Egr. Sig. Filimonov,
ho appreso con profondo rammarico delle sue critiche all’operato del DT della Nazionali Maschili, Giulio Coletta.
Dispiacere che nasce sia dalla stima nei suoi confronti che dal vivido ricordo che ho dell’apprezzamento che Lei espresse nei riguardi dello stesso Maestro Coletta, quando quest’ultimo era a Capo Allenatore della Nazionali Giovanili e collaborava con Lei a quel tempo membro del nostro staff tecnico Elite.
Non v’è dubbio che Lei diede un non indifferente contributo alle nostre vittorie olimpiche del 2008. Tuttavia, mi preme evidenziarLe che le vittorie furono ottenute grazie alle straordinarie performance di atleti che avevano raggiunto la piena maturità agonistica e che già nei precedenti quadrienni avevano conquistato la ribalta internazionale.
Occorre ricordare, tra l’altro, che Lei fu parte integrante di un eccellente gruppo di lavoro, formato da tecnici italiani, e che si giovò anche della sapiente guida del Presidente Franco Falcinelli.
Peraltro, quei risultati furono tra i motivi per cui la FPI la richiamò nel 2016 in vista di Rio. Purtroppo, Lei sa bene che gli esiti finali furono molto deludenti non solo sotto il profilo dei risultati ma della stessa conduzione tecnica.
Proprio in ragione di tali manifesti insuccessi nonché di suoi comportamenti non confacenti allo stile ed all’etica che contraddistingue questa Federazione, fu presa la decisione di interrompere il rapporto di collaborazione tra Lei e la FPI che in questo momento mi vanto di rappresentare.
Nonostante continui a non comprendere un giudizio così severo espresso nei confronti del Maestro Coletta ed indirettamente nei confronti di una Federazione, che Lei ha contattato per una collaborazione non più tardi del mese di luglio 2018, Le auguro di poter comunque trovare presto una posizione collaborativa in una tra le federazioni pugilistiche nazionali sparse per il mondo, attesa la sua attuale, purtroppo, inattività presso altre Nazionali.
Spero, infine, che Lei possa ravvedersi su ciò che ha scritto riguardo a Coletta nei confronti del quale la Federazione e gli atleti azzurri nutrono grandissima fiducia ed apprezzamento per il lavoro che sta facendo in vista della prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.
Distinti Saluti
Vittorio Lai
