03 Maggio 2018

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia del 04/05 pv

Di seguito la programmazione di Fight Network Italia (DT 62) del 4 maggio riguradanti gli eventi pugilistici:

H 19 Match Femminile Donniacuo vs Caiazzo + Incontri Riunione ASD Medaglie D'Oro

H 22 Riunione San Marzano sul Sarno con Main Event Titolo UE Leggeri Cegli Di Silvio

29 Aprile 2018

COMUNICAZIONE FPI: Chiusura Uffici Dal 25 Aprile al 1 Maggio pv

La FPI comunica che, come da disposizioni CONI, gli Uffici Centrali di ROma Viale Tiziano 70 resteranno chiusi da domani 25 Aprile al 1 maggio compresi. La riapertura ci sarà mercoledì 2 maggio pv.

 

28 Aprile 2018

La FPI Vicina al Grande Nino Benvenuti ricoverato in Ospedale

Spavento e molta tensione, questo pomeriggio, per Nino Benvenuti, che proprio due giorni fa ha festeggiato i suoi splendidi 80 anni.

Giunto in codice rosso presso il Policlinico di Tor Vergata (dopo aver accusato un forte malore) è stato subito sottoposto, d'urgenza, ai primi accertamenti. 
I medici, dopo il ricovero, sembra possano escludere il peggio ma si riservano sulla prognosi definitiva; si sono, però,  categoricamente espressi sul fermo (per qualunque tipo di attività) che Benvenuti dovrà rispettare,  per un periodo che solo la definitiva diagnosi  potrà stabilire.

Il Presidente LAI, a nome e per conto di tutto il movimento pugilistico nazionale, è vicino al Grande Nino in questo difficile momento augurandogli una pronta guarigione

26 Aprile 2018

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia del 27/04 pv

Programmazione Pugilistica Fight Network Italia del 27 Aprile 2018:

19 Titolo Italiano Supergallo Parrinello vs Gallo

21.30 WSB8 Day 11 Croatian Knights vs Italia Thunder

26 Aprile 2018

Accadde oggi: 26 aprile 1938 a Isola d’Istria nasce Nino Benvenuti…Auguriiiiiiiiiiii

Nino Benvenuti oggi compie 80 anni, un traguardo importante come un titolo mondiale. Ci sentiamo di dire tranquillamente che Benvenuti è il campione per eccellenza dello sport italiano nella sua totalità. E’ incredibile mantenere la sua popolarità nonostante si sia ritirato 47 anni fa. Sono tanti e vedere la fila incredibile di persone nel richiedere l’autografo e relativo selfie ha qualcosa che commuove, quasi a spiegarci che non è il campione a fare il personaggio, ma è viceversa, una cosa veramente rara. Lo abbiamo visto attorniato dalla gente, quasi da non lasciare respiro, dentro la Libreria Feltrinelli della Galleria Sordi, accorsa per assistere alla presentazione del suo nuovo libro intitolato “L’orizzonte degli eventi” – Editore Cairo. Un libro ideato e pensato da Mauro Grimaldi, il suo biografo per eccellenza, e Ottavia Fusco Squitieri. Soprattutto la Squitieri, nota cantante e attrice di teatro, moglie del grande regista Pasquale ha voluto far stampare questo libro particolare, fatto di gioie e dolori, di sconfitte e vittorie non solo sul ring ma anche nella vita quotidiana, cadute e risurrezioni ce n’è per tutti i gusti. Una sorta di romanzo, una enciclopedia dove ogni lettera diventa un ricordo. Nino era entrato in amicizia coi coniugi Squitieri e il regista aveva cominciato ad accarezzare l’idea di realizzare un film sul campione. Idea proseguita da Ottavia alla scomparsa del marito, quasi come un testamento. Tante le difficoltà per mandarlo in porto, ma perchè perdere le idee, i ricordi, gli appunti, le confessioni raggruppate. Ecco quindi nascere l’idea del libro…una tappa per arrivare prima o poi al film. Presentazione e intervista in contemporanea, come a dire la bella della diretta con Gigi Marzullo. La gente ascolta quasi in religioso silenzio le domande e le risposte, e impara a conoscere un Nino senza “i guantoni” felice di essere nato e felice di quello che ha ottenuto. Le difficoltà sono come le tempeste, dopo c’è il sereno. Nino crede nella religione e in Dio, che forse lo ha guidato nel suo cammino di vita e di pugile, anche perchè, oggi lo confessa apertamente, “è nato pugile”.

