Primo Maggio: gli auguri e una lettera aperta di Sandro Turco

PUGLIA


         Sandro Turco La festa del primo maggio è un’occasione ghiotta per salutare i lavoratori e, nella fattispecie a coloro che operano (e quindi “lavorano”) nel mondo del pugilato: dirigenti, tecnici, arbitri, staff medico, genitori e soprattutto gli atleti. Sì, in particolare gli atleti, perché non esiste pugilato senza la presenza di questi indiscussi protagonisti pronti ad incrociare i guantoni sul ring. Ovviamente nella formazione dei ragazzi, necessariamente deve essere presente un’organizzazione e quindi una struttura a supporto proprio degli atleti e, a fungere da “chiave di volta”, è appunto il tecnico: una figura che molto spesso si trasforma in un valido collaboratore (o in questo caso “lavoratore”) di tante famiglie che decidono di affidare la costruzione etica, prim’ancora che quella sportiva, dei loro figli.


          E proprio per il personale apprezzamento verso questa figura (quella appunto del tecnico) che mi spinge a dedicare una riflessione maturata dopo pochi mesi vissuti nel ruolo di vicepresidente del Comitato Regionale FPI Puglia-Basilicata: “I ragazzi prima di tutto”.


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