte le vittorie e compattamente ne assimila la positività.
Nel giorno del mio compleanno ho ricevuto una telefonata da un tecnico che, oltre agli auguri, mi ha elogiato con uno dei migliori complimenti - che, a mio avviso, può ricevere un Presidente federale - dicendomi: "Presidente la tua dote più bella è quella di farci sentire tutti partecipi e protagonisti dei successi del pugilato italiano"
Si è proprio così. Il movimento pugilistico italiano - nessuno escluso - è la sorgente dei suoi successi e quando essi arrivano tutti gli attori del nostro meraviglioso mondo pugilistico (società, tecnici, dirigenti, arbitri, medici, ecc.) ne sono protagonisti assoluti.
Adesso è il momento di tifare ancora i colori del Team Azzurro che, tra qualche giorno, sarà protagonista dei Campionati europei assoluti maschili e successivamente sarà la volta dei Campionati italiani under 22.
Buona visione e buone emozioni alla grande famiglia del pugilato italiano che vive ed ama intensamente la nobile arte.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

il Presidente FPI D'Ambrosi incontra Le Società CR FPI EMILIA ROMAGNA

Il pugilato torna ai livelli che merita.

Oggi ho incontrato le società della Regione Emilia Romagna, in un evento che rientra tra quelli programmati con i Comitati regionali.

Grazie al Presidente Pierluigi Poppi, ai componenti del C.R. ed al Consigliere federale Sergio Rosa, ho illustrato le politiche sportive, le attività della Federazione e gli straordinari risultati conseguiti in soli 15 mesi circa dall'ultima assemblea elettiva Fpi.

Le tante società presenti ed i numerosi tecnici hanno fortemente apprezzato l'operato della Federazione e del suo Consiglio federale.

Nel corso dell'incontro, si è assaporata un atmosfera di altri tempi. Le società hanno la piena consapevolezza che il pugilato italiano sta tornando alle sue gloriose radici.

Da oltre un anno, si ripetono le straordinarie imprese dei nostri pugili Azzurri e le palestre sono tornate a riempirsi di giovani talentuosi.

Il circuito Pro non è da meno e ieri il match tra Giovanni De Carolis e Daniele Scardina, lo ha testimoniato. Se si sa investire - e la Federazione lo ha fatto in questi ultimi 3 anni - e se esistono ancora società Promoter come la Opi82, allora le più alte vette non sono precluse al movimento pugilistico italiano. Non può essere diversamente.

Ieri abbiamo assistito ad un incontro che, per passione ed intensità emotiva, ha riportato la nobile arte italiana nei grandi momenti della storia dello sport italiano.

Senza timori ed a viso aperto, i due pugili si sono affrontati in una battaglia che ha entusiasmato. Giovanni De Carolis ha vinto di potenza. È il nuovo campione WBO. Ma la grande prestazione rende onore a entrambi i pugili.

Grazie agli staff tecnici - per aver preparato e sostenuto i due pugili - e grazie alla grande Opi82 per aver dimostrato che anche nel pugilato si può investire con profitto e qualità.

Certo, nulla è improvvisato. Le vittorie ed i successi si costruiscono lavorando con professionalità e giorno dopo giorno, come sta facendo l'intera dirigenza federale e tutto il movimento pugilistico italiano.

A tal proposito, mi piace riportare un estratto di un articolo del giornalista Dario Torromeo, un pezzo giornalistico che fotografa l'identità tecnica ed il "genoma" della nobile arte:

"Grande la preparazione del match, Italo Mattioli e Gigi Ascani hanno costruito in palestra un capolavoro. Tattica perfetta. Boxe alla media distanza, frequenza dei colpi, ritmo e colpi girati. Montanti e ganci appartengono al repertorio dei campioni. Lui, Giovanni, li ha. E ha anche un diretto destro che, piazzato di incontro, è risultato devastante" (estratto dall'articolo del giornalista Dario Torromeo).

Il pugilato italiano c'è ed è più vivo che mai...perché persone serie lavorano ogni giorno per costruire il futuro di questa grande ed immensa arte che fa parte dell'istinto competitivo dell'uomo e, paradossalmente, della sua più intensa relazionalitá.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: la Forza Gravitazionale del Pugilato

La forza gravitazionale del pugilato.