I ricordi di Nino s’incrociano con i miei quando ragazzotto, malato per la boxe, vedo la sua foto sul Boxe Ring del 1954. Vedo un ragazzo come me con i capelli a spazzola che si sta facendo largo a livello regionale nel Friuli Venezia Giulia. Fa parte di quel vivaio da dove sono nati Tiberio Mitri e Duilio Loi. Nino sembra non conoscere ostacoli e ben presto ho la netta consapevolezza di seguire un campione sulla scia di Mitri e di Loi. Quello stesso anno conquista il Tricolore tra i Novizi e due dopo vince gli Assoluti, ponendo il marchio sulla sua indiscutibile bravura, prima tra i welter e poi tra i superwelter. Diventa pedina inamovibile della Nazionale e qualcuno azzarda addirittura per mandarlo alle Olimpiadi di Melbourne, ma è ancora troppo giovane. L’altro giorno un mio amico la buttò dicendo che Benvenuti aveva vinto tre Olimpiadi. Poi mi spiegò che i due ori vinti agli Europei di Lucerna (1959) e Praga (1957) in pratica valgono le Olimpiadi. Ha perfettamente ragione perchè guardando i nomi dei quattro welter finalisti a Roma ci accorgiamo che sono tutti europei.

Rea e Poggi alle Olimpiadi romane vogliono puntare sul sicuro. Costringono Benvenuti quasi al “digiuno” per passare dai superwelter ai welter, cercano la garanzia di un oro sicuro. Il Benvenuti di Roma è spremuto come un limone, ma vince ugualmente. Con sicurezza supera i suoi avversari, non li umilia, ma ottiene il verdetto perchè è il più bravo e intelligente. Giustamente vince il Trofeo Val Barker come miglior pugile, e pensare che tra i candidati c’era un certo Cassius Clay. Sarà un trionfo per l’Italia con tre medaglie d’oro, tre d’argento e una di bronzo. Il seme delle Olimpiadi romane germoglierà nei famosi irripetibili anni ’60. Oggi può sembrare incredibile ma Benvenuti arriverà al Titolo Italiano dei medi dopo 29 vittorie consecutive e due anni di professionismo. A farne le spese è un ottimo pugile come Tommaso Truppi. Benvenuti vince, ma non entusiasma. Non poche le vittorie prima del limite, ma la sua boxe imperniata quasi esclusivamente sul sinistro può apparire monotona, anche se il tifoso forse non si domanda come mai pugili di ottima levatura contro di lui non sentono il gong finale. Arriva alla fine del 1964 da imbattuto con un record di 50 vittorie. Avversari selezionati? E’ la domanda, ma non è così quando parli di gente come Tony Montano, Ted Wright, Gaspar Ortega, Denny Moyer e Carlo Duran. Benvenuti era intanto passato sotto Bruno Amaduzzi che aveva la sua base a Bologna. Lì aveva la possibilità di allenarsi con un bel gruppo di campioni. Lì ebbe come istruttore Libero Golinelli, personaggio incredibile, non profondo conoscitore della tecnica ma preparatore fisico eccezionale e un motivatore “quasi furioso”. Più tardi a prendersi cura della preparazione di Nino fu un altro personaggio, Al Silvani, che conosceva tutti i trucchi del mestiere ed era amico di Frank Sinatra. La boxe di Nino cominciò a modificarsi: il suo sinistro diventava come un chiodo e il destro pian piano diventava un martello che risolveva molte situazioni. Nino si era irrobustito e dava maggiori garanzie di potenza. Nel frattempo era nata la rivalità con un altro grandissimo campione: Sandro Mazzinghi, grande coraggio e incredibile forza demolitrice. Fu creata e acuita una rivalità che divise l’Italia come ai tempi di Coppi e Bartali. Una rivalità che i due incontri vinti da Benvenuti non smorzarono e che lo portarono alla sua prima conquista mondiale, sia pure nei superwelter. Paradossalmente se Benvenuti rafforzerà la sua leadership europea dei medi perderà, invece, il mondiale dei superwelter ad