La boxe in lutto per Giorgio Galeazzi

La boxe in lutto per Giorgio Galeazzi

E’ morto Giorgio Galeazzi, classe 1932, forse l’ultimo grande del pugilato marchigiano, quando la boxe, assieme al calcio e al ciclismo era all’apice del gradimento degli sportivi. E’ stato atleta, Presidente del Comitato Marche della Federazione Pugilistica Italiana per tre mandati, Consigliere Nazionale, socio del Panathlon di Ancona, Stella d’Oro al merito sportivo del CONI, scrittore. Suoi i libri “La Boxe nelle Marche”, (XXIV Premio CONI) “Italiani Campioni del Mondo”, “ Kalambay un campione venuto da lontano” “L’Arte e la Satira nel Pugilato” solo per citarne alcuni. Assieme al fratello Ennio ha curato la carriera di Patrizio Sumbu Kalambay, soprattutto dal lato organizzativo. Persona di rare qualità, modesta, preparata, intelligente. Da giovane è stato cantante melodico, poi è passato alla procura e, da impresario teatrale ha diretto i primi passi di tanti artisti di primaria grandezza, fra cui (Mina, Mia Martini, Loredana Bertè, Mino Reitano, Gianni Morandi, Iva Zanicchi). Se ne è andato come suo costume in punta di piedi; lascia l’adorata moglie Renata ed i figli Roberto e Stefano. Costernato tutto l’ambiente pugilistico. Patrizio Kalambay ci ha detto “Una persona magnifica ed un grande sportivo! Ha organizzato diverse riunioni per me, mi ha dedicato dei libri. Sono veramente dispiaciuto: con lui il pugilato perde un grande “. Miro Riga: “ Ha avuto tante qualità positive; per quel che mi riguarda posso dire che ha spettacolarizzato la boxe; per lui il ring era un palcoscenico e riusciva sempre a riempirlo. Quando combattevo ha creato lui il personaggio Riga e gliene sarò sempre grato”. Sante Bucari: “Persona impagabile! L’ho sostituito in seno al CRM ed in Consiglio Federale, è stato sempre prodigo di consigli. Ci univa anche l’amore per l’arte; fra l’altro dipingeva e mi regalò una sua opera che tengo in bella evidenza”. Gabriele Fradeani: “Sempre presente con il suo tatto e la sua delicatezza. Mi ci confrontavo spesso quando si preparava in regione qualche evento. Era un fratello maggiore e tutto il mondo del pugilato e non solo ne sentirà la mancanza. Le condoglianze di tutto il nostro mondo alla moglie ed ai figli. Quello che mi duole di più in questo momento è che non potremmo neppure accompagnarlo per l’ultimo tratto come avremmo voluto”.

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