L’anno che verrà...il pugilato che vorremmo.
Ci siamo. Il 2024 sta terminando e per il pugilato italiano si apre uno scenario pieno di sfide che non possono essere vinte con le vecchie logiche spartitorie e di tutela degli interessi particolari.
Piuttosto, negli anni che verranno quelle logiche dovranno essere convertite in funzionalità e meritocrazia: due aggettivi imprescindibili di cui non si potrà fare a meno nelle scelte e nel governo di questa Federazione.
L’incerta situazione internazionale concernente la presenza del pugilato ai prossimi Giochi olimpici, la necessità di un nuovo assetto delle Squadre Azzurre in un’ottica di alta competitività, il sostegno al movimento pugilistico Pro, l’incremento della qualità degli arbitri/giudici nonché la riorganizzazione dei Campionati italiani finalizzata all’incremento della qualità ed alla ricerca del talento, sono solo alcune delle principali sfide che ci attendono.
Sfide che potranno essere vinte solo con professionalità, determinazione e coraggio, anche a costo di scelte che a prima vista potrebbero risultare impopolari.
La salvaguardia delle nostre società e dei nostri tesserati - patrimonio insostituibile del nostro movimento - dovrà avere la precedenza su tutto. Su di loro convergerá la massima attenzione.
Con tale premesse, l’anno che verrà dovrà caratterizzarsi per il forte impegno a rilanciare la nobile arte italiana, proiettandola in un futuro di crescita e vigorosa solidità.
Tutti noi dobbiamo comprendere che, nei prossimi anni, si determineranno le sorti del pugilato italiano, glorioso e tangibile patrimonio dello sport nazionale.
Per questo anche nel periodo delle festività natalizie stiamo lavorando, ininterrottamente, per la nostra disciplina.
Per adesso, auguriamo a tutto il movimento pugilistico un anno di felicità e successi affinché nell’anno che verrà ci sia il pugilato che vorremmo.
Ad maiora semper.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi