Lente di ingrandimento

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Squadre Azzurre. Tanti nuovi innesti ma il rendimento è sempre da vertice.

Squadre Azzurre. Tanti nuovi innesti ma il rendimento è sempre da vertice.

Dopo le 6 medaglie ai Campionati europei youth, la Nazionale Azzurra elite conquista altri tre podi - 2 bronzi maschili ed 1 femminile - dimostrando la competitività dei nuovi innesti.

Sfoderando buone prestazioni, la Squadra Azzurra non ha assolutamente sfigurato. Anzi, qualche pugile può anche recriminare per verdetti non proprio in linea con l'andamento del match.

Sono certo che tanti di questi atleti/e ed alcuni di quelli impegnati nei prossimi Campionati europei under 22, saranno chiamati a ricoprire un ruolo da protagonista nel quadriennio venturo.

Ciò nell'ottica di quel voluto e pianificato "turn over" della Squadra Azzurra elite - maschile e femminile - che riguarderà gli attuali pugili titolari, anche i qualificati ai Giochi olimpici di Parigi, molti dei quali già rivolgono il loro sguardo verso il circuito Pro.

Sempre di più, ci si avvia al pieno raggiungimento di quell'obiettivo strategico voluto fortemente dal sottoscritto all'inizio del mio mandato da Presidente: realizzare e consolidare un percorso di crescita del pugilato italiano che prende il via dalla ricerca del talento, già dai primi anni dell'adolescenza, e veda il dilettantismo e le Squadre Azzurre come una fase transitoria e propedeutica del passaggio al professionismo.

Solo così eviteremo gli errori del recente passato in cui abbiamo assistito ad un forzato stop del ricambio generazionale dei pugili, dovuto ad un inceppato turno over in Nazionale ed un mancato transito degli Azzurri nel circuito Pro.

Solo così saremo in grado di sfruttare tutte le potenzialità della nobile arte italiana.

Il Presidente Fpi

Dott. FFlavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI:Le squadre Azzurre volano come tutto il movimento pugilistico italiano ma le sconfitte ingiuste pesano.

Le squadre Azzurre volano come tutto il movimento pugilistico italiano ma le sconfitte ingiuste pesano.

Ai Campionati europei youth le squadre Azzurre, femminile e maschile, ottengono ben 6 medaglie, portando a ben 128 i podi conquistati dalle Nazionali Azzurre, dal 2021 ad oggi.
Successi e prestazioni sportive incoraggianti degli atleti italiani - che riportano il pugilato italiano a posizioni internazionali degne della sua tradizione - induco all'ottimismo e fanno intravvedere un futuro meno nebuloso.
Peraltro, siamo tutti coscienti che la strada del completo risanamento della nobile arte italiana - con la risoluzione delle problematiche che da decenni l'affligono - è ancora lunga ed irta di difficoltà.
In pochissimi anni siamo usciti dal tunnel di una profonda crisi la cui significativa entità si era palesata ai Giochi olimpici di Rio 2016, quando si tornò con zero medaglie, e dal profondo coma del pugilato Pro registrato nel 2017.
Oggi il pugilato italiano sta crescendo sia in termini quantitativi - quest'anno supereremo agevolmente le 1.100 società affiliate e i 75.000 tesseramenti complessivi - che in termini qualitativi (le vittorie delle Squadre Azzurre ed il ritorno prepotente dei pugili Pro nelle prime posizioni di classifica delle maggiori liste internazionali ne sono un'inconfutabile testimonianza).
Dopo lo splendido match di Magnesi, tradito solo da un'ultima sfortunata ripresa, ecco l'altro grande match di Vianello - disputato negli Stati Uniti - a comprovare che i pugili italiani pro si stanno avvicinando sempre più ai vertici internazionali.
Purtroppo, dopo il clamoroso furto subito da Abbes nel 2023, ecco quello subito da Vianello. Una clamorosa ingiustizia che ha precluso il titolo mondiale silver al pugile italiano.
Oggi l'Italia meriterebbe già di essere ai vertici mondiali, sia nel dilettantismo che nel professionismo, a testimoniare le attuali, vive potenzialità del pugilato italiano. Potenzialità che, tuttavia, non tarderanno ad esplodere, sconfiggendo anche le ingiustizie. Ne sono convinto.
In tale contesto, sempre più società sportive trovano redditizio avviare corsi di pugilato e quelle già esistenti hanno implementato il bacino d'utenza dei loro corsi, amatoriali ed agonistici.
Soprattutto nella fascia d'età tra i 6 ed i 18 anni - che rappresentano oltre il 65% dei nostri pugili tesserati - c'è "fame" di pratica pugilistica.
I tecnici ed i maestri hanno intercettato tale positivo andamento e la loro attenzione è sempre più orientata, come solo loro sanno fare, alla "ricerca del talento" ormai epicentro delle politiche sportive federali.
Dovremo ancora combattere aspramente nel prossimo futuro - anche con adeguate razionalizzazioni di spesa e massimizzazioni dei ricavi - ma con la certezza che il pugilato italiano è ormai pronto alle grandi sfide.
Road to Parigi.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Incontro tra il Presidente FPi Flavio D'Ambrosi e le ASD, i dirigenti e tecnici del CR FPI Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia conferma la crescita del pugilato italiano.

