Lente di ingrandimento

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Le medaglie presenti non bastano. Il futuro del pugilato italiano passa attraverso la capacità di far crescere i vivai giovanili e di creare la giusta osmosi tra Aob e Pro.

Le medaglie presenti non bastano. Il futuro del pugilato italiano passa attraverso la capacità di far crescere i vivai giovanili e di creare la giusta osmosi tra Aob e Pro.

Con i 6 bronzi dei recenti "Campionati europei" schoolboys/schoolgirl, sono 26 le medaglie ottenute - dal mese di marzo u.s. - nelle competizioni internazionali (Campionati europei e mondiali di categoria).
Le medaglie sono un buon viatico e testimoniano l'ottimo lavoro dei tecnici di società - nella crescita dei giovani talenti  - e dei componenti dello staff Azzurro. 
Peraltro, non dobbiamo dimenticare che - a prescindere dalla medaglia olimpica di Irma Testa - il movimento pugilistico Azzurro è ancora lontano da quella posizione di alto livello che meriterebbe in relazione alla sua gloriosa storia. 
Tanto che i Campionati mondiali elite - che si svolgeranno a fine anno - rappresenteranno impresa non facile, considerando che nella Nazionale maschile il primo timido tentativo di ricambio del parco atleti è cominciato dal 2017 e che il 2020 è stato praticamente un anno perso a causa del Covid.
Per superare tale criticità, la Federazione ha già stanziato - in continuità con il quadriennio passato - oltre 1.300.000,00 euro (per l'attività ordinaria e nazionale), concentrando le risorse soprattutto sulle qualifiche schoolboys, junior e youth.
Dal mese di settembre p.v., avremo anche il definitivo assetto delle Squadre Azzurre, basato su un'organizzazione piramidale - per quanto concerne le responsabilità - ed orizzontale relativamente alla distribuzione delle funzioni e competenze. 
Per le squadre Azzurre di categoria sono stati scelti dei tecnici con spiccate attitudini all'insegnamento delle abilità tecnico tattiche di base, e con la capacità di lavorare in stretta sinergia con i tecnici delle società. In altre parole, in questa fase della carriera i giovani atleti dovranno apprendere i fondamentali del pugilato - quelli che la tradizione ci ha tramandato - e si dovrà, nei limiti del possibile, rendere omogeneo l'insegnamento e la preparazione tra società e Squadre Azzurre. 
Diverso il discorso per le squadre elite per le quali è fondamentale la figura di un tecnico che sappia gestire psicologicamente gli atleti, supportandoli nei momenti di maggiore pressione come quelli di avvicinamento all'evento sportivo, e nello stesso momento adotti un metodo rigorosamente scientifico per lo sviluppo delle capacità condizionali. Insomma, un tecnico che abbia maturato la giusta esperienza internazionale ed il giusto equilibrio nella gestione delle risorse umane e che sappia costruire allenamenti diversificati come "abiti su misura" per l'atleta.
Ovviamente sarà fondamentale - come sempre - il lavoro certosino delle nostre società e dei nostri tecnici che, sono certo, sapranno individuare e crescere i giovani talenti. Non è retorica se affermo, e ormai lo faccio da tempo, che i successi del nostro movimento pugilistico italiano passano inevitabilmente attraverso l'impegno quotidiano della preziosa rete di affiliati e tesserati che operano sul territorio. 
Sarà poi compito della Fpi coordinare tutto il movimento e far si che alle società affiliate arrivino i giusti supporti, anche attraverso contributi di natura economica. In tale ottica, è già allo studio l'ipotesi di applicare una sostanziale riduzione del costo legato all'affiliazione delle società per 2022. Iniziativa che faceva parte del programma elettorale dello scrivente. 
In ultimo, mi preme evidenziare che in vista dei prossimi Giochi olimpici di Parigi, nulla vieti di pensare ad un possibile utilizzo di pugili Pro nel circuito Aob ovvero nelle qualificazioni olimpiche, anche in considerazione delle nuove categorie di peso stabilite dall'Aiba e del nuovo modo di valutare il match da parte dei giudici, sempre più simile a quello adottato per i match pro.
Di contro, sarà incentivato il passaggio di pugili Aob - che militano in Nazionale da diverso tempo ovvero hanno già partecipato ad un olimpiade - nel circuito Pro con la certezza che questo possa incidere positivamente nella qualità di quel circuito e dar luogo a quel naturale ricambio del parco atleti delle Squadre Azzurre elite.
Ritengo, infatti, che sia giunto il momento di creare tra i due circuiti, Aob e Pro, una funzionale osmosi che sia utile anche ai pugili.
Non sarà facile, ci vorrà tempo ma siamo determinati a riportare il pugilato italiano al posto che merita. 
Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi 

