FPI - News

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia 22 Giugno - Sfida Team Italiano vs Team Irlanda + Finali Guanto D'oro Maschile 2018

Di seguito la programmazione del contenitore "Venerdì Pugilistico" su Fight Network Italia (DT 62) concernente venerdì 22/6 PV:

H 19 Replica Rappresentativa Italia vs Rappresentativa Irlanda del 9/6 ad Acciaroli SA

A seguire: Finali Guanto D'Oro D'Italia Maschile Trofeo A. Garofalo 2018

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia 15 Giugno - Sfida Team Italiano vs Team Irlanda

Nuovo appuntamento quest'oggi con il venerdì pugilistico su Fight Network (DT 62). Stasera dalle 19 verrà riproposta l'avvincente doppia sfida tra il Team Italiano e il Team Irlanda andata in scena la scorsa settimana (7-9 Giugno) tra Torre Annunziata e Acciaroli.

IMMAGINI PRODOTTE DA STREAM PLUS

 

Online il numero 2 del 2018 di BoxeRing

E' Online sul portale boxeringfpi.it il numero 2 2018 di Boxering, la storica rivista della Federazione Pugilistica Italiana.

COMUNICATO STAMPA FPI SU POSIZIONE MAESTRO PATRIZIO OLIVA

Di seguito il Testo del Comunicato Stampa FPI redatto di concerto dalla Federazione e da Patrizio Oliva:

In relazione agli articoli usciti su quotidiani nazionali ed in considerazioni della necessità di chiarire degli equivoci sorti in merito a notizie diffuse, si precisa che Patrizio Oliva, su richiesta del Direttore Tecnico della Nazionale W.S.B. Biagio Zurlo, collaborerà alla gestione tecnica della Rappresentativa W.S.B., fornendo il proprio contributo derivante dalla prestigiosa esperienza fatta nei periodi di atleta e tecnico.

La posizione di Oliva sarà definita direttamente dal Direttore Tecnico Zurlo che ha dichiarato la sua disponibilità a fargli svolgere il ruolo di capo allenatore delle WSB seppur senza contratto.

COMUNICAZIONE FPI: Resoconto Consiglio Federale 9/06 US

Nella giornata del 9 giugno u.s., il Consiglio federale si è riunito ed ha approvato alcuni importanti provvedimenti tra i quali:

  1. 1. il bilancio consuntivo 2017. Il bilancio ha mostrato dati assolutamente positivi rispetto al 2016, con un significativo aumento dei tesseramenti, delle affiliazioni e con una riduzione dei costi rispetto all'esercizio precedente. Il bilancio ha registrato, altresì, un cospicuo utile di esercizio rispetto al 2016 che aveva evidenziato una perdita;
  2. 2. favorire l'incremento dei medici federali di bordo ring attraverso dei corsi di formazione specifica. L'incremento dei medici dovrà sostenere l'aumento dell'attività pugilistica sul territorio;
  3. 3. la nomina dei componenti della Commissione che dovrà studiare la fattibilità dell'attività dei diversamente abili nel pugilato;
  4. 4. dal 2019, per le società che in maniera ingiustificata non organizzano i campionati italiani Pro, viene prevista la sospensione per sei mesi dalla partecipazione alle successive aste per l'assegnazione dei titoli;
  5. 5. approvato in via definitiva, con relativo stanziamento per il pagamento delle borse ai pugili, il progetto del torneo delle cinture riservato ai 2 e 3 serie Pro. Le fasi del torneo potranno essere assegnate anche alle ASD. Il torneo dovrebbe partire in autunno;
  6. 6. un ulteriore contributo di euro 10.000,00 alle società organizzatrici, assegnati in relazione agli eventi Pro organizzati, per pagare le spese arbitrali in occasione di campionati italiani;
  7. 7. l'organizzazione degli eventi Pro ed i match dei pugili Pro saranno inseriti nella classifica generale, annuale, delle società con gli altri criteri che andranno a definire il punteggio di ogni società;
  8. 8. approvata la proposta di una riforma del settore arbitri giudici che dovrà essere avviata per valorizzare la professionalità e l'esperienza degli appartenenti alla categoria. In tal senso, il Consiglio ha dato mandato al competente organo di governo della categoria, di redigere la bozza di riforma del settore;
  9. 9. approvata la modifica sulla concessione della qualifica di maestro benemerito, al fine di favorire il conferimento della benemerenza a quei tecnici che hanno valorizzato negli anni, con i risultati e la loro professionalità, il movimento pugilistico italiano;
  10. 10. approvata la modifica al regolamento dei tecnici sportivi, attraverso cui si obbligano tutti gli aspiranti tecnici, anche quelli con più di tre anni di tesseramento, a frequentare il corso di formazione per il passaggio alla qualifica di tecnico di primo livello.

