09 Aprile 2018

Clemente Tatanka Russo Testimonial ad Afragola del meeting #KO Al Bullismo: Scegli lo Sport"

Questa mattina (9 Aprile, ndr) ad Afragola, presso l'Istituto Carlo Alberto dalla Chiesa, ha avuto luogo un importatntissimo meeting sul tema della Lotta al Bullismo. Testimonial d'eccezione: il Campionissimo Clemente Tatanka Russo, che ha ricevuto il caloroso abbraccio di tutti gli studenti presenti nella sala dove si è svolto questo Workshop. Dibattito a cui hanno presenziato anche il VicePresidente FPI, Enrico Apa, e il Prof. Vincenzo Montesano, Membro Commissione Progetti Speciali in Ambito Scolastico

09 Aprile 2018

Domani a Roma La consegna dei Premi CONI Lazio 2017: l'Arbitro Internazionale WBC Barrovecchio tra i Premiati

Martedì 10 aprile alle 10.30 si terrà la quinta edizione del Premio CONI Lazio, tradizionale vetrina delle realtà e delle eccellenze sportive, espressione del nostro territorio. L’evento vedrà sfilare i protagonisti del 2017, secondo il giudizio della Commissione giudicante, scelti tra atleti, tecnici, dirigenti e società sportive.

Nella Sala Tevere della Presidenza della Regione Lazio, partner dell’iniziativa, alla presenza dei massimi esponenti delle istituzioni e dello sport regionale, verranno consegnati i premi a coloro che si sono particolarmente distinti nel corso della passata stagione.

Tuffarsi nell’impegno di una nuova edizione del Premio CONI Lazio è sempre una scoperta – scrive il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola in una nota – e le sorprese che il panorama sportivo del nostro territorio ci regala ogni volta, con le sue eccellenze in così tante discipline diverse, sono motivo di soddisfazione e di orgoglio.

Offrire a tutte queste realtà il palcoscenico istituzionale della Regione è una scelta condivisa con il presidente Zingaretti e una tradizione che accompagna il Premio fin dalla prima edizione del 2013. Si tratta del risultato di uno stretto rapporto di collaborazione che si rinnova e che nel corso del 2017 ha preso la forma di un protocollo d’intesa con al centro la promozione dello sport a vari livelli: dal sociale, alla scuola, allo sport per tutti, seguendo un unico fil rouge, per un totale di oltre 40 appuntamenti disseminati in tutte le province.

Sono quattordici i riconoscimenti decisi da una Commissione di giornalisti di settore e destinati al mondo sportivo del Lazio. Come in passato, a decretarne l’assegnazione sono i risultati ottenuti, ma non di meno la valenza sociale del messaggio, l’attività di promozione sul territorio, il fair play sportivo, la passione e l’impegno. Alle categorie tradizionali, in questa edizione si aggiungono il Premo del Ricordo per onorare la memoria di Giorgio d’Arpinoil Premio Speciale del Comitato Lazio che quest’anno va al Gruppo Cinofilo Salvamento della Federazione Nuoto; il Premio Speciale Sport & Simpatia assegnato al poliedrico Max Giustie il Premio Sport e Coraggio dedicato alla vicenda sportiva e umana di Giovanni Bertini.

Una delle caratteristiche del Premio CONI Lazio, oltre a puntare i fari su quelle realtà che generalmente non godono della ribalta mediatica, è rappresentata dalla sua attenzione soprattutto verso i giovani. 

Una specificità mantenuta anche in questa V edizione, che vede tra i premiati due campioni del mondo come la schermitrice Camilla Mancini e il velista quattordicenne Marco Gradoni insieme a Brando Caruso, punta di diamante dello sci nautico azzurro e al canottiere Gabriele D’Alfonsi, erede della tradizione remiera pontina, a soli 17 anni bronzo iridato junior nel quattro di coppia. Il Premio incontrerà Massimo Barrovecchio, uno dei più stimati arbitri del pugilato a livello internazionale e Kimberly Boccia, prima donna giudice internazionale di taekwondo. Carlo Varalda, il medico e ricercatore della federazione pesi che ha preparato le olimpiadi vittoriose di Arianna Fontana e dello short track azzurro e Vincenzo Santopadre, allevatore di talenti tennistici e alla guida tecnica dell’Aniene, vincitrice del campionato a squadre 2017. Farà incursioni nel triathlon e nel rugby grazie a due dirigenti che molto si sono spesi a favore delle loro discipline come Marco Comotto e Alberto Emett. Si sintonizzerà su due società sportive che tengono alta la bandiera della pallavolo e del tennis tavolo nella Capiatale come la Scarabeo GCF Roma l’ASD GS CRAL Comune di Roma. Darà voce al coraggio di un lottatore come Giovanni Bertini, difensore giallorosso all’epoca di Liedholm, al quale due anni fa è stata diagnosticata la SLA e ricorderà Giorgio d’Arpino, uomo di sport a 360° che ha legato il suo nome a quello della Polisportiva Lazio, dal calcio degli esordi alla pallavolo, guidata fino alla fine. Il riconoscimento speciale del Comitato vivrà della simpatia e della dedizione al proprio compito dei cani che formano l’Unità di Salvamento della F.I.N., mentre quello dedicato a “Cosimo Impronta”, tradizionalmente dedicato al mondo CONI, quest’anno verrà assegnato a Giuseppe Coccari Carlo Tranquilli, due dirigenti di grande esperienza in rappresentanza di Federazioni mai premiate prima, ma fondamentali con il loro supporto, come i cronometristi e i medici sportivi. Il tutto nella migliore tradizione di una cerimonia che vuole rappresentare, una volta di più, tutte le discipline sportive.

I PREMIATI 2017:

MIGLIOR ATLETA: CAMILLA MANCINI (Frascati Scherma – FF.GG.) – BRANDO CARUSO (FISW) 

MIGLIOR TECNICO: CARLO VARALDA (FIPE) – VINCENZO SANTOPADRE (FIT) 

MIGLIOR DIRIGENTE: MARCO COMOTTO (FITRI) – ALBERTO EMETT (FIR) 

MIGLIOR SOCIETA’: SCARABEO ROMA (FIPAV) – ASD G.S. CRAL COMUNE DI ROMA (FITeT) 

PREMIO “COSIMO IMPRONTA”: GIUSEPPE COCCARI (FICr) – CARLO TRANQUILLI (FMSI) 

PREMIO “ANDREA PESCIARELLI”: MASSIMO BARROVECCHIO (FPI) – KIMBERLY BOCCIA (FITA) 

PREMIO “STEFANO SIMONCELLI”: MARCO GRADONI (FIV) – GABRIELE D’ALFONSI (FIC) 

PREMIO SPECIALE “COMITATO CONI LAZIO”: UNITA’ CINOFILA FIN LAZIO (FIN)

PREMIO SPECIALE “SPORT E CORAGGIO”: GIOVANNI BERTINI

PREMIO SPECIALE “RICORDO”: GIORGIO D’ARPINO

PREMIO SPECIALE “SPORT E SIMPATIA”: MAX GIUSTI

08 Aprile 2018

Il 12 Aprile a Morciano di Romagna dibattito sulla Lotta al Bullismo

Giovedì 12 Aprile a Morciano di Romagna, presso la Sala della Banca Popolare di Valconca, avrà luogo un dibattito sulla tematica della Lotta al Bullismo: "Bullismo esperienze Internazionali a Confronto".

08 Aprile 2018

Lunedì 9 Aprile ad Afragola il Meeting "Metti KO Il Bullismo" con Testimonial Clemente Tatanka Russo

Domani (Lunedì 9 Aprile) ad Afragola, presso l'Istituto Carlo Alberto dalla Chiesa, avrà luogo un importatntissimo meeting sul tema della Lotta al Bullismo, che avrà come Testimonial d'eccezione il Campionissimo Clemente Tatanka Russo,

07 Aprile 2018

COMUNICATO FPI: disabilità e boxe

A seguito del precedente comunicato avente ad oggetto “disabilità – boxe agonistica e amatoriale”, la Federazione Pugilistica Italiana (FPI) ha istituito una Commissione di studio finalizzata all’accesso degli atleti disabili per la pratica del pugilato amatoriale la cui composizione sarà concordata con la Commissione Medica Federale, la Commissione Studi e Ricerche ed il Coordinatore del Settore Sanitario della FPI.

Il crescente interesse verso la nostra disciplina e l’aumento del numero di praticanti tesserati, con particolare riguardo al settore femminile e giovanile, ha determinato la volontà di delineare un percorso di pieno coinvolgimento del mondo degli sportivi diversamente abili prevedendo una corretta informazione a tutti gli appassionati e una puntuale formazione dei dirigenti e tecnici delle società e associazioni affiliate alla FPI, anche raccogliendo le diverse e positive esperienze maturate nel territorio. In passato, per altro, la FPI ha già mostrato apertura verso il mondo dello sport per diversamente abili, consentendo il tesseramento di atleti agonisti con sordomutismo e di altri atleti e arbitri con disabilità fisiche.

In particolare, per quanto concerne l’attività amatoriale, si vuole chiarire che l’attività di palestra “senza contatto” sia assolutamente auspicabile, se in possesso del certificato d’idoneità non agonistica. Potrebbero invece insorgere controindicazioni di natura sanitaria in caso di attività amatoriali con cosiddetto “contatto leggero” o “contatto controllato”, proprie delle attività riconducibili alla “gym boxe”, vista la complessità delle varie disabilità.

Si chiarisce, inoltre, che la FPI non ha revocato alcun tesseramento ad atleti amatori non agonisti diversamente abili, che potranno continuare a svolgere la propria attività secondo le indicazioni appropriate dei tecnici preposti nelle rispettive A.S.D. di appartenenza.

La FPI, che ha come compito primario la prevenzione per la tutela della salute degli atleti, è orientata ad una rapida conclusione dei lavori della Commissione di studio sopra citata, al termine dei quali saranno emanate linee guida più dettagliate sulla pratica amatoriale, anche per sportivi diversamente abili.

30 Marzo 2018

Chiusura uffici Federali per Festività Pasquali 2018

La FPI comunica che, come da disposizioni CONI, gli uffici federali di Roma in occasioni delle festività pasquali resteranno chiusi da oggi fino a lunedì 02/04 compreso. Gli stessi riapriranno regolarmente martedì 03/04. Si clgie l'occasione per fare a tutti gli amanti della Boxe e non solo i migliori auguri di Buona Pasqua.

30 Marzo 2018

Su Gazzetta.it un'area in partnership con FPI completamente dedicata al Pugilato Italiano e Internazionale

Altra grandissima iniziativa nell'ambito della comunicazione multimediale da parte della FPI che in partnership con la Gazzetta dello Sport ha aperto nell'area Fighting di Gazzetta.it un'area interamente dedicata al mondo della Noble Art Italiana, Europea e Mondiale in cui si potranno leggere news e approfondimenti nonchè gustarsi video e immagini del nostro amatissimo Sport...

Non resta che iniziare a navigare su: http://www.gazzetta.it/fighting/pugilato/?refresh_ce

30 Marzo 2018

Addio ad Aureliano Bolognesi: pugile e poeta

Questa mattina ci ha lasciato Aureliano Bolognesi, un grandissimo campione, vanto dell’Italia coi guantoni, ma soprattutto personaggio ligure a 360°. Nell’estate del 1952 Aureliano ci sbalordì e ci spiazzò vincendo l’oro nelle Olimpiadi di Helsinki. Conquistare l’oro è un conto, ma conquistarlo dopo 4 battaglie con pugili che allora tutto erano meno che dilettanti è un’altra faccenda. Aureliano faceva parte della squadra Azzurra, ma nessuno si aspettava una simile prestazione. Aveva una classe cristallina, ma si temeva per la sua resistenza fisica dovendo affrontare gente d’acciaio. Il suo fu un capolavoro iniziando a battere un americano e finendo con un polacco grande favorito all’epoca. I nomi oggi contano di meno, ma quell’oro aveva un significato quasi leggendario. Quell’anno Bolognesi aveva appena 22 anni, un ragazzo quasi, solo sul ring con i suoi pensieri, le sue responsabilità, la sua sete di vittoria, anche se per lui vincere non significava umiliare l’avversario, vincere significava anche mostrare la sua bravura, la sua classe, la boxe con lui era la quintessenza della noble art. Sul ring non era mai solo, era accompagnato dala sua fede di cattolico fervente. Passò professionista nel 1954 e quell’anno lo passò con una bella serie di vittorie che facevano presagire una brillante carriera. Ma il suo motore s’inceppò, difficile capire i motivi. Probabilmente quella vittoria richiesta con ogni mezzo e con ogni trucco rifuggiva dal suo modo di pensare, dal suo modo mite di vedere la vita. In un’intervista disse: “Combattevo con intelligenza, mai con la forza”.Si ritirerà nel 1956 con un record appena accennato con 17 vittorie e due sconfitte. Sul ring sentiva di aver dato tutto se stesso in quelle Olimpiadi, adesso però voleva aiutare gli altri a salire sul ring insegnando loro non solo l’abc della boxe, ma a trarre da questo sport il meglio per correggere il proprio carattere e la propria autostima. La sua fede religiosa aumentò con il passare degli anni e persino i Papi ricevettero le sue belle lettere, le sue belle poesie. Era fatto così trasmetteva il suo amore per la boxe, ma nello stesso tempo faceva capire che non solo il nostro fisico aveva bisogno di aiuto, ma anche la nostra anima. Anche in Federazione arrivavano le sue lettere, che erano dei propri e veri geroglifici con immagini religiose, che spesso “esondavano anche” nella busta con i francobolli, ma le sue lettere arrivavano comunque, perchè probabilmente anche le Poste rimanevano affascinate da questi messaggi visivi. Era felice quando in qualche modo era ricordato il suo periodo agonistico, era orgoglioso di quell’oro conquistato ad Helsinki e aveva paura che il tempo ne avrebbe cancellato il ricordo. Aveva fatto carte false,nonostante l’età, a esser presente due anni fa ai 100 anni della FPI e ricevere la medaglia che si aggiungeva agli innumerevoli attestati ricevuti. Quella purtroppo è stata la sua ultima impresa, adesso Aureliano non c’è più e in Segreteria un po’ di nostalgia scende di non poter più aprire quelle incredibili buste che nascondevano i suoi versi come la sorpresa in un uovo di Pasqua.

Il Presidente LAI, a nome di tutto il consiglio Federale e dell'intero movimento Pugilistico Italiano, esprime il suo cordoglio per la scomparsa del grande Aureliano stringendosi intorno alla sua famiglia in questo luttuoso momento.

28 Marzo 2018

A Nino Benvenuti il Premio ALLA CULTURA ITALIANA IN ARGENTINA

Questa mattina a ROma, presso la Casa delle Cultura Italiana in Argentina, c'è stata la consegna a Nino Benvenuti, testimonial del Pugilato Italiano nel mondo, del premio alla Cultura Italiana in Argentina. L'evento, a cui ha presenziato anche il Prof. Massimo Scioti, è stato organizzato dalla Società Italia Argentina ed ha visto la presenza di: Giorgio de Lorenzi, Presidnete SIA, Tomas Ferri, Ambasciatore Argentina in Italia, Lupo Rattazzi, Presidente Associazione Amici Casa Argentina.

