Lente di ingrandimento

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio d'Ambrosi:

 

Purtroppo devo constatare, con forte stupore e rammarico, che il pugilato è reso strumento per ogni tipo di miserevole campagna politica o per identificare i peggiori istinti tribali ed arcaici dell'uomo quali violenza, sopraffazione e quant'altro di disumano.
Realtà mistificata che ovviamente è agli antipodi dei sani e veri valori della nobile arte quali: il rispetto delle regole, sia tecniche che comportamentali, degli avversari, mai visti come nemici, senza contare il prezioso effetto inclusivo e di recupero sociale che tale antica disciplina stimola soprattutto nelle aree territoriali più coinvolte da endemici fenomeni di devianza giovanile.
Solo chi è miope o in malafede, non coglie nel pugilato uno strumento di crescita sociale ed un potente driver pedagogico oltreché una millenaria disciplina olimpica che proprio ai valori dell'Olimpismo radica la sua ragione d'essere.

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: La strategia di rilancio attraverso la corretta programmazione della politica sportiva.

La strategia di rilancio attraverso la corretta programmazione della politica sportiva.

La politica sportiva di rilancio ed implementazione dell'attività pugilistica, nazionale ed internazionale, non può fare a meno di una corretta programmazione dei vari strumenti funzionali a tali obiettivi.
Per questo, chi scrive ha individuato diversi segmenti temporali ovvero fasi in cui programmare ed attuare le iniziative utili a perseguire il disegno generale di incremento qualitativo e quantitativo del pugilato italiano.
In tale ottica, sono state elaborate tre fasi in cui articolare la politica sportiva federale:
Prima fase - denominata post pandemica (o di uscita dalle fase pandemica) e di preparazione ai Giochi olimpici di Tokyo. In questa fase, che terminerà nel mese di settembre p.v., il Consiglio federale ha attuato i seguenti step:
1) un parziale riassetto dell'organizzazione delle Squadre Azzurre, anche in relazione ai Giochi olimpici di Tokyo;
2) rilancio dell'attività ordinaria, amatoriale ed agonistica, attraverso l'adozione di specifiche misure di sostegno economico e la ripresa dell'attività nazionale (Tornei e Campionati) ed internazionale;
3) preparazione all'attuazione della seconda fase con l'approvazione di specifiche riforme regolamentari che predisponessero anche all'incremento dell'attività pugilistica.
I risultati di questa prima fase, della durata di circa 6 mesi (da marzo ad agosto 2021) sono stati straordinari e comunque al di la delle più rosee aspettative, sia in termini di competitività che di ripresa dell'attività pugilistica:
1) conseguite, fino ad oggi, 12 medaglie a livello internazionale e 4 pass olimpici;
2) prepotente ripresa dell'attività pugilistica ordinaria e nazionale che ha registrato, dal mese di marzo fino ad oggi, 977 società affiliate (record storico per la Fpi), oltre 42.000 tesserati, oltre 500 eventi pugilistici, agonistici ed amatoriali, ed infine oltre 2.100 match pugilistici (Aob e Pro);
3) erogazione di oltre 600.000 euro, anche sotto forma di contributi diretti ed indiretti alle società - per l'attività ordinaria, interregionale e nazionale - e per specifici progetti rivolti alle qualifiche schoolboys, junior e youth;
4) introduzione di un nuovo metodo di scelta della governance arbitri giudici, revisione delle fasi finali dei Campionati italiani Aob tesa ad incrementare qualità e quantità dei pugili partecipanti, revisione del verdetto ai punti, assegnazione dell'organizzazione dei Titoli italiani alle società asd e ssd (con l'eliminazione del monopolio delle società organizzatrici), ridefinizione dei parametri per i passaggi dal settore Aob a quello Pro nonché per i passaggi di serie Pro ed infine cancellazione della classifica per l'individuazione degli sfidanti al Titolo italiano Pro;
5) organizzazione a Roseto degli Abruzzi, del prestigioso Campionato europeo under 22 che ha visto la partecipazione di ben 41 Paesi del continente ed oltre 300 pugili, uomini e donne, sfidarsi sul ring in quello splendido paesaggio abruzzese.
La seconda fase, che inizierà a settembre e terminerà nel 2023, prevede 5 step principali:
1) definitivo riassetto delle Squadre Azzurre con l'obiettivo di preparare i Giochi olimpici di Parigi 2024;
2) incremento della qualità dell'attività pugilistica ordinaria e nazionale attraverso specifici interventi di individuazione e crescita del talento;
3) riduzione dei costi, a carico delle società, per l'attività pugilistica ed erogazione di appositi contributi a sostegno dell'attività ordinaria, anche attraverso la ricerca di apposite sponsorizzazioni;
4) implementazione dei processi formativi e recupero della tradizione tecnico tattica facente parte del patrimonio italiano;
5) rilancio dell'attività Pro attraverso specifici interventi di sostegno alle società organizzatrici e divulgazione massmediatica degli eventi di alto livello;
La terza fase riguarderà il 2024, l'anno olimpico, e si concretizzerà sulla base dei risultati raggiunti fino al 2023.
Adesso ultimo sforzo della prima fase quello che ci condurrà verso Tokyo..
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Semestre da incorniciare

Semestre da incorniciare.