opera del coreano da lui battuto alle Olimpiadi di Roma, parliamo di Ki Soo-Kim, che lascerà a sua volta il titolo proprio a Mazzinghi. Il 17 aprile 1967 è una data che gli italiani non scorderanno, perchè Nino Benvenuti sale sul ring del Madison Square Garden per affrontare il campione del mondo dei medi Emile Griffith. Quella sera in Italia nessuno dormirà, tutti incollati alla radio per sentire la radiocronaca di Paolo Valenti, si calcola un audience di 14milioni di ascolti. Il triestino conquista il titolo più prestigioso, ma soprattutto sullo stesso ring vendica la sconfitta subita da Tiberio Mitri contro Jack La Motta. Con Griffith disputerà una delle più famose trilogie: Benvenuti e Griffith si batteranno per 45round, che moltiplicati ai tre minuti si trasformeranno in 2ore e 15minuti considerando il minuto d’intervallo,diventeranno 3 ore. Una sorta di Quo Vadis o Ben Hur girato dal vivo sul ring a suon di pugni molto pesanti. I due diventeranno amici e Nino aiuterà Emile in difficoltà e malato. In sostanza rimarrà campione per altri due anni, anche se qualche segnale avvertiva di un lento declino, che lui mascherava con dei capolavori come con Luis Manuel Rodriguez, un cubano che aveva vinto i più forti welter e medi del mondo. Arrivare all’11mo round in svantaggio al Palasport romano, gremito all’inverosimile, non era certo quello che desiderava. Ma il grande campione tiene sempre in serbo il piano B, ecco in quel round storico su una finta e un attacco di Rodriguez scattare fulmineo uno dei più perfetti ganci sinistri della storia pugilistica con il cubano inesorabilmente ko. E’ il suo canto del cigno che ritarda di un anno la fine di un mito fino a quando il suo giustiziere avrà l’aspetto di un indio e viene dall’Argentina. Il 7 novembre 1970 è un’altra data storica, negativa per Benvenuti e la nostra boxe. Carlos Monzon abbatte al 12mo round il nostro campione, ma non “il mito”. Forse in quell’occasione a molti sfuggirà il coraggio e l’abnegazione di Nino che consapevole della fine rimarrà in piedi e soffrirà per 12 interminabili round cercando l’impossibile. Non era la prima volta. Nel secondo match con Griffith combatterà dalla seconda ripresa fino alla fine con due costole incrinate da un poderoso destro dell’avversario. Ogni colpo per lui sarà un’atroce sofferenza, un altro avrebbe abbandonato. Altra sua qualità: la resa senza condizioni sigillata solo dal ko. Lo farà anche nella rivincita con Monzon a Montecarlo e quando al terzo round Amaduzzi getta la spugna Benvenuti protesta vivacemente, lui è sicuro di potercela fare e di trovare in qualche modo la soluzione. Un asciugamano che rimarrà nella storia, perchè forse ci ha conservato un campione che il mondo continua a invidiarci.

Abbiamo voluto ricordarlo solo ed esclusivamente come pugile. Da giorni la carta stampata e internet sembrano aver intrapreso una gara per parlare di lui, il campione per eccellenza che sembra aver annullato spazio e tempo, come se fossero racchiusi dentro una cornice. Anche noi ci associamo per gli Auguri…80 anni è un’età importante, e in qualche modo di lui continueremo a parlare e a scrivere come se fosse la prima volta. In fondo lui è il nostro Ambasciatore nel mondo.

Ma la chiusura la diamo a Sandro Mazzinghi che su facebook scrive: “Ci siamo arrivati, 80 anni un bel traguardo………tra qualche mese saranno anche i miei, un età importante dove possiamo ricordare il nostro passato con un pò di nostalgia per i tanti momenti di gloria e non che ci hanno accomunato, ma sempre con l’amore e l’ardore per questo bellissimo Sport

Tanti Auguri Giovanni ……….Alessandro”.

