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Al PalaVespucci vincono Azzarà e Sarchioto

Al PalaVespucci vincono Azzarà e Sarchioto

Ieri sera al PalaVespucci si è svolta una piacevole serata di boxe con protagonisti dilettanti e professionisti. Ad organizzarla ci ha pensato l’inesauribile Marcello Paciucci con alcune accortezze degne della boxe tedesca e d’oltremanica...come quello di vedere (almeno dal sottoscritto) a sorpresa ricomparire il tavolo dedicato alla stampa, un buon servizio d’ordine e la bellissima RingGirl che scandiva con il suo passaggio il round. Dato a Cesare quello che è di Cesare, anzi a Paciucci quello che è di Paciucci, passiamo alla serata.

Nel primo incontro della serata Ralli mette in cassaforte il verdetto contro il tenace Favitta con un richiamo e una maggiore aggressività. Tra Hrustic e Fausili il risultato di parità descrive bene l’andamento del match ora favorevole a uno e ora all’altro. Rotella ha avuto fin dall’inizio non poche difficoltà di fronte allo sgusciante e veloce Scalco e diciamo che il pari lo premia per non avere mai rinunziato alla battaglia. Il match tra Marte e Sestili ha mantenuto tutte le aspettative della vigilia. Tre riprese condotte a tutta birra sono state accompagnate dal tifo acceso del pubblico. Sestili partiva bene con i suoi colpi dritti che si stampavano inesorabili al volto e alla figura di un combattente di razza come l’allievo di Sarchioto. Solo che l’aggressività di Marte aumenta con il passare dei minuti, non è facile porre rimedi. Sestili ci è riuscito per due riprese, ma il suo cedimento nel finale evidentemente ha timbrato il cartellino della sconfitta nel giudizio. A chiudere la serata dilettantistica ci pensava Cherpak che disputava una buona prova, confermando i suoi progressi, contro Zaia.

Era poi la volta dei professionisti. Il primo match vedeva l’entrata di Francesco Sarchioto dopo la non brillante prova disputata contro il ciociaro Cerelli. Ricordando che il pugile di Anzio ha appena 21 anni lo abbiamo rivisto in azione stavolta con il pugile di colore Dos Santos. All’angolo insieme al padre c’era un nome illustre come Mario Massai. Molte volte quando sali sul ring hanno la loro grande importanza le motivazioni, la convinzione delle tue possibilità. Rivedendo il tutto è facile comprendere i progressi del giovane che ha disputato un buon match anche perchè questo Dos Santos, che aveva all’angolo Natalizi, non è apparso uno sprovveduto oltre ad avere un fisico armonioso. Francesco ha condotto le sei riprese a buon ritmo, anzi nel primo round dava l’impressione di poter concludere prima del limite, poi Dos Santos è riuscito in alcune occasioni a replicare. Rischiare in questi casi non serve e Sarchioto ha condotto una gara giudiziosa, ci ha provato a concludere ma l’avversario ha retto dando la possibilità di far intravedere nei sei round disputati i progressi del giovane, che in pratica ha fatto cappotto per 6 round.

Il match più atteso della serata viene accompagnato da un tifo “infernale” con suono di trombe e palloncini, la tribuna è tutta per Michael Azzarà. Stavolta il pugile della Talenti ha un avversario di tutto rispetto in Ignazio Crivello, pugile siciliano dal glorioso passato nei dilettanti. Le difficoltà si presentano impietose fin dall’inizio. Azzarà abituato a selezionare i colpi per cercare la vittoria prima del limite si trova di fronte un avversario di consumata abilità che schiva e rientra. Sono questi gli incontri che l’appassionato vuole: incerti, senza soste e con una varietà di temi che la boxe può dare. Azzarà non smentisce la sua fama di picchiatore quando arriva a segno, ma spesso i suoi colpi vanno a vuoto a differenza dei veloci uno-due del siciliano. Crivello mantiene un ritmo molto alto su di un avversario che cerca costantemente l’iniziativa. Nel quinto round Azzarà dà l’impressione di aver trovato il bandolo quando un paio di destri venivano “sentiti” dal siciliano. L’ultima ripresa vede entrambi stanchi andare spesso a vuoto alla disperata ricerca di una vittoria per certi versi importante. Non vorrei essere nei panni dei giudici, perchè in un match così intenso le motivazioni sono tante: chi ha tenuto l’iniziativa, chi è arrivato più volte a segno, chi ha messo in vetrina una boxe più limpida, vale più l’attacco o una buona difesa. Tutte cose che prese singolarmente sono giuste e determinanti, anche se alla fine in una sorta di roulette arriva il verdetto con un vincitore che nella serata romana ha avuto il responso di Azzarà. La tensione del match si è trasmessa un po’ agli angoli con qualche scaramuccia, ma niente più visto che il buon senso ha avuto la meglio.

RISULTATI

64kg Luca Ralli (Body Mind) b. Favitta (DNA)

69kg Hrusic (Imperium Box) e Valerio Fausili (Nettunese) pari

64kg S Andrea Scalco(Talenti) e Stefano Rotella (DNA) pari

64kg E Daniele Marte (Imperium Boxe) b. William Sestili (Team Boxe Roma XI)

69kg S Sergii Cherpak (Champion Club) b. Valerio Zaia (Liberati Boxe).

Professionisti

Welter: Francesco Sarchioto b. J. Dos Santos a.p. 6.

Supermedi: Michael Azzarà b. Ignazio Crivello a.p. 6.

Commissario di Riunione: Lorenzo Casentini

Arbitri/Giudici: Ramacciotti Francesco, Derasmo Raffaele, Stipa Vincenzo, Volpin Giorgio.

Medico: dott. Emiliano Bonanni

(al. br.)

 

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