Simone Federici: il Tyson di Corcolle

FedericiL’esordio tra i pro per Simone Federici è avvenuto nel dicembre del 2013 e da allora ha infilato sette vittorie, di cui quattro prima del limite. Parliamo di un massimo leggero di 22 anni con un ottimo record da dilettante composto da 28 vittorie, 5 sconfitte e 1 pari, vincitore tra l’altro di Fabio Turchi e Tommaso Rossano.

Ultimamente avresti già dovuto combattere per il titolo...

“Purtroppo non ho potuto effettuare quel match, perchè mi son fatto male a un tendine della mano. Cosa che mi ha costretto per alcuni mesi fuori dal ring. Ma il 21 novembre ho l’opportunità di sfidare Nicola Ciriani per il titolo lasciato vacante da Bruzzese”.

Hai mai visto combattere Ciriani?

“Una volta sola a Roma contro Mirko Ricci”.

Da dilettante pur con una breve carriera hai subito combattuto ad alti livelli...

“Non era facile trovare un avversario che accettasse di battersi con me, ma ho avuto le mie soddisfazioni”.

Cosa è cambiato dentro di te con il professionismo?

“Tutto sommato il mio modo di combattere era più da professionista che da dilettante e quindi mi sono adattato subito. Il fatto che ho un pugno pesante giova alla causa”.

Con i tuoi 91kg. anche in Italia hai una bella concorrenza?

“E’ proprio così a cominciare da Mirko Larghetti che è il capofila, ci sono atleti pericolosi come Bruzzese, Ciriani, Lovaglio, Faraoni, Rondena, tutta gente che non scherza”.

Tu fai parte della scuderia Loreni, qual’è il progetto su di te?

“Sono ancora giovane e quindi rientra nella logica farmi salire piano piano per arrivare al titolo nazionale, ma non mi voglio certo fermare qui”.

Qual’è stato in tutta la tua carriera l’avversario più difficile?

“Devo essere sincero non ho mai trovato un avversario che mi abbia messo in difficoltà. Però il match più bello è stato quello che mi ha visto vincitore di Fabio Turchi”.

Ti piace seguire il pugilato anche fuori dal ring?

“Non mi piace seguirlo in televisione e su internet, mi piace seguirlo di persona tra il pubblico”.

Come hai iniziato?

“Ho iniziato da ragazzino. Franco Federici, mio zio, che tra l’altro è il mio allenatore, mi ha portato in palestra alla Casalbruciato insieme a mio cugino Mario e la cosa mi è piaciuta subito. Abbiamo incominciato insieme facendo tutta la trafila partendo dai Giochi della Gioventù”.

Hai interessi fuori dal ring?

“Mi piace andare a caccia e a pesca. Si adattano al mio carattere, amante della natura”.

Sei fidanzato?

“Si da poco”.

Che dice la tua fidanzata?

“Anche lei viene da uno sport agonistico, è contenta di vedermi combattere”.

Simone, che i fans chiamano Tyson, contro Ciriani gioca la carta più importante della sua breve carriera. Il sogno, per ora nel cassetto, in caso di vittoria è quello di combattere a Roma come sottoclou in un incontro valevole per l’Unione Europea. Età, fisico e potenza sono dalla sua parte, per il resto tocca ad un organizzatore del calibro di Mario Loreni, che lo ha voluto con sè fin da quando era dilettante, trovare la strada giusta....

(Alfredo Bruno)

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