L’11 luglio allo stadio Nicola Pietrangeli, presso il Foro Italico di Roma, il campione internazionale dei pesi massimi leggeri WBC Fabio Turchi difenderà per la prima volta il titolo contro l’inglese Tommy McCarthy sulla distanza delle dodici riprese. Turchi ha vinto la cintura WBC lo scorso 26 aprile alla Tuscany Hall di Firenze demolendo al primo round il finlandese Sami Enbom. Grazie a quella vittoria, Fabio Turchi è classificato numero 16 al mondo dal World Boxing Council. Difendere con successo il titolo internazionale è indispensabile per salire ulteriormente nella classifica WBC ed in futuro ambire ad un match valido per il titolo mondiale (che, in questo momento, è vacante). Professionista dall’ottobre 2015, alto 188 centimetri, il 25enne Fabio Turchi ha un record composto da 17 vittorie consecutive, 13 prima del limite. Tommy McCarthy ha 28 anni, è alto 189 cm, è diventato professionista nel maggio 2014 ed ha sostenuto 16 incontri: 14 vinti, 7 prima del limite, e 2 persi. Ha combattuto una sola volta per un titolo: il 2 marzo 2019, in Inghilterra, ha perso per ko tecnico al quarto round contro Richard Riakporhe per la cintura intercontinentale WBA. Insomma, la sfida tra Turchi e McCarthy dovrebbe essere equilibrata e quindi spettacolare. Fabio Turchi, infatti, non sottovaluta il suo avversario e si è preparato nel migliore dei modi.
Fabio, cosa pensi di Tommy McCarthy?
“E’ un buon pugile e dovrò stare molto attento sul ring. Per questo, mi sono allenato con il mio coach Lenny Bottai. Ho anche fatto sparring con un fuoriclasse: il lettone Mairis Briedis, campione del mondo WBC/WBO/IBO. Il 15 giugno doveva affrontare il mancino Glowacki ed aveva bisogno di un pugile mancino come sparring partner. Hanno pensato a me ed io sono stato ben lieto di accettare la loro offerta. Sono andato in Lettonia e sono rimasto lì una settimana. Fare sparring con Mairis, guardarlo mentre si allenava, mi ha insegnato molto. Osservo sempre con attenzione i fuoriclasse cercando di carpire quello che mi può essere utile.”
Quello dell’11 luglio sarà il tuo terzo incontro in 7 mesi. Hai bisogno di salire spesso sul ring?
“Considerato che Sami Enbom è andato giù al primo round, mi serviva tornare al più presto sul ring per dimostrare quanto valgo. L’unica strada per diventare campione del mondo è combattere spesso e continuare a vincere. Per me non è un problema combattere ogni due mesi.”
Finora, chi è stato l’avversario più difficile?
“L’inglese Tony Conquest, che ho battuto per ko al settimo round a Firenze.”
Ti emoziona combattere al Foro Italico?
“Certo, perché è una sede prestigiosa. Non ho mai combattuto a Roma da professionista e so che gli appassionati di pugilato romani sono molto passionali, fanno sentire la loro voce. Mi piacerebbe conquistare il pubblico romano.”
La manifestazione dell’11 luglio è organizzata dalla Opi Since 82, da Matchroom Boxing Italy e dal servizio streaming DAZN che la trasmetterà in diretta. Lo stadio Nicola Pietrangeli ha una capienza di 3.720 posti, ed è considerato uno degli impianti più belli di Roma con le gradinate composte da marmi bianchi di Carrara e le enormi statue che circondano il campo da tennis. Di grande qualità anche gli altri combattimenti. Emanuele Blandamura (29-3) sfiderà Marcus Morrison (20-3) per il vacante titolo internazionale silver dei pesi medi WBC. Inoltre, Sergio Demchenko (21-14 e 1 pari) sfiderà l’ex campione di Francia Hakim Zoulikha (26-10) per il vacante titolo dell’Unione Europea dei pesi mediomassimi. Saliranno sul ring anche altri pugili ben noti al pubblico romano come Emiliano Marsili (37-0-1), Mirko Natalizi (5-0), Sebastian Mendizabal (2-0), Vincenzo Bevilacqua (14-0) e il debuttante Valentino Manfredonia.
I biglietti sono in vendita su TickeOne.it. Questi i prezzi compresi i diritti di prevendita: 55 Euro per il bordo ring, 20 Euro per la tribuna.