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ENERGETIC SOURCE INAUGURA IL “CENTRO SERVIZI” PRESSO IL CARCERE DI BOLLATE Presenti il consigliere Federale fragomeni e il Pres. FPI Lombardia Colombi

ENERGETIC SOURCE INAUGURA IL “CENTRO SERVIZI” PRESSO IL CARCERE DI BOLLATE Presenti il consigliere Federale fragomeni e il Pres. FPI Lombardia Colombi

Milano, 04 novembre 2015 – Energetic Source, azienda leader nel mercato elettrico e del gas in Italia, inaugura oggi nel carcere di Bollate il nuovo “Centro Servizi”. Il progetto di reinserimento lavorativo e sociale, nato in collaborazione con bee4, cooperativa già presente nell’istituto penitenziario, vedrà coinvolti i detenuti nelle attività di data entry, validazione documentale, fornitura di informazioni al cliente e inserimento delle autoletture. Dopo un periodo di formazione e sperimentazione, avviato a marzo di quest’anno, il “Centro Servizi Energetic Source” - realizzato nell’area industriale del carcere grazie all’intervento di bee4 - vedrà lavorare davanti ai desk 13 uomini e 2 donne, che sono stati affiancati da alcuni dipendenti Energetic Source. Carlo Bagnasco, CEO Energetic Source: “Progetti come questo si sono sempre rivelati positivi, perché attribuiscono un ruolo di responsabilità al detenuto che si sente persona e non numero. L’obiettivo è quello di arrivare a 23 unità. Siamo certi che quest’esperienza favorirà nuove opportunità lavorative per coloro che lasceranno il carcere, grazie a un bagaglio di formazione e competenze in più”. Fabio Guzzi, Direttore Operations di Energetic Source, sostiene fin dall’inizio il progetto e dichiara che: “Funziona e ha un effetto positivo sulle figure aziendali coinvolte e in prospettiva può diventare un’integrazione tra i soggetti incaricati di tali servizi e l’azienda con sicure ripercussioni positive per Energetic Source”. Roberto Minerdo, Direttore Comunicazione e Public Affair di Energetic Source, rimarca l’importanza del progetto che ha ripercussioni positive interne ed esterne all’Azienda, e che fa parte delle azioni in atto che compongono la Corporate Social Responsability di Energetic Source, con certificazione finale a mezzo del Bilancio Sociale di Impresa. Cosimo Maria Ferri,Sottosegretario alla Giustizia, ha particolarmente apprezzato l’iniziativa, sottolineandone l'importanza per il cammino di reinserimento e rieducazione dei detenuti. Le attività lavorative all'interno degli istituti di pena, infatti, permettono al detenuto di potersi sostenere economicamente, favorendo l'acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie capacità in vista del loro reinserimento sociale e, al tempo stesso, concorrono ad aumentare la sicurezza delle carceri. In prospettiva, l'inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro in modo continuativo genera un impatto molto importante sull'abbattimento del tasso di recidiva. Le iniziative di Governo e Parlamento si muovono nella direzione di una nuova concezione di detenzione, basata su percorsi finalizzati a creare un canale di collegamento tra carcere, mondo esterno e società civile.

L'iniziativa rientra nella Campagna di Comunicazione #NOISIAMOENERGIA, ideata e realizzata dalla FPI insieme ad Energetic Source, FIBa e FIPE (www.noisiamoenergia.it ).

In rappresentanza della FPI ha partecipato al tavolo dei lavori il Consigliere Federale e campione Giacobbe Fragomeni (Campione del Mondo WBC 2008 Pesi Massimi Leggeri) che ha raccontato la sua storia, difficile e travagliata, ma a lieto fine: “Sono nato e vissuto in luoghi che non mi hanno permesso di avere agi. Ho avuto un rapporto difficile con mio padre che, per problemi di alcolismo, spesso ha utilizzato me e mio fratello come pungiball. Purtroppo ho ceduto alla droga. L’incontro con la boxe, però, è stato fatale: ho capito che potevo sfogare sul sacco e indossando i guantoni tutta la mia rabbia, le mie delusioni. Ed alla fine ho raggiunto i vertici mondiali. Oggi sono spostato ed ho due figli e quindi mi sento una persona soddisfatta, appagata. Questo libro – Fragomeni fa riferimento  all’opera ”Fino all’ultimo round di Valerio Esposti – è la mia vita, una storia vera, La boxe è stata la mia ancora di salvezza”. Il Campione milanese ha poi parlato dell’intervento del Pugilato Italiano nell’ambito delle realtà carcerarie, prendendo come esempio l’esperienza del corso di boxe attivato, da più di tre anni, presso il Carcere Lorusso e Cotugno di Torino, a cui anche lui ha partecipato. Rivolgendosi poi al Direttore del Carcere di Bollate ha lanciato una proposta: “Sarebbe importante poter attivare anche in questa realtà, ben strutturata, un corso di boxe, considerando i benefici di una disciplina che permette alle persone di sfogare i loro istinti e le loro energie rendendole capaci di affrontare la quotidianità”.

Alla Conferenza hanno preso parte anche il Consigliere del CR Lombardia Roberto Cozzani, e per il Pugilato Pro,  Gianluca Saettone, Segretario Generale LegaProBoxe.

 

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