Dopo l'ultimo Consiglio federale eccomi in Friuli Venezia Giulia nell'incontro, con i rappresentanti delle società locali, organizzato dal Comitato regionale guidato dall'amico Presidente Francesco Tempo.
Presenti tra gli altri il campione mondiale Stefano Zoff il pluricampione italiano Biagio Chianese e il già campione italiano dei pesi medi Luca Chiancone e prossimo sfidante al titolo del Mediterraneo in una sfida tutta italiana contro Dario Morello.
Fin dall'inizio, i tesserati presenti hanno manifestato un significativo e sincero apprezzamento per la mia venuta in questa Regione che, prima del sottoscritto, non aveva mai ricevuto la visita del Presidente FPI.
Spinto da tale entusiasmo, chi scrive ha illustrato i tanti risultati e successi ottenuti, negli ultimi 3 anni, dalla Federazione, anche grazie all'opera meritoria delle società friulane che, se pur operando in un difficile contesto geografico, riescono a supportare vigorosamente la promozione e la crescita del pugilato a livello locale e nazionale.
In particolare, dal 2021 al 2023 il Friuli Venezia Giulia ha aumentato di circa il 30% gli atleti agonisti, di circa il 70% gli atleti del settore giovanile (dato entusiasmante). Nello stesso periodo, la Regione è passata da 52 a ben 261 incontri, Aob e Pro, disputati nella Regione con una media di 30 eventi all'anno. Mai nella storia del movimento pugilistico friulano si è registrata un'impennata così importante dell'attività pugilistica.
Descrivendo i programmi futuri, ho ritenuto opportuno evidenziare il nuovo modello gestionale e le innovative politiche sportive attuate dalla Federazione, che dovranno traghettare il pugilato italiano nel prossimo futuro.
Il sostegno alle società affiliate, la ricerca del talento, l'efficienza delle Squadre Azzurre, la riforma del settore sanitario e arbitri giudici, il rilancio definitivo e qualitativo del settore Pro, la promozione di un pugilato come strumento pedagogico ed inclusivo, la collocazione internazionale della Fpi - uniti ad una sana politica aziendale ed a una rigenerazione dei processi produttivi - saranno le sfide che il movimento pugilistico italiano dovrà affrontare nei prossimi mesi.
Sfide decisive per la sopravvivenza della nobile arte italiana. Sfide che richiederanno un forte senso di appartenenza, passione, professionalità, competenza e sopratutto processi decisionali scevri da qualsiasi condizionamento personale ovvero aterosclerotico.
Ringrazio di cuore tutte le società ed i tesserati presenti all'incontro ed i componenti del Cr. Friuli Venezia Giulia, per la splendida accoglienza.
Prossima tappa Sardegna.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 5/4/2024

Incremento dell'attività e nuovi sostegni alle società. Il Consiglio federale approva nuove importati iniziative.