Il Vice Presidente Vicario

Dott. Flavio D'Ambrosi

ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO E FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA INSIEME CON L’ACCORDO “TOP OF THE SPORT”

Passione e sudore, sacrificio e impegno: sono questi i valori che, fin dall’antichità, fanno parte del pugilato. E sono questi i valori in cui l’Istituto per il Credito Sportivo si riconosce pienamente, soprattutto pensando alle migliaia di appassionati e tesserati che, in Italia, salgono sul ring ogni giorno. E’ rivolgendosi a loro che oggi a Roma Ics e la Federazione Pugilistica Italiana firmano la convenzione “Top of the Sport”. A siglare l’accordo il presidente di Ics, Andrea Abodi, e il presidente della FPI, Vittorio Lai.

Con questo accordo tutte le società affiliate e garantite dalla sola referenza dalla Federazione, possono accedere al Mutuo “light” 2.0 per importi dai 10mila ai 60mila euro per la realizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di impianti sportivi nonché per l’acquisto di attrezzature. La durata massima del finanziamento è di 7 anni, con una procedura istruttoria semplificata e la sola garanzia nella misura dell’80% da parte del Fondo di Garanzia. Inoltre, con l’accordo firmato, la FPI grazie al plafond di 30 milioni di euro dedicato a CONI, CIP e Federazioni Sportive Nazionali, potrà ottenere finanziamenti a tasso zero restituibili in 15 anni per la realizzazione di Centri Federali, Centri di preparazione Olimpica e per l’acquisto attrezzature sportive di alto livello.

L’accordo tra ICS e FPI, federazione che da quasi 100 anni opera in tutto il territorio nazionale, consentirà alle atlete e agli atleti di potersi allenare e di poter gareggiare in condizioni di massima sicurezza e con attrezzature e palestre di livello sempre più alto. Per far crescere ancora il pugilato italiano e far sì che mantenga intatta la sua importante funzione sociale.

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia 1 Giugno pv - Finali CNU2018 + Boschiero vs Kourbanov

Di seguito la programmazione del Venerdì Pugilistico di domani 1 giugno su Fight Network DT 62:

H 19 Finali Campionati Universitari 2018

H 22 Boschiero vs Kourbanov Campionato UE Superpiuma

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia 1 Giugno pv - Finali CNU2018 + Boschiero vs Kourbanov

Di seguito la programmazione del Venerdì Pugilistico di domani 1 giugno su Fight Network DT 62:

H 19 Finali Campionati Universitari 2018

H 22 Boschiero vs Kourbanov Campionato UE Superpiuma

FPIAccaddeOggi 2 maggio 1968 la vittoria mondiale di Mazzinghi su Ki Soo Kim

 

