Lente di ingrandimento

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: La silenziosa rivoluzione culturale del mondo pugilistico.

La silenziosa rivoluzione culturale del mondo pugilistico.

L'ho sempre pensato e sostenuto. Il mondo del pugilato necessità di un radicale cambiamento nel modo di pensare, di agire e di gestire.

Le vicissitudini dell'IBA e le conseguenti decisioni del CIO - soprattutto quella relativa ai Giochi olimpici 2028 - ne danno ampia testimonianza.

Non è da meno, però, il mondo professionistico dove affiorano, ormai da anni, sigle internazionali che inflazionano e svalutano titoli e carriere dei pugili. Sigle che prendono vita come funghi nei boschi dopo la pioggia; ma i funghi, per lo più, sono almeno commestibili.

Peraltro, in questi casi un "responsabile silenzio" vale più di un chiassoso abbaiare. Difatti, chi ha responsabilità gestionali di un movimento pugilistico così importante come quello Italiano, deve necessariamente essere equilibrato e ponderare attentamente, insieme al suo Consiglio federale, ogni operato senza incorrere in inutili e dannose dichiarazioni altisonanti.

Del resto, la storia insegna che le rivoluzioni più profonde e durature sono quelle che operano in silenzio senza drammatici strappi ed egocentrici colpi di scena. Figlio di questo modo di pensare è anche il "progetto innovativo sui Pro" - apprivato nell'ultimo Consiglio federale - che finalmente eleva a vero protagonista e fruitore del sostegno federale il pugile. Progetto rivoluzionario che darà i suoi frutti tra qualche anno anche se è passato nell'indifferenza generale.

Ecco mi piace pensare che il mio mandato possa essere caratterizzato proprio da una silenziosa "rivoluzione culturale del movimento pugilistico" che non abbia un solo protagonista ma più autori e sia ampiamente coinvolgente e condivisa. Una rivoluzione culturale che si fondi su processi gestionali efficienti e rigorosamente oggettivi posti in essere da chi sia in possesso delle adeguate competenze.

Nel frattempo, mentre le attuali Nazionali Azzurre stanno riportando il pugilato italiano Aob ai livelli che merita, l'EUBC ha deliberato la nomina di Vittorio Lai, Fabrizio Baldantoni e Carmela Ignozza all'interno di tre diverse commissioni continentali.

Per l'amico Vittorio, l'EUBC ha scelto la prestigiosa "commissione arbitri giudici" in cui ricoprirà la carica di coordinatore.

I dati semestrali sull'attività pugilistica nazionale (affiliazioni, tesseramenti, eventi pugilistici e match svolti) registrano ancora nuovi record e l'incremento dei processi selettivi - finalizzato all'ingresso degli atleti nelle Nazionali Azzurre - sta richiedendo una revisione dell'assetto logistico.

Lo spazio di allenamento delle Squadre Azzurre è diventato strumento prezioso di confronto e crescita dell'atleta che viene forgiato, in prima battuta, nelle palestre delle nostre società.

In tale ottica, la Federazione sta portando avanti un progetto di potenziamento e decentramento dell'attuale Centro federale di Assisi. Progetto facente parte del programma elettorale dello scrivente e della propria squadra di governo.

Dal 2021 gran parte dei ritiri e dei collegiali delle Squadre Azzurre di categoria - schoolboys e junior - sono stati decentrati presso il Centro federale di Formia che, da questo anno, ospiterà per la prima volta anche corsi nazionali di formazione riservati ai tecnici.

Nel contempo si stanno incrementando i "Round Robin" finalizzati alla selezione dei componenti le Squadre Azzurre di categoria. Secondo le intenzioni del Consiglio federale, i Round Robin potranno essere ospitati - già dal 2023, su richiesta delle società affiliate - presso strutture sportive appositamente individuate.

Il decentramento dei raduni Azzuri si accompagnerà, altresí, ad un potenziamento del Centro federale di Assisi che rimane ovviamente il fiore all'occhiello della Fpi. Grazie ai fondi messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento dello Sport) - a cui ha avuto accesso il Comune di Assisi - l'attuale Centro federale sarà spostato all'edificio attiguo (Pala eventi) che sarà oggetto di un'importante riqualificazione e potenziamento.

Il nuovo Centro federale - che sarà verosimilmente pronto entro il primo semestre 2023 - ospiterà le Nazionali Azzurre, l'Accademia internazionale di formazione, la Scuola nazionale di formazione FPI ed eventi pugilistici nazionali ed internazionali.