23 Aprile 2018

Il Sindaco di Roma Raggi in visita all'Area Fiamme Azzurre dell'Earth Day di Roma

Ieri mattina a Roma il Sindaco Virginia Raggi ha fatto visita all'Area Earth Day 2018 delle Fiamme Azzurre, nella quale era stato allestito un ring dove si sono svolte degli allenamenti condotti da tecnici federali di varie ASD (Sauli Boxe, Silicella Boxe etc.) e anche esibizioni della boxe amatoriale (Boxe Competition, Boxe In Action). Il Responsabile del GS Fiamme Azzurre ha portato al Sindaco i saluti del Presidente FPI Vittorio Lai. Presente all'evento anche l'Azzurro Mirko Carbotti.

19 Aprile 2018

Presentato a Roma il Libro di Nino Benvenuti "L'Orizzonte degli Eventi"

Quest'oggi a ROma, presso la Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi, è stato presentato il libro di Nino Benvenuti: "L'Orizzonte degli eventi" Appunti di una vita. All'Happening, cui c'era ovviamente il grande Nino, sono stati presenti: Ottavia Fusco Squiteri e Mauro Grimaldi. Ha moderato il giornalista Gigi Marzullo

10 Aprile 2018

All'Arbitro Int. WBC Massimo Barrovecchio il Premio CONI Lazio "A. Pesciarelli" 2018

Stamane (Martedì 10 aprile alle 10.30, ndr) si è tenuta la quinta edizione del Premio CONI Lazio, tradizionale vetrina delle realtà e delle eccellenze sportive, espressione del nostro territorio. L’evento vedrà sfilare i protagonisti del 2017, secondo il giudizio della Commissione giudicante, scelti tra atleti, tecnici, dirigenti e società sportive.

Nella Sala Tevere della Presidenza della Regione Lazio, partner dell’iniziativa, alla presenza dei massimi esponenti delle istituzioni e dello sport regionale, sono stati consegnati i premi a coloro che si sono particolarmente distinti nel corso della passata stagione.

Tuffarsi nell’impegno di una nuova edizione del Premio CONI Lazio è sempre una scoperta – scrive il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola in una nota – e le sorprese che il panorama sportivo del nostro territorio ci regala ogni volta, con le sue eccellenze in così tante discipline diverse, sono motivo di soddisfazione e di orgoglio.

Offrire a tutte queste realtà il palcoscenico istituzionale della Regione è una scelta condivisa con il presidente Zingaretti e una tradizione che accompagna il Premio fin dalla prima edizione del 2013. Si tratta del risultato di uno stretto rapporto di collaborazione che si rinnova e che nel corso del 2017 ha preso la forma di un protocollo d’intesa con al centro la promozione dello sport a vari livelli: dal sociale, alla scuola, allo sport per tutti, seguendo un unico fil rouge, per un totale di oltre 40 appuntamenti disseminati in tutte le province.

Tra i premiati anche il nostro Arbitro, Massimo Barrovecchio, cui è statao assegnato il premio alla memoria del giornalista Sportivo Andrea Pesciarelli. A consegnarglielo sono stati il Presidente CONI LAZIO, Riccardo Viola e il figlio e il fratello del giornalista. Il riconoscimento a Barrovecchio è dovuto alla sua straordinaria carriera come Arbitro Giudice internazionale WBC, che gli ha consentito per due volte (2008 -2011) di essere nominato miglior Arbitro-Giudice del World Boxing Council. "E' un onore per me ricevere questo premio" queste sono state le sue parole durante la Cerimonia "come lo è stato per quelli della WBC. Fare l'arbitro è un mestiere difficile ma che ti consente anche di avere grandi soddisfazioni come questa. Mi è stato domandato spesso quale sia stato il match più duro che io abbia mai arbitrato, vi confesso che i più ardui da dirigere sono quelli in cui c'è poca tecnica, mentre paradossalmente quelli di altissimo livello, come quelli dove è in palio un Mondiale, sono più semplici poichè a combattere sono boxer di elevatissima classe."

