Il sottoscritto Rolando Grossi, n.q. di Coordinatore del Comitato Tecnico Pro facendo seguito alle molte segnalazioni e lagnanze pervenute al Settore Pro della F.P.I., ritene, unitamente al Consigliere Federale Andrea Locatelli, necessario fornire una delucidazione, mi auguro definitiva, in ordine alla problematica afferente al moltiplicarsi della disputa di c.d. “Titoli Internazionali” per conto di “Sigle Pugilistiche” non riconosciute né ammesse dalla Federazione Pugilistica Italiana.
Deve, infatti, essere chiaro che la F.P.I., ad oggi, riconosce esclusivamente e collabora con le seguenti Sigle Internazionali: E.B.U (European Boxing Union), W.B.C. (World Boxing Council, W.B.O (World Boxing Organization), W.B.A. (World Boxing Association), I.B.F. (International Boxing Federation) e I.B.O.(international Boxing Organization).
La F.P.I., pertanto, sanziona e riconosce alla stregua di Titoli Internazionali approvati ed aventi valore anche ai fini della considerazione dei Pugili propri tesserati da inserire nelle classifiche nazionali ed internazionali, solo quelli organizzati sotto l’egida delle suddette Sigle e da queste sanzionati ufficialmente.
Il processo per ottenere il riconoscimento ufficiale da parte della F.P.I. è costituito da una procedura complessa ed articolata, che prevede una molteplicità di requisiti, tra essi quelli relativi al Ranking Internazionale del quale è dotata la Sigla che richiedente, alla disponibilità di Ufficiali di Gara di comprovata formazione e capacità, alla sussistenza di una struttura funzionalmente ed internazionalmente organizzata, alla disponibilità ad offrire condizioni di reciprocità alla Federazione Italiana, alla presenza nei diversi continenti ed altro ancora.
Le richieste di riconoscimento ufficiale (da alcuni Enti regolarmente presentate ed in corso di valutazione) devono essere inoltrate formalmente al Settore Pro F.P.I. per la valutazione tecnica, alla Segreteria Generale della F.P.I. per la valutazione amministrativa, al Presidente Federale ed al Consiglio Federale.
A tali Organi Federali, previa acquisizione della documentazione che assevera la presenza di tutti irequisiti, è demandata la decisione in ordine al riconoscimento.
Ci appare opportuno sottolineare come il rispetto delle regole sia dovuto nel comune interesse dell’intero Movimento Pugilistico Italiano, ma anche di quello Internazionale e chi se ne discosti rechi gravi danni alle Comunità Pugilistiche.
Ed allora, da quanto sopra si comprende agevolmente come qualsiasi ente che pretenda di organizzare autonomamente propri sedicenti titoli internazionali, eludendo di sana pianta le procedure legali stabilite dalla Federazione, non possa godere dell’autorizzazione della F.P.I., con la logica conseguenza che gli stessi pseudotitoli non abbianoalcun valore se non quello di un incontro ordinario, laddove autorizzato dal CTP.
Deve, pertanto, essere di chiara evidenza che ogni pubblicizzazione (mediante social network, giornali o altro mezzo di diffusione mediatica) di tali autodefiniti titoli internazionali, in verità, è opera di soggetti mossi da propri esclusivi interessi personali e non è, ovviamente, autorizzata, né sotto l’egida della FPI.
Nel rispetto delle proprie attribuzioni, che la normativa vigente assegna alle Federazioni, la FPI non riconosce, a tutt’oggi, altre sigle Pugilistiche Internazionali ad eccezione delle sei sopra dettagliatamente menzionate; quindi, agli incontri di Pugilato con titoli internazionali posti in palio da sigle diverse da quelle riconosciute dalla FPI, non resta che attribuire il valore di meri incontri ordinariindipendentemente dalla, troppo spesso, pomposa ma inutile divulgazione.
Naturalmente, il Settore Comunicazione e Marketing della FPI ha già reso edotti di tale situazione i Media con i quali collabora, indicando loro quali siano le Sigle Internazionali ammesse.
Altrettanto, ovviamente, sono allo studio procedure che delineino ancora più rigorosamente le differenze sostanziali sopra evidenziate e che portino ad inibire tali attività non asseverate dalla F.P.I.
Prof.Avv.Rolando Grossi Cons.Andrea Locatelli
Coordinatore Comitato Tecnico Pro Coordinatore Settore Pro