Il nuovo centro federale sarà dotato di tutti i confort, dalla palestra completamente attrezzata, alle aule per i corsi ed ad una nuova zona parcheggio per gli eventi pugilistici.

Il Comune di Assisi rinnoverà l'attuale Convenzione a favore della Fpi, cedendo la struttura sportiva, totalmente ristrutturata, per ben 30 anni.

Il percorso di decentramento e potenziamento delle strutture federale non è però terminato. Sarà fondamentale individuare prima della fine di questo quadriennio, due nuove strutture, una al nord l'altra dislocata al sud d'Italia, che possano fungere da Centro federale per lo svolgimento di specifici collegiali interregionali utili alla selezione dei nuovi giovani talenti che saranno poi avviati presso il Centro federale di Assisi o di Formia.

Continua ininterrottamente l'attuazione di una politica sportiva - finalizzata alla crescita qualitativa del pugilato italiano - che ha il suo perno nella programmazione, nell'efficienza degli assetti organizzativi e nelle sinergie con il territorio.

Nel prossimo mese di settembre ci saranno tre importanti novità - che avranno ampie ricadute positive per tutte le società affiliate e per l'intero movimento - frutto dei rapporti interistituzionali, curati dalla Fpi, con gli Enti e gli Organi preposti alla gestione dello sport.

Non è semplice portare avanti una silenziosa rivoluzione culturale che traghetti il pugilato italiano nella "normale contemporaneità dello sport italiano"; soprattutto per fattori esogeni che a volte prendono la forma di banali capricci dettati dalla difesa di posizioni personalistiche.

La viscerale passione verso lo sport è il mio unico e vero sostegno per quella che a volte mi sembra essere un'impresa ciclopica!

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Giochi del mediterraneo: pioggia di medaglie nonostante i verdetti.

Giochi del mediterraneo: pioggia di medaglie nonostante i verdetti.

Si sono ormai conclusi i Giochi del mediterraneo. Il prestigioso evento internazionale ha regalato all'Italia ben 10 medaglie (3 ori, 3 argenti e 4 bronzi). La squadra Azzurra ha dimostrato, ancora una volta, di poter competere ad alti livelli e questo nonostante discutibili verdetti che hanno negato ulteriori soddisfazioni.

Da buon manager non posso esimermi - al fine di una completa verifica ed analisi del risultato - ad una comparazione con le passate edizioni dei Giochi del mediterraneo.

Rispetto all'edizione del 2018 - dove l'Italia conquistò solo 4 medaglie (2 ori, 1 argento ed 1 bronzo) - siamo cresciuti del 150% sul medagliere totale. Non mi sembra poco!!

Nell'edizione del 2013 l'Italia pugilistica vinse 7 medaglie (2 ori, 1 argento e 4 bronzi). Quell'Italia vantava ancora pugili del calibro di Cammarelle, Picardi ed un giovane, promettente Turchi. Nonostante ciò, l'attuale squadra Azzurra ha conseguito più medaglie (circa il 43% in più), più ori e più argenti.

Per trovare più medaglie d'oro è necessario risalire all'edizione del 2009, che si svolse a Pescara, in cui l'Italia conquistò 8 medaglie (4 ori e 4 bronzi). Quella squadra Azzurra era fortissima ma quella attuale non è da meno.

Siamo tornati a quei livelli eccelsi e senza ingiustificabili verdetti avremmo sicuramente più medaglie e più ori.

Arriviamo quindi al punto dolente: i verdetti! Al riguardo, mi domando se sia giusto, in un torneo prestigioso come i Giochi del mediterraneo, mettere una giuria da 3 giudici invece dei 5 previsti, la cui maggioranza sia di nazionalità del Paese ospitante!

Per adesso passi ma la Federazione Pugilistica Italiana non tollererá più, in un eventi futuri che dovessero coinvolgere la Nazionale Azzurra, tali criticità.

Ciò nel rispetto dei nostri atleti e di tutto il movimento pugilistico italiano.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 1/7/2022

FERMI NEI VALORI FLESSIBILI NELLE STRATEGIE: IL “PROGETTO CLUB PRO” PER COMINCIARE A COSTRUIRE IL NUOVO FUTURO DEL PUGILATO ITALIANO 

 

         In coerenza con la politica sportiva che sta caratterizzando questo quadriennio, si sta cercando di attuare tutte quelle progettualità finalizzate alla crescita qualitativa del movimento pugilistico nazionale.

         Peraltro, è indubbio che tale crescita debba inserirsi nell’alveo della tradizione e dei valori che da sempre ispirano il nostro movimento. Tra di essi non può mancare il pugilato professionistico che tante soddisfazioni ed emozioni ha regalato agli appassionati della nobile arte.

         Con la ferma convinzione che la competizione Pro sia la vera vetrina della disciplina pugilistica – valore indissolubile ed indiscutibile – la FPI ha deciso di percorrere una nuova strategia di rilancio.

         In tale ottica, si è chiusa una stagione – durata oltre 4 anni – in cui la Federazione ha fortemente sostenuto l’organizzazione di eventi Pro con contributi, diretti ed indiretti, pari ad un milione di euro.

Certamente tali contributi hanno permesso di riprendere, con vigore, l’attività organizzativa di eventi Pro che nel 2017 era arrivata ad essere totalmente asfittica e senza accettabili proiezioni future. Tuttavia, oggi pensiamo che tale periodo storico sia ormai alle spalle e con la ripresa che stiamo vivendo - seppur ancora lontana dalle legittime aspettative – possiamo senz’altro passare ad una seconda fase ovvero una nuova strategia che metta al centro del sostegno federale il pugile ed il suo tecnico.

Tale strategia contempla un progetto fortemente innovativo che si basa su 5 principi:

1)    il pugile ed il tecnico diventano fruitori principali del sostegno federale, in analogia agli atleti componenti le Squadre Azzurre AOB;

2) il sostegno, anche di carattere economico, non sarà devoluto a pioggia ma riguarderà, chirurgicamente, quegli atleti di alto livello inseriti in un apposito Club Pro. Giovani atleti (la cui età anagrafica non superi i 32 anni) che abbiano intrapreso la carriera Pro con notevole profitto ovvero detentori di un Titolo (UE, Campionato europeo e/o mondiale) o sia considerato un atleta con grande prospettiva di crescita per aver disputato un congruo numero di incontri di assoluto livello;

3)    il Club Pro sarà oggetto di rivisitazione semestrale per permettere l’ingresso di nuovi pugili che nel frattempo abbiano maturato un rilevante bagaglio di esperienze ovvero conquistato uno dei Titoli sopra menzionati; 

4)    tutto ciò dovrà stimolare i giovani pugili ad intraprendere un serio percorso di carriera - costellato da incontri di qualità – finalizzato all’ingresso nel Club Pro e quindi al sostegno federale;

5)    i pugili potrebbero essere valutati anche per la partecipazione ai Giochi Olimpici.

Per i pugili che entreranno a far parte del Club Pro e sosterranno la sfida al Titolo Ue, al Campionato europeo o mondiale, il supporto federale si concretizzerà in una serie di misure tra cui:

  1. un compenso forfettario– progressivamente più elevato in funzione del Titolo in palio – per il periodo di allenamenti antecedenti al match (30, 60 o 90 giorni prima dell’evento);
  2. un premio in caso di vittoria, progressivamente più elevato in funzione del Titolo in palio;
  3. assistenza medica, fisioterapica, rimborso dei costi per sostenere lo sparring (effettuato anche all’estero) ed ospitalità gratuita nel centro Federale di Assisi per sostenere allenamenti specifici o test funzionali.

A tale riguardo è stata approvata la prima lista Club Pro, formata da 10 pugili (8 uomini e 2 donne) che sarà pubblicata sul sito federale.

Il sostegno federale riguarderà anche il tecnico che allena il pugile. In questo caso, al tecnico verranno erogati i seguenti emolumenti:

  1. indennità di allenamentoprogressivamente più elevata in funzione del Titolo in palio;
  2. premio in caso di vittoria del pugile, progressivamente più elevato in funzione del Titolo in palio.

In ultimo, anche le Società organizzatrici si vedranno riconosciuto un premio in caso di vittoria del pugile, sempre progressivamente più elevato in funzione del Titolo in palio. 

