Lente di ingrandimento

Comunicato FPI 7/01/2015

FPIIn relazione a recenti notizie di stampa, tornate sulla  vicenda della sottrazione di fondi perpetrata dalla ex funzionaria Maria Maddalena Capriglione ai danni della F.P.I., si ribadisce che la responsabile dei fatti fin dal giugno 2009 è stata identificata  e denunciata dagli organi della Federazione e dalla soc. Coni Servizi che ha anche immediatamente provveduto a licenziarla.

 

In seguito a tale denuncia la funzionaria infedele è stata condannata dal Tribunale di Roma in due diversi procedimenti alla pena complessiva di 5 anni di reclusione per i reati di peculato e appropriazione indebita oltre che al risarcimento dei danni. E’ intervenuta anche una sentenza della Corte dei Conti che ha condannato la medesima funzionaria ad un risarcimento in favore dell’Erario di € 850.000,00, mentre un secondo procedimento della Corte dei Conti è attualmente in corso. La Federazione Pugilistica Italiana ha promosso contro l’autrice della sottrazione due azioni civili per il risarcimento dei danni subiti, ed ha già ottenuto il sequestro conservativo dei suoi beni mobili ed immobili.  La Federazione Pugilistica Italiana, con un’approfondita e complessa attività di indagine e di analisi riferita agli esercizi 2008 e 2009 (periodo gennaio-maggio) nonché agli esercizi 2006 e 2007, ha minuziosamente ricostruito le malefatte analizzando ogni singola operazione della Capriglione. Immediatamente sono state adottate procedure amministrative ancora più rigorose e trasparenti in ordine alle modalità di emissione degli ordinativi di pagamento e di gestione dei conti federali. Sia il Tribunale di Roma che la Corte dei Conti hanno potuto ricostruire i fatti solo grazie all’impegno della FPI, con l’ausilio dei propri consulenti, e degli uffici del CONI, che hanno fornito agli organi inquirenti e requirenti tutta la necessaria documentazione. Tutto è stato ricostruito, e quanto sottratto dalla Capriglione alla FPI è oggetto delle azioni di recupero attualmente in corso dinnanzi al Tribunale Civile. La Federazione in merito a dichiarazioni false e diffamatorie si riserva di agire sia in sede di giustizia sportiva che in sede di giustizia ordinaria a tutela della propria immagine e di quella dei propri iscritti nonchè per il risarcimento di tutti i danni patiti e patiendi.

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