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 23/7/2021

Ci siamo.
Oggi avranno inizio i "Giochi olimpici di Tokyo" e forse per una questione scaramantica, si è deciso di fissare l'ultimo Consiglio federale di questa estate. 
In attesa dell'epilogo della manifestazione olimpica, il Consiglio ha preso altre importanti decisioni tra cui:
1) l'estensione fino al 30 settembre p.v., del supporto economico fornito alle società per comprimere i costi derivanti dalle spese sanitarie legate al Covid. In tal senso, verranno erogati altri 50.000,00 euro ai Comitati regionali che provvederanno a distribuirli sotto forma di contributo, per le motivazioni sopra dette, alle società organizzatrici di eventi;
2) il mantenimento dello stanziamento fornito ai Comitati regionali, per l'organizzazione di eventi interregionali - riservati alle qualifiche schoolboys, junior e youth - che si stanno rilevando assolutamente utili alla crescita dei giovani talenti;
3) l'avvio nel mese di settembre p.v., del progetto che prevede l'organizzazione di collegiali regionali - riservati sempre alle qualifiche schoolboys,  junior e youth - che saranno utili per individuare e segnalare giovani pugili da introdurre eventualmente nelle squadre Azzurre. Coordinati dai Comitati regionali e seguiti da Francesco Damiani, i collegiali saranno calendarizzati e le spese connesse a tale attività saranno sostenute direttamente dalla Federazione. Per tale iniziativa, la Fpi investirà circa 30.000,00;
4) riassetto dell'organico concernente le squadre Azzurre  con l'inserimento, da settembre p.v., di un responsabile della squadra Azzurra schoolboys maschile nella persona di Patrizio Oliva. Oliva sarà utilizzato anche come testimonial e uomo immagine Fpi. Organico che il Consiglio federale definirà totalmente entro la fine di agosto pv.;
5) definizione dei calendari dei Campionati italiani che si svolgeranno dal mese di settembre. Al riguardo,  è utile evidenziare che uscirà a breve la circolare disciplinante le nuove modalità di svolgimento dei Campionati che, come più volte detto, prevederanno un aumento dei pugili partecipanti ed una crescita della qualità delle fasi finali dei medesimi Campionati. Per tale formula si prevede che la Fpi investa circa 120.000,00 più degli scorsi anni. Si prevede che alla prima eliminatoria delle fasi finali, i sedicesimi, partecipino oltre 400 pugili;
6) revisione del regolamento che prevede il fermo di dieci giorni per la caduta della lente a contatto nel corso dell'incontro;
7) avvio di uno studio di fattibilità sull'eliminazione del libretto cartaceo dei pugili Aob, ormai anacronistico ed obsoleto rispetto al possibile utilizzo della banda dati oggi esistente. Tale misura faciliterebbe la gestione documentale dell'attività degli atleti, attraverso la completa informatizzazione di tutti i dati collegati all'attività pugilistica (match svolti, risultati conseguiti, passaggi di qualifica e serie, visite mediche, tesseramento, trasferimenti, ecc.);
8) confermato lo sconto del 50% sul tesseramento dei pugili, qualifiche giovani ed amatoriale, effettuato  da settembre fino alla fine dell'anno;
9) previsti dei seminari nazionali specifici per l'aggiornamento dei tecnici. 
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi 

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi : La strada è quella giusta.

La strada è quella giusta.

Anche ai "Campionati europei junior" il pugilato italiano ha mostrato incoraggianti segnali di risveglio, dimostrando che si è intrapresa la giusta strada nella ricerca e crescita del talento.

Sono arrivate, infatti, altre 7 medaglie - 2 argenti e 5 bronzi - che si aggiungono alle 13 già conquistate nei recenti eventi internazionali pugilistici.

Così, dal mese di marzo u.s fino ad oggi, sono ben 20 le medaglie internazionali conquistate - in campionati mondiali ed europei di categoria - dai giovani talenti del movimento pugilistico italiano.

Risultato straordinario che ripaga le fatiche e la robusta passione delle tante società e dei tecnici che quotidianamente - all'interno delle loro palestre - forniscono un contributo determinante alla crescita del pugilato italiano.

A loro va il mio ringraziamento come ai giovani pugili medagliati ed agli staff tecnici delle Nazionali Azzurre.

Contemporaneamente ai Campionati europei sono giunti al termine i Campionati italiani under 22 che hanno visto la partecipazione di ben 124 pugili in rappresentanza di 88 società.

