Bella iniziativa, quella organizzata dalla Società Boxe Albignasego, in collaborazione con il Comune di Albignasego ed il gruppo “Centro di Psicologia/Psicoterapia Melitòn”, avente come oggetto “Diamo un Pugno al Bullismo”.
Alla presenza di circa un centinaio di persone, l'Assessore allo Sport, Gregori Bottin e l'Assessore ai Servizi Sociali Roberta Basana, hanno illustrato il tema del convegno e la ricaduta benefica che essa ha nel superamento del “Bullismo Silenzioso” in ambito giovanile e non solo, praticando la Boxe; questa sottolineatura risulta importante, sia per le famiglie, che per il complesso mondo della scuola.
Per la verità, “questo mondo”, ha visto la presenza di molti giovani ma, scarsa presenza degli insegnanti, come ha avuto modo di rilevare il Presidente del Comitato Regionale del Veneto, ciò dimostra ancora una volta, la diffidenza e la stantia retorica distorta che accompagna questa bellissima disciplina sportiva: LA VIOLENZA!
Ancora una volta, rifiutano l'idea, che il pugilato sia una”valvola di sfogo” delle aggressività dei ragazzi e delle persone, anche mature e uno strumento utile a formare l'autostima e la consapevolezza delle proprie capacità da parte dei soggetti vittime di “Bullismo” ristabilendo, come è emerso dal Progetto presentato dal “Gruppo Melitòn”, le condizioni affinché il rapporto tra vittima ed aggressore, si elevi alle stesse condizioni paritarie e si passi dalla “passività subita al confronto conflittuale”, con le stesse possibilità di “contaminazione”; quindi al rispetto reciproco.
Per fortuna però, alla non adeguata presenza degli Insegnanti e Presidi, nutrita era quella dei genitori degli studenti, dimostrando ancora una volta quanto lavoro c'è da fare, ma anche che le famiglie e, le istituzioni pubbliche, siano più consapevoli e preparate e disponibili ad affrontare queste tematiche.,
Su questo tema si sono intrattenute le due brillanti Psicoterapeute: Beatrice Rugo e Giulia Ricci, supportate egregiamente dal Psichiatra Pierluigi Simionato, presentando un”Progetto in Itinere”, fatto proprio dall' Amministrazione comunale, che come ha avuto modo di sottolineare Manuel Tacchetto, Tecnico e “deux et macchina” della Boxe Albignasego, avrà nella sua Palestra e Società, la “punta di diamante”, su questa tematica sociale mettendosi, come già fa, a completa disposizione del Progetto.
Nel concludere, gli Assessori, si sono spinti ancora più in là, impegnandosi affinché la Giunta “addotti”, una delibera che metta i fautori del Progetto e la Società Boxe Albignasego, nelle condizioni di intervenire nelle scuole, per illustrare quanto lo “studio fatto” e le competenze professionali: psicoterapeute e psichiatriche, come dichiarato nel Convegno, siano messe a loro disposizione, per la crescita formativa dei giovani e delle famiglie, non lasciandoli soli ad affrontare questo grave fenomeno sociale.
Contemporaneamente, gli Assessori, si sono impegnati, affinché la Boxe Albignasego, abbia una sede dedicata esclusivamente al pugilato e agli spazi occorrenti per gli atleti e a tutti quelli che amano la boxe e che tramite essa, formano la propria personalità e crescita umana e culturale.
Qualcuno ha obiettato: perché quel titolo contraddittorio? Le risposte sono venute dal pubblico presente, e dai genitori, coinvolti nel Progetto e dagli stessi autori: si vuole colpire il “Bullismo”, con la cultura e la crescita, in questo senso è il”pugno”, che non è sinonimo di violenza, ma di maturità civile.
Proprio un bel Convegno ed un ottimo materiale, come ha riscontrato il Presidente del Comitato/FPI regionale, che potrebbe essere molto utile anche a livello nazionale, per l'Osservatorio sul Bullismo”, e sarà sua cura trasmettere, ma sarà utile, partendo da Albignasego, per coinvolgere, nei prossimi Corsi di Aspirante Tecnico, la”materia” trattata. C'è bisogno di cambiare anche la cultura dei Tecnici, il mondo esterno sopravanza ed i giovani Tecnici, come Manuel Tacchetto, hanno stimoli ed una marcia in più..l'esperienza da Ring è basilare, ma la “cultura del nuovo” non è secondaria. La disciplina/sportiva del pugilato, non è violenza, ma cultura e consapevolezza; nel Ring senza questi due elementi, è difficile vincere, come nella vita di tutti i giorni.
F/L
