23 Settembre 2020

COMUNICATO FPI SU FATTI DI RECALE (CE) - DECISIONE GIUDICE SPORTIVO

La F.P.I. in merito ai gravi eventi di Recale (CE) comunica che il Giudice Sportivo con decisione n° 12 del 23/09/2020 ai sensi del regolamento di Giustizia sportiva ha condannato il tesserato Maestro Giuseppe Pizzo della ASD PUGILISTICA GIUSEPPE PIZZO alla radiazione per essere venuto meno al dovere di scrupolosa osservanza degli artt. 1 comma 8/54/55 e dell'art. 64 del regolamento di Giustizia, dell'art. 29 del regolamento del Settore Tecnici Sportivi e dell'art. 5  del codice di comportamento sportivo del CONI.

21 Settembre 2020

CAMPAGNA SOCIAL #NONABBASSIAMOLAGUARDIA: proroga delle adesioni per infermieri e figli

#NONABBASSIAMOLAGUARDIA: proroga delle adesioni per infermieri e figli

 

Sono iniziati i primi allenamenti in palestra della Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIA, ideata e promossa dalla Federazione Pugilistica Italiana ed Artmediasport in partnership con FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche), con il patrocinio del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri e del CONI.

Lanciata a luglio, l’iniziativa solidale è partita con entusiasmo e nonostante le difficoltà del periodo storico che impone ancora molte ristrettezze per la situazione epidemiologica e quindi un ritardo sulla ripartenza di tutte le attività. Proprio per questo la FPI, in accordo con FNOPI, ha deciso di prorogare la scadenza delle adesioni alla campagna al 27 settembre p.v., per dare la possibilità ad altri infermieri e figli di richiedere il BoxeVoucher ed alle società sportive FPI di organizzare al meglio i corsi di prepugilistica, ripartendo in sicurezza e con la massima collaborazione.

Dedicata agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID-19 e che, con coraggio e senso di responsabilità, continuano a stare in prima linea nella lotta contro il coronavirus, ed ai loro figli, l’iniziativa prevede da parte della FPI l’offerta di 1000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla Federazione presenti sul territorio nazionale, e la copertura dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, e del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.

Molti infermieri e figli sono già entrati in palestra per tenersi in forma, combattendo insieme lo stress accumulato e trovando un conforto al dolore vissuto. La parola d’ordine di questa campagna è proprio il benessere che, sia a livello fisico che mentale, la FPI vuole restituire agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica sportiva e la quotidianità. Questa la missione condivisa dal Presidente FPI Vittorio Lai e dal Presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli, insieme a tanti Campioni/Ambassador AOB e PRO dell’iniziativa, tra cui Roberto Cammarelle, Irma Testa, Emanuele Blandamura, Giovanni De Carolis e Luca Rigoldi.

www.nonabbassiamolaguardia.fpi.it

#NonAbbassiamoLaGuardia

#NonChiamateciEroi

#NoiConGliInfermieri

21 Settembre 2020

COMUNICATO FPI SU FATTI DI RECALE (CE)

La FPI condanna fermamente l’episodio di violenza accaduto nella giornata di ieri a Recale (CE), durante le finali regionali dei Campionati Italiani SchoolBoy-Junior-Youth. Un comportamento sportivamente inaccettabile e totalmente avulso dal comportamento etico che un tesserato FPI deve avere fuori e dentro il ring. Il commento del Presidente FPI Vittorio Lai: “Resto sconvolto e profondamente addolorato per gli episodi inqualificabili verificatisi a Recale.  Azioni antitetiche alle finalità ed alla filosofia della nostra disciplina che continueremo a contrastare attraverso la giustizia sportiva e con ogni intervento federale di carattere formativo e culturale, in linea con la mission sportiva e sociale da sempre perseguita. Gli organi di giustizia sono stati subito informati ed il Giudice Sportivo agirà con immediatezza disponendo la sanzione più opportuna che verrà comunicata non appena ufficiale”.

