Lente di ingrandimento

IL PUNTO DEL VICEPRES. D'Ambrosi - Le nuove sfide che attendono il movimento pugilistico italiano.

Da lunedi inizia una nuova stagione ricca di emozionanti sfide. Campionati italiani, europei, mondiali e, non ultimo, il sogno di ogni atleta: gli agognati Giochi Olimpici.
Il duro lavoro organizzativo - che ha caratterizzato questo quadriennio - è stato un ottimo allenamento e non ci farà trovare impreparati. Al di là di ogni facile retorica, sono certo che le nostre società vinceranno la prima e piu importante sfida: riempire ogni centimetro quadrato delle loro palestre con giovani leve pugilistiche che, un domani, potrebbero diventare i nuovi protagonisti della nobile arte italiana.
Nel frattempo, gli sforzi della Federazione saranno tesi - in ossequio alla linea politica inaugurata dal Presidente Lai all'inizio del quadriennio - ad un concreto sostegno alle società ed ai tecnici, soprattutto attraverso la razionalizzazione delle risorse economiche a favore dell'attività pugilistica territoriale (nazionale e regionale).
In quest'ottica, sarà fondamentale redigere un bilancio preventivo che sostenga i provvedimenti già adottati dal Consiglio federale - tra cui l'abbattimento delle tasse organizzative concernenti le riunioni aob e miste - e consolidi la gratuità, per gli atleti e per i tecnici, degli eventi pugilistici nazionali. Un meccanismo che ha permesso - in questi 3 anni (2017, 2018 e 2019) - la partecipazione di oltre 3.000 pugili aob appartenenti alle diverse qualifiche.

L'altra fondamentale sfida sarà quella di tentare la realizzazione di un movimento pugilistico coeso che proietti società, tecnici ed atleti in un ambiente positivo foriero di entusiasmanti successi futuri.
Noi ci siamo e lavoreremo per fornire slancio ed ottimismo al nostro grande movimento. Solo chi non crede non osa e per chi crede nessuna sfida è impossibile.
Il V. Presidente Vicario 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Europei SchoolBoy-Girl Tblisi2019: Il Punto del VicePresidente FPI D'Ambrosi

Dominio Azzurro....date a Cesare quel che è di Cesare.


Sono giunti al termine i "Campionati europei schoolboys-schoolgirls 2019", svoltisi a Tblisi (Georgia), dove i giovanissimi pugili italiani hanno conquistato ben 9 medaglie (4 ori, 1 argenti e 4 bronzi). Quasi il 50% dei 20 pugili facenti parte della spedizione, ritornano medagliati: straordinario. 
Anche nelle qualifiche schoolboys, junior e youth - con cui è più difficile affermarsi a livello internazionale per ragioni legate alla nostra normativa, che fa ritardare l'inizio dell'attività agonistica - il pugilato italiano domina e trionfa. 
Ció testimonia, senza ombra di dubbio, la crescente sinergia tra Federazione, società e tecnici. Sinergia che illumina ed infonde una profonda positività all'intero movimento. 
Le tante vittorie internazionali delle Nazionali schoolboys, junior e youth - sono ben 38 le medaglie vinte dal 2018 ad oggi - dimostrano che le politiche di ricerca del talento, accompagnate dal lavoro certosino dei tecnici e delle società, sono state una felice intuizione e stanno disegnando un futuro roseo per la nobile arte italiana.
"Tanto più forti sono le radici quanto più l'albero sarà rigoglioso. Le nostre società ed i nostri tecnici sono straordinarie radici per l'albero pugilato".
Un risultato storico che certifica un'inconfutabile crescita dell'intero movimento. Crescita che riverbera i suoi effetti positivi anche sulle "Nazionali elite maschile e femminile" che hanno conquistato, dal 2018 ad oggi, ben 26 medaglie di cui 5 negli ultimi Campionati europei celebrati a Misk.
A settembre p.v., riprenderà anche l'attuazione del progetto che riguarda la diffusione degli eventi pro sulle emittenti televisive di rilevanza nazionale ed internazionale. Contestualmente, avranno luogo le varie fasi dei Campionati Italiani, assoluti e di categoria, per terminare a dicembre con le finali del "Torneo delle cinture" dedicato a pugili Pro II e III serie.
Sempre dal mese di settembre p.v., cominceremo a costruire il bilancio preventivo 2020 con cui il Consiglio stanzierà, come di consueto, i contributi per le attività delle Rappresentative Azzurre e per l'attività pugilistica nazionale che vedrà protagoniste le società affiliate, i pugili ed i nostri tecnici. 
Per quanto concerne l'attività nazionale, anche nel 2020 i pugili ed i loro tecnici parteciperanno gratuitamente ai vari tornei nazionali e Campionati italiani, proprio per continuare ad alimentare la politica di ricerca del talento. 
Per le società affiliate, rammento che nell'ultima seduta del Consiglio federale è stata abolita, dal 1 gennaio 2020, la tassa organizzativa, per le riunioni ordinarie e miste, al fine di implementare l'organizzazione di eventi.
Prima di rimettermi in moto (il 7 settembre farò visita al Comitato Regionale Marche), colgo l'occasione per augurare, a nome del Presidente Lai e di tutto il Consiglio, un sereno periodo di riposo Ferragostano.
“Rendete dunque ciò che è di Cesare a Cesare...." (Matteo, 22, 15-22)
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL VICEPRES. D'Ambrosi - Professionalità, remunerazione ed assenza di lucro: il nostro tallone di Achille.

