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Azzurri Elite e Under 22 in allenamento ad Assisi dal 24 al 31 Agosto pv

26 Azzurri (10 Elite - 16 Under 22) in allenamento ad Assisi, presso il Centro Nazionale di Pugilato, dal 24 al 31 agosto pv.

ELITE

 

Peso

Pugile

Comitato

ASD

1

52

CAPPAI MANUEL FABRIZIO

LZ

FIAMME ORO

2

52

SERRA FEDERICO

SD

DOMENICO MURA

3

57

MAIETTA FRANCESCO

LZ

ESERCITO

4

57

CANONICO GIUSEPPE

CP

FIAMME AZZURRE

5

63

DI LERNIA PAOLO

LZ

ESERCITO

6

69

ARECCHIA VINCENZO

LZ

FIAMME ORO

7

75

MUNNO RAFFAELE

CP

CARABINIERI

8

81

FIORI SIMONE

LZ

FIAMME ORO

9

91

BRITO DAVIDE

TS

BOXE NICCHI

10

+91

CARBOTTI MIRKO

CP

FIAMME AZZURRE

 

TECNICI

 

 

1

 

COLETTA GIULIO

FPI

Direttore Tecnico

2

 

KALAMBAY SUMBU

FPI

Tecnico

3

 

BARTOCCI TIZIANO

FPI

Preparatore Atletico

 

UNDER 22

 

Peso

Pugile

Comitato

ASD

1

49

PLATANIA NICOLINO

SC

LANZA BOXE

2

52

CAPPAI PATRICK

SD

TEAM CAPPAI

3

56

ERYLMATZ HALIT

TS

FIGHT GYM

4

56

SPADA MASSIMO

LZ

PHOENYX GYM

5

60

IOZIA FRANCESCO

SC

EAGLE

6

60

SPADA SIMONE

LZ

VERSUS

7

64

SCARDA ANDREA

LZ

PHOENYX GYM

8

64

ARA MATTEO

SD

GYMNASIUM BOXE SASSARI

9

69

CAVALLARO SALVATORE

SC

TRINACRIA

10

69

MALANGA GIANLUIGI

LZ

PHOENYX GYM

11

75

TUMINELLO GERLANDO

CP

FIAMME AZZURRE

12

75

SALVATI REMO

LZ

COSTANTINI

13

81

DI FIORE ALESSIO

LZ

PUGILISTICA VENUS

14

81

BRUNI FILIPPO

LZ

ARCESI

15

91

LENZI DIEGO

EM

ALTO RENO

16

+91

FIASCHETTI VINCENZO

LZ

TORRE ANGELA

 

TECNICI

 

 

1

 

AGNUZZI EUGENIO

FPI

Tecnico

2

 

STIFANI FRANCESCO

FPI

Tecnico

3

 

ALOTA MASSIMILIANO

FPI

Tecnico

16 Azzurre per il ritiro Elite in programma ad Assisi dal 26/8 al 10/9 #itaboxing

16 le Azzurre Elite per il Training Camp in programma ad Assisi, presso il CNP, dal 26 agosto al 10 settembre pv.

Nr.

Peso

Pugile

Comitato

A.S.D. – G.S. – C.S.

1

48

MARCHESE Giovanna

CP

EXCELSIOR BOXE MARCIANISE

2

48

BONATTI Roberta

CP

C.S. CARABINIERI

3

51

SAVCHUK Olena

AB

SAULI BOXE

4

51

SORRENTINO Giordana

CP

C.S. CARABINIERI

5

51

LA PIANA Martina

LZ

G.S. FIAMME ORO

6

54

PRISCO Sharon

CP

G.S. FIAMME ORO – sez. Giovanile

7

54

LAMAGNA Giulia

PM

B.C. BIELLA

8

57

TESTA Irma

LZ

G.S. FIAMME ORO

9

57

MESIANO Alessia (fino al 30.08)

