Con immenso piacere vi comunico qualche impressione sull’interessante convegno organizzato dal MIUR.
Il tema è stato sviluppato da autorevoli relatori che hanno rappresentato esperienze diverse. Sono state proposte possibili strategie, rispettose delle differenze di pensiero derivanti da approcci e vissuti personali, che potrebbero convergere e condividere il raggiungimento di un obiettivo comune. In altri termini, possiamo affermare che esiste un gruppo quando i componenti sono interdipendenti e armonicamente legati tra loro. Il risultato dimostra che la somma del valore dei singoli è inferiore al valore del tutto, dell’insieme.
Il legame esiste quando la consapevolezza delle proprie potenzialità, dell’assunzione delle responsabilità per ricoprire un ruolo specifico, si indirizzano verso intenzionalità collettive e si estrinsecano nell’unità d’azione. Pur rispettando l’irriducibile “individualità del singolo” si tratta di collocare l’individuo in una sfera “gruppo centrica”. Il passaggio evolutivo seguente è nella trasformazione del “gruppo” in “squadra”.
Come? Prendendo in esame quelle dinamiche che scaturiscono dal confronto e dalle decisioni che possono portare ad un “conflitto”. Tra i componenti del gruppo, colui che identifica meglio degli altri il problema che ha causato il conflitto e quindi lo risolve, assume la leadership: diventa in quel momento il team leader perché ha dimostrato di essere in grado di trasformare il conflitto, inteso come opposizione, in un momento di coordinazione. Questa dinamica è permanente e consente di far avanzare la cooperazione, connotazione essenziale del lavoro di squadra.
L’apertura del convegno, in perfetta coerenza con il tema, è stata affidata ai rappresentanti delle Frecce Tricolori che ne hanno tracciato la sua storia, una meravigliosa avventura che ha dilagato in tutto il mondo stile e cultura italiana. La pattuglia acrobatica è nata nel 1971 presso Udine. Hanno impresso nella memoria collettiva il “cavallino rampante” come disegnatore del cielo che si libra con azzurra libertà e ci fa sognare l’infinito. I piloti, arditi e audaci, volano in coro con perfetta sincronia come se respirando la stessa aria respirassero con un unico polmone. Che emozione alzare lo sguardo e vederli volteggiare nel blu dipinto di blu!
Gli interventi successivi hanno individuato connessioni e interdisciplinarità partendo dal loro sistema: psicologo, cardiologo, rappresentanti della Pubblica Istruzione e dello Sport (vedi locandina). E’ emersa una piccola verità: un sistema che si confronta con un altro si irrobustisce. E’ stata una mattinata ben spesa per tutti i partecipanti. I destinatari dei contenuti espressi dai conferenzieri sono stati gli alunni delle classi di alcuni istituti superiori. Il luogo dove si è svolto il Convegno, Camera di Commercio, è fastoso e arricchito
da splendidi marmi. Viene da immaginare che se il grande Antoni Gaudì fosse nato a Carrara come ci avrebbe consegnato altri “sogni di pietra e le pietre morbide”!?
Massimo Scioti