I PREMIATI 2017:

MIGLIOR ATLETA: CAMILLA MANCINI (Frascati Scherma – FF.GG.) – BRANDO CARUSO (FISW) 

MIGLIOR TECNICO: CARLO VARALDA (FIPE) – VINCENZO SANTOPADRE (FIT) 

MIGLIOR DIRIGENTE: MARCO COMOTTO (FITRI) – ALBERTO EMETT (FIR) 

MIGLIOR SOCIETA’: SCARABEO ROMA (FIPAV) – ASD G.S. CRAL COMUNE DI ROMA (FITeT) 

PREMIO “COSIMO IMPRONTA”: GIUSEPPE COCCARI (FICr) – CARLO TRANQUILLI (FMSI) 

PREMIO “ANDREA PESCIARELLI”: MASSIMO BARROVECCHIO (FPI) – KIMBERLY BOCCIA (FITA) 

PREMIO “STEFANO SIMONCELLI”: MARCO GRADONI (FIV) – GABRIELE D’ALFONSI (FIC) 

PREMIO SPECIALE “COMITATO CONI LAZIO”: UNITA’ CINOFILA FIN LAZIO (FIN)

PREMIO SPECIALE “SPORT E CORAGGIO”: GIOVANNI BERTINI

PREMIO SPECIALE “RICORDO”: GIORGIO D’ARPINO

PREMIO SPECIALE “SPORT E SIMPATIA”: MAX GIUSTI

09 Aprile 2018

Clemente Tatanka Russo Testimonial ad Afragola del meeting #KO Al Bullismo: Scegli lo Sport"

Questa mattina (9 Aprile, ndr) ad Afragola, presso l'Istituto Carlo Alberto dalla Chiesa, ha avuto luogo un importatntissimo meeting sul tema della Lotta al Bullismo. Testimonial d'eccezione: il Campionissimo Clemente Tatanka Russo, che ha ricevuto il caloroso abbraccio di tutti gli studenti presenti nella sala dove si è svolto questo Workshop. Dibattito a cui hanno presenziato anche il VicePresidente FPI, Enrico Apa, e il Prof. Vincenzo Montesano, Membro Commissione Progetti Speciali in Ambito Scolastico

09 Aprile 2018

Domani a Roma La consegna dei Premi CONI Lazio 2017: l'Arbitro Internazionale WBC Barrovecchio tra i Premiati

Martedì 10 aprile alle 10.30 si terrà la quinta edizione del Premio CONI Lazio, tradizionale vetrina delle realtà e delle eccellenze sportive, espressione del nostro territorio. L’evento vedrà sfilare i protagonisti del 2017, secondo il giudizio della Commissione giudicante, scelti tra atleti, tecnici, dirigenti e società sportive.

Nella Sala Tevere della Presidenza della Regione Lazio, partner dell’iniziativa, alla presenza dei massimi esponenti delle istituzioni e dello sport regionale, verranno consegnati i premi a coloro che si sono particolarmente distinti nel corso della passata stagione.

Tuffarsi nell’impegno di una nuova edizione del Premio CONI Lazio è sempre una scoperta – scrive il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola in una nota – e le sorprese che il panorama sportivo del nostro territorio ci regala ogni volta, con le sue eccellenze in così tante discipline diverse, sono motivo di soddisfazione e di orgoglio.

Offrire a tutte queste realtà il palcoscenico istituzionale della Regione è una scelta condivisa con il presidente Zingaretti e una tradizione che accompagna il Premio fin dalla prima edizione del 2013. Si tratta del risultato di uno stretto rapporto di collaborazione che si rinnova e che nel corso del 2017 ha preso la forma di un protocollo d’intesa con al centro la promozione dello sport a vari livelli: dal sociale, alla scuola, allo sport per tutti, seguendo un unico fil rouge, per un totale di oltre 40 appuntamenti disseminati in tutte le province.

Sono quattordici i riconoscimenti decisi da una Commissione di giornalisti di settore e destinati al mondo sportivo del Lazio. Come in passato, a decretarne l’assegnazione sono i risultati ottenuti, ma non di meno la valenza sociale del messaggio, l’attività di promozione sul territorio, il fair play sportivo, la passione e l’impegno. Alle categorie tradizionali, in questa edizione si aggiungono il Premo del Ricordo per onorare la memoria di Giorgio d’Arpinoil Premio Speciale del Comitato Lazio che quest’anno va al Gruppo Cinofilo Salvamento della Federazione Nuoto; il Premio Speciale Sport & Simpatia assegnato al poliedrico Max Giustie il Premio Sport e Coraggio dedicato alla vicenda sportiva e umana di Giovanni Bertini.

Una delle caratteristiche del Premio CONI Lazio, oltre a puntare i fari su quelle realtà che generalmente non godono della ribalta mediatica, è rappresentata dalla sua attenzione soprattutto verso i giovani. 

Una specificità mantenuta anche in questa V edizione, che vede tra i premiati due campioni del mondo come la schermitrice Camilla Mancini e il velista quattordicenne Marco Gradoni insieme a Brando Caruso, punta di diamante dello sci nautico azzurro e al canottiere Gabriele D’Alfonsi, erede della tradizione remiera pontina, a soli 17 anni bronzo iridato junior nel quattro di coppia. Il Premio incontrerà Massimo Barrovecchio, uno dei più stimati arbitri del pugilato a livello internazionale e Kimberly Boccia, prima donna giudice internazionale di taekwondo. Carlo Varalda, il medico e ricercatore della federazione pesi che ha preparato le olimpiadi vittoriose di Arianna Fontana e dello short track azzurro e Vincenzo Santopadre, allevatore di talenti tennistici e alla guida tecnica dell’Aniene, vincitrice del campionato a squadre 2017. Farà incursioni nel triathlon e nel rugby grazie a due dirigenti che molto si sono spesi a favore delle loro discipline come Marco Comotto e Alberto Emett. Si sintonizzerà su due società sportive che tengono alta la bandiera della pallavolo e del tennis tavolo nella Capiatale come la Scarabeo GCF Roma l’ASD GS CRAL Comune di Roma. Darà voce al coraggio di un lottatore come Giovanni Bertini, difensore giallorosso all’epoca di Liedholm, al quale due anni fa è stata diagnosticata la SLA e ricorderà Giorgio d’Arpino, uomo di sport a 360° che ha legato il suo nome a quello della Polisportiva Lazio, dal calcio degli esordi alla pallavolo, guidata fino alla fine. Il riconoscimento speciale del Comitato vivrà della simpatia e della dedizione al proprio compito dei cani che formano l’Unità di Salvamento della F.I.N., mentre quello dedicato a “Cosimo Impronta”, tradizionalmente dedicato al mondo CONI, quest’anno verrà assegnato a Giuseppe Coccari Carlo Tranquilli, due dirigenti di grande esperienza in rappresentanza di Federazioni mai premiate prima, ma fondamentali con il loro supporto, come i cronometristi e i medici sportivi. Il tutto nella migliore tradizione di una cerimonia che vuole rappresentare, una volta di più, tutte le discipline sportive.

I PREMIATI 2017:

MIGLIOR ATLETA: CAMILLA MANCINI (Frascati Scherma – FF.GG.) – BRANDO CARUSO (FISW) 

MIGLIOR TECNICO: CARLO VARALDA (FIPE) – VINCENZO SANTOPADRE (FIT) 

MIGLIOR DIRIGENTE: MARCO COMOTTO (FITRI) – ALBERTO EMETT (FIR) 

MIGLIOR SOCIETA’: SCARABEO ROMA (FIPAV) – ASD G.S. CRAL COMUNE DI ROMA (FITeT) 

PREMIO “COSIMO IMPRONTA”: GIUSEPPE COCCARI (FICr) – CARLO TRANQUILLI (FMSI) 

PREMIO “ANDREA PESCIARELLI”: MASSIMO BARROVECCHIO (FPI) – KIMBERLY BOCCIA (FITA) 

PREMIO “STEFANO SIMONCELLI”: MARCO GRADONI (FIV) – GABRIELE D’ALFONSI (FIC) 

PREMIO SPECIALE “COMITATO CONI LAZIO”: UNITA’ CINOFILA FIN LAZIO (FIN)

PREMIO SPECIALE “SPORT E CORAGGIO”: GIOVANNI BERTINI

PREMIO SPECIALE “RICORDO”: GIORGIO D’ARPINO

PREMIO SPECIALE “SPORT E SIMPATIA”: MAX GIUSTI

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