LZ

G.S. FIAMME ORO

10

60

NICOLI Rebecca

LZ

G.S. FIAMME ORO

11

60

ALBERTI Valentina

LZ

C.S. ESERCITO

12

69

CANFORA Assunta

LZ

G.S. FIAMME ORO

13

69

CARINI Angela

LZ

G.S. FIAMME ORO

14

54

VOGLINO Bianca

LZ

BOXING ARCESI

15

75

SEVERIN Flavia

VE

TREVISO RING

16

75

PAOLETTI Carlotta

CP

OLYMPIC PLANET

STAFF

  RENZINI Emanuele FPI HEAD COACH

1

TOSTI Laura

FPI

 Assistant Coach

2

CALDARELLA Michele

LZ

G.S. FIAMME ORO

3

D’ANDREA Riccardo

CP

C.S. CARABINIERI

23 Azzurre Junior-Youth per il Training Camp di Pompei

23 Azzurre (12 Junior - 11 Youth) per il Training Camp in programma a Pompei dal 22 al 29 Agosto p.v.

YOUTH

1

48

PRISCIANDARO Erika

PL

Boxe Modugno

2

48

LOMBARDO Giulia

SC

Aquile Verdi

3

48

DELL’AQUIA Alessandra

SC

Dresda

4

51

AYARI Lucia Elen

SC

BT Catania Ring

5

51

ONCIA Teresa

CP

CS Carabinieri

6

54

CACCAMO Michela

SC

Pug. Vincenzo Rossitto

7

57

GOLINO Daniela

CP

GS Fiamme Oro – Sez. Giovanile

8

64

PIRAS Viola

PM

Boxe Cuneo

9

64

DE FAZIO Francesca Pia

CL

Team Morello Boxe

10

69

GEMINI Melissa

LZ

Pol Fanum Viterbo

11

75

SARAIELLO Chiara

CP

De Novellis

                                                                                         JUNIOR

1

46

Ferraris Matilde 

PM

Biella Boxe

2

46

Rossetti Busa Miria

TS

Pugilistica Lucchese

3

46

Erbasecca Jessica 

SC

Trinacria

4

48

Lombardo Federica 

SC

Aquile Verdi

5

50

Benetazzo Ginevra

VE

Boxe Albignasego

6

52

Sannino Mariateresa

CP

C.S. Carabinieri

7

52

Mazzoni Sophia

EM

Ferrara Boxe

8

54

Cartacci Elektra 

TS

Boxe Mugello

9

57

Acconcia Luisa 

CP

GS Fiamme Oro – Sez. Giovanile

10

60

Cataldi Martina 

SC

Little Club

11

60

Abbate Carlotta 

SC

Dresda

12

60

Marra Valentina 

MC

Boxing Club 88 - Pesaro

Tecnici Sportivi Convocati:

1

CALABRESE Valeria

FPI

 

2

ROSI Gianfranco

FPI

 

Accadde oggi: 12 agosto 1984 Olimpiadi di Los Angeles Stecca oro, Todisco e Damiani argento, Bruno e Musone bronzo

Nel 1984 Los Angeles sarà teatro per la seconda volta delle Olimpiadi dopo quelle del 1932, dove nel pugilato conquistarono l’argento Gino Rossi (Massimi leggeri) e Luigi Rovati  (Massimi), ed è giusto non dimenticare questi nomi con il tempo che cancella tutto. Quella di Los Angeles 1984 iniziò non senza polemiche come era avvenuto 4 anni prima a Mosca. Fu proprio la Russia a rinunciare in risposta al boicottaggio occidentale di 4 anni prima, con lei si allinearono 17 nazioni (tra cui anche Cuba) con eccezione della Romania. Comunque sarà ugualmente un record di nazioni partecipanti, ben 140, con il ritorno della Cina che mancava dal 1948. Le finali di Los Angeles si disputarono il 12 agosto e l’Italia fece la parte del leone come quantità di medaglie. La Federazione fece un’ottima politica trattenendo i migliori in modo da presentare una nazionale competitiva, sotto la guida di Franco Falcinelli e Nazzareno Mela, per queste Olimpiadi, lo dimostrò nella Coppa del Mondo disputata a Roma. L’Italia infatti sarà presente con ben 7 atleti, portando a casa 5 medaglie. Nei minimosca Salvatore Todisco, la nostra mascotte, fu una delle grandi rivelazioni regolando prima l’olandese Hawkinse poi il portoricano Ramos, uno dei favoriti. In semifinale batteva il keniota Mwila, ma purtroppo s’infortunava alla mano e non poteva partecipare alla finale contro lo statunitense Gonzales, pugile di eccezionale levatura a cui verrà assegnata la Coppa Val Barker. Nei gallo partivamo da gran favoriti con Maurizio Stecca, già dominatore nella famosa Coppa del Mondo a Roma. Il suo è un esordio tranquillo con l’irlandese Sutcliff. La grande classe del romagnolo mette il bavaglio allo zambiese Zulu, pugile potente quanto scorretto.  Nei quarti il colombiano Pitalua poteva rappresentare per la sua validità un’incognita, ma veniva bypassato per varietà di temi dove fantasia e velocità erano dalla parte nostra. In semifinale affrontava uno dei grandi favoriti, il dominicano Nolasco, che veniva bersagliato dai colpi d’incontro spesso doppiati dai montanti. In finale affronta la rivelazione Lopez, un messicano di 17 anni, che sembra un professionista. Icio da buon camaleonte si adegua, evita la bagarre, schiva con abilità tutte le insidie di un avversario, potente, veloce e affamato, conquistando con pieno merito l’oro. Nei welter il pugliese Luciano Bruno non ha dalla sua i favori del sorteggio. Arriva comunque alla medaglia di bronzo mettendo in riga Boco (Benin), Okumu (Uganda) e Kuenzler (Germania). Sul suo cammino incrocia Mark Breland, fuoriclasse statunitense, considerato all’epoca uno dei migliori dilettanti di tutti i tempi. Bruno perderà il match, ma lo farà con molto onore ricevendo complimenti da tutti. Nei massimi Angelo Musone avrà la parte di eroe e vittima di questo torneo, ruolo universalmente riconosciuto dai giornalisti e dagli esperti presenti. Fa il suo esordio dominando il prestante Omondi (Kenya). Salta gli ottavi e affronta nei quarti dove domina lo svedese Brock. La semifinale lo vede affrontare il grande favorito Tillman (USA). Per gli americani quel match fu uno shok. Tillman in pratica fu dominato dal primo al terzo round. La cosa curiosa avvenne dopo. Il verdetto iniziale vede Musone vincitore con 3 preferenze a 2. Sembra fatta, ma non è così. A causa di un regolamento Aiba si può ricorrere al gran giury per i matches equilibrati. Il gran giury rovesciò il risultato con un 5 a 0 per l’americano suscitando il finimondo allo Stadio dove si svolgevano le finali. Nei supermassimi il tabellone dei sorteggiati aveva messo in parti opposte i due grandi favoriti Francesco Damiani e Tyrrell Biggs. Il pugile emiliano confermava un buono stato di forma liquidando prima del limite Isangura (Tanzania) e Wells (Inghilterra). Fu così che in finale Damiani e Biggs si ritrovarono di fronte per l’ennesima volta. In pratica l’americano giocava in casa e si sa quanto gli americani tenessero a quel titolo. Non era facile mantenere la calma. Sul ring Francesco  non riuscì ad esprimersi pienamente. Fu un match spigoloso e tattico, i due si conoscevano e si temevano. Fuori da quel contesto avrebbe vinto Damiani, ma a Los Angeles no, anche se il punteggio era di misura. Una sconfitta amara quella di Damiani, ma addolcita nel nostro clan per la conquista di ben 5 medaglie, il miglior bottino dopo le Olimpiadi di Roma. Non bisogna comunque dimenticare gli altri due atleti che fecero onorevolmente la loro parte dopo aver vinto il match d’esordio  e perdendo di misura negli ottavi: parliamo di Romolo Casamonica (superwelter) e Noè Cruciani (mediomassimi).   