Vi rammento che i finalisti di tale Campionato accederanno direttamente alle fasi finali dei Campionati italiani assoluti, inaugurando la nuova formula ovvero il nuovo processo di selezione dei pugili, basato sulla meritocrazia e sulla ricerca del talento.

Peraltro, la Federazione non si fermerà neanche nel mese di luglio; mese in cui sono stati programmati una Conferenza dei Presidenti dei Comitati regionali ed un Consiglio federale nell'ambito dei quali verranno discusse ed approvate nuove iniziative a sostegno dell'attività pugilistica ordinaria e nazionale.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio D’Ambrosi

Il Punto del Presidente Flavio d'Ambrosi:

 

Purtroppo devo constatare, con forte stupore e rammarico, che il pugilato è reso strumento per ogni tipo di miserevole campagna politica o per identificare i peggiori istinti tribali ed arcaici dell'uomo quali violenza, sopraffazione e quant'altro di disumano.
Realtà mistificata che ovviamente è agli antipodi dei sani e veri valori della nobile arte quali: il rispetto delle regole, sia tecniche che comportamentali, degli avversari, mai visti come nemici, senza contare il prezioso effetto inclusivo e di recupero sociale che tale antica disciplina stimola soprattutto nelle aree territoriali più coinvolte da endemici fenomeni di devianza giovanile.
Solo chi è miope o in malafede, non coglie nel pugilato uno strumento di crescita sociale ed un potente driver pedagogico oltreché una millenaria disciplina olimpica che proprio ai valori dell'Olimpismo radica la sua ragione d'essere.

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: La strategia di rilancio attraverso la corretta programmazione della politica sportiva.

La strategia di rilancio attraverso la corretta programmazione della politica sportiva.

La politica sportiva di rilancio ed implementazione dell'attività pugilistica, nazionale ed internazionale, non può fare a meno di una corretta programmazione dei vari strumenti funzionali a tali obiettivi.
Per questo, chi scrive ha individuato diversi segmenti temporali ovvero fasi in cui programmare ed attuare le iniziative utili a perseguire il disegno generale di incremento qualitativo e quantitativo del pugilato italiano.
In tale ottica, sono state elaborate tre fasi in cui articolare la politica sportiva federale:
Prima fase - denominata post pandemica (o di uscita dalle fase pandemica) e di preparazione ai Giochi olimpici di Tokyo. In questa fase, che terminerà nel mese di settembre p.v., il Consiglio federale ha attuato i seguenti step:
1) un parziale riassetto dell'organizzazione delle Squadre Azzurre, anche in relazione ai Giochi olimpici di Tokyo;
2) rilancio dell'attività ordinaria, amatoriale ed agonistica, attraverso l'adozione di specifiche misure di sostegno economico e la ripresa dell'attività nazionale (Tornei e Campionati) ed internazionale;
3) preparazione all'attuazione della seconda fase con l'approvazione di specifiche riforme regolamentari che predisponessero anche all'incremento dell'attività pugilistica.
I risultati di questa prima fase, della durata di circa 6 mesi (da marzo ad agosto 2021) sono stati straordinari e comunque al di la delle più rosee aspettative, sia in termini di competitività che di ripresa dell'attività pugilistica:
1) conseguite, fino ad oggi, 12 medaglie a livello internazionale e 4 pass olimpici;
2) prepotente ripresa dell'attività pugilistica ordinaria e nazionale che ha registrato, dal mese di marzo fino ad oggi, 977 società affiliate (record storico per la Fpi), oltre 42.000 tesserati, oltre 500 eventi pugilistici, agonistici ed amatoriali, ed infine oltre 2.100 match pugilistici (Aob e Pro);
3) erogazione di oltre 600.000 euro, anche sotto forma di contributi diretti ed indiretti alle società - per l'attività ordinaria, interregionale e nazionale - e per specifici progetti rivolti alle qualifiche schoolboys, junior e youth;
4) introduzione di un nuovo metodo di scelta della governance arbitri giudici, revisione delle fasi finali dei Campionati italiani Aob tesa ad incrementare qualità e quantità dei pugili partecipanti, revisione del verdetto ai punti, assegnazione dell'organizzazione dei Titoli italiani alle società asd e ssd (con l'eliminazione del monopolio delle società organizzatrici), ridefinizione dei parametri per i passaggi dal settore Aob a quello Pro nonché per i passaggi di serie Pro ed infine cancellazione della classifica per l'individuazione degli sfidanti al Titolo italiano Pro;
5) organizzazione a Roseto degli Abruzzi, del prestigioso Campionato europeo under 22 che ha visto la partecipazione di ben 41 Paesi del continente ed oltre 300 pugili, uomini e donne, sfidarsi sul ring in quello splendido paesaggio abruzzese.
La seconda fase, che inizierà a settembre e terminerà nel 2023, prevede 5 step principali:
1) definitivo riassetto delle Squadre Azzurre con l'obiettivo di preparare i Giochi olimpici di Parigi 2024;
2) incremento della qualità dell'attività pugilistica ordinaria e nazionale attraverso specifici interventi di individuazione e crescita del talento;
3) riduzione dei costi, a carico delle società, per l'attività pugilistica ed erogazione di appositi contributi a sostegno dell'attività ordinaria, anche attraverso la ricerca di apposite sponsorizzazioni;
4) implementazione dei processi formativi e recupero della tradizione tecnico tattica facente parte del patrimonio italiano;
5) rilancio dell'attività Pro attraverso specifici interventi di sostegno alle società organizzatrici e divulgazione massmediatica degli eventi di alto livello;
La terza fase riguarderà il 2024, l'anno olimpico, e si concretizzerà sulla base dei risultati raggiunti fino al 2023.
Adesso ultimo sforzo della prima fase quello che ci condurrà verso Tokyo..
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D’Ambrosi: Semestre da incorniciare