Dopo l'assemblea elettiva del mese di febbraio u.s., ci siamo posti un imperativo categorico: fare presto e fare bene per un deciso rilancio del pugilato italiano. 
Nonostante i vincoli pandemici, la Federazione ha avuto il coraggio e la perseveranza di calendarizzare e svolgere i primi eventi nazionali, Campionati e tornei, che hanno registrato un significativo successo in termini di partecipazione di atleti e tecnici. A ciò si aggiungano l'incisive riforme regolamentari che il Consiglio federale ha approvato in soli 3 mesi - tra cui la revisione del verdetto richiesta a gran voce dai tecnici - ed il nuovo assetto organizzativo dato alla Nazionale Azzurra. 
Attraverso la politica di sostegno economico alle società - che si è concretizzata, nei primi 100 giorni post Assemblea elettiva, nell'erogazione di oltre 600.000,00 euro di contributi, diretti ed indiretti, all'attività pugilistica ordinaria regionale e nazionale - i nostri affiliati hanno ricominciato solerti a produrre pugilato all'interno delle palestre. 
Così, sotto la forte spinta riformatrice - che sta animando il governo federale - ed il miglioramento del quadro epidemiologico,  la locomotiva del movimento pugilistico italiano ha ripreso la sua marcia. 
Dal mese di marzo u.s., si è registrata un'impennata straordinaria dell'attività pugilistica testimoniata dalle 977 società affiliate (record storico della Fpi), i circa 43.000 tesserati ed i 465 eventi pugilistici all'interno dei quali si sono svolti oltre 4.200 match aob e pro.
Anche i risultati sportivi delle Rappresentative Azzurre non si sono fatti attendere: dopo le tre medaglie di bronzo ai Campionati mondiali youth ed i 4 pass olimpici conquistati a Parigi, sono arrivate altre 9 medaglie (4 ori, 1 argento e 4 bronzi) ai Campionati europei under 22 organizzati a Roseto degli Abruzzi.
Nell'ambito dello stesso Campionato europeo, Angela Carini è stata insignita del riconoscimento di miglior pugile del Torneo. 
In attesa dei Campionati italiani under 22, il sottoscritto è intenzionato a portare nel Consiglio federale del mese di luglio p.v., altre tre importanti innovazione che riguarderanno le Rappresentative Azzurre, i collegiali delle qualifiche schoolboys, junior e youth, ed infine l'attività dei pugili Pro.
Non mancheranno, ovviamente, ulteriori misure di sostegno economico all'attività pugilistica ed alle società affiliate. Misure che saranno individuate e deliberate dal Consiglio federale nel corso dell'anno, anche in virtù dell'avanzo di circa 400.000,00 euro, evidenziato nel bilancio consuntivo del 2020, maturato in conseguenza di un'oculata gestione amministrativo contabile.
In attesa dei Giochi olimpici,  sono sempre più convinto che il rilancio totale del movimento pugilistico italiano passi, inevitabilmente, attraverso la crescita di nuovi giovani talenti che la Federazione - insieme alle nostre società ed ai nostri tecnici - dovrà individuare e far crescere nelle migliori condizioni possibili. 

Vorrei sentitamente ringraziare, in ultimo, tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dei Campionati europei under 22 a Roseto degli Abruzzi. Come ho già detto, il prestigio del pugilato italiano si costruisce anche attraverso l'organizzazione di eventi internazionali sul suolo italiano. 
Per adesso,  godiamoci il sole che torna tiepidamente a brillare sul pugilato italiano. 
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi 

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 11/6/2021

QUALIFICAZIONI OLIMPICHE: LUCI ED OMBRE.

Nella giornata odierna, si è svolto il Consiglio federale che ha discusso ed approvato, tra l’altro, il Bilancio consuntivo 2020. 

Dal predetto bilancio consuntivo emergono chiari gli straordinari risultati conseguiti. La Federazione è riuscita a produrre uno sforzo straordinario di sostegno all’intero movimento pugilistico, mettendo a disposizione Euro 4.392.625,00. per l’attività sportiva nazionale ed internazionale, di cui oltre Euro 800.000,00 sotto forma di contributi alle società e agli atleti.

Peraltro, in virtù di una corretta gestione contabile –  per la quale mi sento di ringraziare il Segretario generale, Dott. Tappa, e lo staff del competente Ufficio federale – la Federazione ha riporto un avanzo di gestione pari a Euro 720.345,65 di cui circa Euro 300.000,00 già a disposizione dei Comitati regionali.

Tali dati dimostrano, inconfutabilmente, una sana e trasparente gestione da parte della Federazione, che tutti possono accertare anche attraverso la lettura diretta dei Bilanci che vengono pubblicati sulla specifica area del sito istituzionale F.P.I.