Accadde oggi: 2 agosto 1980 Franco Falcinelli ricorda lo storico trionfo di Patrizio Oliva, oro olimpico a Mosca 1980

Sono trascorsi ben 40 anni, dallo storico trionfo di Patrizio Oliva ai Giochi di Mosca. Il 2 agosto 1980, giorno delle finali, passò alla storia per l’immagine di Oliva portato in trionfo da Franco Falcinelli, il tecnico azzurro che lo aveva guidato all’oro olimpico, rompendo un digiuno che durava da 16 anni. Dopo le Olimpiadi di Roma 1960 e Tokyo 1964, trionfali per il pugilato azzurro, con sei ori (Musso, Benvenuti, De Piccoli, Atzori e Pinto), tre argenti (Zamparini, Lopopolo e Bossi), oltre a 4 bronzi (Giulio Saraudi, Bertini, Valle e Ros), i guantoni di casa nostra per 16 anni non assaporarono il gusto del metallo più prezioso. Zero medaglie a Città del Messico 1968, Monaco di Baviera 1972 e Montreal 1976. A rompere la striscia negativa ci pensò Patrizio Oliva, lo scugnizzo napoletano autore di un’impresa eccezionale, battendo in finale il grande favorito e idolo di casa, Serik Konakbayev, capitano della squadra dell’URSS. Ma come sempre accade, per far crescere un grande un campione e portarlo al top della condizione nel momento giusto è indispensabile che ci sia un grande maestro, ovvero Franco Falcinelli.  Quel 1980 non fu facile per nessuno. Sul piano politico l’invasione dell’Afganistan da parte dell’URSS, innescò una serie di ritorsioni che coinvolsero anche lo sport, tanto che l’allora presidente americano Jimmy Carter, mise in atto la ritorsione più clamorosa, dichiarando che gli USA avrebbero boicottato i Giochi di Mosca, invitando tutti i paesi amici a fare altrettanto. Una situazione complicatissima, che il CIO tentò invano di comporre. Il presidente del CIO, l’irlandese lord Killanin, contattò inutilmente i governi di USA e URSS, per comporre la diatriba. Ciascuno mantenne la posizione e a Mosca disertarono 65 nazioni, mentre altri 81 paesi furono presenti. 

Presidente Falcinelli, come debutto ai primi Giochi olimpici in veste di responsabile della squadra nazionale, non le mancò nulla per rendere in ogni senso la spedizione, decisamente speciale.

“L’onorevole Franco Evangelisti, Presidente della FPI, mi affidò la squadra azzurra dopo un Consiglio Federale nel mese di dicembre 1979 su proposta del grande maestro Natalino Rea.  La notizia venne trasmessa su RAI sport, dopo il telegiornale. Il Centro di Preparazione della nazionale juniores che seguivo dai Campionati Europei di Dublino del 1978, era stato trasferito da Fiuggi a Perugia e il prestigioso incarico di guidare tutte le squadre azzurre mi obbligarono a chiedere di trasferire nel Centro perugino tutta l’attività internazionale. Sono ancora grato al presidente Ermanno Marchiaro ed al suo vice Luciano Fileni, per avermi concesso l’opportunità di allenare gli azzurri a tempo pieno”.