Semestre da incorniciare.


Dopo l'assemblea elettiva del mese di febbraio u.s., ci siamo posti un imperativo categorico: fare presto e fare bene per un deciso rilancio del pugilato italiano. 
Nonostante i vincoli pandemici, la Federazione ha avuto il coraggio e la perseveranza di calendarizzare e svolgere i primi eventi nazionali, Campionati e tornei, che hanno registrato un significativo successo in termini di partecipazione di atleti e tecnici. A ciò si aggiungano l'incisive riforme regolamentari che il Consiglio federale ha approvato in soli 3 mesi - tra cui la revisione del verdetto richiesta a gran voce dai tecnici - ed il nuovo assetto organizzativo dato alla Nazionale Azzurra. 
Attraverso la politica di sostegno economico alle società - che si è concretizzata, nei primi 100 giorni post Assemblea elettiva, nell'erogazione di oltre 600.000,00 euro di contributi, diretti ed indiretti, all'attività pugilistica ordinaria regionale e nazionale - i nostri affiliati hanno ricominciato solerti a produrre pugilato all'interno delle palestre. 
Così, sotto la forte spinta riformatrice - che sta animando il governo federale - ed il miglioramento del quadro epidemiologico,  la locomotiva del movimento pugilistico italiano ha ripreso la sua marcia. 
Dal mese di marzo u.s., si è registrata un'impennata straordinaria dell'attività pugilistica testimoniata dalle 977 società affiliate (record storico della Fpi), i circa 43.000 tesserati ed i 465 eventi pugilistici all'interno dei quali si sono svolti oltre 4.200 match aob e pro.
Anche i risultati sportivi delle Rappresentative Azzurre non si sono fatti attendere: dopo le tre medaglie di bronzo ai Campionati mondiali youth ed i 4 pass olimpici conquistati a Parigi, sono arrivate altre 9 medaglie (4 ori, 1 argento e 4 bronzi) ai Campionati europei under 22 organizzati a Roseto degli Abruzzi.
Nell'ambito dello stesso Campionato europeo, Angela Carini è stata insignita del riconoscimento di miglior pugile del Torneo. 
In attesa dei Campionati italiani under 22, il sottoscritto è intenzionato a portare nel Consiglio federale del mese di luglio p.v., altre tre importanti innovazione che riguarderanno le Rappresentative Azzurre, i collegiali delle qualifiche schoolboys, junior e youth, ed infine l'attività dei pugili Pro.
Non mancheranno, ovviamente, ulteriori misure di sostegno economico all'attività pugilistica ed alle società affiliate. Misure che saranno individuate e deliberate dal Consiglio federale nel corso dell'anno, anche in virtù dell'avanzo di circa 400.000,00 euro, evidenziato nel bilancio consuntivo del 2020, maturato in conseguenza di un'oculata gestione amministrativo contabile.
In attesa dei Giochi olimpici,  sono sempre più convinto che il rilancio totale del movimento pugilistico italiano passi, inevitabilmente, attraverso la crescita di nuovi giovani talenti che la Federazione - insieme alle nostre società ed ai nostri tecnici - dovrà individuare e far crescere nelle migliori condizioni possibili. 

Vorrei sentitamente ringraziare, in ultimo, tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dei Campionati europei under 22 a Roseto degli Abruzzi. Come ho già detto, il prestigio del pugilato italiano si costruisce anche attraverso l'organizzazione di eventi internazionali sul suolo italiano. 
Per adesso,  godiamoci il sole che torna tiepidamente a brillare sul pugilato italiano. 
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi 

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 11/6/2021

QUALIFICAZIONI OLIMPICHE: LUCI ED OMBRE.