Gettare il cuore oltre l’ostacolo è forse la frase che più racconta l’uomo e il pugile Sandro Mazzinghi. Il guerriero di Pontedera ha infatti dimostrato nel corso della sua prestigiosa carriera quanto la volontà e la determinazione, insieme alla forza e alla tecnica, possano portare un boxeur a raggiungere le più alte vette. Sandro sul ring non si è mai risparmiato. Ecco perché i suoi match sono state sempre battaglie senza esclusione di colpi, dalle 2 vittorie con Ralph Dupas che nel ’63 lo portarono sul tetto del mondo nella categoria dei medi junior ai tanti incontri  sostenuti per la difesa del titolo. Mazzinghi vomitò l’anima anche nella rivincita con Nino Benvenuti, rimettendo in equilibrio un combattimento  che già al 2° round sembrava perduto, ma che poi lo portò a finire le 15 riprese molto vicino al triestino. Ma se sono state molte le sfide ardite che hanno portato il toscano a vincere ben 64 dei suoi 69 incontri, con 3 sole sconfitte e 2 NC,  sicuramente il match che più fedelmente lo raffigura e lo immortala fra i grandi del nostro pugilato è quello combattuto a Milano 50 anni fa, esattamente il 26 maggio del 1968, allo Stadio di San Siro di fronte a Ki -Soo- Kim, il guardia destra coreano che due anni prima aveva strappato il titolo mondiale a Benvenuti in quel di Seul, con un verdetto molto controverso.

La sfida di San Siro si svolse alle cinque del pomeriggio di fronte a 35.000 spettatori con un incasso record di quasi 100 milioni di lire. Organizzatori Strumolo e Sabbatini.

Il campione del mondo, allettato da una borsa di 54.000 dollari (quella di Mazzinghi fu di 40.000 dollari), veniva a Milano dopo un altro scandaloso verdetto casalingo “consumato” ai danni del pugile statunitense Freddie Little. Ma non per questo Ki-Soo-Kim era da sottovalutare, anzi egli si presentò alle operazioni di peso spavaldo e sicuro di vincere. In ogni caso Sandro giunse all’appuntamento “meneghino” ben preparato e in ottima forma, con 5 vittorie europee ottenute tutte prima del limite, e con la consapevolezza che quella possibilità  di riconquistare il titolo iridato sarebbe stata l’ultima della sua carriera. Certo, egli quella sera portò sul ring non solo la sua volontà di vittoria, ma anche i dolori, le amarezze, i lutti che avevano contrassegnato la sua vita. Sentimenti che avrebbero potuto rivelarsi un handicap, ma che invece per il nostro pugile divennero una miscela esplosiva.. Ed anche per questo sin dal suono del primo gong il guerriero di Pontedera diede fuoco alle polveri e cominciò, senza remora alcuna, a fare a cazzotti come era nel suo stile e nel suo temperamento. Certo il coreano rimase sorpreso dal veemente attacco dello sfidante, ma accettò la lotta a viso aperto, mettendo pure bellamente in mostra il suo vasto repertorio di scorrettezze, tanto che alla terza ripesa Sandro aveva già l’occhio e lo zigomo destro sanguinanti, con l’arbitro americano Harold Valan colpevolmente inattivo. Ma in quel terzo assalto la furia del toscano si trasformò in una dura punizione per il coreano, bombardato per tutto il minuto finale della ripresa con una serie micidiale di ganci ed uppercut che lo fecero infine afflosciare sul tappeto. Valan contò Ki-Soo-Kim sino al fatidico 10 ma poi anziché dichiararlo out, al suono del gong che era giunto in quel momento, gli diede la possibilità di riguadagnare l’angolo. Naturalmente l’episodio venne mal digerito da Mazzinghi e dal suo clan, e Adriano Sconcerti, manager di Sandro, avrebbe poi più volte detto che in quei secondi convulsi il coreano voleva abbandonare la lotta.