Raisport trasmetterà le semifinali e le finali dei "Campionati mondiali femminili Aob" - dove è impegnata la nostra Squadra Azzurra - le cui eliminatorie prenderanno avvio nelle prossime ore.
Anche tale decisione dimostra come il pugilato - senza distinzione tra circuito Aob e Pro - stia riconquistando quella centralità nel mondo dello sport.
Da qualche anno, il mondo dei media, nazionali ed internazionali, manifestano un sempre maggiore interesse per la nobile arte in conseguenza del rifiorire della passione viscerale dei tanti tifosi.
In Italia, la nuova primavera del pugilato è testimoniata, altresi, dai dati registrati, nell'ultimo anno, in termini di affiliazioni e tesseramenti.
Dati che palesano un fortissimo incremento della pratica pugilistica, sia essa amatoriale piuttosto che agonistica, nelle palestre.
L'aspetto più confortante della positiva evoluzione, è il ciclopico aumento di giovani tesserati che si cimentano nell'attività agonistica e portano ottimi risultati anche a livello internazionale, come componenti delle varie squadre Azzurre.
Soltanto nel primo quadrimestre, sono stati oltre 1.200 i giovani pugili (uomini e donne) - della fascia d'età tra i 6 ed i 18 anni - che hanno partecipato ad eventi regionali e nazionali.
Rispetto al primo quadrimestre 2021 - anno già estremamente fecondo per le affiliazioni ed i tesseramenti - si è incrementato di circa il 15% il numero dei pugili agonisti, confermando un solido e costante trend di crescita dell'intero movimento pugilistico nazionale.
Parimenti, è aumentato il gradimento verso il pugilato femminile che in Italia ha trovato la massima espressione con il vivo e pregiato talento di molte nostre tesserate e la continua crescita di nuove giovani leve.
Il pugilato Pro non è da meno ed in Italia ricomincia ad alzare la testa con nuovi talenti trainati dal proscenio internazionale sempre più accattivante.
Venerdì p.v., assisteremo ad un interessante match che vedrà contrapposti gli italiani Scardina e De Carolis. Il match - che sarà tangente ai Campionati mondiali femminili Aob - è l'epilogo di un primo quadrimestre 2022 ricco di eventi che hanno riportato vigore nel circuito Pro italiano e, ne sono certo, rappresentano il primo tratto di un percorso verso il definitivo decollo del pugilato nazionale.
Il pugilato sta lentamente tornando - come lo scrivente aveva predetto qualche anno fa - baricentro di gravità e corpo fortemente attrattivo. Non poteva essere diversamente visto la sua inconfutabile spettacolarità tecnica e la sua forte spinta verso valori convergenti - che il mondo ha bisogno di ribadire - perno della relazionalitá coesistenziale.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente D'Ambrosi: Continua la positiva onda lunga di crescita del pugilato italiano.

Continua la positiva onda lunga di crescita del pugilato italiano.

La partecipazione ai Campionati italiani juniores, donne e uomini, segna un nuovo record per la Fpi: ben 207 pugili (147 uomini e 60 donne) si contenderanno il Titolo Italiano.

Come di consueto, la Federazione si accollerá tutti gli oneri per il viaggio e l'ospitalità degli atleti e dei tecnici partecipanti.

Continua, senza soste, la ricerca del talento grazie all'impegno congiunto Comitati regionali, società, tecnici e Fpi.

Fatti non parole.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi

il Presidente FPI D'Ambrosi incontra Le Società FPI Umbria

Lo straordinario incontro con le società Umbre.

Dopo l'intervento nel Congresso elettivo EUBC della mattinata, lo scrivente ha incontro nel pomeriggio le società umbre. Incontro organizzato dal locale delegato regionale Simone Duchi.

I tanti tesserati presenti hanno accolto lo scrivente con entusiasmo e calore. Nel corso dell'evento sono stati illustrati gli straordinari risultati raggiunti dalla Federazione.

Le società presenti hanno fortemente apprezzato, altresì, gli interventi di sostegno economico forniti dalla Fpi.

La forte crescita del movimento pugilistico, ha riguardato anche la regione Umbria che attualmente conta 15 società e circa 300 tesserati.

Nel mese di maggio p.v., chi scrive si recherà nella regione Emilia Romagna.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi

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