In questi ultimi tre anni la Federazione ha erogato oltre 500.000,00 euro per le spese legate al settore sanitario. Tale ingente importo è stato utilizzato per favorire lo svolgimento dell'attività pugilistica, agevolando l'organizzazione di eventi  e la partecipazione agli stessi dei nostri pugili Aob e Pro. 
Nello specifico, gli oltre 500.000,00 euro sono stati utilizzati:
1) per i costi legati ai servizi medici effettuati nei numerosi tornei e campionati nazionali Aob, a cui hanno partecipato, per gli anni 2017 e 2018, oltre 2000 pugili in rappresentanza di oltre 600 società provenienti da tutta Italia;
2) per i costi connessi ai servizi medici ed ai controlli antidoping effettuati in occasione dei titoli italiani pro;
3) per i costi dei servizi medici legati alle attività delle varie Rappresentative Azzurre;

4) per la sottoscrizione di polizze assicurative a copertura di eventuali infortuni connessi con l'attività pugilistica delle Nazionali ed al successivo e sempre eventuale intervento medico specialistico.
Il già cospicuo impegno di spesa è stato affiancato da delibere ed iniziative - del Consiglio federale e del settore sanitario - tra cui preme evidenziare:
1) l'avvio di uno studio di fattibilità circa la partecipazione dei diversamente abili all'attività pugilistica;
2) la recente abolizione del costo legato all'intervento del medico nella visita per gara (quella effettuata il giorno precedente la riunione mista o pro). Costo adesso ricompreso, in virtù dell'intervento del Consiglio federale, nella tariffa medica legata al servizio di bordo ring;
3) l'avvio di contatti con il competente Dicastero della Salute per l'abolizione della visita per l'accertamento del sesso, ad oggi ancora a carico delle atlete che fanno la prima visita di idoneità;
4) l'abolizione dei costi per le visite mediche e quelle antidoping effettuate in occasione di titoli italiani Pro. Costi che sono, da due anni, a carico della Federazione;
5) l'avvio di nuovi corsi di aggiornamento riservati a medici che vogliono prestare la loro attività a bordo ring.
Nonostante tutto questo, il settore sanitario rimane ancora il "tallone di Achille" ovvero il punto debole di questa Federazione. Non mi riferisco ovviamente all'accertata professionalità ed alla notevole capacità dei componenti del menzionato settore e dei medici tesserati F.PI., grazie ai quali i nostri pugili sono ampiamente tutelati e con essi l'immagine della stessa Federazione soggetta, non dimentichiamolo, ad una rigida ma opportuna normativa sanitaria.
La debolezza delle politiche gestionali del settore in questione è insita nell'apparente inconciliabilità tra professionalità - che porta con se responsabilità e legittima remunerazione - e l'assenza della finalità di lucro, formalizzata nel nostro Statuto, che invece permea tutto il nostro movimento pugilistico e che dovrebbe ispirare tutti gli attori in esso impegnati.
In altre parole, chi esercita una professione, tra cui quella medica, nutre come aspettativa - soprattutto se a tale professione sono riconducibili tutta una serie di responsabilità (penale, civile, ecc.) - una remunerazione ovvero un corrispettivo adeguato all'attività professionale espletata.
Sulla base di questo principio, la Federazione non è riuscita, in questo quadriennio, a ridurre le tariffe legate ai servizi medici nonostante i vari tentativi esperiti dal Consiglio federale che sono sfociati, talvolta, in un'effervescente dialettica con i rappresentanti del settore medico sanitario.
Sempre in virtù del principio della professionalità, alcuni nostri medici hanno espresso perplessità anche sull'ultima delibera approvata dal Consiglio che ha inteso eliminare i costi connessi alla visita pre gara. 
Per quanto mi riguarda, ritengo che il sacrosanto principio di rispetto della professionalità medica non possa essere disgiunto - in un movimento la cui esistenza è fortemente radicata sull'assenza delle finalità di lucro - dal rispetto dell'abnegazione con cui tante società e tecnici sostengono, quotidianamente, elevati sacrifici per promuovere ed implementare l'attività pugilistica. 
In un momento di forte crisi economica, gli attori principali che hanno a cuore la nobile arte (società e tecnici) stanno sostenendo ingenti spese per contribuire alla crescita del pugilato. Altri (dirigenti federali, centrali e periferici, componenti le commissioni, ecc.) impiegano il loro tempo, a favore del pugilato, gratuitamente e quindi senza nessun corrispettivo che non sia legato al mero rimborso delle spese vive.
A parer mio, tutti dovrebbero tener conto di tale situazione, sapendo conciliare le aspettative economico professionali con il puro spirito dilettantistico e l'impareggiabile passione che anima le società ed i tecnici: cuore del nostro movimento.
In questo senso, ritengo che la fine di questo quadriennio e l'inizio del prossimo vadano approcciati partendo da questo principio.
Il V. Presidente Vicario 
Dott. Flavio D'Ambrosi 

L'ATTUALE DISCIPLINA CHE REGOLAMENTA I RAPPORTI TRA SOCIETA' E GRUPPI SPORTIVI.