Il Consiglio ha anche deliberato lo stanziamento di circa Euro 50.000,00 – in denaro e sotto forma di materiale sportivo - per premiare i pugili, maschili e femminili, primi e secondi classificati ai prossimi Campionati nazionali di questo anno. Il premio sarà erogato anche ai rispettivi tecnici

Nel corso del Consiglio federale, il sottoscritto ha voluto anche esaminare i risultati ottenuti nel Torneo di qualificazione olimpica di Parigi. Al riguardo, mi sembra inequivocabile lo straordinario risultato storico conquistato dal movimento pugilistico nazionale: ben 4 atlete hanno raggiunto la qualificazione olimpica.

Tale risultato ci pone come una delle Nazionali Azzurre femminili più forti al mondo e sicuramente ci fa ben sperare in termini di podio olimpico.

Di certo, il risultato è frutto dell’innegabile lavoro svolto dalle società e dai tecnici – che ormai da qualche anno lavorano seriamente sull’attività di reclutamento e crescita delle atlete – e dello staff tecnico della Nazionale femminile.

L’Italia pugilistica dovrebbe essere fiera di questo risultato e soprattutto inneggiare le nostre atlete i cui pass olimpici non sono certo da meno di quelli relativi alle qualificazioni degli uomini. Non dimentichiamolo, il principio della parità di genere impone il pari rispetto, la pari dignità ed il pari valore dei risultati raggiunti da atleti ed atlete

Ovviamente non ci si può sottrarre ad una seria analisi delle mancate qualificazioni olimpiche da parte dei maschi. Peraltro ritengo che tale analisi vada fatta con precisione - scandagliando tutti i fattori che posso aver inciso sulla mancata qualificazione – senza correre il rischio di valutazioni superficiali che non ci aiuterebbero alla risoluzione dei problemi ed al rilancio del pugilato maschile.

In tal ottica, credo che vadano evidenziati i seguenti punti:

  1. rispetto al quadriennio precedente – ove i pugili maschi hanno beneficiato di 6 eventi di qualificazioneolimpica (APB, WSB, 3 Tornei internazionali ed i Campionati mondiali) – il CIO ha previsto un solo e secco Torneo continentale di qualificazione, cancellando in corso d’opera il Torneo mondiale per motivi legati al COVID;
  2. negli anni passati, la Nazionale non ha lavorato per un adeguato ricambio degli atleti. Le medaglie olimpiche - che sono venute in abbondanza dal 2004 al 2012 – non hanno indotto a pensare alla necessità di un fisiologico e naturale ricambio degli stessi atleti Azzurri medagliati;
  3. solo nel quadriennio precedente a questo, si è cominciato a lavorare seriamente sulla crescita del vivaio giovanile ovvero sulla ricerca del talento e quindi sul ricambio del parco atleti, anche in considerazione dell’assenza di medaglie ai Giochi olimpici di Rio 2016;
  4. con l’inizio di questo quadriennio, lo scrivente ha già operato una profonda revisione dell’assetto delle Squadre Azzurregià dal mese di marzo u.s.. Tale revisione terminerà nel mese di settembre p.v. e sicuramente vi saranno nuovi innesti nell’ambito delle varie Rappresentative;
  5. nel frattempo, la Federazione sta investendo incisivamente nella ricerca del talento attraverso la riforma dei Campionati italiani, l’organizzazione di stage per la qualifica schoolboys, la rimodulazione del modello di competizione per le fasce d’età 10-12 anni, il supporto all’organizzazione di eventi interregionali, l’erogazione di appositi contributi a chi svolge attività giovanile ed agonistica;
  6. l’approvazione, già avvenuta, di un pacchetto di riforme regolamentari che tendono ad alzare l’asticella per i passaggi di qualifica, stimolando alla crescita qualitativa degli atleti e di tutto il movimento;
  7. erogazione di appositi contributi per implementare e sostenere l’attività ordinaria pugilistica sul territorio;
  8. la necessità di avere a disposizione almeno due quadrienniper cogliere i frutti della programmazione finalizzata al potenziamento della qualità pugilistica. 

Ovviamente, occorre dire che il rilancio del pugilato passa inevitabilmente sulla capacità e la volontà delle nostre palestre di individuare e crescere i giovani talenti. La politica sportiva che la Federazione saprà mettere in atto nei prossimi anni, non potrà fare a meno del sapiente e quotidiano lavoro dei tecnici sul territorio.

Il sottoscritto è pronto a prendersi le responsabilità di una politica rilancio del movimento pugilistico ma sarà necessario operare tutti insieme – dirigenti federali, società, tecnici e gli altri addetti ai lavori – per riportare il pugilato italiano ai livelli che esso merita.

Anche negli sport individuali, come il pugilato, a vincere è sempre e solo il lavoro di squadra.   

   Il PRESIDENTE F.P.I.

