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Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi alla conclusione del Mondiale Elite Maschile 2021

Il Punto del Presidente Flavio D'Ambrosi alla conclusione del Mondiale Elite Maschile 2021

 "Dopo aver infranto il risultato negativo dei Giochi olimpici di Rio 2016 – con la storica medaglia di Bronzo di Irma Testa – è la volta dei Campionati mondiali assoluti maschili.
  A ben otto anni dall’ultima medaglia conquistata, il pugilato italiano è tornato ai vertici del panorama internazionale, vincendo due medaglie, un argento ed un bronzo, con i pugili Abbes Mouhiidine (92 kg.) e Salvatore Cavallaro (75 kg.).
  Il pugilato Pro non stato da meno. Il Titolo Europeo di Matteo Signani – conquistato a Roma in un evento celebrato nella splendida cornice del Palazzo dello Sport dell’Eur – ed alcuni degli ultimi Titoli italiani sono testimonianza di un movimento che lentamente sta tornando a crescere anche in termini di qualità.
  In tutto l’arco dell’anno, il movimento pugilistico italiano ha mostrato una straordinaria vitalità e dei segni di ripresa molto incoraggianti. Dal mese marzo u.s. ad oggi, sono ben 32 le medaglie (5 Ori, 4 Argenti e 23 Bronzi) conquistate dagli Azzurri nei vari Campionati europei e mondiali, maschili e femminili, di categoria ed assoluti. 
  Risveglio e vitalità testimoniati anche dallo storico record di società affiliate (1.000) e di tesserati - che hanno ormai abbondantemente oltrepassato la soglia delle 50.000 unità complessive - dalla folta partecipazione di giovani atleti ai Campionati italiani e dallo stupefacente incremento dell’attività pugilistica ordinaria che ha raggiunto numeri mai visti in precedenza (circa 8.000 match dall’inizio dell’anno ed oltre 1.300 eventi, Aob e Pro, organizzati).
  Qualcosa sta cambiando e forse qualcosa è già cambiato.
  Certamente stanno influendo i forti ed innovativi interventi effettuati – dal sottoscritto e dal Consiglio federale - nell’organizzazione delle Rappresentative Azzurre che hanno reso l’ambiente della Nazionale più tranquillo e sicuramente più efficiente e funzionale nei processi gestionali.
  La politica di ricerca del talento, con l’introduzione delle nuove formule organizzative dei Campionati italiani, ed i poderosi sostegni contribuitivi forniti alle società affiliate hanno reso certamente più dinamica l’attività pugilistica e la sua promozione sul territorio.
  Adesso però è necessario predicare umiltà e tenere ben saldi i piedi a terra poiché se la direzione intrapresa verso la rinascita del pugilato, sembra essere quella giusta di certo la strada è ancora in salita ed irta di difficoltà.
  Non possiamo e non dobbiamo dimenticarci che l’obiettivo non è quello di raggiungere episodici e sporadici risultati ma di riportare stabilmente la nobile arte italiana ai vertici del panorama internazionale Aob e Pro.
  L’obiettivo ambizioso è creare un sistema vincente che sforni, con regolari cadenze periodiche, giovani talenti proiettati a divenire, nel prossimo futuro, affermati campioni la cui immagine riempia nuovamente palestre e palazzetti italiani come fu nei passati anni.
  Per il conseguimento di tale obiettivo, la Federazione avrà bisogno dei suoi alleati più preziosi: società e tecnici la vera spina dorsale del movimento pugilistico italiano. I laboratori artigianali dove si fonde il metallo aureo che splende sul ring: i pugili.
Colgo l'occasione per ringraziare il Presidente del Comitato regionale lombardo - l'amico Massimo Bugada - per aver accettato l'impegno di organizzare i Campionati europei junior che dovrebbero svolgersi, proprio in Lombardia, nel prossimo mese di luglio.
  Sono fiducioso ed ottimista. Non più distratto da menestrelli e pifferai, il grande popolo del pugilato è finalmente coeso verso un unico traguardo: vincere, uniti, le sfide del futuro.
  Lavorare sui giovani, questo sarà il nostro mantra perché la forza di un albero non è nella chioma di arbusti ma nella sua radice."

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