Negli ultimi Campionati europei ho notato un atleta Azzurro cimentarsi con un match combattuto in realtà virtuale.
Al riguardo, occorre evidenziare che, negli ultimi anni, una particolare categoria di tecnologie ha catturato l'attenzione degli esperti. Tra queste la realtà virtuale che offre nuove prospettive per potenziare le capacità atletiche ed ottimizzare l'allenamento.
Difatti, attraverso la realtà virtuale si possono realizzare esperienze immersive per gli atleti durante la preparazione alle competizioni. In particolare, mediante l'uso di dispositivi indossabili e ambienti virtuali interattivi, i pugili possono simulare situazioni di gara realistiche.
Esperti del settore mi hanno assicurato che tali esperienze non solo aumentano l'efficacia dell'allenamento ma offrono anche un vantaggio psicologico, permettendo agli atleti di familiarizzare con le situazioni di pressione, aumentare la fiducia nelle proprie capacità ed incrementare la frequenza e l’intensità dell’esercizio fisico.
Per i tecnici, l’allenamento del pugile con la realtà virtuale di un match potrebbe consentire di analizzare in tempo reale i dati, provenienti da sensori e dispositivi indossabili, e di ricevere feedback istantaneo sulle qualità delle prestazioni, apportando eventualmente correzioni immediate.
Ad esempio, il pugile potrebbe utilizzare un sistema di realtà virtuale per visualizzare la traiettoria ideale dei colpi, consentendogli di regolare la sua tecnica in tempo reale per massimizzare la precisione e la potenza dello stesso colpo. Queste informazioni non solo permetterebbero di ottimizzare il regime di allenamento di ciascun atleta in base alle sue esigenze specifiche, ma anche di identificare precocemente eventuali segnali di affaticamento e prevenire il rischio di infortuni.
In dettaglio, grazie all'utilizzo dei dispositivi indossabili, che vanno dai classici smartwatch a sofisticati sensori integrati negli abiti sportivi, i tecnici ed i pugili possono monitorare una vasta gamma di parametri fisiologici e biomeccanici durante gli allenamenti quali la frequenza cardiaca, il consumo di ossigeno, la velocità, l'accelerazione e molto altro ancora.
Ovviamente, nulla sostituisce il buon classico e sperimentato allenamento tradizionale che però può trovare un ottimo alleato nelle nuove tecnologie.
Allora largo al futuro.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi
