Lente di ingrandimento

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi: Professionalità ed unità. Elementi per la crescita del pugilato italiano.

Professionalità ed unità. Elementi per la crescita del pugilato italiano.

Non ci sono più dubbi. Il pugilato italiano sta vivendo un intenso periodo di crescita, caratterizzato da significativi successi.

Alle vittorie delle squadre Azzurre fanno eco gli importanti passi avanti che sta compiendo il settore Pro.

L'evento che ha visto protagonista Magnesi, nuovo detentore della cintura mondiale silver Wbc, come quello spettacolare e coraggioso di Turchi sono i tanti segnali che ci dicono che i pugilato Pro sta riconquistando qualità, palcoscenico ed attenzione dei massmedia.

Oggi possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che la crescita del pugilato nazionale non sia frutto del caso o della fortuna.

Piuttosto, l'onda positiva - anche in termini di affiliazioni, tesseramenti ed eventi - è strettamente

connessa all'efficiente politica sportiva adottata dalla Federazione; politica sportiva che ha avuto tra i maggiori meriti, la collocazione di risorse umane, dotate della necessaria professionalità, al posto giusto.

L'altro dato incoraggiante è la ritrovata unità del movimento pugilistico. La forte volontà di voler superare quelle barriere che si erano create nel tempo, anche tra personaggi di spicco del pugilato italiano, sta realizzando una fantastica coesione da cui si sprigionano notevoli sinergie.

Proprio in virtù di tale volontà, la Federazione sta elaborando importanti progetti per i quali il sottoscritto ha voluto la partecipazione di persone che potranno fornire la loro passione per alimentare la rinascita del pugilato italiano.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi - Squadre Azzurre: dal 2021 ad oggi solo successi.

Squadre Azzurre: dal 2021 ad oggi solo successi.

Dal 2021 ad oggi, le nostre Squadre Azzurre non tornano più senza medaglie dalle competizioni internazionali.

Giochi olimpici, Campionati mondiali ed europei - assoluti e di categoria, maschili e femminili - hanno sempre visto salire sul podio pugili Azzurri, confermando la straordinaria crescita del pugilato italiano.

Non siamo stati da meno ai Campionati mondiali assoluti femminili, in corso di svolgimento in India, dove abbiamo conquistato 2 splendide medaglie il cui colore - oro o argento - sarà deciso dalle finali di sabato p.v.

Medaglie che, considerati alcuni dubbiosi verdetti, avrebbero potuto essere di più.

Comunque, mai nella storia del pugilato femminile abbiamo avuto due finaliste ai Campionati mondiali assoluti. Altro record che si aggiunge a quelli registrati in questo quadriennio.

Di una cosa siamo certi, abbiamo una Squadra Azzurra di altissimo livello ed oggi l'Italia del pugilato è tornata competitiva ai vertici internazionali.

Parimenti, siamo cresciuti nel pugilato Pro dove spesso i nostri pugili conquistano titoli europei maschili e femminili. Certo, nel circuito Pro manca ancora l'ultimo scalino, quello più duro e affascinante: la conquista di uno o più titoli mondiali, nelle sigle maggiormente riconosciute (Wbc, Wba, Wbo e Ibf), che da qualche anno mancano nella bacheca Fpi, ad eccezione del Mondiale Ibo di Magnesi.

Peraltro, alcuni pugili Pro sono ben posizionati nei vari ranking internazionali e forse, già in questo quadriennio, potremmo avere delle gradite sorprese.

Ovviamente dovremo lavorare duramente, nei prossimi anni, per crescere ancora e tornare a far appassionare i tantissimi tifosi della nobile arte. In tal senso, stiamo realizzando dei progetti di comunicazione che dovranno rendere stabile la presenza del pugilato Pro italiano sulle maggiori emittenti televisive in chiaro ed a pagamento.

In tutto questo mare di positività - integrata anche dai dati, del primo bimestre, relativi ad affiliazioni e tesseramenti (numeri in continuo crescendo da anni, ndr) - voglio ringraziare tutti gli atleti delle Squadre Azzurre, gli staff tecnici, i dirigenti federali (centrali e periferici), gli impiegati della Fpi ed ovviamente tutte le società ed i tecnici che quotidianamente costruiscono il palazzo pugilato.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

RIDOTTE LE TARIFFE PER IL SERVIZIO A BORDO RING DEI CRONOMETRISTI

RIDOTTE LE TARIFFE PER IL SERVIZIO A BORDO RING DEI CRONOMETRISTI

Grazie ad una Convenzione tra la FPI e la Federazione Italiana Cronometristi, sono state rimodulate le tariffe per i servizi a bordo ring dei cronometristi.

