A Catania, nella zona San Berillo, da due anni c’è una palestra di piccoli grandi campioni della Boxe. All’interno dei locali della Fitbull Palestre lavora un gruppo di giovani che rappresenta la società pugilistica Raging Bull Catania.
E’ da qui, sotto le direttive tecniche di Giovanni Cavallaro e degli assistenti tecnici Giuseppe Platania e Daniele Frisina, che ha mosso i primi passi una delle promesse della Boxe italiana, il diciannovenne mediomassimo Salvatore Cavallaro, Nazionale Elite, adesso in forza al Gruppo sportivo Fiamme Oro. Cinquantotto vittorie su quasi settanta incontri disputati, cinque ori a livello nazionale durante la trafila giovanile, con due riconoscimenti come miglior atleta dei tornei. Poi l’ingresso in pianta stabile con l’Italia ed i successi internazionali con la maglia azzurra in giro per il mondo. Ben cinque medaglie d’oro e due bronzi, uno dei quali mondiale.
Chissà se un giorno gli stessi traguardi non possano essere raggiunti da Remus Ilas. A tredici anni e con appena otto mesi di allenamento alle spalle alla Fitbull, duro ma fruttuoso, il romeno si è laureato campione regionale dei 54 kg a Marsala un mese fa ed ha staccato il pass per i Campionati italiani di Mondovì, in Piemonte, dal 7 al 9 novembre.
La Raging Bull non è solo guantoni maschili. Chiara Calì è il tocco rosa del club di Via XXXI Maggio. Cristian Montagna, Jonathan Montagna, Sebastiano Carena, Giuseppe Brighina, Luciano Consoli, Andrea Raccuglia, Federico Greco, Carmelo Campisi e Salvatore Cavallaro “Junior” (cugino del plurititolato italiano) sono solo alcuni degli oltre venticinque giovani guantoni che apprendono la noble art e tra qualche mese verranno proiettati sulla scena locale per i primi incontri ufficiali.