Anche la preparazione risultò rivoluzionaria e non tutti erano d’accordo. Lei aveva acquisito molte informazioni e viaggiato per il mondo, studiando non solo il sistema sovietico e quello cubano, ma novità anche in campo dietetico, quindi alimentare, affiancato da specialisti medici sportivi. Quali furono le reazioni sia da parte federale che degli atleti, che si trovarono ad allenarsi con sistemi nuovi?  

“Dopo la Scuola Centrale dello sport e due anni di tirocinio con Rea e Poggi, ebbi l’opportunità di seguire la preparazione olimpica degli azzurri per i Giochi di Mexico 68 ad Addis Abeba in Abissinia; due mesi di specializzazione all’Istituto Superiore di Cultura Fisica di Mosca con il prof. Konstantin Gradopolov; un mese al Centro di Preparazione Olimpica di Cetniewo in Polonia con Felix Stamm; una settimana a Budapest in Ungheria con Lazslo Papp e Zsigmond Adler. Con i cubani attivammo la collaborazione dopo la vittoria di Damiani su Teofilo Stevenson ai mondiali di Monaco di Baviera nel 1982. Nel 1978 avevo pubblicato il libro “Metodi moderni di allenamento per la preparazione dei pugili”, molto apprezzato dai nostri Insegnanti e utile strumento di conoscenza specifica ancora oggi. Gli stages di “perfezionamento atletico e tecnico” a cui partecipavano tecnici e pugili di interesse internazionale offrì l’opportunità di trasmettere direttamente i nuovi sistemi di preparazione e di ottenne una migliore condivisione dei metodi di preparazione, oltre ad una più proficua collaborazione tra il Centro Nazionale e le società sportive”.

Com’era la situazione della nazionale alla vigilia dei Giochi di Mosca?

“In quel dicembre del 1979, la situazione degli azzurri non era molto incoraggiante  ma c’erano buone speranze per  il recupero in particolare di Patrizio Oliva e di alcuni validi atleti che avevano disputato i Giochi del Mediterraneo di Spalato e che avevano riconfermato le loro qualità ai Campionati assoluti di Fano (26 novembre/1 dicembre 1979. Patrizio Oliva uno dei talenti più prestigiosi di quel periodo, non partecipò ai Campionati, tenuto a riposo a seguito di un trauma riportato in occasione dei Giochi del Mediterraneo di Spalato e soltanto il 2 gennaio 1980, il Segretario generale FPI Vittorio Peconi, comunicò che l’Istituto di Medicina dello Sport del CONI l’aveva giudicato idoneo. Patrizio Oliva, allievo del bravissimo maestro della Fulgor di Napoli Geppino Silvestri, lo conoscevo dall’edizione dei Campionati Italiani di Torino 1976 ed avevo avuto la soddisfazione di guidarlo ai Campionati Europei di Dublino del 1978 dove, nei pesi leggeri, conquistò il primo titolo ”juniores” per l’Italia, dal 2008 denominati youth. In quell’occasione, Oliva realizzò un capolavoro tecnico-tattico, meritandosi gli applausi anche dei dirigenti internazionali. Il prof. Emile Jetchev, Presidente dell’EABA, stimato docente di programmazione e pianificazione della metodologia dell’allenamento all’Università di Sofia, si complimentò come me ed io colsi l’occasione per avviare una corrispondenza di cultura sportiva che mi fu molto utile dal punto di vista professionale, ma anche umano e…. olimpico, come evidenzierò più avanti”.

Quando e come iniziò la parte conclusiva in vista dei Giochi di Mosca?

