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IBT Nazionale Femminile: Le convocate per lo stage della Cecchignola in vista del Torneo in Serbia

Nazionale_Femminile_Serbia_2012Cesare Frontaloni, Responsabile Tecnico delle Nazionali Femminili, ha diramato le convocazioni in vista del raduno collegiale che si terrò negli impianti sportivi della Caserma Militare della Cecchignola (Roma) dal 29 febbraio al 9 marzo. Uno stage, che inizierà subito dopo la conclusione del Torneo Internazionale di Strandja in Bulgaria, propedeutico per il Trial Match, che dal 9 all’11 marzo vedrà la nostra nazionale confrontarsi con la Serbia – padrona di casa – e l’Ungheria.


Le convocate dovranno presentarsi entro le ore 20,00  del giorno 29 febbraio 2012, presso la caserma militare La Cecchignola (Roma)


Queste le atlete:


SENIOR


Kg. 48 Chiara Crimi (SC), Kg. 51 Valeria Calabrese (SC) , Kg. 54 Terry Gordini (EM),  Kg. 54 Eva Magno (PL), Kg. 60 Romina Marenda (LZ), Kg. 75 Annalisa Ghilardi (TS),


 


YOUTH


            Kg. 57 Jasmine Di Felice (AB)


JUNIOR


           Kg. 50 Francesca Ceo (PL)


 

IBT: Sconfitta di misura ma grande prestazione per la Nazionale Junior/Youth in Polonia

foto_ring_Ita_Polonia_YouthRoma - Prima uscita stagionale per la Nazionale Junior e Youth, che, agli ordini del responsabile Tecnico Maurizio Stecca, ha affrontato la Polonia in un Dual Match, svoltosi l’undici febbraio a Lubjn.


Gli azzurrini, pur sconfitti per 6-5, hanno dato prova di essere degli ottimi pugili e fornito delle prestazioni, che hanno soddisfatto lo staff tecnico alla luce anche del lavoro svolto nel ritiro del CTF di Assisi. 


 


 


(In Foto: Giovanni Sarchioto, il Coll. Tecnico Carmelo Mammana, Salvatore Genesio, Il Responsabile Tecnico Maurizio Stecca, Francesco Maietta)


Gli atleti della junior sono quelli che hanno ottenuto i migliori risultati, visto che si sono imposti in tre dei quattro match in programma: nei 52 kg Vincenzo Colella ha battuto Prusol; nei 54 kg Salvatore Genesio ha sconfitto Gibaldo; nei 60 kg Francesco Maietta ha vinto contro Lanicki. Oltretutto, tre di loro sono stati premiati individualmente: Salvatore Genesio (miglior pugile), Francesco Maietta (miglior tecnico) e Giovanni Sarchioto (miglior match).  


Due, su sette incontri, i successi per la squadra youth, i cui pugili hanno comunque disputato degli ottimi match sia dal punto di vista tecnico che fisico. Nei 49 kg Gianluca Conselmo ha vinto per Walk-over, poiché il suo avversario (Novak) non si è presentato causa influenza, mentre nei 52 kg Giulio di Gioia ha avuto la meglio su Smerbel.


Della delegazione hanno fatto parte anche il Collaboratore  Tecnico Carmelo Mammana e l’arbitro internazionale Simone Ciccotti.




Squadra_ita_Polonia_youth




























(La delegazione Azzurra al Completo)


Di seguito i risultati dei singoli incontri:


Risultati Junior:


kg 52 Vincenzo Colella vince ai punti  contro Prusol


kg 54 Salvatore Genesio vince ai punti contro Gibaldo 


kg 60 Francesco  Maietta vince ai punti contro Lanicki


kg 66 Giovanni  Sarchioto perde ai punti contro Teos


Risultati Youth:


