Intervista a Roberta Mostarda

LAZIO


1560730 10202186182887751 745287695 n - CopiaIncontrando casualmente Roberta Mostarda in strada ti viene subito l’idea di una graziosa studentessa inappuntabile, la classica prima della classe, sempre pronta ad essere interrogata con la certezza di fare bella figura. Forse così è, ma sul ring la ragazza, appena 18 anni, sfata il mito di rapportare l’aspetto e la vita privata con lo sport, sul ring appare la persona che non immagini, vale a dire una combattente, termine americano universalmente noto come fighter. Una ragazza implacabile che marcia sempre in avanti, caratteristica senz’altro trasmessagli da Emiliano Rotondi, maestro della New Boxe. In circa un anno ha già disputato 9 incontri (+ 7, = 1, - 1) con un positivo esordio in Nazionale .


Come è avvenuto “il legame” con la boxe?


“Per caso. Io prima ho fatto atletica per 4 anni e d’estate non ci allenavamo. Un giorno ho deciso di andare con le amiche ad entrare in una palestra di pugilato, quel tanto per mantenersi in forma. Dopo un po’ mi sono trovata a decidere se continuare con l’atletica oppure con il pugilato di cui mi ero appassionata. Da lì è cominciato tutto. Questo è accaduto tre anni fa, ma per quello che riguarda l’attività agonistica è un anno scarso. Non so spiegare il perché, ma è una passione che è subentrata in me, uno sport che mi affascina e che non vorrei mai cambiare”.


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