 Tra le altre decisione prese dal Consiglio federale, preme evidenziare:

  1. approvazione del contratto tra FPI e la nuova Società di servizi. Con tale atto si instaura il rapporto tra la Federazione e la predetta FPI Servizi che, nelle intenzioni, dovrà aumentare la qualità e l’efficienza delle attività fornite alla FPI e nel contempo razionalizzare i costi degli stessi servizi. Tale Società apporterà, quindi, un prevedibile risparmio di spesa che si tradurrà in possibili investimenti nell’attività sportiva della Federazione;
  2. approvazione definitiva del libretto elettronico – quale App in sostituzione di quello cartaceo – che troverà la prima applicazione, in via sperimentale, dalla metà del mese di luglio per essere completamente attuato dal mese di ottobre. Dal mese di luglio fino ad ottobre si avrà la coesistenza del libretto cartaceo con quello elettronico. Il libretto cartaceo sarà definitivamente eliminato dal mese di ottobre;
  3. attribuzione del punteggio di merito – relativo all’attività dei pugili Pro – alle società di appartenenza del tecnico che allena lo stesso pugile. Nello specifico, qualora il pugile dichiari che si alleni in una società specifica (Asd/SSD) e con un tecnico individuato dallo stesso pugile, il punteggio maturato dall’attività andrà alla Asd/SSD;
  4. la valutazione del passaggio dei pugili dal circuito Aob al circuito Pro, tornerà nelle competenze della CTN;
  5. assegnazione del Campionato italiano assoluto Aob (maschile e femminile); 
  6. introduzione dal primo settembre p.v., del praticantato per l’accesso degli aspiranti tecnici, al corso di tecnico di 1’ livello. In merito, da ora gli aspiranti tecnici dovranno certificare la partecipazione ad almeno 9 eventi pugilistici, attraverso l’inserimento del nominativo nel referto di riunione. Tale procedura obbligherà gli aspiranti tecnici ad una reale pratica di affiancamento ai tecnici, a bordo ring, nel corso dell’evento pugilistico. Alla fine del terzo anno, la società di appartenenza dovrà poi redigere una relazione sull’attività svolta dall’aspirante tecnico;
  7. attivazione del gratuito patrocinio per i tesserati soggetti a procedimenti davanti agli Organi di giustizia;

In attesa delle prossime sfide, godiamoci la grandinata di medaglie che sta arrivando dai "Giochi del Mediterraneo" dove sono impegnati i nostri Azzurri.

IL PRESIDENTE F.P.I

Dott. Flavio D’Ambrosi

Incontro tra il Presidente FPI D'Ambrosi e il Presidente dell'EBU Peter Stucki

Il Presidente dell'EBU incontra l'Italia.

In un clima di massima cordialità il sottoscritto ha incontrato, a Roma, il Presidente dell'EBU Peter Stucki. Nel corso dei colloqui sono state affrontate diverse tematiche sulle quali si sono registrate ampie convergenze.

Peraltro, il Presidente EBU ha assolutamente convenuto sull'importanza, per il movimento pugilistico professionistico europeo, dell'Italia e dei suoi pugili.

Sul punto, chi scrive ha ritenuto doveroso sottolineare che l'Italia è uno tra i Paesi fondatori dell'EBU e pertanto dovrebbe essere presente, con un proprio rappresentante, in seno al board dello stesso Ente. Ciò anche in virtù della tradizione e dello spessore del pugilato italiano.

Lo scrivente ha poi voluto manifestare le proprie perplessità sull'incontro, valido per il Titolo europeo, sostenuto recentemente dal pugile Signani. Nello specifico, si ritiene che il non aver effettuato il controllo antidoping, incida sulla regolarità dell'evento sportivo. Pertanto, il sottoscritto ha chiesto al Presidente dell'EBU la possibilità di ripetere l'incontro.

Il Presidente Stucki ha mostrato grande apertura alle richieste dell'Italia. In tal senso, si è reso disponibile a cercare una soluzione che veda il nostro Paese in seno al board. Anche per quanto riguarda l'incontro di Signani, il Presidente Stucki ha promesso che porterà alle valutazioni del competente organo dell'EBU, la possibilità di rivalutare il match e quindi procedere, probabilmente, ad una ripetizioni dello stesso.

Il Presidente EBU ha apprezzato, inoltre, il lavoro della Fpi finalizzato al rilancio del movimento pugilistico Pro.

In merito, il sottoscritto ha illustrato alcune iniziative della Federazione tra cui il sostanzioso sostegno economico, erogato dalla Fpi negli ultimi 4 anni, il ritorno degli eventi Pro sulla Rai, le varie riforme regolamentari che dovranno alzare, nelle intenzioni, la qualità dei match Pro ovvero dei Titoli italiani.

Sulla scorta di un ritrovato entusiasmo e di un nuovo forte interessamento mediatico - esplosi negli ultimi mesi in conseguenza di interessanti eventi pugilistici - il primo luglio entrerà in vigore, altresi, la nuova riforma che riporterà al centro del supporto federale i pugili Pro.

Il sottoscritto ha chiarito al Presidente EBU che, analogamente alle Squadre Azzurre Aob, la riforma prevede che la Federazione sostenga i pugili Pro di livello - inseriti in un apposito Club Pro - nell'imminenza di eventi importanti come Campionati mondiali, europei e Titoli UE. Sostegno che sarà costante, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, e prevederà anche dei trattamenti economici forfettari, a favore dei pugili, connessi ai periodi di preparazione ai citati eventi.

Con la fondamentale collaborazione dei consiglieri federali, chi scrive sta cercando di portare avanti una vera e propria rivoluzione che dovrà servire al decollo del pugilato italiano.

Certo, sarà indispensabile una programmazione pluriennale, che contempli anche il prossimo quadriennio, e soprattutto rigore manageriale, tanta passione e positiva voglia di fare.

Come recita il grande poeta latino Orazio "Carpe diem".

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Incrementare la quantità e la qualità dei processi di selezione

Incrementare la quantità e la qualità dei processi di selezione.

La crescita del pugilato italiano, come quella di ogni altra disciplina sportiva, passa inevitabilmente per la qualità dei processi selettivi.

La scelta degli atleti migliori deve avvenire con rigore, precisione e soprattutto metodo.

Per questo motivo chi scrive ed il Consiglio federale hanno voluto fortemente innovare e riorganizzare, con efficienti strategie operative, la ricerca e la maturazione del talento già avviati con forza nel precedente quadriennio.

In tale ottica, sono stati effettuati incisivi interventi nei seguenti settori:

1) giovanile - il modello di competizione giovanile (sparring io) è stato innovato e reso più aderente a quello agonistico. Lo "sparring io" è anche più allettante per i più giovani tanto che è stato registrato, dal 1 gennaio ad oggi, un forte incremento di giovani tesserati ed un soddisfacente aumento di partecipanti alle competizione nazionali giovanili. Si stima che per la fine di quest'anno, avranno partecipato agli eventi regionali e nazionali, criterium e sparring io, circa 1000 giovani, dai 5 ai 12 anni, provenienti da tutte le Regioni;

2) Squadre Azzurre - l'assetto organizzativo della Nazionale è stato oggetto di una profonda riforma che ha messo in primo piano i giovani. L'individuazione e la scelta dei giovani talenti avviene, oggi, con maggiore attenzione e soprattutto all'interno di un modello organizzativo più efficiente che ha dato il giusto risalto alle Nazionali di categoria. Per esempio, il metodo "round robin" ha portato, nei primi mesi di quest'anno, oltre 150 nuovi giovani pugili in nazionale. Nel recente round Robin, concernente gli youth, sono stati portati in Sicilia 50 giovani, provenienti da 8 Regioni, attenzionati e selezionati dal responsabile youth Francesco Damiani;

3) eventi nazionali (Campionati italiani e tornei nazionali) - è stato incrementato, già dal 2021, il numero di giovani partecipanti ai citati eventi. Nel 2021 sono stati oltre 1.800 i pugili, uomini e donne, che hanno preso parte alle competizioni nazionali, confrontandosi con i loro coetanei;

4) eventi interregionali - i Comitati regionali sono stati incentivati, anche con appositi sostegni economici, a coordinare riunioni interregionali attraverso cui implementare il numero dei confronti tra giovani pugili;

5) Pro - dal primo luglio partirà il nuovo progetto relativo al movimento Pro, che metterà al centro del sostegno federale i pugili ed i rispettivi tecnici, creando un virtuoso meccanismo di crescita dei giovani pugili che ambiscono ai più alti traguardi. Nel frattempo, la Federazione ha profondamente innovato i regolamenti dei passaggi dal settore Aob a quello Pro, quelli relativi ai passaggi di qualifica nonché il regolamento per la partecipazione ai Titoli italiani cercando di rivalutare i contenuti tecnici ed il valore della menzionata competizione.

