La boxe e tanto altro ancora. I Duran e gli Stecca, ma anche gli Abbagnale e i Mazzola. Impossibile dimenticare i Proietti e i Saraudi, ma neppure i Moser e i Sentimenti, i Panatta e i Mangiarotti... c'è insomma un secolo di sport azzurro, “Un secolo di grande Italia”, come recita il sottotitolo di “Nel nome del padre, del figlio e dello sport”, (Absolutely Free editore. Pagg.351, 16 euro), l'ultima fatica letteraria di Franco Esposito, firma notissima anche agli appassionati di pugilato, lo sport che Franco ha amato quanto e forse più del calcio perchè è lo sport nel quale è vissuto più in profondità avendolo interpretato non solo da cronista, ma anche da dirigente e da maestro all'angolo.