Dopo i trionfi del Torneo di qualificazione olimpica, ha avuto luogo, nella giornata odierna, il Consiglio federale nel corso del quale sono stati approvate nuove importanti iniziative finalizzate:
1) al sostegno economico delle società affiliate;
2) all'incremento dell'attività dei nostri pugili.
Tra le misure di sostegno e di incremento dell'attività, è utile evidenziare:
1) la delibera con cui il Consiglio federale ha stanziato circa 70.000,00 euro che saranno distribuiti - già nel corrente mese di aprile - a ben oltre 210 società in relazione alle classifica di merito concernenti l'attività svolta dalle medesime società nel 2023;
2) l'approvazione dei criteri per l'erogazione dello stanziamento - pari ad euro 80.000,00 - a favore del Club Pro ovvero dei pugili inseriti nella Raking list Fpi. Rammento che tale sostegno, già disponibile dal mese di marzo u.s., è diretto ai pugili Pro di alto livello, ai loro tecnici, alle società dove sono tesserati e a quelle organizzatrici;
3) lo stanziamento di un contributo per i Comitati regionali che organizzeranno, entro il mese di luglio p.v., tornei regionali ed interregionali riservati agli Elite I. Tale iniziativa sarà utile per incrementare l'attività pugilistica, agonistica e promozionale, nel periodo estivo, facendo maturare punteggio ai giovani pugili Elite I;
4) Introduzione della competizione - riservata ai pugili Elite I, uomini e donne, che hanno maturato un adeguato punteggio - sulla distanza delle 4 riprese x 3 minuti. Questa nuova competizione - in cui gli atleti combatteranno senza maglietta ma con i guantoni ovvero le once dei pugili dilettanti - dovrebbe creare una sorte di ponte tra dilettantismo professionismo, stimolando i pugili stessi a sperimentare nuovi modelli prestativi nell'attività ordinaria finalizzati al passaggio Pro. Peraltro, verrà incentivata l'attività ordinaria e quindi incrementata l'attività agonistica dei pugili. A breve la circolare esplicativa;
5) il divieto per i pugili Pro che abbiano compiuto 45 anni, di combattere con l'eccezione di coloro che sono in possesso di Titolo mondiali ed europeo per difendere gli stessi titoli. Il divieto riguarderà anche pugili stranieri che vogliano combattere in Italia;
6) compatibilità tra titolo italiano Pro e titoli internazionali Pro. In particolare, i pugili potranno anche detenere i due titoli contemporaneamente.
In ultimo, il sottoscritto ed il Consiglio federale hanno preso l'impegno a verificare la possibilità, nel prossimo mese di luglio, redigere una nuova classifica di merito, relativa al primo semestre 2024, per erogare nuovi contributi a quelle società che si distingueranno per l'attività pugilistica prodotta dalle loro palestre.
In ultimo, il Consiglio ha registrato lo straordinario incremento dei tesseramenti e delle società affiliate. Incremento dovuto ai tanti successi ottenuti negli ultimi 3 anni dal pugilato italiano, che hanno riportato l'attenzione, soprattutto dei più giovani, verso la nobile arte.
Andamento positivo che ha riguardato anche i Pro la cui attività, negli ultimi due mesi, ha registrato 8 Campionati italiani, 3 titoli europei silver, 2 titoli mondiali (silver e assoluto) e 7 titoli internazionali.
Domani sarò in Friuli per incontrare il Comitato regionale e le società locali. Poi sarà la volta della Sardegna.
Road to Parigi.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il punto del Presidente Flavio D’Ambrosi: i nostri pugili meritano rispetto

🖊️ Il Punto del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi

I nostri pugili meritano rispetto

Nella vittoria o nella sconfitta, sono i pugili che salgono sul ring e solo loro! Spesso lanciano il cuore oltre l'ostacolo e anche quando sono in difficoltà guardano fisso il loro avversario, richiamando le ultime energie.
Sfidano il mondo, mostrando coraggio e determinazione. Accettano privazioni, sacrifici e spesso critiche ingiuste. Sul quadrato, cinto da 4 corde, hanno una sola famiglia, un solo padre, un solo amico...il maestro dal quale aspettano, in religioso silenzio, il saggio consiglio.
All'ultima ripresa si trovano da soli, al centro del ring e sperano che il gong, quel maledetto gong, suoni ancora sacendo la fine di una ripida salita.
Gli si chiede, anche in fretta, di assorbire sconfitte, verdetti ingiusti, di rialzare la guardia e a volte nessuno ne comprende la difficoltà.
Su di loro si scaricano frustrazioni, invidie e beceri commenti da social di chi, forse, non ha mai neanche praticato lo sport di alto livello.
I pugili. Sono loro il pugilato italiano, sono loro i principali protagonisti della nobile arte italiana. Gli eroi che nessun altra disciplina sportiva può vantare. Gli eroi che possono insegnare ai giovani e a noi tutti, cos'è il coraggio.
Oggi, l'Italia pugilistica sta conoscendo un nuovo rinascimento. Il pugilato nazionale è tornato a far parlare di se ed esercita il suo naturale magnetismo verso i giovani. Sono loro, i pugili, i principali protagonisti di questo nuovo decollo.
Meritano rispetto. Sempre. Non dimentichiamolo.
Siamone fieri. Io come Presidente di questo grande movimento ne sono estremamente fiero...nella vittoria o nella sconfitta.
Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D’ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Il ritorno dei giovani. La priorità delle priorità.