Dott. Flavio D’Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 5/6/2021

Non si può prescindere dalla qualità. 
Mentre siamo in trepida attesa per gli esiti del Torneo di qualificazione olimpica di Parigi, il Consiglio federale ha approvato nella seduta odierna, un importante "pacchetto di riforme" che sarà fondamentale per il rilancio, in termini di qualità, del movimento pugilistico nazionale. 
Come era stato promesso nell'ambito dell'assemblea elettiva, la riforma segna una svolta - quasi una rivoluzione copernicana - nelle attività del settore Aob, settore Pro e nella formazione. 
In particolare, il Consiglio ha deliberato:
1) la possibilità per le Asd e le Ssd di organizzare direttamente i Titoli italiani Pro, intestandosi l'evento. Tale riforma era attesa da tempo da tutto il movimento pugilistico e, siamo convinti, darà una nuova ed importante scossa al circuito Pro che, non dimentichiamolo, vive proprio sui quotidiani sforzi delle palestre ove si allenano i nostri pugili. La Federazione farà da garante per il pagamento delle borse dei pugili, chiedendo alle società di versare anticipatamente una cauzione in denaro a copertura dell'intero importo dovuto agli atleti;
2) nuove modalità di svolgimento delle fasi finali dei Campionati italiani Aob. Nello specifico, per le qualifiche youth ed elite l'accesso a tali fasi avverrà attraverso la canonica fase regionale ed uno specifico torneo nazionale ad invito (riservato ai migliori 8 pugili per categoria di peso e, nel caso degli Elite, ad atleti under 26). L'accesso diretto alle fasi finali del Campionato italiano elite sarà previsto anche per i finalisti del Campionato italiano under 22 la cui partecipazione sarà allargata fino a prevedere, per alcune categorie di peso, i sedicesimi. Per le qualifiche schoolboys e junior, oltre al campione regionale si aggiungeranno nelle rispettive fasi finali dei Campionati italiani, per ogni categoria di peso, i migliori 4 atleti scelti sulla base del ranking. In sostanza, già dalle prossime finali dei Campionati italiani, si garantirà un aumento dei pugili partecipanti (partendo dai sedicesimi), si abbasserà l'eta media e si eviterà, come invece è successo nel passato, di lasciare a casa i pugili più forti. Accanto al criterio della rappresentanza di almeno un atleta per ogni regione, si applicherà il criterio della meritocrazia, attuando concretamente la politica sportivo della ricerca del talento. Anche per le fasi finali dei Campionati italiani elite donne, verrà adottato un aumento delle atlete partecipanti, partendo dai sedicesimi nelle categorie di peso in cui sono presenti più atlete di livello;
3) per il passaggio da elite II a elite I, al fine di garantire la qualità e l'adeguata crescita tecnico tattica dei pugili uomini, si effettuerà non più con 10 match ma con 15 per le categorie 49, 52, 56, 91 e +91kg  e 20 per le restanti categorie;

4) sempre con lo stesso intento (crescita della qualità e ricerca del talento), il passaggio degli atleti da Aob a Pro avverrà soltanto dopo aver effettuato 25 incontri con il 40% delle vittorie - da parte dei pugili appartenenti alle categorie di peso 49, 52, 56, 91 e +91 -  e 35 incontri ed il 40% delle vittorie per i pugili appartenenti alle restanti categorie di peso. Tale filtro è stato fissato affinché il circuito Pro veda  implementata la qualità dei match. Qualità che passa anche attraverso il bagaglio esperenziale accumulato dell'atleta nel circuito Aob. Ovviamente,  nel totale incontri, saranno considerati anche i match che il pugile ha effettuato nelle qualifiche schoolboys,  junior e youth;
5) è stato previsto un adeguato aumento dei match e della percentuale delle vittorie, che i pugili Pro dovranno possedere nel proprio curriculum, per il passaggio dalla terza serie alla seconda e da questa alla prima. Tale riforma, ispirata al criterio della meritocrazia, è finalizzata a far emergere i pugili Pro più promettenti e nello stesso tempo garantirà che i titoli italiani vengano disputati da atleti di livello ovvero con un bagaglio di esperienze adeguato. Peraltro, il passaggio dalla seconda serie alla prima non sarà più attuato con un meccanico automatismo ma dovrà essere sancito da una positiva valutazione del competente comitato che prenderà in considerazione il valore dei match sostenuti dal pugile nel corso della sua carriera da Pro. Ciò nella speranza di attenuare il fenomeno degli incontri ripetitivi (sempre con gli stessi atleti), su "misura" e di infimo livello che sono utilizzati come strumento per i passaggi di serie;
6) i pugili prima serie che dovranno sostenere i Titoli italiani Pro, saranno individuati non più attraverso la classifica - che alimenta automatismi che non assicurano qualità dei match - ma attraverso la valutazione, da parte della competente commissione, dei rispettivi curriculum ovvero dalla qualità dei match sostenuti. Nelle intenzioni,  la Federazione vuole rivalutare i Titoli italiani Pro, riportandoli ai gloriosi fasti del passato,  impedendo per il futuro che ci siano Titoli combattuti da pugili che non mostrano un adeguato livello tecnico tattico. Siamo sicuri che tale riforma sarà propedeutica ad un incremento della qualità dei pugili Pro che avranno solide basi per affrontare i titoli internazionali (Campionato europeo e mondiale);
7) un progetto di formazione integrata - dedicata a tutte le categorie di tesserati (tecnici, dirigenti,  medici, arbitri) - finalizzato alla omogeneizzazione dei contenuti didattici e a costruire percorsi formativi comuni. Con tale progetto, potrebbe essere attivata anche un'importante sinergia con la Scuola dello sport del Coni;
8)  istituzione di una commissione di studio sulla disabilità nella disciplina del pugilato con l'intento di integrare i diversamente abili nella pratica pugilistica per arrivare, nel futuro, all'eventuale realizzazione del pugilato paralimpico previa approvazione del CIP;
9) istituzione di una classifica generale specifica per l'attività amatoriale Gym boxe sui parametri della partecipazione e organizzazione degli eventi amatoriali;

10) erogazione contributo per l'attività Pro delle donne, che sarà quantificato con apposita circolare. 