03 Settembre 2020

GIULIETTA E IL SORRISO CHE DA SPERANZA. INTERVISTA ALL'INFERMIERA TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA #NONABBASSIAMOLAGUARDIA

Ci sono sorrisi infiniti, continui, che danno tranquillità, che danno speranza. Sono quei sorrisi in una corsia di ospedale. Come quello di Giulietta Casapulla, infermiera a Roma all’ospedale San Giovanni Addolarata, trent’anni di convivenza tra le situazioni di dolore e malattie che vivono tanti pazienti. Trent’anni che hanno accresciuto il suo senso del dovere e della disponibilità verso chi soffre, fino al punto tale che l’hanno spinta ad offrire le sue capacità umane nei momenti più cupi della pandemiaCOVID19 ad una delle città maggiormente colpita da tale tragico evento. Si è offerta volontaria a prestare servizio in una RSA di Reggio Emilia, non appena la protezione civile nazionale ha chiesto aiuto e collaborazione. “La sera che ho sentito in televisione l'avviso che cercavano 500 infermieri – racconta Giulietta - che partissero volontari tramite la Protezione Civile per aiutare i paesi del nord in difficoltà, non ho esitato un momento. Mi sono messa al computer e ho inoltrato la domanda. Mi ha spinto il grande senso del dovere oltre che aiutare dei colleghi in difficoltà ma soprattutto ho inteso ancora di più rispettare la vita umana di tante persone”. Quella che poteva sembrare una routine giornaliera, per Giulietta è diventato anche una nuova prova di coraggio e di forza affrontata con animo sereno ma pugnace. “Si stava realizzando la possibilità di dare ancor di più un valore alla mia vita - continua il racconto - un valore che è la salvaguardia della vita stessa. Quando mi è arrivata la chiamata della Protezione Civile, ho cancellato subito la tristezza del momento, le angosce relative alle sopraggiunte difficoltà che soprattutto il mondo della sanità stava vivendo. Il tempo di preparare le mie cose e raggiungere la mia nuova destinazione, con tanta voglia di dare il mio contributo. Con la semplicità di un operatore e non per prendermi un’etichetta di eroina che non appartiene né a me né a tanti miei colleghi”. E’ il 24 aprile quando il marito Paolo la accompagna alla stazione. La destinazione è una RSA di Reggio Emilia Villa delle Magnolie. Vi rimane fino al 14 maggio, quando ritorna al suo lavoro al Day Hospital del immunologia clinica ospedale San Giovanni Addolorata con la gioia di aver compiuto il proprio dovere. Il suo ritorno, però, non passa inosservato al mondo del pugilato. La sua vicina di casa, Sara Badii, ex pugile e arbitro, che oggi collabora con la FPI nella comunicazione, raccoglie il suo racconto e vede in Giulietta la giusta testimonial nella campagna “NON ABBASSIAMO LA GUARDIA”. Giulia raccoglie anche questo invito e si pone al fianco di Roberto Cammarelle, Emanuele Blandamura, Irma Testa e tanti altri per invitare tutti a lottare ancora contro questa pandemia. Una campagna social che la FPI ha realizzato in collaborazione con il FNOPI, sindacato nazionale infermieri, e con l’organizzazione di ARTMEDIA Sport. Ha prestato il suo volto affiancandolo a quello di grandi campioni per dimostrare che un obiettivo si raggiunge solo lottando. Questa campagna prevede un BoxeVoucher per gli infermieri ed i loro familiari per tre mesi di addestramento pugilistico nelle palestre ed accademie affiliate alla FPI. Giulietta ha chiesto il suo bonus. “Anche mia sorella Annamaria è una pugile amatore - fa sapere – il pugilato è una metafora rappresentativa della vita, mi fa piacere di partecipare a questa campagna e sarò contenta di salire sul ring anche se solo per allenarmi. Penso che sia un’opportunità affascinante che va provata e poi chissà che non mi prenda, in fondo devo pure tenermi in forma”. Insomma così com’è salita da sempre sul ring della vita, oggi Giulietta sale anche sul quadrato delle sedici corde, con la gioia nel cuore di aver teso una mano a chi in questi ultimi tempi ne ha avuto più bisogno. Ricordiamo infine che il BoxeVoucher per tre mesi di allenamento gratuito da settembre a dicembre, può essere richiesto ed attivato sulla pagina ufficiale della FPI #NON ABBASSIAMO LA GUARDIA.

02 Settembre 2020

#NONABBASSIAMOLAGUARDIA: infermieri e figli si allenano nelle palestre di boxe

Dopo il lancio di luglio, la Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIA, ideata e promossa dalla Federazione Pugilistica Italiana ed Artmediasport in partnership con FNOPI (Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche), diventa operativa e riparte con il patrocinio del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport - Presidenza del Consiglio dei Ministri e del CONI, grazie alla vicinanza e preziosa collaborazione del Ministro Vincenzo Spadafora e del Presidente Giovanni Malagò.

Dedicata agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID-19 e che, con coraggio e senso di responsabilità, continuano a stare in prima linea nella lotta contro il coronavirus, ed ai loro figli, l’iniziativa prevede da parte della FPI l’offerta di 1000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla Federazione presenti sul territorio nazionale, e la copertura dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, e del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.

In linea con la mission sociale ed i valori della boxe, in una sinergia di intenti tra il Presidente FPI Vittorio Lai ed il Presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli, la campagna vuole restituire il benessere psico-fisico e la quotidianità agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica della prepugilistica, la ginnastica completa per sviluppare forza, agilità e prontezza di riflessi, adatta a tutti, donne e uomini, adulti e ragazzi.

L’invito ad avvicinarsi alla nobile arte per combattere lo stress accumulato e trovare un conforto al dolore vissuto arriva da tanti Campioni/Ambassador AOB e PRO della FPI, tra cui Roberto Cammarelle, Irma Testa, Emanuele Blandamura, Giovanni De Carolis e Luca Rigoldi.

Un gesto di gratitudine, sostegno morale e condivisione di Forza, Passione, Identità, qualità che in questi mesi abbiamo tutti imparato a riconoscere negli infermieri come Giulia Casapulla, che ha prestato la sua immagine per la campagna federale e che è pronta a non abbassare la guardia anche in palestra. Giulia è infermiera presso l’ospedale San Giovanni Addolarata di Roma e, durante il periodo più tragico della pandemia, si è offerta volontaria a prestare servizio in una RSA di Reggio Emilia: “ho realizzato la possibilità di dare ancor di più un valore alla mia vita – commenta Giulia -, un valore che è la salvaguardia della vita stessa. Quando mi è arrivata la chiamata della Protezione Civile ho cancellato subito la tristezza del momento, le angosce relative alle sopraggiunte difficoltà che soprattutto il mondo della sanità stava vivendo. Il tempo di preparare le mie cose e raggiungere la nuova destinazione, con tanta voglia di dare il mio contributo. Con la semplicità di un operatore non per prendermi un’etichetta di eroina che non appartiene a me ed a tanti miei colleghi”. Giulia, entusiasta di partecipare alla campagna avendo anche una sorella che è pugile amatore, ha chiesto il bonus alla FPI: “il pugilato è una metafora rappresentativa della vita e sono contenta di salire sul ring anche se solo per allenarmi. Penso che sia un’opportunità affascinante che va provata e poi chissà che non mi prenda, in fondo devo pure tenermi in forma”.

#NonAbbassiamoLaGuardia

#NonChiamateciEroi

#NoiConGliInfermieri

01 Settembre 2020

Anna Urbinati va in pensione ...e la Boxe le rende il giusto omaggio

Anna è nata nel pugilato. Anna ha respirato la nobile arte fin dai suoi primi vagiti in questo mondo, avendo avuto come padre il Grande Campione Enrico Urbinati. Anna ha fatto della sua passione per i guantoni  un lavoro, dedicandosi ad essa con tutto il cuore e l'anima per ben 36 anni. Chiunque abbia frequentato il 4 piano di Viale Tiziano 70 dal 1984 in avanti, avrà sicuramente avuto modo di imbattersi in questa piccola grande donna e parlare con lei di pugilato e non solo.

Anna ha visto passare nella sua stanza tutti i più grandi pugili e promoter italiani e non solo, che a lei hanno fatto sempre riferimento per tutte le problematiche inerenti l'organizzazione degli eventi. Con tutti loro, al di là di normali alterchi lavorativi, Anna ha instaurato degli splendidi rapporti che sono andati al di là della mera sfera professionale.

Stesso dicasi per quanto attiene tutti noi colleghi, cui Anna ha fatto da chioccia essendo divenuta nel tempo la decana e un punto di riferimento imprescindibile per tutti. Noi che oggi ci troviamo a salutarla con tanto affetto, misto a un'enorme dose di commozione, visto che Annina va giustamente a godersi la meritata pensione dopo tanti anni passati al servigio dell'ars pugililatoria.

Ci mancherai, Anna

Con pugilistico ed immenso affetto,

I Tuoi Colleghi.

 

RINGRAZIAMENTO ISTITUZIONALE DELLA FPI

Il Presidente LAI, i Vice Presidenti e il Segretario Generale, a nome e per conto di tutto il movimento pugilistico nazionale e del Consiglio Federale, ringraziano di cuore Anna Urbinati per l'impegno, la passione, la professionalità con cui ha servito la causa del Pugilato Italiano in tutti questi anni. La FPI sarà sempre casa tua, cara Anna.

24 Agosto 2020

A Pontedera l'ultimo saluto all'immenso Sandro Mazzinghi

Si sono svolte stamane a Pontedera, presso il Duomo, le esequie di Sandro Mazzinghi, venuto a mancare sabato 22 us all'età di 82 anni.

A dare l'ultimo saluto al Campionissimo non solo tantissime persone del mondo della boxe, dello sport, ma anche molti sui concittadini.

Presenti, in rappresentanza della FPI, il segretario Generale Alberto Tappa, il Consigliere federale, Sergio Rosa, e il tecnico dello Staff delle Nazionali, nonchè ex grandissimo Campione, Sumbu Kalambay.

Da segnalare che ieri (23/8) Nino Benvenuti è andato a rendere omaggio al suo amico/rivale. Il Campione Istriano si è recato presso la Camera Ardente di Mazzinghi, restando parecchi minuti davanti al corpo del grande Sandro quasi a volerlo stringere in un ultimo abbraccio da ring. Benvenuti si è poi fermato a parlare con i familiari di Mazzinghi pria di ripartire per Roma. 