Per evitare che si sparga il solito veleno – mistificando la realtà dei fatti - è necessario ribadire i criteri con cui la Federazione ha costruito il vigente quadro regolamentare che disciplina i rapporti e la produttiva sinergia tra le Società affiliate ed i Gruppi Sportivi dello Stato.
Sulla scorta di indicazione e sollecitazioni - provenienti soprattutto dal territorio campano - il Consiglio federale ha infatti deliberato, nel 2018, un corpus normativo – finalizzato ad evitare sforamenti nelle competenze dei due citati sodalizi sportivi (Società e Gruppi Sportivi) nonché a rispettare e supportare il lavoro certosino delle società – che si basa sui seguenti criteri:
1) l’arruolamento di un atleta nei Gruppi Sportivi dello Stato comporta l’attribuzione del punteggio ed i connessi benefici economici – derivanti dall’attività dello stesso atleta - alla società di provenienza. Questo per tutto il tempo in cui l’atleta svolgerà l’attività pugilistica, con evidenti vantaggi per le società di provenienza che si vedono attribuire consistenti benefici economici derivanti da vittorie conseguite dal pugile a livello nazionale ed internazionale;
2) le Sezioni giovanili dei Gruppi Sportivi possono essere presenti sul territorio con delle limitazioni. In particolare, non può essere istituita più di una Sezione giovanile per ogni provincia, ferme restando quelle già esistenti al momento in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento;
3) le Sezioni giovanili dei Gruppi Sportivi possono tesserate atleti agonisti fino all’età di 22 anni. Dopo tale età i pugili dovranno – qualora vogliano continuare l’attività pugilistica - tesserarsi con una Società affiliata. Questo per incentivare i Gruppi Sportivi ad esercitare principalmente - attraverso le Sezioni giovanili - una funzionale sociale e di recupero, soprattutto verso i più giovani, e non di competizione con le Società;
4) gli atleti dei Gruppi Sportivi – anche quelli delle qualifiche schoolboys, junior e youth – non partecipano alle fasi regionali dei Campionati Italiani riservate esclusivamente ai pugili delle società affiliate. Gli atleti dei Gruppi Sportivi accedono, dopo una selezione svolta tra Gruppi Sportivi, alle fasi finali dei Campionati Italiani, presentando un solo atleta per categoria di peso;
5) l’arruolamento nei Gruppi Sportivi è riservato unicamente agli atleti di interesse nazionale ovvero di altissimo livello. Sono atleti di interesse nazionale quelli che hanno partecipato a competizioni internazionali (Campionati Europei, Mondiali, Giochi del Mediterraneo ed Giochi Olimpici), nei precedenti dodici mesi dalla data di emanazione del bando di arruolamento. Tale norma evita un arruolamento di massa che andrebbe ad incidere sui vivai delle società affiliate;
6) le Sezioni giovanili dei Gruppi Sportivi non possono tesserare atleti già tesserati con società civili qualora quest’ultime non concedano il nulla osta. Tale norma evita il trasferimento di giovani atleti da società civili ai Gruppi Sportivi. Senza il consenso delle società civili, il pugile non potrà mai – neanche dopo i 6 mesi di inattività (come prevede invece lo Statuto per le Società civili) e neanche dopo i 4 anni - trasferirsi presso una Sezione giovanili di un Gruppo Sportivo. Tale norma ha introdotto un forte e significativo limite di tesseramento per i Gruppi Sportivi – quasi al limite dell’incostituzionalità - a vantaggio delle Società affiliate. Nel contempo, ha voluto andare incontro a quei Presidenti e/o tecnici che – volendo concedere il nulla osta al trasferimento dell’atleta presso i Gruppi Sportivi - non capivano perché la Federazione lo impedisse!! Quindi, nell’ultimo Consiglio Federale si è deciso di intervenire solo su questo punto e non su altro!!!
A completezza del quadro informativo e per far capire a tutti quanto sia strumentale la sollevazione di inutili polemiche su tale argomento, vi riporto i dati sui trasferimenti di pugili da una società ad un Gruppo Sportivo, nei precedenti 5 anni prima che entrasse la riforma regolamentare (dal 2013 al 2018) e dopo che è entrata in vigore tale riforma (2019):
pugili transitati da una società ad una Sezione giovanile di un Gruppo Sportivo – dal 2013 al 2018 - n. 9 . Tale transito – che ha riguardato solo la Regione Campania – rappresentava soltanto l’1,2% degli atleti agonisti presenti in Campania in quel periodo e lo 0,8% di tutti gli atleti che erano presenti nello stesso periodo e nella stessa Regione.
Pugili transitati, in tutta Italia, da una società ad una Sezione giovanile di un Gruppo Sportivo – dopo la riforma regolamentare – “0“. Si avete letto bene: 0
Si, un fenomeno di migrazione veramente preoccupante per il pugilato italiano e per le stesse società!!!!
Noi non abbiamo tempo da perdere con inutili chiacchiere…lavoriamo per il bene del movimento pugilistico italiano.
IL V. PRESIDENTE VICARIO F.P.I.
Dott. Flavio D’Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI: ROMA 13 luglio 2019

Nella giornata odierna si è svolto il Consiglio federale nell'ambito del quale sono state approvate anche importanti provvedimenti a favore delle società e a sostegno dell'attività pugilistica.

Peraltro, il Presidente Vittorio Lai si è congratulato, all'apertura dei lavori, per l'ottima riuscita dell'evento pugilistico, organizzato dalla Opi 82, al Foro Italico di Roma di giovedì 11 luglio u.s supporto della Federazione e di Artmediasport. Un evento espressione dell'ottimo momento che sta vivendo il pugilato Pro, testimoniato anche dalle numerose richieste di passaggio all'attivitá professionistica -  da parte di giovani atleti AOB ( ben 187 dal 2017 ad oggi) - proprio in relazione al nuovo e seducente magnetismo che tale movimento suscita nei pugili.
Il Presidente ha voluto rimarcare anche gli ottimi risultati che stanno ottenendo le Rappresentative Azzurre. Da ultimo i risultati dei Campionanti Europei e dei Giochi Europei di Misk ove la Nazionale ha ottenuto, tra uomini e donne, ben 5 medaglie (2 Argenti e 3 Bronzi).

Nell'ambito del Consiglio è stato anche ascoltato il rappresentante della società Artmediasport, Gia Marco Sandri, che ha ribadito le rosee prospettive del pugilato Pro che è tornato, negli ultimi mesi, sulle maggiori emittenti televisive.  In tale contesto, Sandri ha proposto, altresí, l'avvio di una partnership con la piattaforma Tv di streaming web DAZN che prevede un investimento di euro 10.000,00 della Federazione per l'erogazione gratuita di abbonamenti alle società sportive.

In particolare, la FPI acquisterà un pacchetto di abbonamenti - con validità di 4 mesi, a partire dal mese di settembre p.v. - e li distribuirà gratuitamente alle società per seguire i più importanti match pugilistici mondiali, altri eventi sportivi e contenuti speciali che DAZN trasmetterà fino alla fine del 2019. Questo aumenterà gli ascolti e quindi il peso degli utenti e degli appassionati italiani che si tradurrà, probabilmente, in un avvicinamento anche delle altre emittenti televisive.
Sempre nell'ottica di sostenere l'attività Pro, la Federazione ha espresso l'intenzione di stanziare un importo, per il 2020, per comprimere i costi organizzativi con particolare riferimento a quelli relativi al service per luci. Tale importo sarà determinato in considerazione di una indagine di mercato tesa ad individuare il miglior service per l'illuminazione. 
Nel proseguire i lavori, il Consiglio federale ha deliberato diversi provvedimenti tra cui meritano particolari menzioni:
1) la copertura dei costi, a partire del 2020, per la trasmissione via streaming dei Titoli italiani che non venissero trasmessi su emittenti televisive;
2) l'acquisto di 1.000 abbonamenti, che coprono il periodo settembre dicembre 2019, a DAZN da distribuire gratuitamente alle società;
3) la continuazione dello studio di fattibilità,  da parte della apposita commissione, per l'apertura dell'attività pugilistica ad alcune categorie di disabili;
4) il progetto "sparring-io" che incentiva l'attività giovanile, nella fascia d'età dai 10 ai 12 anni, e persegue l'obiettivo di favorire un modello di gara il più possibile vicino al match pugilistico. Il progetto prevede, infatti, un'attività di opposizione ovvero un match senza contatto con l'introduzione di apposite categorie di peso e con la partecipazione di giudici arbitri;
5) i premi che andranno ai tecnici ed alle società per le vittorie ottenute dagli atleti delle Squadre Azzurre in campo internazionale;
6) il mandato alla commissione tecnica nazionale per l'istituzione, dal 2020, dei campionati italiani femminili per le categorie schoolgirl, junior e youth;
7) l'intenzione di eliminare, dal 2020, le tasse sull'organizzazione delle riunioni ordinarie e miste AOB/Pro. Alla fine dell'anno dovranno essere stanziati circa 55.000,00 euro - da rinvenire nel bilancio preventivo 2020 - per eliminare tali tasse;
8) riconosciute delle benemerenze a Tecnici di varie regioni;
9) equiparazione al maestro di primo livello dei maestri 1 - 2 stelle Aiba ed equiparazione del maestro di secondo livello ai maestri 3 stelle Aiba;
10) approvazione dei corsi di aggiornamento da somministrare con modalità e-learning. Modalità che permette di adempiere agli obblighi formativi in maniera più agevole soprattutto nelle regioni distanti dalle sedi dei Comitati e Delegazioni regionali. Le specifiche modalità dei suddetti corsi, che partiranno in via sperimentale, saranno definite dalla commissione competente.
Il V. Presidente Vicario
Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro Vertici FPI con i Presidenti dei Comitati Regionali - il Punto del VicePres. D'Ambrosi

