XX° trofeo Rocky Marciano: vince Perrulli

LOMBARDIA


Perrulli


di Giuliano Orlando


MILANO. Per la boxe, i soggetti come Biagio Pierri sono una ricchezza che non ha prezzo. Se non ci fossero dovremmo inventarli. Il virus lo colpì in età giovanile, a Carosino nelle Murge, provincia di Taranto. Per diventare pugile importante aspettò di salire al Nord, in quel di Cinisello Balsamo, un passo da Milano, che negli anni ’60 e ’70 era una specie di succursale meridionale, trasferita al Nord. I pugliesi in particolare si tuffarono in questo antico borgo del milanese e da buone formichine seminarono il futuro per i figli. Biagio, è anche il nome del protettore di Carosino, nota per la produzione del vino e dal 1974, per aver dato i natali al campione italiano superpiuma professionisti, unico ad aver raggiunto tale vetta. L’allora ragazzino, pugilisticamente è nato a Cinisello, nella palestra voluta da Diego Crippa, personaggio straordinario per aver aiutato un mare di ragazzi in difficoltà, una specie di grande papà che non diceva mai di no. Finito il periodo agonistico, il nostro protagonista, vigile urbano, fonda la palestra intitolata a Rocky Marciano nel 1986, sulle orme dell’APPI del compianto Crippa. Che fosse un tenace lo hanno dimostrato i fatti e i risultati. Nella sua palestra è nato e cresciuto Roberto Cammarelle, un gigante dalla faccia pulita, che nel tempo ha dimostrato di essere un campionissimo dentro e fuori dal ring, al di sopra dei trionfi olimpici e mondiali.


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