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Ciao Nino! L’ultimo saluto alla leggenda e mito della Boxe e dello Sport

Ciao Nino! L’ultimo saluto alla leggenda e mito della Boxe e dello Sport

Oggi l’ultimo saluto al leggendario Nino Benvenuti che è venuto a mancare lo scorso 20 maggio a Roma all’età di 87 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del Pugilato Italiano e Mondiale e dello Sport. Dopo l’omaggio al Salone d’Onore del CONI, dove ieri è stata allestita la camera ardente, oggi, presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma si sono svolte le esequie officiate da Mons. Antonio Staglianò. Le istituzioni e gli amici di sempre hanno partecipato al cordoglio della famiglia, confortato da una chiesa ghermita e sentitamente provata. Un ultimo gancio micidiale che ha messo tutti KO ma da cui ci si deve rialzare per onorare la sua memoria, attraverso un progetto di amore e rispetto, come lui stesso ci ha insegnato e come sottolineato nell’omelia dal Rettore della Basilica. 

L’indimenticabile Oro Olimpico di Roma ’60, che ha conquistato la prestigiosa coppa Val Barker soffiandola all’allora mediomassimo Cassius Clay e che, per un decennio, si è imposto nel mondo PRO, dalla mitica trilogia con Griffith all’eterno confronto con Mazzinghi, indossando la cintura mondiale nei pesi superwelter e nei pesi medi,  oggi continua ad ispirare le nuove promesse della boxe. Talento, classe, eleganza ma anche un’umanità che, fuori dal ring, ha messo in connessione intere generazioni, conquistando la loro fiducia e il loro affetto. Come quello dimostrato dalle autorità presenti, tra cui il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Sottosegretario On. Sandra Savino, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il membro del CIO Franco Carraro, il Presidente della FPI Flavio D’Ambrosi, il Vice Presidente del CONI Claudia Giordani, l’On. Gianfranco Fini, il Presidente del CONI Lazio Alessandro Cochi, l’Assessore della Regione Lazio Fabrizio Ghera, l’Assessore della Regione Friuli Venezia-Giulia Fabio Scocimarro, il Presidente ANAOAI Pierpaolo Giuliani, il Consigliere Federale Andrea Abodi, il Segretario Generale FPI Walter De Giusti, alla guida di una rappresentativa federale. A voler omaggiare Nino anche la Campionissima e membro onorario CIO Manuela Di Centa, Vera Gemma, figlia dell’amico fraterno Giuliano, la promoter Rosanna Conti Cavini, l’olimpionico Romolo Casamonica e molti altri. 

Il primo a ricordare il monumento della boxe è stato il Presidente Giovanni Malagò, che oggi, in occasione della Giunta CONI, ha fatto tenere un minuto di silenzio per Benvenuti: “Una persona di cuore, di una gentilezza incredibile, disponibile, sempre educato e mai sopra le righe. Un mito e una leggenda del Pugilato e dello Sport che ha tenuto incollati 18.000 italiani alla radio in occasione del titolo mondiale contro Griffith. Nino non è solo nello sport, è nell’immaginario collettivo di un intero Paese e ogni sua rivincita è stato un motivo d’orgoglio nazionale”.

In rappresentanza della FPI e di tutti gli atleti e tecnici, d’intesa con il Presidente D’Ambrosi, è intervenuto il Campione del Mondo e DT delle Nazionali Azzurre Giovanni De Carolis: “Sono emozionato e onorato perché Nino ha accompagnato tutti noi atleti e i maestri durante la loro carriera. Da atleta ho seguito i suoi valori e insegnamenti e ora, da tecnico, li sto trasmettendo alle nuove promesse del pugilato olimpico. Tutti noi dobbiamo molto a Nino e il modo più semplice per restituire quanto di più prezioso ci ha lasciato è quello di continuare a divulgare il suo messaggio: nelle scuole, negli istituti penitenziari, negli oratori e in tutte le realtà in cui la fragilità che contraddistingue i ragazzi possa trasformarsi in forza e coraggio. Grazie Nino!”.

Una di quelle figure popolari, universalmente riconosciute – ha sottolineato con grande emozione Anita Madaluni, assistente personale e press officer di Benvenuti – e tutt'ora riconoscibili che, fra un match e l’altro, ha lasciato un solco profondo nella Storia, e non soltanto quella della Boxe.  Un volto tracciato da decenni di esperienza nei campi più disparati, solo a prima vista distanti; tratti somatici rimasti inalterati, ancora vividi nel cuore degli italiani così come di tutte le genti. Allo sport del Pugilato - violento per sua natura - ha saputo infondere il vero carattere della Noble Art imprimendo valori che hanno travalicato, con passione e impegno, il semplice agonismo tecnico, espandendo la propria energia attraverso imprescindibili peculiarità umane e spirituali: onestà, determinazione, rispetto per l'avversario (spesso, poi, stimato amico)”.

A portare il feretro del campione originario dell’Isola d’Istria, dopo il picchetto d’onore dei Vigili del Fuoco, sono stati i Campionissimi della Boxe Emanuele Blandamura, Giovanni De Carolis, Emiliano Marsili e del Canottaggio Bruno Mascarenhas e il nipote di Nino. Il saluto nel segno della speranza: CONI e FPI, di concerto con la famiglia e con le istituzioni presenti, continueranno ad onorare il ricordo e l’eredità di Benvenuti, come dichiarato dal Presidente FPI Flavio D’Ambrosi: “Un modello comportamentale per i giovani che va onorato e lo faremo con eventi ad hoc. La sua immagine e il suo stile ci guideranno per mettere a terra progetti sportivi e sociali di grande valore”. Una condivisione di intenti e obiettivi per accogliere il futuro a mani aperte, come Nino stesso ci ha insegnato. 

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