La Federazione accompagnerà le riforme regolamentari con opportune misure di sostegno economico - tese a supporto l'incremento delle riunioni ovvero degli eventi pugilistici - da individuare, eventualmente, dopo l'approvazione del bilancio consuntivo che avverrà nel prossimo consiglio federale.
Una parte delle citate riforme prevede un notevole investimento, in termini di risorse finanziarie, da parte della Federazione ma siamo convinti che ciò sia assolutamente indispensabile per il rilancio qualitativo del nostro movimento. 


Il Presidente della FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi. 

Il punto del Pres. D'Ambrosi: Revisione del verdetto. La sfida è vinta.

Revisione del verdetto. La sfida è vinta. 

 

Da poco è terminata la seconda edizione dei "Campionati italiani" di categoria femminili - introdotti per la prima volta nel precedente quadriennio - che hanno visto gareggiare 111 giovanissime pugilesse alcune delle quali hanno mostrato abilità tecnico tattiche di ottimo livello. 

Per la prima volta nella storia di questa Federazione,  è stata applicata la Revisione del verdetto. Tutto il popolo del pugilato lo aveva chiesto a gran voce ed il sottoscritto e la sua squadra di governo, lo avevano inserito nel programma elettorale. 
Su richiesta dei tecnici, sono stati 4 i match oggetto della procedura di revisione. Il verdetto ai punti è stato rivisto - secondo le norme approvate recentemente - per due di questi match. Per gli altri due è stato, invece, confermato il verdetto. Una delle due pugilesse che hanno beneficiato della revisione del verdetto, è diventata Campionessa Italiana.
Dalle parole si è passati ai fatti. La promessa di tutelare i pugili di fronte ad un verdetto discutibile,  è stata mantenuta. Il tabù dei verdetti "blindati ed insindacabili" è caduto e con esso qualsiasi retro pensiero sulla buona fede e la trasparenza di chi opera - la classe arbitrale - con passione e qualità.

Proprio alla classe arbitrale va il mio accalorato plauso per aver saputo mettersi in discussione e ribaltare verdetti dati, poco prima, dai loro colleghi. Sono sicuro che questo farà crescere ancora di più la loro qualità visto che - a livello empirico - proprio l'errore crea la dovuta esperienza per edificare i futuri successi, anche di natura professionale.

L'altro plauso va ovviamente ai tecnici che, sempre con intelligenza ed estremo equilibrio, non hanno abusato della prerogativa di revisione del verdetto a loro concessa ma hanno utilizzato tale facoltà con "granu salis" ed equilibrio ovvero in quei match ove doveva essere utilizzato. 
Se pur positivo il primo test della revisione, cercheremo di perfezionare ancora di più la procedura, correggendo alcune piccole criticità che sono emerse e garantendo non solo il pugile per il quale è stata avanzata la richiesta di revisione ma anche il suo avversario risultato vincente al primo verdetto. In altre parole,  l'eventuale revisione dovrà assicurare che il verdetto sia stato emesso con attenzione,  equilibrio e soprattutto che sia stato conforme all'andamento del match.
In ultimo,  vorrei soffermare l'attenzione sul bellissimo collegiale riservato ai pugili schoolboys - svoltosi a Roseto in contemporanea ai Campionati italiani femminili - che ha visto la partecipazione di oltre 70 giovani promesse del pugilato italiano. 
Nei prossimi giorni ci saranno altre nuove sorprese. La rivoluzione annunciata è solo all'inizio! Le sfide non sono finite ma noi siamo pronti.


Il Presidente della FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi. 

Conferenza dei Presidenti CR FPI 26/5/2021: Il Report del Presidente D'Ambrosi

In data 26 maggio u.s., ha avuto luogo la Conferenza dei Presidenti dei Comitati Regionali. Nel corso dell'incontro, è emerso un clima di estrema soddisfazione per lo straordinario incremento dell'attività pugilistica, registrato negli ultimi mesi. Ciò nonostante il quadro pandemico che ancora imperversa e impone le precauzioni che tutti noi conosciamo.

Ai Presidenti sono stati illustrati, a grandi linee, gli obiettivi che la Federazione vuole raggiungere a breve termine tra cui le incisive riforme regolamentari che porteranno nuova linfa e qualità al movimento pugilistico nazionale.

In particolare, lo scrivente ha presentato il pacchetto di riforme, che saranno approvate nel prossimo Consiglio federale del 5 giugno p.v., che andranno ad incidere sulle formule organizzative dei Campionati italiani maschili, sui passaggi di serie dei pugili e sulla progressione da pugile Aob a pugile Pro. Riforme che avranno l'obiettivo di incrementare la qualità dei Campionati italiani e dei match Aob e Pro.

Sempre nel corso della riunione, è stato chiarito che il supporto economico alle società che organizzano le riunioni ordinarie – legato ai maggiori costi sanitari dovuti alle misure di contrasto al COVID – potranno continuare fino alla fine dell’emergenza pandemica.

Ai Presidenti di Comitato è stato chiesto, altresì, di indicare idonee strutture sportive e ricettive – nell'ambito delle rispettive Regioni di appartenenza – per organizzare stage o collegiali finalizzati all’attuazione del progetto “Nazionale itinerante”. Attraverso tale progetto la Federazione vuole portare i tecnici delle varie Rappresentative Azzurre sul territorio al fine di individuare giovani talenti da coltivare e crescere in proiezione futura.

Nell'ottica di ammortizzare i costi legati alle visite mediche di idoneità, il sottoscritto ha voluto conoscere se – all'interno di ciascuna Regione - vi fossero dei presidi sanitari con i quali la Federazione potesse concludere delle Convenzioni per ottenere degli sconti riservati ai tesserati FPI. In tal senso, alcuni Presidenti hanno indicato delle strutture sanitarie sulle quali verranno effettuati dei sondaggi per verificare la disponibilità a stipulare le menzionate Convenzioni.

In attesa del Torneo di qualificazione olimpica – che si svolgerà a Parigi dal 4 all'8 giugno p.v. – da domani partiranno i Campionati italiani femminili di categoria che vedranno impegnate a Roseto degli Abruzzi atlete provenienti da tutta Italia, alle quali faccio un grosso in bocca al lupo.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi 

Parola al Presidente: Auguri al mondo sportivo italiano

Auguri al mondo sportivo italiano
Ringrazio gli amici per i tanti auguri ricevuti nel giorno del mio compleanno e colgo l'occasione per girare gli auguri allo sport italiano ed a tutti gli operatori che, a qualsiasi titolo, contribuiscono a renderlo vivo, esaltandone la dimensione etica, pedagogica oltreché l'aspetto competitivo. 

Da oltre un anno, il movimento sportivo soffre le nefaste conseguenze di una pesante pandemia che ha stravolto la vita in tutti i paesi del mondo.
Nonostante la tempra ed il carattere, il mondo sportivo italiano - composto da enti, società, atleti, tecnici ed altre figure professionali - è stato messo a dura prova.
Di questo ho testimonianza diretta dalle società che costituiscono l'ossatura del pugilato italiano, molte delle quali sono state costrette ad abbandonare l'attività,  lasciando sulla strada tecnici ed atleti. 
Forse siamo alla fine del tunnel e si comincia ad intravvedere una piccola luce fioca. Lo spero. Perché i tanti sodalizi sportivi sono veramente alle ultime spasmodiche energie ed adesso sognano di risalire velocemente la china.
Di  certo, non saranno iniziative ed interventi episodici a rilanciare il settore sportivo così depresso dalla pandemia. Settore che, ogni volta è utile ribadirlo, rappresenta uno straordinario strumento di promozione del benessere psicofisico,  sviluppo delle relazioni sociali nonché potente mezzo di integrazione e formazione dell'individuo.
Nei prossimi mesi, l'intero movimento sportivo si attende una seria programmazione, concreti investimenti e solide certezze coerenti con una politica che rimetta in moto la pratica sportiva di base e quella di alto livello. 
Come Federazione, siamo già partiti nel 2020 con i provvedimenti di sostegno e rilancio dell'attività pugilistica che ha mostrato, infatti, incoraggianti segnali di ripresa con un aumento strepitoso, dall'inizio del mese di marzo u.s., di affiliazioni,  tesseramenti e manifestazioni regionali e nazionali. 
Nel mese di giugno p.v., la Fpi continuerà l'opera intrapresa, con il lancio di un'estesa "campagna di promozione dell'attivita pugilistica", finalizzata ad incrementare il bacino d'utenza nelle nostre società affiliate, nonché un'incisiva riforma regolamentare tesa ad innalzare la qualità dei nostri atleti.
Dal 24 maggio p.v., con l'ultimo provvedimento normativo, che stabilisce l'apertura di tutte le palestre, sarà possibile riprendere anche l'attività giovanile e pre pugilistica. Dal mese di giugno,  le competizione pugilistiche all'aperto saranno accessibili al pubblico sempre nel rispetto dei dovuti distanziamenti.
Il treno dello sport ha ripreso la sua corsa. Sarà importante portarlo sui giusti binari.

 


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi 

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 30/4/2021

LA QUALITA’ PUGILISTICA E LA CULTURA DELLE REGOLE

Nonostante la grave pandemia, continua incessante il lavoro della Federazione e delle società affiliate. In questi ultimi due mesi si è registrato un rigoglioso aumento dell’attività pugilistica attraverso l’attività ordinaria, interregionale e nazionale.

La Federazione ha raggiunto il record storico di 953 società affiliate, a testimonianza degli umori positivi e delle aspettative che tutto il movimento pugilistico nutre nella Federazione e nel suo lavoro quotidiano.

