STASERA Salvatore Erittu (90 Kg + 29, – 3) si ripresenta nella sua Porto Torres e precisamente al Balai Beach Club per battersi nuovamente per un titolo italiano che nel 2009 fu suo, parliamo di pesi massimi leggeri. Una carriera la sua a tratti brillante, a tratti con cadute e risalite. Un saliscendi che ha come massimo comun denominatore la passione per la boxe, uno sport diventato spesso una medicina necessaria. Erittu non è stato solo campione dei massimi leggeri, nel 2015 dopo la fulminea sconfitta subita da Lovaglio, con il compianto maestro Zennoni giocò la carta dei massimi vincendo a sorpresa su Fabio Tuiach, che domenica a Sequals cercherà di riconquistare il titolo. Gli incroci del destino nella boxe sono sempre frequenti. Erittu, dal canto suo, dopo le non brillanti prove culminate con la sconfitta subita dal canadese Rill per l’ Internazionale IBF, ritorna nella sua vecchia categoria. E’ un Erittu rigenerato soprattutto dalla sua terra, dove ha svolto una preparazione meticolosa aiutato da gente preparata come Maludrottu e Pellegrino. Ha anche utilizzato sparring d’eccezione come Clemente Russo e Maurizio Lovaglio, ma soprattutto il marocchino Habachi che bene conosce, avendolo incontrato, il romano D’Ortenzi. Non sarà un match facile perchè Luca D’Ortenzi (90.300 + 8) al di là di un età più giovane, 30 anni, è ancora pugile tutto da scoprire. Il romano “nato”nella palestra di Filippella a Setteville, da dilettante ha svolto si può dire attività prettamente regionale, mettendosi comunque in luce per qualità legate non solo alla discreta potenza, ma anche a intelligenza tattica e velocità di braccia non facili da riscontrare nella sua categoria. La sua decisione di passare professionista è avvenuta due anni fa e si fa seguire da Simone Autorino, un tecnico che capta subito le sue qualità. Il match che lo lancia definitivamente è la vittoria prima del limite su Yassine Habachi, pugile marocchino che a Roma aveva lasciato un brutto ricordo battendo prima del limite l’imbattuto Mattia Faraoni. Luca non è più uno sconosciuto, le qualità abbondano e di match in match sembra aggiungere un nuovo tassello alla sua macchina. Il match di domani si sintetizza con la maggiore esperienza del sardo contro la boxe veloce e varia del romano. Erittu gioca una carta importante per capire di avere ancora chances, come lascia credere la sua risorta volontà e i sacrifici a cui si è sottoposto. Dall’altra parte c’è un giovane promettente con l’incognita delle 10 riprese, ma con la certezza di fare la sua bella figura, magari facendo saltare il banco.
La riunione che porta la sigla organizzativa della OPI Since non si ferma al titolo ma ripresenta sul ring Alessandro Goddi (+ 33, – 3, =1), il medio sardo vuole cancellare immediatamente la bruciante sconfitta per l’europeo e riprendere quel cammino che lo avevano posto all’attenzione del Vecchio Continente. Un colpo a freddo determinò la sua sconfitta e mandò a monte mesi di sacrifici. Nella serata di Porto Torres affronta il serbo Bojan Radovic (+ 6, -23), un test sulle 8 riprese per certi versi non facile soprattutto per il fatto che non sono ammessi errori. Nell’altro match il piuma Gabriele Cossu, brillante protagonista tra i dilettanti e al suo secondo match da professionista affronta Nemania Sebljov, pugile conosciuto in Italia per aver affrontato Obbadi e Gangi.
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