Sta di fatto che all’inizio del 4° round, Ki-Soo-Kim riprese a combattere e con insospettate energie contrastò gli attacchi di Mazzinghi, ribattendo colpo su colpo. Egli riuscì addirittura a pareggiare la quinta e settima ripresa, e vinse l’8°, il 9° e il 10° round. Così all’inizio dell’11° assalto l’incontro era ancora in sostanziale parità, e Sandro, che non aveva mai smesso di sanguinare durante tutto il match, riprese a tambureggiare il volto e il corpo del coreano con precisione ed ottima scelta di tempo. Vinse il round ed anche i due successi. La 14a e 15a ripresa videro infine i pugili spossati dalla fatica ma ancora determinati a vincere la partita. Ma quegli ultimi due round finirono in parità e Sandro Mazzinghi poco dopo veniva dichiarato nuovo campione del mondo dei medi junior, sebbene con un verdetto non unanime. Se infatti l’arbitro Valan e il giudice  Nello Martinelli assegnarono 4 punti all’italiano, il giudice coreano Soon-Chouk-Park non si vergognò di dare 5 punti di vantaggio al suo connazionale. Fortunatamente quel giorno si combatté a Milano e non a Seul, altrimenti il buon Ki-Soo l’avrebbe fatta ancora franca. A suo merito va però il fatto di avere stoicamente resistito ad un Mazzinghi feroce, cattivo, spietato. Se il coreano non avesse avuto formidabili doti di incassaggio certo non sarebbe giunto alla fine. A Sandro il merito di avere compiuto una grande impresa e di avere disputato uno dei combattimenti più violenti ed avvincenti che la boxe italiana ricordi. Lo sfortunato finale di carriera del toscano, con la rocambolesca perdita del titolo di fronte a Freddie Little, è poi un altro capitolo della vicenda pugilistica di Sandro, che però non ha offuscato il ricordo delle sue precedenti cruente sfide, combattute con i pugni e il cervello certo, ma anche con un cuore leale e generoso. Un cuore grande così, che lo ha portato ad essere uno dei campioni più amati e popolari del nostro sport.

G. virgadaula 

PONTEDERA CELEBRA MAZZINGHI a 50 anni dal mondiale con Ki Soo Kim

Domenica 27 Maggio 2018, Ore 21,00
A Pontedera presso Teatro Era
Presentazione del volume: "MAZZINGHI. Un Eroe del '900"
di Riccardo Minuti - Tagete Edizioni
Momenti di rievocazione, testimonianze, letture artistiche, canti e spettacolo.
Ugo Russo, Giovanni Borghi, Mario Sconcerti, Gherardo Guidi, Massimiliano Baldesi, Franco Falcinelli, Alberto Brasca, Salvatore Sanzo...

Eccola finalmente la leggendaria epopea di Mazzinghi raccontata per filo e per segno da un pontederese. Riccardo Minuti narra con sentimento, cognizione e destrezza ogni istante della parabola sportiva e umana del ciclone di Pontedera: "Un eroe del '900".
Il bambino con le toppe rammendate che vide dal cielo le bombe cadere. I primi pugni sulle orme del fratello Guido e la prepotente ascesa fino a raggiungere le più alte vette di gloria.

La sua boxe era fatta di affondi e di bordate, di pugni, pugni e pugni, per ciascuna intera ripresa. Senza tregua, ne risparmio, martellava l’avversario con costanti e insistite serie di combinazioni di inaudita violenza. E il pubblico balzava in piedi e urlava a squarciagola, quasi eccitato dall'odore del sangue. Era il Toro scatenato made in italy. Si concedeva alla propria missione sul ring senza remore ne risparmio alcuno. Voleva padroneggiare lo spazio fisico del ring, con la rabbia di chi mette in gioco la sua vita, incurante di pugni presi e facce rotte. Sandro amava la boxe e la boxe amava lui, le sue maglie inzuppate di sudore, le sue nocche spaccate, il suo fuoco dentro, ma soprattutto la sua abnegazione scrupolosa, la sua ostinazione, l'ambizione di andare oltre i propri limiti.

Visse il trauma di vedere il suo matrimonio divenire tragedia, ma con orgoglio, riuscì a riconquistare il "suo" titolo del mondo che Nino Benvenuti gli aveva strappato. E dopo aver sconfitto Kim Soo Kim che a sua volta aveva battuto e spodestato Benvenuti dal trono, poté gridare orgoglioso al mondo intero: "Ve l'avevo detto: il più forte sono io!"

Ai giovani che si chiedono curiosi chi è stato Mazzinghi, l'autore Riccardo Minuti risponde così: - Provate a prendere: Tenacia, Caparbietà, Coraggio, Forza, Irruenza, Tecnica... Ecco: mettete tutto questo dentro uno shaker che sia capiente ciò che è giusto, e sciabordate ben bene. Potete star certi che ne uscirà Sandro Mazzinghi -.

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