Il ritorno dei giovani. La priorità delle priorità.

Il ritorno dei giovani alla pratica pugilistica e la ricerca del talento sono stati, fin dall'inizio del mio mandato da Presidente, il perno centrale delle strategie di rilancio della nobile arte italiana.
Attraverso i giovani si garantisce e realizza il futuro del pugilato italiano.
In tale ottica, mi preme evidenziare la prolifica attività svolta dalle società affiliate che stanno rispondendo ottimamente agli input federali, concentrando i loro sforzi sulla promozione dell'attività pugilistica giovanile e sulla connesa ricerca del talento.
In circa due anni sono triplicati i tesseramenti degli atleti, nella fascia d'età che va dai 5 ai 18 anni. Ai Campionati italiani schoolboys e junior maschili, sono circa 500 i partecipanti suddivisi tra le fasi regionali, interregionali e finali. Ancora una volta tutti gli atleti ed i tecnici potranno partecipare gratuitamente al Campionato Italiano, grazie allo sforzo contributivo della Federazione che per gli eventi nazionali ha stanziato circa 400.000,00.
Dati statistici che comprovano, inconfutabilmente, come la disciplina del pugilato sia tornata, oggi, tra le attività sportive preferite dai giovani che sono tornati a frequentare le palestre ed a cimentarsi con l'attività agonistica.
Il ritorno dei giovani fa ben sperare sul futuro del pugilato nazionale ed induce le società affiliate ad investire sempre di più sulla nobile arte e ad incrementare, quindi, i corsi di avviamento alla nobile arte.
Proprio sul punto, è utile segnalare che, già al primo trimestre dell'anno, siamo oltre le 1000 società affiliate ed a circa 50.000 tesserati complessivi.
L'onda pugilato cresce vertiginosamente.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

TORNEO MONDIALE QUALIFICAZIONE OLIMPICHE - BUSTO ARSIZIO 2024 - IL PUNTO DEL PRESIDENTE D'AMBROSI

Poker servito. Adesso Campionati italiani e sostegno alle società.

Un capolavoro. Questo è stato il Torneo di qualificazione olimpica di Busto Arsizio. Per oltre 10 giorni il movimento pugilistico italiano ha proiettato la sua immagine positiva al mondo intero, dimostrando che il pugilato nazionale c'è ed è vigoroso.
Nelle ultime 8 olimpiadi ovvero nei 32 anni trascorsi dalle olimpiadi di Barcellona 1992 ad oggi, non è mai successo che il pugilato italiano conquistasse ben 8 pass olimpici!
Peraltro, i successi degli Azzurri sono l'epilogo terminale del quotidiano, pregevole lavoro delle circa 1.100 società affiliate e degli oltre 72.000 tesserati. Come una grande famiglia, il nostro movimento costruisce un futuro prosperoso per la nobile arte italiana.
Il successo del Torneo di Busto Arsizio, è da dividere tra i tanti attori che hanno contribuito all'organizzazione logistica della kermesse internazionale. Peraltro, vorrei ringraziare il Presidente del Coni, Giovanni Malagó, ed il Ministro Andrea Abodi per il determinante sostegno fornito alla nostra Federazione, unitamente alle Autorità locali, Comune e Regione, insieme a tutti gli altri Enti che hanno agito in partenariato con la Fpi.
Ovviamente, ringrazio tutti i dirigenti federali - tra i quali gli amici Massimo Bugada e Carlotta Rigatti Luchini - il Segretario generale e tutti i dipendenti federali per il grandissimo e lodevole impegno profuso.
Adesso però non è il momento di crogiolarsi sugli allori. A breve ci saranno i Campionati italiani schoolboys e junior nonché emozionanti eventi Pro.
Inoltre, con la mia squadra di governo stiamo già ipotizzando i piani di sostegno alle società. Si partirà dai fondi stanziati nel bilancio preventivo, finalizzati a premiare le migliori società delle Classifiche 2023 da poco pubblicate. Tale fondi verranno erogati dalla Federazione il prossimo mese di aprile. 
Nel frattempo, la Fpi ha previsto anche un congruo stanziamento - pari ad 80.000,00 euro - per i pugili appartenenti al Club Pro. Anche quest'anno la Fpi ha previsto e contabilizzato in bilancio oltre 400.000,00 per la partecipazione gratuita, di atleti e tecnici, agli eventi nazionali Federali tra cui i Campionati italiani assoluti e di categoria.
In tema di sostegno alle società affiliate, mi preme evidenziare, altresì, che la Federazione ha presentato dei progetti a "Sport e Salute", con i quali si spera di ottenere, a breve, ulteriori contributi per il sostegno all'attività del movimento pugilistico.
Prima dei Giochi olimpici di Parigi, lo scrivente continuerà il suo tour tra i Comitati regionali per illustrare gli straordinari risultati raggiunti e soprattutto per acquisire proposte e valutare problematiche e criticità presenti sul territorio. Prossima tappa il Friuli.
Infine, mi preme segnalare che sto lavorando con l'amico Prof. Mario Sturla ad una profonda riforma del settore sanitario con particolare riguardo al reclutamento dei medici di bordo ring ed alle modalità con cui espletato i loro servizi. Riforma che dovrebbe soddisfare le società organizzatrici, i medici e soprattutto colmare il vuoto d'organico dei medici tesserati Fpi.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Visita del Presidente FPI D'Ambrosi alla Master Boxe di Busto Arsizio

In vista dell’ormai prossimo Torneo mondiale di qualificazione olimpica, che avrà il suo proscenio dal 3 all’11 marzo p.v. In quel della E-Work arena di Busto Arsizio, il presidente FPI, Flavio D’Ambrosi, è già giunto nella città Bustocca e ha colto l’occasione per far visita alla Master Boxe del maestro Eligio Calandrino. Visita alle strutture di questa ASD cui hanno preso parte anche il consigliere FPI Salvatore Cherchi e il Pres. CR FPI Lombardia Massimo Bugada.

Incontro tra il Presidente FPi Flavio D'Ambrosi e le ASD, i dirigenti e tecnici del CR FPI LOMBARDIA

La Lombardia, una Regione in continua espansione.

Mancano pochi giorni all'atteso Torneo di qualificazione olimpica ma il sottoscritto non poteva mancare all'incontro con le società lombarde. Incontro organizzato dal Presidente del Comitato regionale lombardo, l'amico e collega Massimo Bugada.
Tantissime le società presenti accompagnate dai Consiglieri federali Salvatore Cherchi e Carlotta Rigatti Luchini, dal coordinatore del settore sanitario, Prof. Mario Sturla, e dall'amico dott. Andrea Locatelli responsabile del progetto Fpi/Dazn e dello sviluppo dei rapporti con i media.
Nel corso dell'evento, il sottoscritto ha illustrato i nuovi approcci  metodologici, che stanno caratterizzando la gestione della Federazione, volti ad imprimere un sostanziale rinnovamento rispetto al passato nonché una più marcata efficacia ed efficienza nella promozione della pratica pugilistica sia essa amatoriale o di alto livello.
In tale ottica, nel corso del quadriennio la Fpi ha attuato politiche sportive espansive, costruite su una piattaforma programmatica i cui elementi essenziali sono stati: 1) sostegno economico alle società affiliate;2) individuazione e crescita del talento attraverso una pianificata implementazione dei giovani tesserati; 3) riorganizzazione delle Squadre Azzurre; 4) valorizzazione del pugilato come strumento di inclusione sociale ed integrazione; 5) riposizionamento nevralgico del pugilato Pro al centro delle attività e competenze federali.
Sulla scorta di tale quadro strategico, il movimento pugilistico nazionale ha registrato, negli ultimi tre anni, una straripante crescita sia in termini quantitativi che qualitativi.
Gli straordinari risultati conseguiti dall'inizio del quadriennio ad oggi, hanno ricevuto il pieno apprezzamento e consenso dei tanti tesserati presenti all'incontro.
Ovviamente, la regione Lombardia ha fornito un contributo determinante alla crescita del pugilato nazionale e sono convinto che lo fornirà in futuro, anche all'interno del prossimo governo federale.
Grazie alla virtuosa gestione del Presidente del Cr., Massimo Bugada, il movimento lombardo è in continua evoluzione ed espansione tanto da meritare l'assegnazione del prestigioso Torneo di qualificazione olimpica.
Proprio in relazione al predetto Torneo, chi scrive ha voluto ringraziare apertamente Bugada ed il Consigliere federale Rigatti Luchini per il significativo e brillante impegno profuso. Grazie anche a loro, la mastodontica e complessa organizzazione dell'evento sta approdando ad esiti più che positivi.
Alla stessa maniera, il sottoscritto ha ringraziato il Consigliere federale Cherchi, il Prof. Sturla, il Dott. Locatelli e tutto il Comitato regionale per l'importante e prezioso supporto dato alla Fpi.
Il massimo consenso è stato espresso, altresì, per le future politiche sportive che dovranno caratterizzare il quadriennio 2025/2028.
Sul punto, lo scrivente ha ritenuto opportuno evidenziare, ancora una volta, le importanti sfide che il movimento pugilistico italiano dovrà affrontare. Sfide che richiedono unità d'intenti e perseveranza nel perseguire l'obiettivo della crescita del pugilato italiano.
In merito, il sottoscritto ha censurato con forza atteggiamenti che possano creare spinte centrifughe e divisorie. A parere dello scrivente, chi esercita responsabilità istituzionali deve ricercare la piena condivisione. Su queste basi lo scrivente assortirá il Consiglio federale del prossimo quadriennio i cui componenti -  scelti unicamente dallo scrivente - dovranno dimostrare capacità, competenze, equilibrio, passione e forte unità di spirito e di intenti.
Le impervie sfide che ci attendono richiedono maturità e responsabilità. Fare squadra sarà un imperativo categorico.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

IL PUNTO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: IL PUGILATO ITALIANO SI MOSTRA AL MONDO

IL PUGILATO ITALIANO SI MOSTRA AL MONDO

Nei prossimi mesi il pugilato italiano si mostrerà al mondo. Già dal 3 marzo p.v., prenderà il via il “Torneo di qualificazione olimpica” – ospitato a Busto Arsizio (VA) - a cui parteciperanno circa 700 atleti provenienti dalle più disparate zone geografiche del pianeta.
L’evento proietterà, a livello internazionale, l’immagine dell’Italia pugilistica. Sarà una sfida immensa, adrenalinica, stimolante ed affascinante. Da anni il movimento pugilistico nazionale non viveva tale emozioni. Adesso è pronto.
I pugili Azzurri sfideranno i loro avversari, sapendo che l’immesso popolo dei tecnici e dei fighters, che albergano le tante palestre italiane, li guarderà con ammirazione e li sosterrà con convinzione.
Del resto, ogni nuova vittoria del Team Azzurro equivale ad un potenziale numero, a volte anche significativo, di nuovi praticanti che - attirati dal clamore mediatico dei successi internazionali del pugilato italiano - si gettano senza remore nelle nostre palestre affiliate.
Non saranno da meno i pugili Pro che - in Italia e nel mondo - saliranno sul ring per onorare l’immarcescibile tradizione della nostra nobile arte. Tanti, uomini e donne, saranno protagonisti di avvincenti sfide dalle quali si spera possano riemergere, seppur lentamente, frammenti della gloriosa tradizione pugilistica italiana.
Ad agosto p.v., sarà poi la volta degli immortali Giochi Olimpici. In tale competizione poliedrica ed universale - dove il pugilato è presente fin dalla narrazione omerica – l’Italia è chiamata a riaffermare le sue nobili vestigia ricamate nel tempo dai grandi campioni cresciuti all’ombra di gloriose palestre.
Nel frattempo, continuerà senza soste l’attività ordinaria, regionale e nazionale che, come ogni anno, si materializzerà in migliaia di eventi pugilistici, match e Campionati italiani assoluti e di categoria.
Per chiudere, mi preme segnalare che siamo solo all’inizio dell’anno ma il movimento pugilistico italiano sta registrando, già da subito, una straordinaria impennata di nuove società affiliate e di nuovi tesserati. Il pugilato sta tornando come un fiume in piena.
Forza allora, affrontiamo tutti insieme le nuove esaltanti sfide. Il movimento pugilistico italiano non teme confronti.
Il Presidente FPI
Dott. Flavio D’Ambrosi

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