Emozioni che ogni weekend ci travolgono e ci appassionano. Risultati che confermano come i pugili italiani, Pro e dilettanti ovvero del circuito olimpico, siano competitivi.
Partiamo dai Campionati europei under 17 dove le Squadre Azzurre riportano altre 6 medaglie – il cui colore è ancora da definire – e che si vanno ad aggiungere ai 38 podi conquistati, dall’inizio dell’anno, dalle altre Squadre Azzurre in Campionati continentali, mondiali e nella Coppa del mondo.
Tali risultati hanno portato ben 13 pugili, uomini e donne, nelle prime 20 posizioni del ranking mondiale della World Boxing.
Non sono da meno i pugili Pro. In particolare, sono ben 84 – 56 uomini e 26 donne – i pugili che sono ricompresi tra i primi 50 posti nel Ranking EBU di questo mese. Peraltro, sono ben 18 i pugili, uomini e donne, inseriti nelle prime 40 posizioni del ranking mondiale della prestigiosa sigla internazionale WBC.
Tra le donne, numerose stanno scalando posizioni verso il vertice mondiale tra le quali la campionessa mondiale IBO, pesi leggeri, Pamela Noutcho.
A testimonianza della competitività del pugilato italiano mi preme segnalare, da ultimo, la straordinaria prestazione di Stephanie Silva che, senza timori reverenziali, ha tenuto testa, pochi giorni fa, alla detentrice del titolo mondiale Jasmine Artiga.
Vorrei citare tutti i nostri bravissimi pugili, tanti, che stanno dimostrando determinazione e qualità, portando in alto il nome dell’Italia.
Il pugilato italiano è vivo. Lo dicono i dati e l’entusiasmo delle nostre oltre 1.100 società e dei nostri circa 80.000 tesserati. Cerchiamo di non disperdere questa positività con esigenze – quale per esempio la necessaria crescita della classe arbitrale – che se pur importanti non possono appannare i risultati conseguiti dall’intero movimento pugilistico italiano.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi
COMUNICATO DEL PRESIDENTE FPI FLAVIO D'AMBROSI - I PUGILI ITALIANI SONO COMPETITIVI
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