UN MOVIMENTO ED UNA FEDERAZIONE PIENI DI ENERGIE POSITIVE.
In occasione del "Guanto d'oro" femminile - ospitato quest'anno a Celano - i vertici della Federazione hanno incontrato i Presidenti dei Comitati regionali. In apertura, il Presidente Lai ha evidenziato gli ottimi risultati delle nostre Rappresentative Azzurre che, peraltro, hanno subito - in alcuni evidenti casi - dei torti arbitrali senza i quali l'Italia sarebbe stata probabilmente la prima nel medagliere della manifestazione continentale appena conclusa. 
Nell'occasione è stata ribadita l'importanza delle citate strutture territoriali che sono preziosissimi punti di riferimento delle società e fondamentali strumenti di coordinamento ed attuazione delle politiche e delle direttive federali. 
Per tali motivi, il Consiglio federale ha stanziato, dal 2017 ad oggi, circa 750.000,00 per il funzionamento di tali strutture a cui si aggiungono oltre 440.000,00 di utili provenienti dai corsi di formazione/aggiornamento regionali. Utili che i Comitati regionali hanno sapientemente erogato alle società sotto forma di contributo, realizzando una straordinaria forma di supporto all'attività pugilistica territoriale. 
Durante l'incontro, è stato anticipato ai Presidenti di Comitato il provvedimento - che sarà sottoposto all'approvazione del prossimo Consiglio federale - finalizzato a comprimere i costi delle società organizzatrici. Ciò al fine di sostenere le società e l'attività pugilistica territoriale. Il Segretario generale, Dott. Alberto Tappa, ha comunicato le novità introdotte nelle Statuto federale con particolare riferimento alle norme relative alle Assemblee elettive. 
Nel pomeriggio, il V. Presidente Enrico Apa ha presieduto un interessante riunione - sempre con i Presidenti di Comitato e i referenti regionali dei CdR - relativa alla regolamentazione ed allo status dei commissari di riunione. Tale settore sarà, a breve, oggetto di una riforma che lo renderà più idoneo rispetto alle esigenze e alle nuove norme concernenti gli eventi pugilistici.
Nel corso della giornata ė stato programmato, altresì, un aggiornamento con i tecnici partecipanti al Guanto d'oro e per quelli abruzzesi. Nel corso dell'incontro, lo scrivente - insieme al Rappresentante dei tecnici in Consiglio federale, Maestro Biagio Zurlo - ha illustrato e chiarito la filosofia di fondo ovvero la ratio della nuova regolamentazione del settore tecnici sportivi.
Dopo aver lodato i tanti tecnici italiani - che rappresentano per il movimento pugilistico di questo Paese, un patrimonio inestimabile - il sottoscritto ha evidenziato i quattro criteri che hanno guidato la revisione normativa della progressione di carriera dei tecnici che oggi è allineata ai 4 livelli del Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi (SNaQ) del Coni.
Per sgomberare il campo dagli equivoci - sorti in funzione di un travisamento della realtà sublimato da qualche burlone dei social che non aiuta a far capire l'importanza di tale riforma e dell'operato della Commissione dei tecnici sportivi - ricordiamo che la riforma si basa:
1) sulla valorizzazione della professionalità e dell'esperienza (la maturazione di anni di tesseramento ovvero insegnamento nelle palestre unito ai risultati, sono imprescindibili per la progressione di carriera);
2) la suddivisione delle mansioni e delle competenze tra le varie qualifiche (una qualifica inferiore non può svolgere le mansioni della qualifica superiore);
3) implementazione degli step formativi per l'acquisizione delle qualifiche superiori;
4) fidelizzazione degli appartenenti al settore tecnici sportivi, derivante da un maggior periodo di tesseramento necessario alla progressione di carriera ed allo svolgimento delle mansioni superiori.
I tecnici presenti hanno pienamente condiviso i principi fondamentali che sorreggono la riforma ed hanno anche suggerito degli eventuali correttivi che potrebbero trovare applicazione attraverso dei mirati emendamenti approvati dal Consiglio federale. 
Insomma, la riforma sta trovando piena adesione da parte dei tecnici di tutta Italia che comprendono quanto siano strumentali certe critiche senza costrutto.
Il movimento pugilistico ha bisogno di positività e luce non di fosche previsioni dettate dai soliti, tristi volatili. 
In conclusione voglio ringraziare la Commissione tecnico nazionale - capitanata dal Consigliere Sergio Rosa, presente all'incontro - la società abruzzese organizzatrice dell'evento, il Comitato Regionale Abruzzo e Molise ed i dipendenti della Federazione che hanno permesso, ancora una volta, il successo della manifestazione Guanto d'oro. 
Il Vice Presidente Vicario
Dott. Flavio D'Ambrosi 

IL RINASCIMENTO DEL MOVIMENTO PUGILISTICO ITALIANO - Il Punto del Vice Pres. D'Ambrosi nel Post Giochi Europei 2019

IL RINASCIMENTO DEL MOVIMENTO PUGILISTICO ITALIANO

I dati lo dicono chiaramente: il pugilato italiano sta vivendo un intenso periodo di crescita. Il duro lavoro delle società e la creatività dei tecnici sportivi stanno fornendo una spinta propulsiva all'intero movimento, che non ha precedenti negli ultimi 20 anni.
I dati sono inconfutabili e ci dicono che negli ultimi 3 anni si è registrato un significativo aumento delle società affiliate e dei tesserati (circa il 15% in più rispetto al 2016) accompagnato da un rigoglioso incremento dell’attività pugilistica (solo nel 2018 si sono svolte oltre 1.200 riunioni pugilistiche).
In forte crescita anche il settore giovanile che ha prodotto - negli ultimi due anni - ben 137 pugili agonisti. L’attività pugilistica giovanile è in piena fase di espansione – la recente “Coppa Italia” ha visto gareggiare circa 150 giovani atleti - e questo è assolutamente proficuo per l’attuazione della politica di ricerca del talento.
Da tale ritratto agiografico non è esente il pugilato Pro che - tornato sulle grandi emittenti televisive compresa la Rai - attrae ed affascina nuovamente i giovani che scelgono, come nel lontano passato, la strada del professionismo. 
A testimonianza di quanto detto, è utile sottolineare che  - negli ultimi 2 anni - si è registrata una vera e propria impennata di richieste di passaggio al circuito Pro (ben 187 giovani pugili Aob). Giovani pugili che stanno guadagnando la ribalta del palcoscenico nazionale e ci auguriamo, in futuro, anche di quello internazionale.
La crescita del movimento Pro è espressa anche dalla significativa partecipazione di atleti al “Torneo delle Cinture” (oltre 80 pugili tra l’edizione precedente e quella di questo anno) sul quale la FPI ha investito, negli ultimi due anni, circa 90.000,00 Euro.
Relativamente all’attività amatoriale, la Federazione è finalmente riuscita a creare le giuste sinergie per realizzare eventi promozionali di livello nazionale. Il Lido di Fermo ha ospitato il Campionato Nazionale amatori a cui hanno partecipato ben 170 atleti provenienti da tutta Italia. Un vero e proprio successo anche grazie alla società organizzatrice. 
La Nazionale Azzurra? All’inizio del quadriennio qualcuno adombrava delle perplessità sulla forza e la capacità della Federazione di gestire al meglio le Rappresentative Azzurre. Tale perplessità erano legate anche alla mancanza di risultati nei precedenti Giochi Olimpici di Rio 2016.
Peraltro, anche qui i risultati non si sono fatti attendere. Dall'inizio del quadriennio, le Rappresentative Azzurre hanno ricominciato a primeggiare a livello internazionale.
Ben 23 le medaglie conquistate nel 2018 – ai Campionati Europei di categoria (schoolboys, junior e youth) - a cui si aggiungono le 6 medaglie conquistate ai recenti Campionati Europei junior.
A tali successi si aggiungono, le 21 medaglie conquistate nel 2018 dalla Nazionale Azzurra Elite (maschile e femminile) ai Campionati Europei ed ai Giochi del Mediterraneo.
Successi impreziositi dalle medaglie - ben 5 medaglie (2 Argenti e 3 Bronzi) - ottenute ai Giochi Europei di Misk che hanno certificato l’ottimo stato di salute delle Rappresentative Azzurre – femminile e maschile – gestite in maniera encomiabile dagli staff tecnici.
Insomma, un vero e proprio “rinascimento del movimento pugilistico italiano” a cui stanno contribuendo i nostri tecnici e gli ingenti investimenti federali nell’attività sportiva – che hanno superato, nel biennio 2017/2018, i 6.000.000,00 di Euro - coordinati con la politica di ricerca del talento attuata, con la massima scrupolosità e professionalità, dal Presidente Lai e dal suo Team di consiglieri federali.
Investimenti che saranno arricchiti, già dal prossimo Consiglio federale, da un’importante iniziativa che ridurrà i costi a carico delle società.
I trespoli sono finiti e per quei pochi che ancora aleggiano suoi campi elisi, una preghiera: siate meno epicurei e più stoici.
IL VICE PRESIDENTE VICARIO
Dott. Flavio D’Ambrosi

Incontro tra le società del CR Veneto e il VicePres FPI D'Ambrosi

Le giovani società del Veneto tutte compatte con la Federazione. 

Continua la visita dei Comitati regionali da parte dello scrivente. Questa é stata la volta del Comitato regionale Veneto - che racchiude un movimento pugilistico in continua ascesa - e per l'occasione il sottoscritto è stato accompagnato dal Consigliere federale Fabrizio Baldantoni e dal Segretariato generale Dott. Alberto Tappa.
Come al solito, tanto il calore e l'affetto manifestati dalle società e dai tecnici, presenti all'incontro, che hanno colto l'occasione per conoscere i molteplici provvedimenti, adottati dalla Federazione, a favore del movimento pugilistico italiano. 
Finalmente, le società hanno potuto constatatare - in virtú dei dati inconfutabili, mostrati e spiegati dal sottoscritto - il pregevole lavoro, coronato anche dai successi internazionali dei nostri atleti Azzurri, che tutto il movimento pugilistico sta portando avanti da qualche anno.
Un lavoro certosino e quotidiano - delle tante società affiliate e dei tecnici - coordinato e supportato dal Presidente Vittorio Lai e dal suo team all'interno del consiglio federale. 
Nella relazione appositamente redatta per l'occasione,  accompagnata anche da slide illustrative, il sottoscritto ha evidenziato analiticamente la filosofia che sta guidando l'adozione dei provvedimenti ed i positivi risultati raggiunti.
Le società presenti hanno espresso un vivo apprezzamento verso l'attuale governance federale ed in particolare verso il concreto sostegno ai sodalizi sportivi fornito attraverso i visibili investimenti testimoniati dai bilanci federali pubblicati sul sito federale e quindi non smentibili dalle chiacchiere dei soliti, ormai sparuti, bastion contrari!
Anche le societá venete hanno accolto con piacere la volontà federale di produrre un concreto sviluppo qualitativo del pugilato italiano attraverso l'individuazione e la crescita di nuovi talenti. 
In tal senso, è stato ribadito - come già fatto nei precedenti Comitati regionali visitati dal sottoscritto - che la ricerca del talento passa ineluttabilmente attraverso i tecnici e le societa affiliate: unica, vera spina dorsale dell'intero movimento.
Per certificare l'attivitá fin qui svolta dal Presidente e dal Consiglio federale,  sono stati illustrati e commentati i dati del bilancio consuntivo 2018 da cui emergono inconfutabilmente, come sopra detto, gli ingenti investimenti effettuati per implementare il sostegno alle società affiliate e l'attività pugilistica, ordinaria e nazionale, Aob e Pro. 
Lo scrivente ha fatto presente che al prossimo Consiglio federale verranno adottati ulteriori, importanti sostegni alle società e all'attività pugilistica nazionale. 
Le società hanno chiesto di poter ripristinare il tesseramento degli amatori con la formula dei 365 giorni che da la possibilità di tesserare dal mese di settembre, mese in cui inizia l'attività delle palestre. Stante l'impossibilità di attuare tale ripristino, contrario ai principi fondamentali statutari e a quelli dettati dal Coni, il sottoscritto ha invitato il componente della commissione amatoriale, Massimiliano Sarti, a presentare delle proposte al Consiglio federale per ammortizzare almeno i costi dei tesseramenti amatoriali.
Le società hanno chiesto anche di valorizzare l'attività giovanile poiché la stessa è assolutamente propedeutica alla ricerca del talento.
In ultimo, chi scrive ha voluto ancora una volta evidenziare i benefici della riforma concernente il settore dei tecnici sportivi. Riforma che valorizza l'esperienza e la professionalità dei nostri tecnici la cui progressione di carriera non è più ancorata alla discrezionale distribuzione di qualifiche - soprattutto quella di maestro  - che negli anni passati ha suscitato diversi malumori tra gli stessi tecnici. Adesso i passaggi di qualifica sono ancorati, in maniera chiara ed oggettiva, all'anzianitá di insegnamento (quindi all'esperienza) e all'effettuazione di step formativi ovvero corsi di diverso livello.
La riforma ha avuto anche il merito di aver differenziato le mansioni tra le varie qualifiche - le qualifiche inferiori svolgono compiti diversi ed inferiori rispetto alle qualifiche superiori  -  risolvendo una criticità che appiattiva la categoria dei tecnici. Pensate che prima della riforma l'aspirante tecnico svolgeva le stesse mansioni del maestro!!
La stessa riforma ha previsto, in aggiunta, l'elenco dei formatori composto da tutti coloro che - per titoli acquisiti nel corso della loro carriera sportiva - sono abilitati alla docenza nei corsi di formazione/aggiornamento organizzati sotto l'egida federale. 
Prima di concludere, voglio ringraziare il Presidente del Comitato regionale Veneto, i componenti dello stesso Comitato e le splendide società venete.
Adesso incrociamo le dita per i nostri Azzurri impegnati ai Giochi europei di Minsk, sperando che i gufi attenuino i loro influssi!
Il Vice Presidente Vicario 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro tra le società del CR Lazio e il VicePres FPI D'Ambrosi

IL MOVIMENTO PUGILISTICO LAZIALE UNO STRAORDINARIO MODELLO DA IMITARE.

Nella giornata odierna, si è svolto il programmato incontro tra lo scrivente e le società pugilistiche laziali. Incontro fissato dal Comitato regionale Lazio - che ringrazio per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’evento - ed arricchito dalle premiazioni di atleti e società che si sono distinti per l'attività svolta nel 2018.

Come le societá dei tanti Comitati regionali visitati dal sottoscritto, le società laziali hanno aderito in massa all’incontro, mostrando interesse e vivo apprezzamento per i lusinghieri risultati ottenuti – in questi ultimi due anni - dalla Federazione e verso i tanti provvedimenti emanati a sostegno del movimento pugilistico nazionale.

Nel corso della riunione sono stati anche illustrati i dati relativi alle attività ed ai risultati del movimento pugilistico laziale. Attività e risultati straordinari legati ad un modello gestionale – attuato, ormai da oltre 15 anni, dal locale Comitato regionale - che ha condotto il Lazio ad essere elemento trainante dell’intero movimento pugilistico nazionale.

I dati del 2018 ci dicono che il Lazio ha affiliato ben 160 società (circa il 18 % del totale società affiliate alla F.P.I.), tesserato 6991 persone fisiche tra pugili, arbitri, dirigenti e tecnici sportivi. Le società laziali hanno avuto altresì la capacità di organizzare ben 178 eventi pugilistici di cui 50 Pro.

A tale mastodontica attività è corrisposto anche un numero rilevante di titoli nazionali. Negli ultimi due anni, 2017-2018, gli atleti laziali hanno ottenuto ben 26 Titoli (tra Campionati Italiani, di categoria ed assoluti, e Guanto d’Oro maschile e femminile) e 23 medaglie d’Argento nelle medesime competizioni nazionali

Negli stessi anni (2017-2018) il Comitato regionale Lazio ha potuto distribuire alle società laziali – in virtù delle disposizioni emanate in tal senso dalla Federazione – oltre 82.000,00 Euro provenienti dagli introiti dei corsi di formazione ovvero di aggiornamento. Come ho già spiegato in altri Comitati, le società affiliate stanno fruendo della possibilità di utilizzare, attraverso i Comitati regionali, degli introiti dei corsi di formazione e aggiornamento regionali. Solo nel 2018, tutti i Comitati regionali hanno distribuito alle società affiliate, sotto forma di contributi, circa 180.000,00 euro. Una vera e propria forma di concreto sostegno all’attività delle palestre.

Le società laziali hanno accolto con estremo favore la filosofia che sta guidando la Federazione ed il suo Presidente, Vittorio Lai, incentrata sulla ricerca del talento attraverso le capacità, la quotidiana passione e la professionalità dei tecnici e delle società.

Per tale motivo, la Federazione ha investito – negli ultimi due anni – oltre due milioni di euro per garantire un’adeguata attività nazionale e regionale – totalmente gratuita per gli atleti ed i tecnici – accompagnata da contributi, erogati alle società ed ai tesserati, connessi con l’attività ed i risultati raggiunti.

Dopo l’ondata di affetto ricevuta dalle società laziali, il sottoscritto si recherà, continuando il suo tour presso i Comitati regionali, in Veneto dove il 18 giugno incontrerò le società di quel territorio.

IL V. PRESIDENTE VICARIO

Dott. Flavio D’Ambrosi

La FPI Incontra i COMITATI: Il vice Pres FPI D'Ambrosi in Piemonte

Il movimento pugilistico piemontese è ottima forma.

Cordialità, affetto ed entusiasmo. Così le società pugilistiche piemontesi hanno accolto la mia visita presso il locale Comitato regionale. In presenza del Presidente del Comitato, Prof. Gianni di Leo, del componente delle Commissioni nazionali (giovanile e dei tecnici sportivi), dott. Domenico Virton, e degli altri componenti del Comitato, le società hanno mostrato una viva partecipazione ed un estremo interesse verso le tematiche oggetto del confronto.
Nella relazione appositamente redatta per l'occasione, accompagnata anche da slide illustrative, il sottoscritto ha evidenziato le politiche ed i provvedimenti adottati, fino ad oggi, dal Presidente e dal Consiglio federale a sostegno dell'intero movimento pugilistico italiano.
Le società presenti hanno espresso consenso verso tali provvedimenti ed i significativi risultati raggiunti dalla Federazione in questi ultimi due anni. Nel contempo, hanno manifestato vivo apprezzamento verso la nuova politica federale tesa a sostenere i sodalizi sportivi attraverso concreti e visibili investimenti.
Parimenti, è stata accolta con piacere la volontà federale di produrre un concreto sviluppo qualitativo del pugilato italiano attraverso l'individuazione e la crescita di nuovi talenti. 
In tal senso, è stato ribadito - come già fatto nei precedenti Comitati regionali visitati dal sottoscritto - che la ricerca del talento passa ineluttabilmente attraverso i tecnici e le societa affiliate: unica, vera spina dorsale dell'intero movimento.
Chi scrive ha illustrato anche i dati del bilancio consuntivo 2018 da cui emergono chiaramente ed inconfutabilmente gli ingenti investimenti - effettuati per implementare il sostegno alle società affiliate e l'attività pugilistica, ordinaria e nazionale, Aob e Pro - che tradotti in cifre sono pari a Euro 3.000.000,00 circa.
In tal senso, non va dimenticato che nel biennio 2017/2018, la FPI è riuscita a coprire - in virtù di uno stanziamento di circa 1.000.000,00 di Euro - tutti i costi inerenti la partecipazione dei nostri atleti agli eventi pugilistici nazionali, permettendo così la gratuità di vitto, alloggio e viaggio.
I dati contabili estrapolati dal bilancio e spiegati alle società, stanno dimostrando la bontà dell'attuale gestione federale e, allo stesso tempo, smentiscono chi - senza un solido background nella gestione di una struttura complessa come quella federale - parla di miracolose pozioni da somministrare (in sostituzione degli attuali analgesici!) all'asfittico pugilato che, in realtà, sta dimostrando invece una buona vitalità e competitività a livello internazionale.
Peccato che non si faccia mai menzione del "mecenate" che fornirebbe le nuove risorse, necessarie all'attuazione di tali pozioni, visto che quelle attuali sono impegnate nella quasi totalità - come dimostrano inequivocabilmente i bilanci federali - nella promozione e sviluppo dell'attività pugilistica Aob e Pro mentre la restante, minore parte nel funzionamento degli organi federali, centrali e periferici, tra cui i Comitati regionali.

Noi aspettiamo con fiducia l'avvistamento degli ufo....che ci portino il "mecenate"!
Tornando all'incontro, le società piemontesi hanno espresso l'esigenza di comprimere i costi per i servizi medici, che in molti casi rendono difficoltosa l'organizzazione di eventi pugilistici. Al riguardo, è stato suggerito di ricorrere a fondi integrativi sanitari ovvero ad un apposito stanziamento in bilancio, che possa essere utilizzato per comprimere, sotto forma di contributi, le spese sanitarie connesse all'organizzazione di eventi pugilistici. 
Nell'ottica di implementare la partecipazione al torneo elite II maschile, le società hanno chiesto altresì di abolire le quote di iscrizione versate per gli atleti che si qualificano per la fase nazionale della competizione in argomento. In tal senso, è stato evidenziato dallo scrivente che nel torneo Elite II del 2018, ex senior, sono stati spesi dalla Federazione quasi 49.000,00 e solo 7.840,00 sono stati versati, sotto forma di iscrizione, dalle società partecipanti (quindi un mero 13% della spesa totale). Tuttavia, lo scrivente si è impegnato a portare in Consiglio federale, l'istanza avanzata.
ln virtù dell'incontro con le societá locali, ho potuto verificare la splendida realtà del movimento pugilistico piemontese e di apprezzare l'egregio lavoro svolto dal Comitato regionale e dal suo attuale Presidente ed amico Gianni Di Leo. Presidente con il quale ho condiviso - diversi anni fa, quando ho ricoperto la carica di Presidente del Comitato Regionale Lazio - le battaglie a favore del territorio ovvero delle tante società e dei tanti tesserati che sono la vera anima del movimento pugilistico italiano. Battaglie che continuerò a sostenere senza i minimi tentennamenti. 
Il Vice Presidente Vicario 
Dott. Flavio D'Ambrosi

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