Mi sembra chiaro ed assodato che la FPI ha oggi una sola Federazione internazionale di riferimento per il pugilato olimpico: la World Boxing.
Ciò è acclarato anche dopo il mio intervento nel recente congresso elettivo della citata Federazione, ospitato proprio a Roma.
Del resto, come tutti sanno, il traghettamento della FPI verso la World Boxing è stato gestito dal sottoscritto in ottemperanza alle direttive del CIO e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Peraltro, scopro che l'IBA ringrazia la nostra Federazione per un evento esclusivamente Pro - quindi con solo match Pro - che una società affiliata sta organizzando nella regione Piemonte.
Ci è sconosciuto il motivo di tali ringraziamenti visto che l'evento contiene match riconducibili alla sigla internazionale WBO e non certo all'IBA!
Se invece i ringraziamenti alla FPI sono dovuti al fatto che l'Italia ha contribuito a far comprendere - con la sua coerenza - che è necessario rispettare le indicazioni del CIO sul pugilato olimpico, allora i ringraziamenti mi sembrano motivati.
Parimenti, la FPI non avrebbe nulla da obiettare se nel futuro l’IBA avesse l’intenzione di sostenere - come tutte le altre sigle internazionali oggi esistenti - l'attività pugilistica professionistica.
Ovviamente, l'eventuale riconoscimento in Italia di una nuova sigla professionistica di pugilato, deve essere effettuata nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari proprie di questa Federazione.
Questo varrebbe anche per l'IBA a cui rivolgo gli auguri per un sereno Natale.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D'Ambrosi