“La preparazione ai Giochi della XXII Olimpiade 1980, iniziò a Perugia, nel mese di dicembre 1979, proseguendo a Grosseto dove allestimmo il dual match Italia-Francia che ci permise di valutare più compiutamente le grandi possibilità di crescita di Francesco Damiani, che si prese l’importante rivincita contro Dominique Nato, un palermitano di spessore, trasferitosi in Francia. Oggi in lizza per diventare presidente della federazione transalpina. A gennaio ci recammo a Cortina d’Ampezzo per un periodo di potenziamento organico. La fase “pre-olimpica” fu condotta a Piediluco nel ternano, località nota per il lago che ospita il Centro Nazionale di Canottaggio e a Nocera Umbra, nota per le sue acque minerali. Gli allenamenti collegiali iniziarono il 19 giugno ed io purtroppo non ebbi il tempo di stare con mia moglie il giorno in cui diede alla luce mio figlio Marco. A Piediluco furono convocati: Ciro De Leva, Franco Cherchi, Carlo Russolillo, Patrizio Oliva, Roberto Pirastu, Benedetto Gravina, Gaetano Ardito e Francesco Damiani. Al mio fianco il maestro di sport Nazzareno Mela, in qualità di vice allenatore federale, Giorgio Petriccioli e Franco Mulas. Per la preparazione atletica, utilizzammo vecchi sistemi di preparazione e per potenziare le mani e le braccia, acquistammo delle asce con le quali in un bosco limitrofo gli azzurri abbatterono alcuni alberi. Gravina che era il più solido dal punto di vista muscolare prese di mira un pino gigantesco che cadendo si abbattè sul traliccio dell’alta tensione e mandò in tilt la corrente elettrica per mezza giornata in tutta Terni. Fummo denunciati ma grazie ai miei buoni rapporti con il vicesindaco di Terni, Bruno Capponi non subimmo condanne penali e amministrative. Poi ci trasferimmo a Nocera Umbra per l’ultima fase della preparazione olimpica che si concluse il 15 luglio. Il comune ci mise a disposizione tutte le sue attrezzature sportive e la calorosa partecipazione della gente alle attività di allenamento resero il soggiorno molto piacevole. Il legame con Nocera Umbra è rimasto così forte che Damiani ha acquistato una casa dove trascorre molti giorni dell’anno per soddisfare la sua passione per la caccia. Oggi è un cacciatore di alto livello, ma all’inizio del suo hobby, il cane da caccia di mio padre fu impallinato ed invece della quaglia, morì l’incolpevole animale. Per garantire il massimo impegno nell’attività di sparring-partner convocammo validi campioni professionisti come Joe Messa, Martinese, Santos, Aldo Traversaro e Lorenzo Zanon. Che si prestarono con entusiasmo e impegno da allenatori di ottima qualità. La squadra che io proposi per Mosca era composta da Russolillo (60), Oliva (63,5), Gravina (71), Ardito (75) e Damiani (81+). Purtroppo il CONI non ritenne opportuno inserire Ardito e quindi partimmo con quattro pugili, un solo tecnico, l’arbitro/giudice Tallarico ed il Capo Delegazione Ermanno Marchiaro, in quel periodo vice presidente FPI. Per dirla tutta, i vertici Coni non credevano molto sulle nostre possibilità. Al contrario di noi. Patrizio Oliva mi aveva richiesto, more solito, anche un gesto clamoroso e fuori dalle regole al momento dell’annuncio della sua vittoria. “Voi mi dovete promettere di entrare nel ring e sollevarmi con le braccia alzate”. Usuale nel professionismo, non tollerato nei dilettanti. Lo rassicurai e così fu!  All’annuncio del verdetto entrai nel ring e lo sollevai. Fui richiamato verbalmente, ma non punito. Addirittura a Patrizio fu assegnata la “Coppa Val Baker” come miglior pugile del torneo. La seconda conquistata da un pugile italiano dopo quella ai Giochi di Roma 1960 riconosciuta a Nino Benvenuti!”

Quanto contano i sorteggi in una rassegna come i Giochi?

“I Tornei Olimpici, come tutte le manifestazioni internazionali, sono sempre strettamente legati ai sorteggi ed alle giurie. A Mosca il peggiore toccò al genovese Carlo Russolillo, che nei sedicesimi di finale si trovò subito di fronte il miglior pugile della categoria, il cubano Angel Herrera che poi vinse l’oro battendo in finale per KOT al 3° round il potente sovietico Demianenko. Carlo disputò un ottimo incontro cedendo onorevolmente ai punti. Anche il pugliese Benedetto Gravina, non ebbe un percorso facile. Al primo incontro si trovò di fronte il cecoslovacco Franek, che lo costrinse alla resa al secondo round. Franek a sua volta, si fermerà in semifinale contro il cubano Martinez, oro nei superwelter.  Il massimo Francesco Damiani poteva giungere in medaglia ed anticipare la sfida con Teofilo Stevenson ai mondiali dell’82, ma un accesso al dente ne limitò sensibilmente il ritmo esecutivo e l’espressione della sua migliore tecnica. Fu sconfitto ai punti dal sovietico Zaev ai quarti di finale. Negli ottavi aveva debuttato con successo contro il quotato romeno Piriol, Oliva ebbe il percorso più agevole. All’esordio eliminò senza fatica al primo round Agnan del Benin. Negli ottavi di finale ancora una autorevole vittoria per arresto del combattimento al terzo round contro il siriano Halabi. Nei quarti trovò un temibile avversario, lo jugoslavo Rusewski, campione del Mediterraneo 1979, che dominò ai punti. In semifinale si impose ai punti senza problemi all’inglese Willis, mentre nell’altro girone una mano ce la diede il fortissimo cubano Aguilar che pur perdendo, inflisse a Serik Konakbaev, due durissimi conteggi. La finale fu una durissima sfida. Era anche la rivincita della finale agli Europei del 1979 a Colonia in Germania. I primi due round risultarono molto intensi ed in sostanziale equilibrio. Al termine del secondo round Patrizio venne all’angolo e disse: “nun ce a facce cchiu”. Allora tirai fuori una frase che tenevo in serbo per i momenti drammatici: “Patrì, fallo per Ciro!”. A quel punto, i suoi occhi ebbero un lampo, come se il fratellino scomparso, al quale era molto legato, gli avesse profuso una dose di straordinaria energia. Oliva si lanciò sull’avversario vincendo il terzo e determinante round. Ed ora una confessione che pochi conoscono: rischiammo di non essere ammessi al Torneo Olimpico! Purtroppo, il nostro capo delegazione Ermanno Marchiaro, dopo aver preso parte alla riunione della Commissione Tecnica dell’AIBA non mi comunicò il giorno e l’ora del peso ufficiale fissato per venerdì 18 luglio, due giorni avanti l’inizio del Torneo Olimpico. Noi eravamo convinti che il peso ufficiale fosse per il giorno 19. Il venerdì mattina, in tutta tranquillità, ci recammo in pullman al campo di allenamento distante 40 km dal Villaggio Olimpico, proprio per preparare il peso del giorno dopo. Verso le 10, il custode della palestra arriva di corsa ed in russo mi invita a rispondere al telefono: “Pronto, chi parla? “A sonati, ma ‘ndò state? C’è il peso ufficiale e termina alle 12”.  Era Mario Pescante!  Una coltellata mi avrebbe fatto meno male. Damiani che non aveva problemi con la bilancia, lo feci partire subito con un taxi. Per gli altri tre, dopo aver verificato che erano tutti fuori peso, dovuto all’abbondante colazione, occorreva trovare una soluzione. C’era solo una possibilità: la sauna. Per fortuna nelle palestre russe non mancano mai. Li rinchiusi in sauna alzandola al massimo della temperatura. Gravina che non l’aveva mai fatta, voleva uscire e minacciava di sfondare la porta. Con l’aiuto del custode, avevo messo un chiavistello e riuscii a tenerli tutti dentro per una ventina di minuti. Dopo la cura d’urto, tra le sacrosante proteste, feci un rapido controllo del peso e senza fare la doccia, risalimmo sul pullman per completare la sudorazione. Arrivammo alle 12 e pochi minuti. Troppo tardi, ci dissero. Solo Damiani era in gara. Chiesi di parlare con il prof Jetchev che era Presidente della Commissione tecnico-organizzativa del Torneo Olimpico. In francese, gli spiegai tutto quanto era successo ed in virtù di quell’amicizia, nata a Dublino due anni prima, accolse le mie richieste ed ammise al peso i tre azzurri. A ripensarci, dopo 40 anni, mi viene ancora la pelle d’oca”. I verdetti nel pugilato furono straordinariamente corretti. Delle 10 Olimpiadi a cui ho preso parte come tecnico e come dirigente, i Giochi di Mosca sono i stati i più eticamente corretti ed il fattore campo non ha giocato quel ruolo che solitamente pesa con i verdetti concessi come “premio organizzativo”. Purtroppo, mentre festeggiavamo la grande impresa di Patrizio e degli azzurri ai Giochi di Mosca tutto si spense quando venne diffusa la tragica notizia della strage terroristica che aveva colpito Bologna e l’Italia proprio il 2 agosto 1980. Un vero colpo maligno, inaspettato”.

Ai Giochi di Tokyo 2021 il pugilato per la prima volta nella sua lunga storia, partecipa sotto l’egida del CIO. Sarà solo un fatto episodico?

“L’AIBA ha commesso gravi errori nel recente passato. La gestione autocratica del presidente C.K.WU e la debolezza del Comitato Esecutivo, di cui ho fatto e faccio parte, che non ha avuto il coraggio o la capacità di contestare il management della nostra Federazione Internazionale, ha costretto il CIO a prendere una decisione drammatica ed umiliante per il glorioso pugilato olimpico. Stiamo cercando di recuperare, imparando dagli errori commessi, e vogliamo, con tutta la nostra tenace volontà e sincera determinazione, riconsegnare al nostro movimento sportivo, in crescita in tutto il mondo, la credibilità, l’orgoglio ed il radioso futuro che la sua gloriosa tradizione e i grandi campioni che ha espresso in ogni Olimpiade, auspicano e meritano.  Sono fiducioso che a Parigi 2024 ci sarà ancora una nuova AIBA a guidare il pugilato olimpico”.

14 Azzurri Under22 per il Training Camp - Assisi 3-12 Agosto p.v. #ItaBoxing

14 Azzurri Under 22 per il Ritiro in programma ad Assisi, presso il Centro Nazionale di Pugilato, dal 3 al 12 agosto p.v.