Tutto ciò ha indubbiamente aumentato le occasioni di selezione dei giovani pugili. Non è un caso che la Nazionale ha subito un incisivo turn over nei pugili ed i risultati internazionali non si sono fatti attendere.

Il lavoro è ancora all'inizio ma una cosa è certa: se vogliamo alzare il livello del pugilato italiano è quanto mai necessario aumentare i processi selettivi, gestendoli con il più rigoroso metodo valutativo del talento pugilistico.

Ricordiamoci che tutti possono praticare il pugilato ma non tutti possono ambire ai più alti livelli. Sta a noi prendere i migliori pugili - cresciuti nelle varie palestre d'Italia - ed avviarli verso l'olimpo della nobile arte.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Congresso EBU. Speriamo nella svolta.

Congresso EBU. Speriamo nella svolta.

Si è da poco concluso il congresso dell'Ebu che ha eletto il nuovo board.

Dopo anni di difficoltà, caratterizzati anche dal rinvio "sine die" di sfide al Campionato europeo (il nostro pugile Ceglia ne sa qualcosa), spero che qualcosa cambi nelle politiche di promozione e sviluppo del pugilato europeo.

Non v'è dubbio che il movimento pugilistico europeo professionistico richiederebbe un vero e proprio "polo di coordinamento" tra le varie Federazioni nazionali.

A mio parere, l'Ebu dovrebbe svolgere tale funzione con più vivacità e non limitarsi ad una semplice attività "notarile" nella gestione dei Titoli continentali.

Diversamente si rischia - anche nella totale assenza di idee e progetti - che vincere un titolo EBU sia considerato, sempre di più, non strettamente necessario come trampolino di lancio per un titolo mondiale delle sigle più importanti ed anzi che il titolo continentale sia sostituito dai vari titoli internazionali delle stesse sigle.

Comunque, il pugilato italiano va avanti per la sua strada. Con il ritrovato entusiasmo, con la stampa che torna prepotentemente ad interessarsi dei nostri nuovi campioni e con le emittenti televisive che tornano ad offrire i loro spazi.

La spasmodica ricerca del talento - operata anche attraverso una nuova formula dei Campionati italiani Aob - il completo riassetto organizzativo delle Rappresentative Azzurre, la riforma del settore Pro, cominciano a dare i primi abbondanti frutti sia in termini di risultati sportivi che di straordinario incremento di affiliazioni, tesseramenti e riunioni pugilistiche.

Sia nel circuito Aob che Pro, l'Italia sta tornando nuovamente competitiva a livello internazionale e la nidiata di giovani talenti, alcuni dei quali già affermati, garantiscono un promettente futuro alla nobile arte italiana e alle palestre che sono tornate a riempirsi.

Nel frattempo qualche foglia "secca" cade dal rigoglioso albero del movimento pugilistico italiano e della Fpi. La caduta è sciorinata da motivi palesemente non credibili quando, invece, essa è solo giustificata da frustrazioni che hanno reso arida e disidratata la povera foglia!

Ce ne faremo una ragione anche perché non mi sembra che tali aride foglie abbiano mai contribuito alla crescita dell'albero pugilato...neanche di quello amatoriale!

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: Pioggia di medaglie. L'Italia pugilistica sul tetto d'Europa.

Pioggia di medaglie. L'Italia pugilistica sul tetto d'Europa.

Dopo le 10 medaglie conquistate ai Campionati europei under 22 e le 5 medaglie ottenute ai Campionati europei youth, i nostri Azzurri vincono altre 7 medaglie (1 oro, 1 argento e 5 bronzi) ai Campionati europei élite.
Nella storia del pugilato italiano mai si erano conquistati ben 7 podi.
Anche questa volta registriamo un nuovo record che lascia il segno negli annali del nostro sport.
Peraltro, era dal 1998 - ben 24 anni fa - che l'Italia non otteneva una medaglia d'oro ai Campionati europei assoluti. Allora ci pensò il grande Giacobbe Fragomeni.
Devo dire che anche questa volta le vittorie dei ragazzi sono più che meritate poiché di certo nessuno ha regalato niente all'Italia.
Al di là delle medaglie, ancora una volta sono state convincenti le performance agonistiche e tecnico tattiche fornite dagli Azzurri, anche dai più giovani tra di essi.
Non ci sono più dubbi. Il pugilato italiano sta tornando ai livelli che merita. Proprio per questo bisogna stare con i piedi ben piantati per terra e continuare a lavorare con intensità, qualità e determinazione.
Intanto ringrazio come al solito i protagonisti - atleti e staff tecnico Azzurro - e tutte le società ed i tecnici che quotidianamente lavorano e sono i veri ed inconfondibili artefici dei successi del movimento pugilistico nazionale.
Adesso aspettiamo i prossimi Giochi del mediterraneo insieme ai Campionati italiani under 22.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente: Resoconto CF Roma 28/5/2022

Il coraggio di osare con responsabilità.

Oggi ha avuto luogo, presso l'impianto sportivo dell'Acqua Acetosa, un importante Consiglio federale. Con coraggio e responsabilità, il Consiglio ha adottato dei provvedimenti che avranno un impatto rilevante e che il movimento pugilistico italiano aspettava da tempo.
I campi d'intervento sono stati, tra l'altro, il settore sanitario, quello pro ed i rapporti che i nostri tesserati devono tenere con gli altri Enti del mondo sportivo.
In particolare, mi riferisco alle seguenti decisioni:
1) abolizione della certificazione del sesso e della necessità del medico specializzato in medicina dello sport per le visite pre gara delle donne. Al riguardo, il sottoscritto invierà una lettera agli organi competenti per ottenere che, dal 1 settembre 2022, le atlete pugili non producano più la certificazione del sesso e per le visite pre gara non sia più necessario il medico specializzato in medicina dello sport. Si proverà, quindi, ad eliminare tali assurdi obblighi. Ciò al fine di non discriminare le nostre atlete;
2) approvazione definitiva del nuovo progetto di sostegno al movimento pro che partirà dal 1 luglio 2022. Il nuovo progetto mette al centro i pugili pro ed i loro tecnici che, analogamente ai pugili aob, verranno supportati nella preparazione degli eventi, internazionali e nazionali, ricevendo dei sostegni economici in funzione dell'importanza dell'evento stesso e del Club in cui è inserito il pugile. Peraltro, il progetto riguarderà solo quei pugili pro inseriti in due ranking ovvero Club, in conseguenza dei risultati nazionali ed internazionali raggiunti nonché delle prospettive di crescita. I pugili inseriti nel Club avranno anche una serie di servizi tra cui l'assistenza sanitaria presso il Centro di medicina dello sport, l'assistenza per gli sparring anche all'estero, il sostentamento per le spese connesse all'allenamento pre gara, ecc;
3) i tesserati Fpi che si tesserano o si associano con Enti - non convenzionati con la Federazione, che svolgono attività in palese contrasto con l'art. 1 dello Statuto Fpi - non potranno tesserarsi contemporaneamente con la Fpi e decadranno tutte le abilitazioni ovvero le qualifiche rilasciate dalla Federazione allo stesso tesserato;
4) istituzione del gratuito patrocinio per i tesserati Fpi soggetti a procedimenti attivati dagli Organi di giustizia sportiva;
5) affidamento competizioni nazionali del secondo semestre;
6) approvate le modifiche al regolamento del settore giovanile;
7) conferimento benemerenze a tecnici.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Coralità e compartecipazione. Gli elementi che stanno contribuendo all'esplosione del pugilato italiano

Coralità e compartecipazione. Gli elementi che stanno contribuendo all'esplosione del pugilato italiano.

