di Francesco Ventura
E’ giusto sottolineare quando finalmente un ‘pugile’ o un ‘ex pugile’ balza alle cronache extrasportive dei giornali non per essersi macchiato di un misfatto, ma per aver compiuto un atto di eroismo, contribuendo a modificare lo stereotipo stantio del ‘pugile cattivo'. E’ il caso di Valentino Manca, che domenica scorsa sulla spiaggia di Rimini ha salvato due bambini dall’annegamento, rischiando a sua volta di annegare.
Pugile professionista dal 1989 al 2000, oggi 50enne infermiere a Reggio Emilia e insegnante di pugilato nell’Iron Club Gym Scandiano, Manca stava facendo il bagno a pochi metri dalla riva quando ha sentito delle urla a circa 15 metri di distanza. Nell’indifferenza generale due ragazzi di circa 10 anni si agitavano annaspando in balia delle onde, in un punto pieno di buche dove non riuscivano più a toccare il fondo. Manca si è diretto velocemente verso di loro, cercando di tranquillizzarli e di spingerli verso riva. Subito dopo averli tratti verso la salvezza con il successivo aiuto del bagnino, Manca è incappato a sua volta in una buca, ed in affanno per l'enorme sforzo fisico appena profuso, ha vissuto momenti di grave difficoltà, poi soccorso da un altro bagnino a bordo di un pattino.
Campione italiano dei superwelter e dei medi nonchè due volte sfidante europeo negli anni 90, con un record da professionista di 25 vittorie e 10 sconfitte, Valentino Manca è stato un pugile tanto valido quanto sfortunato: tante sconfitte in match titolati sono arrivate per ferita, mentre si trovava in vantaggio nel punteggio. Anche grazie a lui fu modificato il regolamento, con la lettura dei cartellini in caso di stop per ferita accidentale.