UNDER 22

 

Peso

Pugile

Comitato

ASD

1

49

ESPOSITO LEONARDO

TS

A.P. FIORENTINA

2

49

PLATANIA NICOLINO

SC

LANZA BOXE

3

52

CAPPAI PATRICK

SD

TEAM CAPPAI

4

56

ERYLMATZ HALIT

TS

FIGHT GYM

5

56

RUSSO GIANLUCA

CP

EXCELSIOR

6

60

IOZIA FRANCESCO

SC

EAGLE

7

60

SPADA SIMONE

LZ

VERSUS

8

69

CAVALLARO SALVATORE

SC

TRINACRIA

9

69

MALANGA GIANLUIGI

LZ

PHOENYX GYM

10

75

STROPPA FEDERICO

MC

CLUB 88 PESARO

11

75

MANFREDI FRATTARELLI MARIO

LZ

ARCESI TEAM

12

91

SCALA SALVATORE

SC

DRESDA

13

91

LENZI DIEGO

EM

ALTO RENO

14

+91

FIASCHETTI VINCENZO

LZ

TORRE ANGELA

 

TECNICI

 

 

1

 

COLETTA GIULIO

FPI

Direttore Tecnico

2

 

AGNUZZI EUGENIO

FPI

Tecnico

3

 

STIFANI FRANCESCO

FPI

Tecnico

11 Azzurri Youth per il Training Camp - Assisi 3-12 Agosto p.v. #ItaBoxing

11 Azzurri Youth per il ritiro in programma ad Assisi, presso il Centro Nazionale di Pugilato, dal 3 al 12 agosto p.v.

 

YOUTH

Peso

Pugile

Comitato

ASD

49

DHIMA DENIS

AB

SIMONE DI MARCO

52

MARRA DOMENICO PIO

PM

NOVARA BOXE

56

BALDASSI MICHELE

CP

VESUVIANA

60

CONTI ANGELO BRUNO

SC

PUGILISTICA BUSA’

60

SALERNO DANIELE

SC

DRESDA

64

LOMBARDI MANUEL

LZ

FIAMME ORO

69

D’ANGELO FRANCESCO

LZ

IMPERIUM

75

PORRINO NICOLA

CP

CASERTANA

81

TISTARELLI LUCA

LZ

FRASCATI

81

VINCIGUERRA DOMENICO MATTIA

EM

BOXE FERRARO

91

CARUSO MATTIA

TS

BOXE NICCHI

TECNICI

 

CAPPAI Fabrizio

FPI

Tecnico

 

ALOTA Massimiliano

FPI

Tecnico

12 Azzurri Elite per il Training Camp - Assisi 3-12 Agosto #ItaBoxing

12 gli Azzurri Elite per il Training Camp in programma ad Assisi, presso il Centro Nazionale di Pugilato, dal 3 al 12 Agosto

ELITE

Peso

Pugile

Comitato

ASD

52

CAPPAI MANUEL FABRIZIO

LZ

FIAMME ORO

52

SERRA FEDERICO

SD

DOMENICO MURA

57

MAIETTA FRANCESCO

LZ

ESERCITO

57

CANONICO GIUSEPPE

CP

FIAMME AZZURRE

63

DI LERNIA PAOLO

LZ

ESERCITO

69

ARECCHIA VINCENZO

LZ

FIAMME ORO

75

CAVALLARO SALVATORE

LZ

FIAMME ORO

75 MUNNO RAFFAELE CP GS CARABINIERI

81

FIORI SIMONE

LZ

FIAMME ORO

91

BRITO DAVIDE

TS

BOXE NICCHI

91

MOUHIIDINE AZIZ ABBES

LZ

FIAMME ORO

+91

CARBOTTI MIRKO

CP

FIAMME AZZURRE

 

TECNICI

 

 

 

COLETTA GIULIO

FPI

Direttore Tecnico

 

KALAMBAY SUMBU

FPI

Tecnico

 

BARTOCCI TIZIANO

FPI

Preparatore Atletico

14 Azzurre per il Training Camp Elite di Assisi 31/7 10/8 #ItaBoxing

14 le Azzurre Elite per il ritiro in programma dal 31 luglio al 10 agosto pv ad Assisi presso il Centro Nazionale di Pugilato.

Nr.

Peso

Pugile

Comitato

A.S.D. – G.S. – C.S.

1

48

MARCHESE Giovanna

CP

EXCELSIOR BOXE MARCIANISE

2

48

BONATTI Roberta

CP

C.S. CARABINIERI

3

51

SAVCHUK Olena

AB

SAULI BOXE

4

51

SORRENTINO Giordana

CP

C.S. CARABINIERI

5

51

LA PIANA Martina

LZ

G.S. FIAMME ORO

6

54

PRISCO Sharon

CP

G.S. FIAMME ORO – sez. Giovanile

7

57

TESSARI Biancamaria

VE

VERONA BOXING FIGHTERS

8

57

MESIANO Alessia

LZ

G.S. FIAMME ORO

9

60

NICOLI Rebecca

LZ

G.S. FIAMME ORO

10

60

ALBERTI Valentina

LZ

C.S. ESERCITO

11

69

CANFORA Assunta

LZ

G.S. FIAMME ORO

12

69

CARINI Angela

LZ

G.S. FIAMME ORO

13

75

SEVERIN Flavia

VE

TREVISO RING

14

75

PAOLETTI Carlotta

CP

OLYMPIC PLANET

STAFF

1

TOSTI Laura

FPI

 

2

CALDARELLA Michele

LZ

G.S. FIAMME ORO

3

D’ANDREA Riccardo

CP

C.S. CARABINIERI

Tokyo 2020, programma confermato anche nel 2021.