Nella giornata odierna, si è svolto il Consiglio federale che ha discusso ed approvato, tra l’altro, il Bilancio consuntivo 2020. 

Dal predetto bilancio consuntivo emergono chiari gli straordinari risultati conseguiti. La Federazione è riuscita a produrre uno sforzo straordinario di sostegno all’intero movimento pugilistico, mettendo a disposizione Euro 4.392.625,00. per l’attività sportiva nazionale ed internazionale, di cui oltre Euro 800.000,00 sotto forma di contributi alle società e agli atleti.

Peraltro, in virtù di una corretta gestione contabile –  per la quale mi sento di ringraziare il Segretario generale, Dott. Tappa, e lo staff del competente Ufficio federale – la Federazione ha riporto un avanzo di gestione pari a Euro 720.345,65 di cui circa Euro 300.000,00 già a disposizione dei Comitati regionali.

Tali dati dimostrano, inconfutabilmente, una sana e trasparente gestione da parte della Federazione, che tutti possono accertare anche attraverso la lettura diretta dei Bilanci che vengono pubblicati sulla specifica area del sito istituzionale F.P.I.

Il Consiglio ha anche deliberato lo stanziamento di circa Euro 50.000,00 – in denaro e sotto forma di materiale sportivo - per premiare i pugili, maschili e femminili, primi e secondi classificati ai prossimi Campionati nazionali di questo anno. Il premio sarà erogato anche ai rispettivi tecnici

Nel corso del Consiglio federale, il sottoscritto ha voluto anche esaminare i risultati ottenuti nel Torneo di qualificazione olimpica di Parigi. Al riguardo, mi sembra inequivocabile lo straordinario risultato storico conquistato dal movimento pugilistico nazionale: ben 4 atlete hanno raggiunto la qualificazione olimpica.

Tale risultato ci pone come una delle Nazionali Azzurre femminili più forti al mondo e sicuramente ci fa ben sperare in termini di podio olimpico.

Di certo, il risultato è frutto dell’innegabile lavoro svolto dalle società e dai tecnici – che ormai da qualche anno lavorano seriamente sull’attività di reclutamento e crescita delle atlete – e dello staff tecnico della Nazionale femminile.

L’Italia pugilistica dovrebbe essere fiera di questo risultato e soprattutto inneggiare le nostre atlete i cui pass olimpici non sono certo da meno di quelli relativi alle qualificazioni degli uomini. Non dimentichiamolo, il principio della parità di genere impone il pari rispetto, la pari dignità ed il pari valore dei risultati raggiunti da atleti ed atlete

Ovviamente non ci si può sottrarre ad una seria analisi delle mancate qualificazioni olimpiche da parte dei maschi. Peraltro ritengo che tale analisi vada fatta con precisione - scandagliando tutti i fattori che posso aver inciso sulla mancata qualificazione – senza correre il rischio di valutazioni superficiali che non ci aiuterebbero alla risoluzione dei problemi ed al rilancio del pugilato maschile.

In tal ottica, credo che vadano evidenziati i seguenti punti:

  1. rispetto al quadriennio precedente – ove i pugili maschi hanno beneficiato di 6 eventi di qualificazioneolimpica (APB, WSB, 3 Tornei internazionali ed i Campionati mondiali) – il CIO ha previsto un solo e secco Torneo continentale di qualificazione, cancellando in corso d’opera il Torneo mondiale per motivi legati al COVID;
  2. negli anni passati, la Nazionale non ha lavorato per un adeguato ricambio degli atleti. Le medaglie olimpiche - che sono venute in abbondanza dal 2004 al 2012 – non hanno indotto a pensare alla necessità di un fisiologico e naturale ricambio degli stessi atleti Azzurri medagliati;
  3. solo nel quadriennio precedente a questo, si è cominciato a lavorare seriamente sulla crescita del vivaio giovanile ovvero sulla ricerca del talento e quindi sul ricambio del parco atleti, anche in considerazione dell’assenza di medaglie ai Giochi olimpici di Rio 2016;
  4. con l’inizio di questo quadriennio, lo scrivente ha già operato una profonda revisione dell’assetto delle Squadre Azzurregià dal mese di marzo u.s.. Tale revisione terminerà nel mese di settembre p.v. e sicuramente vi saranno nuovi innesti nell’ambito delle varie Rappresentative;
  5. nel frattempo, la Federazione sta investendo incisivamente nella ricerca del talento attraverso la riforma dei Campionati italiani, l’organizzazione di stage per la qualifica schoolboys, la rimodulazione del modello di competizione per le fasce d’età 10-12 anni, il supporto all’organizzazione di eventi interregionali, l’erogazione di appositi contributi a chi svolge attività giovanile ed agonistica;
  6. l’approvazione, già avvenuta, di un pacchetto di riforme regolamentari che tendono ad alzare l’asticella per i passaggi di qualifica, stimolando alla crescita qualitativa degli atleti e di tutto il movimento;
  7. erogazione di appositi contributi per implementare e sostenere l’attività ordinaria pugilistica sul territorio;
  8. la necessità di avere a disposizione almeno due quadrienniper cogliere i frutti della programmazione finalizzata al potenziamento della qualità pugilistica. 