In particolare, la convenzione prevede che tale servizio venga remunerato nella maniera seguente:

  1. Euro 40,00 per tutte le riunioni pugilistiche di attività ordinaria (Iba, Pro e miste), della durata non superiore alle 3 ore, a cui si aggiunge l’eventuale rimborso chilometrico stabilito dalle tabelle pubblicate sul sito della FICr. Il servizio dovrà prevedere un solo cronometrista;
  2. Euro 70,00 per i Titolo Italiani Pro dove, in relazione alla durata della manifestazione, potranno essere impiegati due cronometristi.

Resta inteso che le qualora le nostre società affiliate abbiano nel proprio quadro direttivo un dirigente abilitato a svolgere le funzioni di addetto al cronometraggio, potranno impiegarlo nelle riunioni di attività ordinaria.

La convenzione sarà attuata sull'intero territorio nazionale e finalmente verranno meno le disomogeneità, riscontrate sul territorio, riguardo l'applicazione di diverse e più alte tariffe legate al servizio di cronometraggio con le modalità descritte nell’accordo pubblicato nel sito federale.

Il Presidente della FPI

Dott. Flavio D'Ambrosi

L'ANGOLO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Avanti senza soste con progetti innovativi.

Avanti senza soste con progetti innovativi.

In attesa dell'inizio del "Campionato mondiale femminile" e sulla scia dello straordinario momento di crescita del pugilato, la Federazione si concentra sulle strategie di rilancio massmediatico degli eventi Pro che, come tutti sappiamo, sono la cassa di risonanza, insieme alle Squadre Azzurre, della nobile arte.

In tal senso, è utile ricordare che dopo un lungo periodo di assenza, il pugilato italiano Pro è ritornato - in maniera non episodica - sulla RAI e su altre prestigiose emittente televisive.

Peraltro, la Federazione sta mettendo a punto nuove progettualità finalizzate a:

1) consolidare la trasmissione degli eventi pugilistici Pro sulla Rai;

2) rilanciare la trasmissione degli eventi pugilistici italiani Pro, su altre emittenti televisive tra cui Dazn;

3) implementare la trasmissione degli eventi pugilistici attraverso piattaforme streamig.

La riuscita di tali progettualità dovrà essere garantita soprattutto dalla qualità degli eventi pugilistici ovvero dai match che si proporranno.

Come ripeto spesso, il rilancio del movimento pugilistico non può poggiare solo sull'organizzazione di eventi pugilistici che, se esprimono un contenuto mediocre nei match, non potranno mai essere una buona vetrina ed un buon prodotto da valorizzare.

Questa è la ragione per cui la Federazione sta cercando, attraverso una "copernicana" politica sportiva, di alzare sempre di più la qualità del parco atleti, spingendo le nostre società ed i nostri tecnici - da me ritenuti tra i più bravi a livello internazionale - a crescere nuovi giovani talenti.

Giovani talenti che, dopo la prima esperienza da dilettanti, possano passare nel circuito Pro - anche con il sostegno della Fpi, come succede oggi con il "Club Pro" - e diventino competitivi nelle liste internazionali più rappresentative.

Spero che questo disegno ambizioso, che non nego essere irto di difficoltà, riesca a far convergere le migliori energie professionali e tutti coloro che amano veramente questo sport.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

L'ANGOLO DEL PRESIDENTE FLAVIO D'AMBROSI: Il pugilato, le donne e l'8 marzo.

Il pugilato, le donne e l'8 marzo.

Oggi, 8 marzo, è la giornata delle donne. Data emblematica in cui si festeggia, tra l'altro, il loro essere attivamente partecipi e pienamente protagoniste nella famiglia, nel lavoro, nello sport ed in tutte le restanti espressioni della vita.
Purtroppo non sempre è stato così. All'interno del movimento pugilistico, per esempio, solo da qualche decennio hanno trovato la loro piena e legittima collocazione. Nel passato, vecchi ed inspiegabili stereotipi le hanno tenute sempre ai margini della nobile arte.
In Italia, per l'affermazione del pugilato femminile, ci sono voluti anni e l'indomabile coraggio di alcune pioniere che - dopo il via libera sanitario del 2001, dato grazie all'impegno politico di una donna che faceva parte, in quel tempo, del Consiglio federale - hanno cominciato a calcare il ring.
Trainate dalle affermazioni internazionali delle nostre prime atlete - tra le quali Maria Moroni e Simona Galassi - la presenza delle donne nella nostra disciplina è stato un positivo crescendo che oggi le vede protagoniste in tutti i ruoli: atlete, tecnici, arbitri, medici, commissari di riunione, dirigenti societari e federali.
Finalmente la loro piena presenza ha sdoganato il pugilato da un "machismo" insensato, regalando quel "quid pluris" anche in termini di fantasia, creatività ed emozioni.
Non è un caso che oggi l'Italia vanti una tra le più forti Squadre Azzurre femminile di pugilato nel mondo e non è un caso che nel settore Pro il pugilato femminile cominci ad imporsi con qualità, forza e grinta a livello internazionale.
Spero che il loro esempio sia di aiuto a quelle donne alle quali - ancora oggi, in alcune regioni del mondo - vengono tragicamente negati qualsivoglia libertà e diritto oppure per quelle il cui corpo viene mercificato, anche sui social, da uomini senza vergogna.
Auguri per un 8 marzo senza se e senza ma.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

Resoconto Consiglio federale FPI - Roma 4/3/2023

Partenza lanciata. 

Si è svolto, a Roma, il secondo Consiglio federale dall'inizio dell'anno. Nella parte introduttiva del Consiglio, il sottoscritto ha rilevato come i dati relativi all'attività, raccolti dal 1 gennaio al 28 febbraio u.s., esprimano una fortissima vitalità del movimento pugilistico nazionale.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, l'attività è cresciuta di circa il 35%, registrando 950 società affiliate, circa 40.000 tesserati, oltre 110 eventi pugilistici, Aob e Pro, e 1135 match.
Con il coordinamento ed il sostegno della Federazione, le società ed i tecnici stanno facendo un eccellente lavoro che si riverbera positivamente sull'intero movimento pugilistico, facendolo crescere in maniera esponenziale. C'è voglia di fare il pugilato, di praticarlo, di insegnarlo ed i giovani hanno voglia di cimentarsi per raggiungere traguardi ambiziosi.
Peraltro, nel corso del Consiglio sono stati adottati importanti provvedimenti tra cui:
1) approvazione della Convenzione con la Federazione cronometristi, che riduce a soli 40,00 euro la tariffa, a carico della società organizzatrice, per il servizio di cronometraggio. Con tale Convenzione avremo, finalmente, una tariffa omogenea su tutto il territorio nazionale ed una forte compressione dei costi legati al servizio dei cronometristi;
2) assegnazione degli eventi nazionali del 2023. Grazie agli stanziamenti del bilancio preventivo 2023, approvati dal Consiglio federale, anche quest'anno gli atleti ed i tecnici potranno fruire della gratuità dell'alloggio, del vitto e delle spese di viaggio. Nel Consiglio federale è stato ribadito che la Fpi è l'unica Federazione in Italia, a fornire la gratuità della partecipazione agli eventi nazionali;
3) assegnazione del torneo Wbl, che si svolgerà a Pompei, e del torneo Mura che quest'anno sarà sdoppiato in due tornei - centro nord e centro sud, riservati agli schoolboys, junior e youth - da svolgere nel mese di luglio p.v. ad Assisi. Il Mura sarà un altro importante evento teso alla ricerca e crescita del talento.
I giovani atleti partecipanti al Mura potranno visitare anche il Centro federale, essere monitorati dai tecnici delle Squadre Azzurre, e conoscere i grandi pugili del passato attraverso il museo storico del pugilato;
4) al fine di incrementare l'attività pugilistica finalizzata alla ricerca del talento, il Consiglio ha deliberato che qualora le società organizzino tornei interregionali con la partecipazione di almeno 150 pugili, il coinvolgimento di 6 regioni e 60 società, la Federazione potrà riconoscere un contributo fino ad euro 3.500,00;
5) sottoscrizione della Convenzione con l'Ente di promozione sportiva Opes. Tale Convenzione sarà la base per creare le giuste premesse per una crescita ulteriore della pratica pugilistica, fermo restando il rigoroso rispetto delle competenze esclusive della Fpi per quanto concerne l'attività pugilistica Iba, Pro ed i processi formativi relativi alla formazione dei tecnici;
6) rivisitazione di alcune norme relative ai protocolli sanitari. La Federazione investirà le competenti commissioni per un'eventuale aggiornamento di tali norme tese a rafforzare la tutela sanitaria degli atleti, come principio basilare e cardine della Fpi;
7) pubblicazione ed acquisto del testo "Pugilato e disabilità" in virtù del quale è stata divulgata la classificazione delle varie disabilità che sono state riconosciute come compatibili con l'attività prepugilistica ed agonistica gym boxe senza contatto;
8) avvio dello studio di fattibilità del progetto Fpi Dazn, per la più ampia divulgazione e promozione degli eventi italiani Pro sull'emittente televisiva Dazn;
9) concessione benemerenze ai tecnici sportivi;
10) al fine di implementare i processi formativi, è stato approvato l'avvio, dal mese di aprile p.v., di corsi nazionali di aggiornamento riservati ai dirigenti societari, arbitri giudici e commissari di riunione;
11) fissazione di regole e criteri precisi per il riconoscimento, da parte della Fpi, delle sigle internazionali professionistiche;
12) attivazione di una piattaforma e-learning per facilitare la partecipazione online, dei nostri tesserati, ai corsi formativi indetti dalla Fpi;
13) indizione dei Campionati italiani Gym boxe.
Giova rammentare, in ultimo, che tra circa una settimana inizieranno i Campionati mondiali femminili. Il pugilato italiano sarà  presente con la propria Squadra Azzurra a cui rivolgo in grosso in bocca al lupo. 
Forza Azzuri e forza nobile movimento pugilistico nazionale. 