Da questo mese ha preso il via una sequenza di eventi nazionali che porteranno sul ring centinaia di pugili. Solo il Torneo Mura, da poco concluso, ha visto gareggiare oltre 220 giovani pugili tra quali sono spiccati diversi talenti che potranno essere i campioni del domani.

La prossima settimana avrà come protagonista il Torneo femminile WBL a cui seguiranno il Campionato Italiano femminile S/J/Y, il Torneo di qualificazione olimpica di Parigi, il Campionato Europeo Under 22 ed il Campionato italiano Under 22. Il movimento Pro non sarà da meno e offrirà altri eventi di rilievo internazionale nel mese di maggio p.v. a cui si aggiungeranno i consueti Titoli italiani.

Gli sforzi ed i cospicui investimenti federali cominciano a produrre i loro effetti e le società, con i loro tecnici ed atleti, partecipano con vivo entusiasmo ed energia al ricco menù pugilistico che ci ha regalato, di recente, anche 3 medaglie di bronzo ai Campionati Mondiali Youth in Polonia.

Anche a livello mediatico, la politica federale comincia a dare i suoi frutti. La Rai ha deciso di tornare ad investire sulla nostra disciplina e dopo il Campionato mondiale IBO, trasmesso su Rai2 nella giornata del 23 aprile u.s, saranno offerti nel mese di maggio p.v., su Rai sport, altri eventi pugilistici Pro.

Tuttavia, l’ampia analisi positiva non può farci perdere di vista le problematiche e le criticità che il movimento pugilistico si trascina ormai da anni e che ad inizio di questo quadriennio si sono ripetute con mesta frequenza. Credetemi non è solo una questione di ricercare i mezzi e le iniziative più appropriate ovvero gli investimenti più oculati per garantire il definitivo rilancio del pugilato.

Il problema è molto più radicato e profondo e riguarda da un lato l’assenza di qualità agonistica e tecnica che si denota in alcuni match e dall’altro la totale noncuranza della cultura del rispetto delle regole che si traduce nella volontà, di certi personaggi, di essere al di sopra di tutto e tutti nella ricerca del proprio tornaconto personale. 

Per quanto concerne il primo aspetto, ritengo che sia necessario – per fa guadagnare nuovamente le luci della ribalta alla nostra nobile arte - fare un passo indietro, mettendo sul ring incontri validi, agonisticamente equilibrati e con pugili che dimostrino le giuste capacità tecnico tattiche. Il nostro movimento non può più essere rappresentato da match che mostrano di essere non consoni alla nobile tradizione di questa nostra disciplina sportiva.

Per tale motivo sarà indispensabile - oltre che un serio investimento nella ricerca del talento attraverso iniziative e strumenti per crescere i giovani pugili - una profonda ed incisiva riforma delle formule che riguardano i Campionati italiani Pro ed AOB. Riforma che dovrà essere accompagnata da un significativo incremento dei processi di selezione per la scelta dei pugili che dovranno far parte delle Squadre Azzurre, nonché da seri processi formativi dei giovani tecnici.

Sarà indispensabile, altresì, far emergere con chiarezza e premiare l’enorme lavoro a carico delle ASD nell’organizzazione di eventi Pro. Dovranno passare alcuni anni ma se non crescerà la qualità dei match, la nostra disciplina avrà un futuro incerto e probabilmente non potrà essere più competitiva a livello internazionale. 

Il secondo aspetto – relativo alla trasgressione delle regole – e quello che più mi colpisce. Per una disciplina sportiva, il pugilato, che richiede ed insegna il rispetto dei regolamenti è assai paradossale che alcuni personaggi vivano con sofferenza l’osservanza delle norme – siano esse di carattere sportivo che dell’ordinamento generale - e si sentano lesi ogniqualvolta non gli sia garantita, per il perseguimento dei loro interessi, l’esenzione o la deroga alla sacrosanta e legittima regola.

Tali personaggi, pochissimi a dir la verità, mancano di qualsiasi cultura del rispetto delle regole e purtroppo si accompagnano, in alcuni casi, a chi utilizza la mannaia per nuocere alla dignità di dirigenti federali, tesserati, tecnici ed atleti e di tutto il movimento pugilistico italiano.

In questo quadriennio, la Federazione sarà inflessibile nella volontà di ripristinare una normale cultura della legalità, ricorrendo se necessario a tutti i mezzi della giustizia sportiva ed ordinaria qualora si insista in tali assurdi comportamenti.    

In ultimo, mi preme riportarvi le risultanze sintetiche del Consiglio federale che ha avuto luogo nella giornata odierna:

  1. lancio dal mese di giugno p.v., di una massiccia campagna promozionale dell’attività pugilistica – attraverso l’utilizzo di testimonial ovvero di grandi pugili del passato – che incrementi il bacino d’utenza delle palestre gestite dalle nostre società affiliate. Con tale campagna promozionale, si ribadirà, altresì, che l’attività pugilistica, sia essa amatoriale o agonistica, è assolutamente ed esclusivamente legata – come testimonia lo Statuto federale approvato dal CONI – alla FPI;
  2. proposta di modifica del regolamento Pro nella parte concernente il nulla osta allo svolgimento dei Campionati italiani. La riforma dovrà garantire qualità e soprattutto equilibrio nelle sfide per difendere o aggiudicarsi il Campionato Italiano Pro. Le tante risorse che la Federazione sta investendo, richiedono spettacoli pugilistica adeguati;
  3. nomina dei componenti degli organi di giustizia e della procura federale per il quadriennio 2021/2024;
  4. nomina degli organi del Settore Sanitario per il quadriennio 2021/2024.

