Una grave perdita per la boxe italiana, un lutto profondo come il dolore che ha colpito non solo il pugilato campano. Mario Santucci per un banale incidente tra le mura domestiche ci ha lasciato oggi all’improvviso. Pochi mesi fa era stato festeggiato all' Hotel Vittoria di Pompei insieme ad un altro ultranovantenne come Aldo Ferrara. La festa quel giorno era per il pugilato campano, ma ad accentrare l’attenzione dei numerosi presenti erano proprio loro Aldo Ferrara e Mario Santucci. Quest’ultimo era considerato ben a ragione il maestro dei maestri, qui non si tratta solo di pugili cresciuti con i suoi insegnamenti, ma anche una o più generazione di maestri si è formata con il suo credo e la sua grande esperienza. Divenne insegnante a soli 24 anni perchè era entrato in Ferrovia e non aveva il tempo per allenarsi come pugile. Ad esaminarlo con scrupolo due nomi di grido: Steve Klaus e Toncy Gilardi. Il suo regno divenne la palestra sotto lo Stadio Vetusti a Salerno. Fare un elenco dei campioni che si sono formati sotto di lui è impossibile. Qualche nome serve a far capire di chi stiamo parlando: Nicola Rossetti,Giorgio Pappalardo, Ciro Cipriano, Enzo Casella, Michele D’Amato, Enzo Limatola, Luigi Gaudiano. Salerno grazie a lui e alla sua palestra fu una fucina di campioni fino alla sua chiusura nel 2000. E’ rimasto in attività fino a pochi anni fa nella nuova palestra di Cava de Tirreni. E’ stato a sorpresa un fautore della boxe femminile, aveva capito la potenzialità e l’entusiasmo delle ragazze. Anche Agostino Cardamone è stato per vario tempo un suo allievo con il rimpianto di non essere stato all’angolo del pugile irpino a Worcester quando incontrò Julian Jackson per il titolo mondiale, dove aveva il match in pugno, ma commise un errore fatale. Il Presidente Vittorio Lai, per nome e per conto della FPI, si stringe idealmente attorno ai familiari in questo doloroso momento
Lutto nel mondo della Boxe Italiana: è venuto a mancare il Maestro Mario Santucci