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Presidente FPI Flavio D'Ambrosi incontra le ASD/SSD del CR Lazio

Regione Lazio. Storia, tradizione e tanta passione.

Dopo l'incontro con le società lombarde, avvenuto nel mese di gennaio u.s., oggi è stata la volta delle società e dei tecnici della regione Lazio.

Nella consulta organizzata dal Presidente Cr. Adrio Zannoni e dagli altri componenti del Comitato, lo scrivente ha illustrato, come di consueto, i tanti risultati positivi raccolti dal movimento pugilistico nazionale negli ultimi anni e le strategie future della Federazione.

Le tante società presenti hanno condiviso la politica sportiva adottata dalla Fpi ed apprezzato il significativo incremento quantitativo e qualitativo del pugilato italiano che, negli ultimi tempi, ha nuovamente assunto un rilievo internazionale grazie ai tanti successi delle Nazionali Azzurre maschili e femminili.

Il sottoscritto ha evidenziato come sia fondamentale, nella crescita del movimento pugilistico, il prezioso lavoro svolto quotidianamente dalle società e dai nostri tecnici.

Parimenti, sarà importante che si completi, negli anni avvenire, il rilancio del pugilato Pro che dovrà tornare ad essere la splendida vetrina della nobile arte italiana.

Non sarà facile. Possiamo affermare però che le nuove politiche federali, anche in tema di divulgazione mediatica degli eventi pugilistici, stanno mettendo le basi per spianare la strada ai giovani pugili Pro, alla realizzazione dei loro sogni.

Mi preme evidenziare che nel lontano 2004 fui eletto Presidente del Comitato regionale Lazio e da allora inizia, dopo circa 12 anni di tesseramento da arbitro giudice, il lungo percorso da dirigente federale che mi ha portato ad essere Presidente di questa Federazione.

Nell'incontrare i tanti amici del pugilato laziale, oggi ho nuovamente provato le stesse belle emozioni che ho vissuto nei primi anni della mia avventura da dirigente federale.

Il tempo passa e, nonostante tutto, la passione e l'amore per questo sport sono ancora intatti.

Prossima tappa regione Liguria.

Il Presidente Fpi

Dott. Flavio D'Ambrosi

Comunicato del Presidente FPI Flavio D’Ambrosi

Comunicato del Presidente FPI Flavio D'Ambrosi

Al "De profundis" preferisco la messa cantata.