 Il Presidente della FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi

Il punto del Pres. D'Ambrosi: IL RECUPERO DELLA TRADIZIONE

Nonostante i problemi creati dalla pandemia, l’inizio del quadriennio ci induce all’ottimismo grazie ai risultati incoraggianti ed al deciso incremento dell’attività pugilistica registrati nel primo trimestre di questo anno.  

Le tre medaglie di bronzo conquistate ai “Campionati Mondiali Youth Maschili e Femminili”, il record storico di società affiliate (948) raggiunto dalla Federazione nei giorni scorsi ed il ritorno, dopo circa 20 anni, di un Titolo Mondiale Pro su Rai 2, sono solo una parte delle tante positività che testimoniano ancora una volta la forte sinergia tra il meritorio lavoro svolto sul territorio dalle nostre società e la politica del governo federale per il rilancio del movimento pugilistico.     

Tuttavia, il percorso di rilancio della “nobile arte italiana" non può fare a meno di una realistica presa di coscienza sulle sempre maggiori difficoltà di imporsi a livello internazionale dove primeggiano Paesi che - se pur di minore tradizione rispetto all’Italia - vantano risorse umane ed economiche neanche minimamente paragonabili a quelle nostrane.   

Nonostante ciò, l’Italia pugilistica è ancora tra le prime dieci nazioni al mondo grazie all’impagabile lavoro delle nostre società e dei tecnici che ho definito amabilmente gli “artigiani del pugilato”.

Peraltro, se vogliamo ancora primeggiare, come negli anni passati, sono convinto sulla necessità di rinnovare ed implementare le politiche promozionali e di sviluppo del movimento pugilistico nazionale. 

In quest’ottica, ritengo che il rinnovamento debba prevedere obbligatoriamente – anche se all’apparenza può sembrare un paradosso - un recupero del passato ovvero delle tradizioni e del patrimonio tecnico-tattico proprio dell’Italia pugilistica.

Quel patrimonio che ha fatto grande la nobile arte Italiana e che è indispensabile recuperare attraverso un approccio che si basi non solo sulla realizzazione di grandi eventi pugilistici o su uno sterile e non prospettico incremento dell’attività, bensì nella prioritaria formazione delle giovani leve con la “tecnica pugilistica” che appartiene al Dna storico del nostro Paese e dei grandi maestri del passato. 

Insomma, un approccio che veda la Federazione impegnata a riportare, nell’alveo della tradizione pugilistica nazionale, il nostro movimento che deve la sua gloria proprio alle gesta dei grandi pugili cresciuti all’insegna di quell’originale “marchio di fabbrica italiano”.

In tal senso, sarà indispensabile operare sui diversi fattori che oggi possano abbattere quelle criticità e distonie che ci hanno allontanato dal glorioso passato pugilistico, tra i quali:

  1. l’avvio di una massiccia campagna di promozione del pugilato tra i giovani che appartengono alla fascia dì età dai 5 ai 17 anni tale da permettere la ricerca, l’individuazione e la crescita del talento, con un deciso incremento del bacino d’utenza per lenostre società affiliate. Risultato che dovrà essere raggiunto anche con un forte investimento nel circuito Pro, vera vetrina del pugilato italiano ed internazionale;
  2. una più attenta selezione e formazione dei giovani aspiranti tecnici che dovranno rispondere a requisiti certidi insegnamento che richiamino l’impostazione tecnico tattica propria della tradizione pugilistica italiana. Non è sufficiente essere dei bravi metodologi nella preparazione delle abilità condizionali se poi si soffre di gravi carenze nell’insegnamento delle abilità tecniche e tattiche del pugilato. Anche i nuovi corsi di aggiornamento, per tecnici e formatori, dovranno essere improntati a tale principio
  3. incremento dei processi selettivi dei giovani talenti, finalizzati all’accesso nelle squadre Azzurre. Tale risultato potrà essere raggiunto nell’individuazione di strutture, su tutto il territorio nazionale, che fungano da “Centri federali itineranti” e portino ad un cospicuo aumento dei collegiali riservati ai giovani pugili;
  4. sostegno a quelle società affiliate che investano nell’attività agonistica giovanile e nell’organizzazione di riunioni ove siano protagonisti pugili schoolboys/schoolgirl, junior e youth.

Siamo all’inizio di una rivoluzione copernicana che rimetterà al centro della “galassia pugilato” quel patrimonio tecnico e di valori nucleo della grande tradizione pugilistica italiana. 

Il PRESIDENTE F.P.I.

Dott. Flavio D’Ambrosi

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