Stesso calendario anche nel 2021. Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 ha confermato lo stesso programma previsto per l’Olimpiade che si sarebbe dovuta svolgere quest’anno in Giappone e poi posticipata al prossimo anno a causa della pandemia dovuta al Covid-19.

Il Comitato Organizzatore, il CIO e il Comitato Paralimpico Internazionale, avevano concordato in aprile che, tenuto conto dell'impatto critico del programma su ogni aspetto della preparazione, ogni sessione della competizione 2021 sarebbe stata in linea di principio programmata come inizialmente previsto per il 2020. Ciò ha inciso sul programma che, salvo qualche adeguamento per alcuni eventi dovuto principalmente a motivi operativi, è stato confermato in blocco. Mentre i preparativi per i Giochi proseguono, Tokyo 2020 lavora per risolvere tutte le possibili criticità rimanenti, incluse quelle legate al periodo di utilizzo delle sedi di gara.


Le competizioni prenderanno il via al Fukushima Baseball Stadium con il softball alle ore 9 locali del 21 luglio 2021, due giorni prima della Cerimonia di Apertura.
I match preliminari di calcio inizieranno lo stesso giorno, con le fasi preliminari del canottaggio e i ranking round di tiro con l’arco che si terranno il 23 luglio, giorno dell’inizio ufficiale dell’evento a cinque cerchi.

La prima medaglia sarà assegnata nella carabina 10 metri aria compressa femminile, il giorno successivo (con la finale che prenderà il via alle ore 8:30 locali).
Sempre il 24 luglio saranno premiati altri sei sport: tiro con l’arco, la prova su strada di ciclismo, scherma, judo, taekwondo e sollevamento pesi, per un totale di 11 eventi medaglia.
Quel giorno prenderanno il via anche gli sport urbani, eccitante novità di Tokyo 2020, con il basket 3x3 maschile e femminile. Lo street skateboarding invece debutterà il 25 e il 26 luglio. A seguire, gli eventi del BMX Freestyle Park (31 luglio e il 1 agosto), lo skateboarding (park) in programma il 4 e 5 agosto e l'arrampicata sportiva dal 3 al 6 agosto.

I fan di tutto il mondo si concentreranno poi sul "Super Saturday" e il "Golden Sunday", il 31 luglio e il 1 agosto, giorni in cui si svolgeranno una serie entusiasmante di eventi medaglia. 21 medaglie saranno assegnate nel corso del Super Saturday, tra cui gli eventi che debuttano ai Giochi come il mixed team di judo, la staffetta mista di triathlon e il mixed team di trap, che contribuiranno a rendere Tokyo 2020 la prima Olimpiade della storia in cui sarà rispettata la parità di genere nel numero totale degli atleti. Nella stessa giornata si disputeranno i quarti di finale di calcio maschile, che si terranno in quattro venues differenti del Giappone. Il Golden Sunday, invece, assegnerà 25 medaglie d’oro, compresa quella dei 100 metri maschili di atletica, le finali maschili e femminili di ginnastica e la finale del singolo maschile di tennis. Il Golden Sunday sarà anche il giorno conclusivo della scherma e del nuoto, che ha in programma cinque finali.
La seconda parte dei Giochi che prenderà il via dal 30 luglio, vedrà invece le semifinali e le finali di lotta, karate e di altri eventi di squadra, così come gli eventi di atletica che si terranno allo Stadio Olimpico, la venue principale dei Giochi giapponesi.


Le finali di atletica si terranno in tutte le sessioni, ad eccezione del 30 e del 31 luglio in cui si svolgeranno soltanto al mattino. La staffetta 4x100 maschile e femminile si svolgerà invece la sera del 6 agosto.


Il secondo “Super Saturday” è in programma sabato 7 agosto, alla vigilia della Cerimonia di Chiusura e assicurerà non meno di 34 eventi da medaglia, il numero più alto assegnato in un giorno a Tokyo 2020. Tra questi: le finali di basket, calcio e pallavolo maschili, la maratona femminile, la finale del baseball, l’all-around individuale di ginnastica ritmica e la free routine a squadre di nuoto sincronizzato. Il giorno di chiusura, invece, comincerà con la maratona maschile in programma a Sapporo e si concluderà con la finale di pallanuoto maschile che prenderà il via alle 16:30.


La premiazione della maratona femminile si terrà, per la prima volta nella storia a cinque cerchi, nel corso della Cerimonia di chiusura, insieme a quella maschile, ribandendo la parità di genere tra atleti e rendendo questa edizione dei Giochi veramente memorabile.

FONTE CONI.IT

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