CIAO “TIGRE DE ANZIO”
E’ così che ti voglio salutare e ricordare, grande Giulio: uno spirito indomito, fiero, intelligente ed ironico, dallo slang anziate, laziale- romano. Hai riempito interi Palasport e fatto sognare chi, come me, questo mondo della nobile arte, fatto di sacrificio, disciplina e sudore, lo ama e lo promuove!
Mi torna alla mente quella volta in cui a bordo ring, accanto a mio figlio Emanuele, giovane dilettante che si apprestava ad esordire nel pugilato, ti chiesi di dargli un consiglio su come affrontare il match. Tu, guardandolo fisso negli occhi, dissi:
“Quando sali sul ring e senti la campanella, comincia a menà!”
In questo triste giorno di un torrido luglio il tuo commiato da un mondo così tanto voluto ed amato, spiazza non solo la boxe, ma lo sport tutto: mai scontato o banale, dal fisico eccezionale e con un’agilità fuori dal comune per un medio massimo, tenace e grintoso al punto giusto, capace di calamitare l’attenzione di pubblico e massmedia, lasci un vuoto incolmabile sui ring di tutto il mondo che tante volte ti hanno visto attore principale.
E da protagonista del periodo d’oro del pugilato ti ricorda, sulla Gazzetta, anche quel Rino Tommasi, oggi affermato giornalista e allora giovane organizzatore, che ha creduto immediatamente nelle tue potenzialità e nelle tue capacità di assicurare lo spettacolo in ogni caso.
Ed un altro fuoriclasse, grande non solo nello sport ma anche nella vita, ti è stato a accanto nel momento più difficile, quando altri, invece, ti hanno improvvisamente “dimenticato”: Nino Benvenuti, infatti, mi parlò della tua situazione qualche tempo fa e, concretamente, al momento della presentazione del suo progetto “Il mondo in Pugno Tour” al Comune di Roma, ti inserì in quel programma speciale, che prevede la raccolta di fondi anche a favore di ex-pugili italiani minati da gravi malattie degenerative.
Te ne vai Campione, ma non senza aver combattuto con dignità e grinta la madre di tutte le battaglie che questa volta, però, ti ha chiamato ad essere protagonista nel più importante dei match: quello per la vita.
CIAO “TIGRE DE ANZIO”
Il Vicepresidente Vicario e Coordinatoe del Settore Professionisti dott. Antonio Del Greco

Il Presidente del CONI,Giovanni Petrucci, invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia fino al termine della settimana, in memoria del militare italiano caduto in Afghanistan.
Sabato 9 luglio a Sequals (Pordenone) si svolgerà la Cerimonia di saluto per il ritorno in Italia della Famiglia Carnera dopo 63 anni. Presente Giuseppe Minutoli (Presidente CR Friuli venezia Giulia)
E’ scomparso Biagio Santarelli all’età di 71 anni a causa di un malore improvviso, un uomo che ha servito il pugilato con passione ed amore, ne sentiranno la profonda mancanza il Comitato Regionale Abruzzese in cui ha prestato la sua collaborazione per anni e la Federazione Pugilistica Italiana tutta. Alla famiglia si stringe tutto il mondo del pugilato in un caloroso abbraccio di sentite condoglianze.
L’ultima speranza azzurra nei 66 Kg. non è riuscita a conquistare un posto in zona podio ed ha dovuto cedere al forte armeno Jevelikyan. Un’esperienza comunque importante per gli azzurri Scannapieco, Colella e Cavallaro in vista dei Campionati Mondiali Junior in programma ad Astana dal 20 al 30 luglio.
L’Italia continua l’avventura europea nei 66 Kg. con il campione italiano Vincenzo Scannapieco che domani nei Quarti di Finale sarà in sfida con l’armeno Jevelikyan. Al suo secondo match di campionato il campano Colella nei 50 Kg. ha dovuto cedere alla potenza ucraina. Nei 70 Kg. sul filo di lana si è aggiudicato la vittoria il turco Baris in un verdetto che ha sfavorito l’abile siciliano Cavallaro.