Da poco sono terminati i mondiali assoluti femminili. Al di là delle due splendide medaglie, possiamo essere largamente soddisfatti delle ottime performance di tutta la Squadra Azzurra.
Come nel precedente mondiale assoluto maschile - anch'esso caratterizzato da due medaglie - tutto il Team Azzurro si è dimostrato altamente competitivo a livello internazionale.
Peraltro, la poderosa crescita del pugilato Aob è seguita a ruota dai primi segnali di crescita del movimento Pro. Proprio negli ultimi mesi abbiamo assistito ad eventi Pro di buon livello che hanno avuto un nuovo e pulsante riavvicinamento di tifosi e media.
Tutto il movimento pugilistico nazionale sta partecipando - in maniera straordinariamente corale - al decollo del pugilato italiano. Dalla prima all'ultima società affiliata alla Fpi, dal primo all'ultimo tecnico e Maestro - di qualsiasi Regione essi siano - stanno fornendo un contributo essenziale nella promozione e sviluppo della nobile arte, sia in termini quantitativi che di qualità.
Nonostante le difficoltà economiche e pandemiche, la grande famiglia del pugilato italiano cresce costantemente anche nei numeri degli affiliati, dei tesserati e degli eventi.
Nello stesso tempo, l'intero movimento pugilistico - motore e fulcro dei suoi successi - è interamente compartecipe di tutte le vittorie e compattamente ne assimila la positività.
Nel giorno del mio compleanno ho ricevuto una telefonata da un tecnico che, oltre agli auguri, mi ha elogiato con uno dei migliori complimenti - che, a mio avviso, può ricevere un Presidente federale - dicendomi: "Presidente la tua dote più bella è quella di farci sentire tutti partecipi e protagonisti dei successi del pugilato italiano"
Si è proprio così. Il movimento pugilistico italiano - nessuno escluso - è la sorgente dei suoi successi e quando essi arrivano tutti gli attori del nostro meraviglioso mondo pugilistico (società, tecnici, dirigenti, arbitri, medici, ecc.) ne sono protagonisti assoluti.
Adesso è il momento di tifare ancora i colori del Team Azzurro che, tra qualche giorno, sarà protagonista dei Campionati europei assoluti maschili e successivamente sarà la volta dei Campionati italiani under 22.
Buona visione e buone emozioni alla grande famiglia del pugilato italiano che vive ed ama intensamente la nobile arte.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

il Presidente FPI D'Ambrosi incontra Le Società CR FPI EMILIA ROMAGNA

Il pugilato torna ai livelli che merita.

Oggi ho incontrato le società della Regione Emilia Romagna, in un evento che rientra tra quelli programmati con i Comitati regionali.

Grazie al Presidente Pierluigi Poppi, ai componenti del C.R. ed al Consigliere federale Sergio Rosa, ho illustrato le politiche sportive, le attività della Federazione e gli straordinari risultati conseguiti in soli 15 mesi circa dall'ultima assemblea elettiva Fpi.

Le tante società presenti ed i numerosi tecnici hanno fortemente apprezzato l'operato della Federazione e del suo Consiglio federale.

Nel corso dell'incontro, si è assaporata un atmosfera di altri tempi. Le società hanno la piena consapevolezza che il pugilato italiano sta tornando alle sue gloriose radici.

Da oltre un anno, si ripetono le straordinarie imprese dei nostri pugili Azzurri e le palestre sono tornate a riempirsi di giovani talentuosi.

Il circuito Pro non è da meno e ieri il match tra Giovanni De Carolis e Daniele Scardina, lo ha testimoniato. Se si sa investire - e la Federazione lo ha fatto in questi ultimi 3 anni - e se esistono ancora società Promoter come la Opi82, allora le più alte vette non sono precluse al movimento pugilistico italiano. Non può essere diversamente.

Ieri abbiamo assistito ad un incontro che, per passione ed intensità emotiva, ha riportato la nobile arte italiana nei grandi momenti della storia dello sport italiano.

Senza timori ed a viso aperto, i due pugili si sono affrontati in una battaglia che ha entusiasmato. Giovanni De Carolis ha vinto di potenza. È il nuovo campione WBO. Ma la grande prestazione rende onore a entrambi i pugili.

Grazie agli staff tecnici - per aver preparato e sostenuto i due pugili - e grazie alla grande Opi82 per aver dimostrato che anche nel pugilato si può investire con profitto e qualità.

Certo, nulla è improvvisato. Le vittorie ed i successi si costruiscono lavorando con professionalità e giorno dopo giorno, come sta facendo l'intera dirigenza federale e tutto il movimento pugilistico italiano.

A tal proposito, mi piace riportare un estratto di un articolo del giornalista Dario Torromeo, un pezzo giornalistico che fotografa l'identità tecnica ed il "genoma" della nobile arte:

"Grande la preparazione del match, Italo Mattioli e Gigi Ascani hanno costruito in palestra un capolavoro. Tattica perfetta. Boxe alla media distanza, frequenza dei colpi, ritmo e colpi girati. Montanti e ganci appartengono al repertorio dei campioni. Lui, Giovanni, li ha. E ha anche un diretto destro che, piazzato di incontro, è risultato devastante" (estratto dall'articolo del giornalista Dario Torromeo).

Il pugilato italiano c'è ed è più vivo che mai...perché persone serie lavorano ogni giorno per costruire il futuro di questa grande ed immensa arte che fa parte dell'istinto competitivo dell'uomo e, paradossalmente, della sua più intensa relazionalitá.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

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