Ci risiamo. Ogni tanto sento qualcuno che suona anticipatamente le campane, preparando le esequie
al defunto pugilato!
Quasi come una litania, si ripete il "Ricordati che devi morire". Frase epica, di una delle indimenticabili scene del film "Non ci resta che piangere", a cui il compianto Massimo Troisi replica, con arguzia comica, "adesso me lo segno".
Comprendo che la troppa passione ed il viscerale amore per la "nobile arte" trasformi qualcuno nel frate apocalittico che - a ogni piè sospinto e di fronte alle pur evidenti difficoltà - ci ricorda che il "de profundis" è vicino! Atteggiamento che ritrovo, qualche volta, anche in mio padre 84enne profondo amante della nostra disciplina.
Tuttavia, ritengo che non sia questo lo spirito giusto per chi, invece, vuole risollevare le sorti del pugilato. Credo che - in linea con i veri valori e nel rispetto di chi sale sul ring - si debba combattere con la massima determinazione, anche di fronte ad ostacoli che possano sembrare insormontabili.
Pensate sia possibile che, di fronte ad un match ostico, il maestro dica al suo pugile, mentre sale la scaletta del ring, "tranquillo andrai KO!!"
Ecco, io dico esattamente il contrario al movimento pugilistico italiano: il match è duro, complicato, ma possiamo farcela. Perché il ring, come la vita, ti offre sempre una possibilità anche nelle situazioni più avverse.
Peraltro, negli ultimi tempi il pugilato italiano mostra evidenti segni di ritrovata vitalità. Il forte incremento di società affiliate e del numero di tesserati - accompagnati da un trend di continua crescita degli eventi pugilistici e del numero dei match - fanno ben sperare per il prossimo futuro.
Non da meno sono le Squadre Azzurre che, da due anni a questa parte, sono tornate ai vertici del pugilato internazionale. Oggi possiamo contare su pugili Azzuri, uomini e donne, fortemente competitivi e tra questi due atleti primi nella ranking mondiale: Irma Testa ed Aziz Abbes Mouhiidine.
Il cospicuo aumento dei giovani tesserati e la crescita di nuovi talenti sono, poi, l'altra gradevole novità che, a differenza dei precedenti anni, sta proiettando qualità nel futuro del movimento pugilistico nazionale.
Anche nel settore Pro le cose sono migliorate rispetto allo stato comatoso in cui vegetava nel 2017; forse il punto più profondo della crisi del pugilato professionistico italiano.
Oggi possiamo affermare, con estrema cautela, che si intravedono spiragli di luce sia per quanto riguarda la qualità dei nostri pugili, alcuni già titolati a livello internazionale, che per il ritrovato entusiasmo dei media nei confronti del pugilato nostrano, a cominciare dalla RAI.
Certo il cammino è ancora lungo e se vogliamo paragonare i decenni gloriosi del pugilato italiano a quelli di oggi, si cade facilmente nella depressione e nella retorica.
Diversamente, a me piace raffigurare l'attuale momento del movimento pugilistico nazionale, non come un bicchiere mezzo vuoto ma come una meravigliosa coppa che si sta riempiendo grazie ai tanti tecnici e maestri che, quotidianamente, si impegnano per alimentare le speranze dei loro giovani pugili e per costruire il futuro della nobile arte italiana.
Ritengo inutile, tra l'altro, mettere continuamente l'accento su questioni internazionali, vedi l'annosa controversia tra Cio ed Iba, che non possono essere risolte a livello nazionale. Il pugilato sarà sicuramente alle Olimpiadi 2024 e con molta probabilità a quelle del 2028 di Los Angeles.
Piuttosto, nel momento in cui dovremo fare scelte di rilevanza internazionale, la Fpi saprà da che parte stare: quella più conveniente per il movimento pugilistico italiano. Senza se e senza ma!
Ancora una volta, voglio prendermi le mie responsabilità dicendo che l'Italia saprà vincere, a Parigi, le sue medaglie olimpiche ed entro pochi anni torneremo ai vertici internazionali anche nei Pro.
Lo dico con coraggio e convinzione. Perché mi fido dei miei dirigenti federali, consiglieri e Presidenti di comitato, mi fido dei nostri tecnici e mi fido dei nostri atleti.
Mi fido, insomma, del nostro movimento pugilistico italiano e sulla sua capacità di combattere fino all'ultimo round.
Ricordo a me stesso che ogni chiamata alla rivoluzione, se non si possiedo i mezzi per attuarla in modo completo, rischia di produrre più danni (Saint Just).
Per questo al de profundis, che richiama la morte, preferisco la messa cantata che celebra la resurrezione.

Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi

#FPI #Comunicato #Presidente #Pugilato

PROTOCOLLO D’INTESA TRA FPI ED ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO

PROTOCOLLO D’INTESA
TRA FPI ED ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO

Ancora una volta la Federazione sostiene le proprie società affiliate. Il 28 gennaio u.s., il Consiglio federale ha approvato il Protocollo d’Intesa con l’Istituto per il Credito Sportivo (I.C.S.).

Il Protocollo d’Intesa è finalizzato a fornire, alle società affiliate, un supporto nella ricerca di quei mezzi finanziari necessari all’attività sportiva pugilistica.

Come è noto, I.C.S. opera nel settore del credito per lo sport, erogando, tra l’altro, finanziamenti a medio e lungo termine.

In particolare, I.C.S. offre uno strumento di credito specifico – denominato Mutuo Light 2.0 - a condizioni particolarmente vantaggiose, indicate nella scheda allegata al citato Protocollo.

A tale prodotto finanziario, si aggiungono le condizioni di mutuo ordinario, riservate alle società ed alle associazioni affiliate alle Federazioni Nazionali, appositamente pubblicate sul sito web istituzionale di I.C.S.

Il Protocollo verrà pubblicato sul sito web con apposito link di rimando al sito istituzionale dell’I.C.S., per tutti gli approfondimenti che le società volessero fare.

Come il tecnico con il suo pugile, la Federazione non vi lascia mai soli. 


IL PRESIDENTE DELLA F.P.I
Dott. Flavio D'Ambrosi

Il Punto del Presidente FPI D'Ambrosi: Squadre Azzure: cartina di tornasole dello stato di salute del movimento pugilistico nazionale. Ma il traguardo è ancora lontano.

Squadre Azzure: cartina di tornasole dello stato di salute del movimento pugilistico nazionale. Ma il traguardo è ancora lontano. 

Si è da poco concluso il prestigioso Torneo pugilistico internazionale "Mohammed VI", ospitato in Marocco e facente parte delle Golden Series 2023 IBA, che ha visto all'opera i migliori boxer del circuito olimpico.
La Squadra Azzurra (maschile e femminile) ha riportato ben 7 medaglie - 2 ori, 2 argenti e 3 bronzi - mostrando, ancora una volta, evidenti progressi ed un consolidamento ai vertici della boxe mondiale.
L'alfiere della spedizione è stato Abbes Mouhiidine, ormai indiscusso numero uno al mondo nella categoria -92 kg., che in finale ha demolito il pugile cubano due volte campione olimpico.
I successi delle Squadre Azzurre sono senza dubbio la testimonianza più concreta delle bontà delle politiche sportive adottate dalla Fpi e, senza dubbio, rispecchiano il buono stato di salute del movimento pugilistico nazionale.
Tuttavia, la strada che dovrà portare al definitivo decollo del pugilato italiano, è ancora lunga. 
Tra le tante cose su cui si deve lavorare alacremente, v'è il salto di qualità del movimento pugilistico Pro per il quale la Federazione sta lavorando da tempo.
Dopo il piano di sostegno economico ai pugili appartenenti al Club Pro, partito nel mese di luglio u.s., in questo mese si sta cercando di elaborare un progetto di forte rilancio degli eventi Pro su emittenti televisive di prestigio; progetto che si spera alimenti, a sua volta, una virtuosa implementazione delle risorse, del numero dei match e dei pugili coinvolti.
Ovviamente, sarà fondamentale accentuare, come nel circuito dilettanti, la ricerca del talento tra i giovani pugili Pro. Come ripeto spesso, serve la qualità dei match non solo i grandi eventi!
Proprio dalla Nazionale elite dovranno venire, dopo le Olimpiadi di Parigi ed in futuro prossimo, gli atleti utili ad incrementare le fila dei pugili Pro. D'altronde quella naturale osmosi tra dilettanti e Pro, è il naturale sviluppo a cui si assiste normalmente negli altri Paesi ove si pratica, per tradizione, la nobile arte. In Italia qualcuno lo aveva dimenticato.


Il Presidente Fpi 
Dott. Flavio D'Ambrosi

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