22 Agosto 2020

Addio Sandro... e Grazie


Ci sono delle notizie non vorremmo mai avere come se la persona scomparsa fosse l’aria che respiriamo o il cielo che guardiamo. Sandro Mazzinghi non c’è più, la storia della nostra boxe viene improvvisamente privata di uno dei suoi capitoli più importanti, fondamentali per la sua grandezza. Potrebbe aprirsi una gara fra fans, giornalisti, scrittori, i protagonisti di tutti gli sport per descrivere il dispiacere di una simile perdita e in questo siamo tutti sconfitti. Su di lui sono stati scritti libri, montagne di articoli, e in qualche maniera ci sembra di vedere un ring con lui che travolge ogni ostacolo, ogni avversario. Un dispiacere difficile da smaltire che ci fa giocoforza tornare ai suoi trionfi, alla sua disgrazia, all’eccezionale caparbietà di riprendere la vita combattendo sul ring, l’unico spazio in cui Sandro vincitore o sconfitto era comunque imbattibile. Nato a Pontedera il 3 ottobre 1938 Mazzinghi diventerà il nostro quarto campione del mondo dopo Carnera, D’Agata e Loi, bruciando sul tempo il suo rivale-amico Nino Benvenuti.  Alle Olimpiadi di Roma del 1960 aveva tutti i requisiti per parteciparvi, ma allora vinse la strategia per mettere Benvenuti nelle condizioni migliori per vincere l’oro. A Sandro fu preferito Carmelo Bossi, pugile abilissimo nel bloccare le “intenzioni” dell’avversario. Fu per questo che il toscano fece il suo esordio tra i professionisti il 5 settembre 1961 a Firenze dove travolse Severino Gagliardi. Per certi versi all’epoca più che per la sua riconosciuta bravura viveva nell’ombra del fratello Guido, ottimo peso medio, che si ritirò e si dedicò al fratello più piccolo di cui conosceva il carattere e le doti. In qualche maniera visto come annientava gli avversari si puntò subito in alto. Arrivò a battersi per il titolo mondiale a Milano dove aveva più tifosi di Benvenuti, aveva disputato una trentina di match con una sola sconfitta, subita ad opera di un marpione come Paolo Melis. Il campione del mondo dei superwelter era allora Ralph Dupas, pugile di New Orleans, veloce, scaltro e scorretto. L’esperienza del campione nulla potè  di fronte all’inarrestabile aggressività dello sfidante e al 9° round ammainò bandiera. Era stato firmato l’accordo per una rivincita da disputarsi a Melbourne dopo 3 mesi circa, località dove avrebbero chiuso un occhio su eventuali scorrettezze dell’americano. Il 2 dicembre del 1963 Dupas resistè fino al 13°, con il risultato di prendere una durissima punizione. Il titolo dei superwelter era in mano solide. L’Italia ha trovato il suo campione, un demolitore che ha nel suo dna l’arma per abbattere i suoi avversari. Il 1964 che doveva essere un anno fortunato iniziato con le nozze, diventa un incubo con un incidente stradale in cui perde la vita la moglie Vera Maffei. Il recupero di Sandro, nonostante le fratture sa del miracoloso, e il toscano riesce a mantenere gli impegni presi prima. Tony Montano e Fortunato Manca provano a strappargli il titolo, ma non c’è niente da fare. IL sardo è uno dei pochi a resistere tutte le riprese, mettendolo in difficoltà sul finire. Si parla sempre più di una sfida con Nino Benvenuti, un match che tutto il mondo sportivo chiede. Forse Sandro arriva a questo match prematuramente, a Milano un colpo studiato alla perfezione chiuderà la contesa al VI round. E’ pronta la rivincita a Roma, il match è tra i più duri di sempre con un verdetto risicato a favore del triestino. Due match che passeranno alla storia per la loro drammaticità, rinnovando una rivalità paragonata a quella di Coppi e Bartali nel ciclismo. Sandro riprese a tessere le sue fila. Yolande Leveque diventa la prima vittima per l’Europeo dei superwelter. Titolo che detiene saldamente dal 17 giugno 1966 al 1 dicembre 1967 e nessuno degli sfidanti sente il suono dell’ultima campanella ( Bo Hogberg, Jean Baptiste Rolland, Wally Swift e Jo Gonzales). Il 26 maggio 1960 allo Stadio San Siro strapieno affronta il campione mondiale dei super welter Ki Soo Kim. Sembra che al terzo round sia tutto finito con il coreano scosso e contato. L’arbitro sbaglia  e fa riprendere il match. Uno dei più selvaggi visti sui nostri ring, 15 riprese con scambi micidiali. Alla fine il vincitore non poteva che essere Mazzinghi, ma è difficile capire come queste riprese incideranno sul futuro di Sandro, che successivamente perderà a tavolino il titolo contro l’americano Freddie Little. Mazzinghi si ritirerà nel 1978 con un record di 64 vittorie, 3 sconfitte  e 2nc. Sandro tranquillamente si ritirava nella sua tenuta di Cascina di Buti, con la moglie Marisa, sempre ben guardato dai due figli che lo hanno seguito fino alla fine avvenuta all’ Ospedale Lotti di Pontedera dove era ricoverato da alcuni giorni.    

20 Agosto 2020

Numero 3 – 2020 di BOXERING ONLINE

La FPI rende noto che è online il Numero 3 – 2020 di BOXERING

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14 Agosto 2020

COMUNICAZIONE FPI: Chiusura Uffici di Roma Periodo di Ferragosto 15-23/8 pv

La FPI rende noto che, come da disposizioni CONI, gli uffici federali di Roma (Viale Tiziano 70) resteranno chiusi dal 15 al 23/8 p.v.

Il 24/8 ci sarà la regolare riapertura della sede.

Si coglie l'occasione per augurare a voi tutti di passare un sereno Ferragosto.

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