Ovviamente, occorre dire che il rilancio del pugilato passa inevitabilmente sulla capacità e la volontà delle nostre palestre di individuare e crescere i giovani talenti. La politica sportiva che la Federazione saprà mettere in atto nei prossimi anni, non potrà fare a meno del sapiente e quotidiano lavoro dei tecnici sul territorio.

Il sottoscritto è pronto a prendersi le responsabilità di una politica rilancio del movimento pugilistico ma sarà necessario operare tutti insieme – dirigenti federali, società, tecnici e gli altri addetti ai lavori – per riportare il pugilato italiano ai livelli che esso merita.

Anche negli sport individuali, come il pugilato, a vincere è sempre e solo il lavoro di squadra.   

   Il PRESIDENTE F.P.I.

Dott. Flavio D’Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 5/6/2021

Non si può prescindere dalla qualità. 
Mentre siamo in trepida attesa per gli esiti del Torneo di qualificazione olimpica di Parigi, il Consiglio federale ha approvato nella seduta odierna, un importante "pacchetto di riforme" che sarà fondamentale per il rilancio, in termini di qualità, del movimento pugilistico nazionale. 
Come era stato promesso nell'ambito dell'assemblea elettiva, la riforma segna una svolta - quasi una rivoluzione copernicana - nelle attività del settore Aob, settore Pro e nella formazione. 
In particolare, il Consiglio ha deliberato:
1) la possibilità per le Asd e le Ssd di organizzare direttamente i Titoli italiani Pro, intestandosi l'evento. Tale riforma era attesa da tempo da tutto il movimento pugilistico e, siamo convinti, darà una nuova ed importante scossa al circuito Pro che, non dimentichiamolo, vive proprio sui quotidiani sforzi delle palestre ove si allenano i nostri pugili. La Federazione farà da garante per il pagamento delle borse dei pugili, chiedendo alle società di versare anticipatamente una cauzione in denaro a copertura dell'intero importo dovuto agli atleti;
2) nuove modalità di svolgimento delle fasi finali dei Campionati italiani Aob. Nello specifico, per le qualifiche youth ed elite l'accesso a tali fasi avverrà attraverso la canonica fase regionale ed uno specifico torneo nazionale ad invito (riservato ai migliori 8 pugili per categoria di peso e, nel caso degli Elite, ad atleti under 26). L'accesso diretto alle fasi finali del Campionato italiano elite sarà previsto anche per i finalisti del Campionato italiano under 22 la cui partecipazione sarà allargata fino a prevedere, per alcune categorie di peso, i sedicesimi. Per le qualifiche schoolboys e junior, oltre al campione regionale si aggiungeranno nelle rispettive fasi finali dei Campionati italiani, per ogni categoria di peso, i migliori 4 atleti scelti sulla base del ranking. In sostanza, già dalle prossime finali dei Campionati italiani, si garantirà un aumento dei pugili partecipanti (partendo dai sedicesimi), si abbasserà l'eta media e si eviterà, come invece è successo nel passato, di lasciare a casa i pugili più forti. Accanto al criterio della rappresentanza di almeno un atleta per ogni regione, si applicherà il criterio della meritocrazia, attuando concretamente la politica sportivo della ricerca del talento. Anche per le fasi finali dei Campionati italiani elite donne, verrà adottato un aumento delle atlete partecipanti, partendo dai sedicesimi nelle categorie di peso in cui sono presenti più atlete di livello;
3) per il passaggio da elite II a elite I, al fine di garantire la qualità e l'adeguata crescita tecnico tattica dei pugili uomini, si effettuerà non più con 10 match ma con 15 per le categorie 49, 52, 56, 91 e +91kg  e 20 per le restanti categorie;

4) sempre con lo stesso intento (crescita della qualità e ricerca del talento), il passaggio degli atleti da Aob a Pro avverrà soltanto dopo aver effettuato 25 incontri con il 40% delle vittorie - da parte dei pugili appartenenti alle categorie di peso 49, 52, 56, 91 e +91 -  e 35 incontri ed il 40% delle vittorie per i pugili appartenenti alle restanti categorie di peso. Tale filtro è stato fissato affinché il circuito Pro veda  implementata la qualità dei match. Qualità che passa anche attraverso il bagaglio esperenziale accumulato dell'atleta nel circuito Aob. Ovviamente,  nel totale incontri, saranno considerati anche i match che il pugile ha effettuato nelle qualifiche schoolboys,  junior e youth;
5) è stato previsto un adeguato aumento dei match e della percentuale delle vittorie, che i pugili Pro dovranno possedere nel proprio curriculum, per il passaggio dalla terza serie alla seconda e da questa alla prima. Tale riforma, ispirata al criterio della meritocrazia, è finalizzata a far emergere i pugili Pro più promettenti e nello stesso tempo garantirà che i titoli italiani vengano disputati da atleti di livello ovvero con un bagaglio di esperienze adeguato. Peraltro, il passaggio dalla seconda serie alla prima non sarà più attuato con un meccanico automatismo ma dovrà essere sancito da una positiva valutazione del competente comitato che prenderà in considerazione il valore dei match sostenuti dal pugile nel corso della sua carriera da Pro. Ciò nella speranza di attenuare il fenomeno degli incontri ripetitivi (sempre con gli stessi atleti), su "misura" e di infimo livello che sono utilizzati come strumento per i passaggi di serie;
6) i pugili prima serie che dovranno sostenere i Titoli italiani Pro, saranno individuati non più attraverso la classifica - che alimenta automatismi che non assicurano qualità dei match - ma attraverso la valutazione, da parte della competente commissione, dei rispettivi curriculum ovvero dalla qualità dei match sostenuti. Nelle intenzioni,  la Federazione vuole rivalutare i Titoli italiani Pro, riportandoli ai gloriosi fasti del passato,  impedendo per il futuro che ci siano Titoli combattuti da pugili che non mostrano un adeguato livello tecnico tattico. Siamo sicuri che tale riforma sarà propedeutica ad un incremento della qualità dei pugili Pro che avranno solide basi per affrontare i titoli internazionali (Campionato europeo e mondiale);
7) un progetto di formazione integrata - dedicata a tutte le categorie di tesserati (tecnici, dirigenti,  medici, arbitri) - finalizzato alla omogeneizzazione dei contenuti didattici e a costruire percorsi formativi comuni. Con tale progetto, potrebbe essere attivata anche un'importante sinergia con la Scuola dello sport del Coni;
8)  istituzione di una commissione di studio sulla disabilità nella disciplina del pugilato con l'intento di integrare i diversamente abili nella pratica pugilistica per arrivare, nel futuro, all'eventuale realizzazione del pugilato paralimpico previa approvazione del CIP;
9) istituzione di una classifica generale specifica per l'attività amatoriale Gym boxe sui parametri della partecipazione e organizzazione degli eventi amatoriali;

10) erogazione contributo per l'attività Pro delle donne, che sarà quantificato con apposita circolare. 

La Federazione accompagnerà le riforme regolamentari con opportune misure di sostegno economico - tese a supporto l'incremento delle riunioni ovvero degli eventi pugilistici - da individuare, eventualmente, dopo l'approvazione del bilancio consuntivo che avverrà nel prossimo consiglio federale.
Una parte delle citate riforme prevede un notevole investimento, in termini di risorse finanziarie, da parte della Federazione ma siamo convinti che ciò sia assolutamente indispensabile per il rilancio qualitativo del nostro movimento. 


Il Presidente della FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi. 

Il punto del Pres. D'Ambrosi: Revisione del verdetto. La sfida è vinta.

Revisione del verdetto. La sfida è vinta. 

 

Da poco è terminata la seconda edizione dei "Campionati italiani" di categoria femminili - introdotti per la prima volta nel precedente quadriennio - che hanno visto gareggiare 111 giovanissime pugilesse alcune delle quali hanno mostrato abilità tecnico tattiche di ottimo livello. 

Per la prima volta nella storia di questa Federazione,  è stata applicata la Revisione del verdetto. Tutto il popolo del pugilato lo aveva chiesto a gran voce ed il sottoscritto e la sua squadra di governo, lo avevano inserito nel programma elettorale. 
Su richiesta dei tecnici, sono stati 4 i match oggetto della procedura di revisione. Il verdetto ai punti è stato rivisto - secondo le norme approvate recentemente - per due di questi match. Per gli altri due è stato, invece, confermato il verdetto. Una delle due pugilesse che hanno beneficiato della revisione del verdetto, è diventata Campionessa Italiana.
Dalle parole si è passati ai fatti. La promessa di tutelare i pugili di fronte ad un verdetto discutibile,  è stata mantenuta. Il tabù dei verdetti "blindati ed insindacabili" è caduto e con esso qualsiasi retro pensiero sulla buona fede e la trasparenza di chi opera - la classe arbitrale - con passione e qualità.