28 Marzo 2018

La boxe in lutto per la scomparsa di Benito Michelon Campione ann'50-60

Lunedì 26 marzo, l’ex pugile Benito Michelon è passato a miglior vita nell’ospedale di Alessandria, dopo un brevissimo periodo di ricovero. Michelon, nato a Padova il 9 febbraio 1939, aveva compiuto 79 anni da poche settimane. Cresciuto nella città piemontese di Alessandria, iniziò la pratica del pugilato nel 1955, all’età di 15 anni. Si affermò come uno dei migliori dilettanti del Piemonte e partecipò a due campionati italiani assoluti con risultati soddisfacenti: nel 1959 a Milano disputò la semifinale mediomassimi con Piero Del Papa, nel 1960 a Torino cedette nella finale allo stesso avversario toscano, quel pugile che qualche anno dopo significherà il mutamento radicale della sua carriera professionista. Michelon debuttò tra i pro il 28 luglio 1962 e infilò una bella serie positiva di risultati che lo condussero alla corte del campionato italiano mediomassimi detenuto dal pisano Piero Del Papa, sua vecchia conoscenza quando militava con la canottiera. Il 6 agosto 1964 Michelon si presentò al cospetto del titolare nazionale per conquistare la cintura e conservare l’imbattibilità: sul ring di Ascoli Piceno l’esito gli fu sfavorevole a causa di una ferita che lo fermò nell’undicesima ripresa.

Il 26 dicembre di quell’anno Michelon centrò l’agognato bersaglio, superò Del Papa dopo 12 velenosi tempi e conquistò il trono italiano dei pesi mediomassimi. Al ritorno sul ring, il 2 aprile 1965 a Torino, le cose non andarono bene contro l’argentino Jose Menno, ancora a causa di una ferita che gl’impose lo stop nella quarta frazione. Il 18 giugno successivo a Milano dovette cedere il titolo italiano all’invitto laziale Vittorio Saraudi che lo costrinse alla resa nella decima tornata. Provò a rifarsi contro lo stesso Saraudi l’11 marzo 1966 a Torino ma dovette accusare un’altra sconfitta prima del limite, cedendo al civitavecchiese nella quarta ripresa. Michelon rimase a lungo lontano dal ring ma il 22 marzo 1969 si presentò a Galliate e la facile vittoria conseguita quella sera lo rinfrancò e lo stimolò a continuare. Il 30 maggio a Kelkheim, in Germania, non andò oltre il terzo round contro il tedesco Rudiger Schmidtke, futuro campione nazionale ed europeo mediomassimi. Michelon volle comunque continuare a calcare il quadrato e il 6 marzo 1970, a Udine, vide crollare il suo orgoglio dinanzi al locale Alfredo Vogrig, che lo liquidò nella seconda ripresa. Michelon lasciò definitivamente la boxe dopo 25 incontri: 19-6-0.

Michelon è stato molto amato nella sua città d’adozione; ricordato a lungo dai concittadini, di ogni generazione, anche per aver salvato dalle acque gelide del fiume Tanaro, presso Alessandria, due bambini che stavano per annegare nel febbraio 1981. I due ragazzi, di 9 e 11 anni, stavano giocando sullo specchio ghiacciato del fiume quando la crosta di ghiaccio si ruppe. Michelon, presente a quel tragico evento, non esitò un istante, si tuffò nelle gelide acque e li portò in salvo. Michelon ottenne molti riconoscimenti, non solo per meriti sportivi, anche dopo l’abbandono dell’attività agonistica, uno dei più prestigiosi fu l’autorevole Fiamma Oro Augusta Taurinorum, consegnatagli a Bologna.

Il Presidente FPI, Vittorio Lai, a nome di tutto il pugilato italiano, esprime cordoglio per la perdita del grande Michelon.

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