Proprio alla classe arbitrale va il mio accalorato plauso per aver saputo mettersi in discussione e ribaltare verdetti dati, poco prima, dai loro colleghi. Sono sicuro che questo farà crescere ancora di più la loro qualità visto che - a livello empirico - proprio l'errore crea la dovuta esperienza per edificare i futuri successi, anche di natura professionale.

L'altro plauso va ovviamente ai tecnici che, sempre con intelligenza ed estremo equilibrio, non hanno abusato della prerogativa di revisione del verdetto a loro concessa ma hanno utilizzato tale facoltà con "granu salis" ed equilibrio ovvero in quei match ove doveva essere utilizzato. 
Se pur positivo il primo test della revisione, cercheremo di perfezionare ancora di più la procedura, correggendo alcune piccole criticità che sono emerse e garantendo non solo il pugile per il quale è stata avanzata la richiesta di revisione ma anche il suo avversario risultato vincente al primo verdetto. In altre parole,  l'eventuale revisione dovrà assicurare che il verdetto sia stato emesso con attenzione,  equilibrio e soprattutto che sia stato conforme all'andamento del match.
In ultimo,  vorrei soffermare l'attenzione sul bellissimo collegiale riservato ai pugili schoolboys - svoltosi a Roseto in contemporanea ai Campionati italiani femminili - che ha visto la partecipazione di oltre 70 giovani promesse del pugilato italiano. 
Nei prossimi giorni ci saranno altre nuove sorprese. La rivoluzione annunciata è solo all'inizio! Le sfide non sono finite ma noi siamo pronti.


Il Presidente della FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi. 

Conferenza dei Presidenti CR FPI 26/5/2021: Il Report del Presidente D'Ambrosi

In data 26 maggio u.s., ha avuto luogo la Conferenza dei Presidenti dei Comitati Regionali. Nel corso dell'incontro, è emerso un clima di estrema soddisfazione per lo straordinario incremento dell'attività pugilistica, registrato negli ultimi mesi. Ciò nonostante il quadro pandemico che ancora imperversa e impone le precauzioni che tutti noi conosciamo.

Ai Presidenti sono stati illustrati, a grandi linee, gli obiettivi che la Federazione vuole raggiungere a breve termine tra cui le incisive riforme regolamentari che porteranno nuova linfa e qualità al movimento pugilistico nazionale.

In particolare, lo scrivente ha presentato il pacchetto di riforme, che saranno approvate nel prossimo Consiglio federale del 5 giugno p.v., che andranno ad incidere sulle formule organizzative dei Campionati italiani maschili, sui passaggi di serie dei pugili e sulla progressione da pugile Aob a pugile Pro. Riforme che avranno l'obiettivo di incrementare la qualità dei Campionati italiani e dei match Aob e Pro.

Sempre nel corso della riunione, è stato chiarito che il supporto economico alle società che organizzano le riunioni ordinarie – legato ai maggiori costi sanitari dovuti alle misure di contrasto al COVID – potranno continuare fino alla fine dell’emergenza pandemica.

Ai Presidenti di Comitato è stato chiesto, altresì, di indicare idonee strutture sportive e ricettive – nell'ambito delle rispettive Regioni di appartenenza – per organizzare stage o collegiali finalizzati all’attuazione del progetto “Nazionale itinerante”. Attraverso tale progetto la Federazione vuole portare i tecnici delle varie Rappresentative Azzurre sul territorio al fine di individuare giovani talenti da coltivare e crescere in proiezione futura.

Nell'ottica di ammortizzare i costi legati alle visite mediche di idoneità, il sottoscritto ha voluto conoscere se – all'interno di ciascuna Regione - vi fossero dei presidi sanitari con i quali la Federazione potesse concludere delle Convenzioni per ottenere degli sconti riservati ai tesserati FPI. In tal senso, alcuni Presidenti hanno indicato delle strutture sanitarie sulle quali verranno effettuati dei sondaggi per verificare la disponibilità a stipulare le menzionate Convenzioni.

In attesa del Torneo di qualificazione olimpica – che si svolgerà a Parigi dal 4 all'8 giugno p.v. – da domani partiranno i Campionati italiani femminili di categoria che vedranno impegnate a Roseto degli Abruzzi atlete provenienti da tutta Italia, alle quali faccio un grosso in bocca al lupo.

Il Presidente FPI

Dott. Flavio D’Ambrosi 

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