kg 49 Gianluca Conselmo  vince WO contro Novak


kg 52 Giulio Di Gioia vince ai punti  contro Smerbel


kg 56 Stefano Gasparri perde ai punti contro Pietruczuk


kg 60 Federico Scialla  perde ai punti contro Milenin


kg 81  Ivan Zucco perde ai punti contro Szwedowicz


kg 91  Giovanni Balestra perde ai punti contro Goleniewski


kg 91+ Guido Vianello perde ai punti contro Wierzbicki 

Federico Scarponi e i suoi 80 anni

Ripaberarda_009di Gabriele Fradeani


Il 3 febbraio scorso Federico Scarponi, il grande sanbenedettese peso gallo, ha compiuto gli 80 anni. Per i più giovani rammentiamo che Federico è stato uno dei migliori pesi gallo che abbia mai calcato un ring. Ha combattuto su tutti i ring del mondo: Europa, Asia ed Australia. Un vero globe trotter, nel senso più positivo del termine: non è mai andato per perdere ed ha sempre giocato al meglio le sue carte e non ha mai fatto distinzione di avversario. La sua inoltre è stata l’epoca, gli anni 50 e 60, di grande spolvero per i pesi gallo: basta ricordare Halimì, D’Agata, Rollo, Zuddas, Sitri, Zamparini, Linzalone, Miranda, Espinosa e tanti altri.  In questa pletora di campioni il buon Scarponi si è fatto sempre valere ed all’estero è stato un nostro rappresentante fra i più considerati ed ha portato alto il nome della propria terra. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel ’54 contro Fattori a Roma, piazza che lo ha tenuto in grande considerazione ed in cui è stato chiamato a combattere in numerose occasioni. Nel ’56 se ne è andato in tournee in  Australia, dove, sulle 12 riprese ha incontrato migliori pesi gallo del momento strappando l’applauso dei nostri emigranti che sono accorsi in massa alle sue esibizioni e lo hanno colmato di premure e di affetto. Dopo quattro vittorie e due sconfitte, forte della esperienza maturata, ha tentato la carta europea ma ha trovato la strada sbarrata dal “fenomeno” Mario D’Agata. Nel ’59 ha rivolto le sue attenzioni al titolo nazionale che ha conquistato battendo  Gianni Zuddas, un altro fuoriclasse.  Nell’ottobre dello stesso anno ritenta la carta europea ma deve cedere, con molta sfortuna, a Piero Rollo  Nel ’61 segue il suo istinto di giramondo e si reca nelle Filippine dove subisce due onorevoli sconfitte ai punti. Nel ’62 tenta ancora la carta italiana e conquista il titolo ai danni di Mario D’Agata, titolo che difende poi  dopo due mesi a Pesaro contro Linzalone. Torna in Australia e , a Melbourne e Sydney, si batte da leone e riporta a casa due vittorie ed una sconfitta. Con alterne prestazioni mantiene il titolo nazionale superando Linzalone e Lucini fino all’undici novembre del ’65 quando viene sconfitto da Tommaso Galli ed appende i guantoni al classico chiodo.


Poi, smesso lo sport attivo, nella sua terra si è dimostrato ottimo imprenditore, marito e padre felice ed ha sempre seguito lo sport che gli ha dato notorietà e, come ci ha detto recentemente.”cui lui deve tutto”. Ora è un arzillo nonno in forma veramente strepitosa che ricorda con nostalgia i tempi in cui calcava il ring. Si è sentito  dimenticato ma non è vero! Sei sempre nei nostri cuori Federico e, noi datati, non dimenticheremo mai le emozioni che ci hai dato sul ring. Buon compleanno Federico e cento di questi giorni!


Un ricordo personale di Federico: lo conobbi in palestra, allora frequentavo l’Upa , nel ’57 (avevo 15 anni) ed lui, in allenamento, non ricordo più per quale match,per fare fiato chiese la collaborazione di tutti, anche di noi ragazzini e neofiti. Incrociare i guanti con quello che per noi e per tutti era un  campione ci lasciò titubanti ma poi ci accorgemmo che era un gran signore: appoggiava i colpi e ti dava anche la soddisfazione di toccarlo. Ed era anche un gran mattacchione sempre aperto alla cordialità ed al riso. Mentre facevamo i guanti ricordo che mi spinse all’angolo e poi mi pestò il piede mentre indietreggiavo con la conseguenza che io caddi sulle corde aprendo interamente la guardia e lui appoggiò delicatamente una serie al corpo ridacchiando. Quando poi gli chiesi se lo avesse fatto apposta e se all’occorrenza l’avesse mai usata in combattimento mi disse, fra il serio ed il faceto, che non si poteva andare in posti come l’Australia e le Filippine a combattere senza avere qualche trucco in serbo, anche quelli fuori regolamento. Bastava non farsi vedere dall’arbitro ed il resto era lecito. Ricordo anche qualche suo combattimento ad Ancona: i due ko inferti a Priami e Scipioni nel ’59 e l’altro ko contro Cipriano a Falconara nel’63. Una vera forza della natura, un temperamento da fighter di prima grandezza, sempre in attacco fino all’ultimo suono del gong Recentemente l’ho incontrato a Ripaberarda a Chiaravalle a Civitanova e San Benedetto dove gli hanno tributato il doveroso omaggio ed ho trovato un uomo appagato dalla famiglia che ricorda con piacere e con visibile nostalgia i tempi in cui combatteva.

Comunicazione di Servizio

fpi_logoSi comunica che nella giornata di domani 10 febbraio, causa il maltempo e le precipitazioni nevose previsti su Roma, non sarà assicurata la normale operatività degli Uffici Federali.

Ottavio Tazzi "El Maester della Boxe" premiato a Palazzo Marino

Ottavio_TazziSi è svolta ieri a Milano, nella sede del Comune a Palazzo Marino, la cerimonia de "Il Campione", premio giunto alla sua 11° edizione, nato da un'idea di Mario Furlan dei City Angels e organizzato insieme all'Osservatorio Giornalistico Mediawatch, e che premia chi si è particolarmente distinto nel miglioramento del proprio ambiente sociale e professionale.


Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha preso parte alla serata, omaggiando i vincitori con una statuina di vetro che rappresenta un uomo con un grande cuore: quello della solidarietà.


Tra i premiati anche il Maestro Ottavio Tazzi (84 anni), che ha ricevuto il riconoscimento: Campione per l'Educazione. "El Maester", come Tazzi è conosciuto nel mondo della Boxe milanese e lombarda, è uno dei più grandi allenatori di sempre. Ha strappato centinaia di ragazzi dalla strada per insegnare loro la boxe ed educarli ai suoi valori: disciplina, sacrificio, rispetto dell'avversario. Tra i pugili che ha guidato sul ring ci sono 7 campioni del mondo, tra cui Rocky Mattioli e Giacobbe Fragomeni. I pugili lo chiamano, affettuosamente, "il Nonno".


Questo l'elenco completo dei vincitori:


Campione per lo Sport: Valentina Arrighetti


Campione per il Reinserimento sociale: Antonella Baldo Capilvenere


Campione per i Diritti: Franco Bomprezzi


Campione per la Scienza: Ilaria Capua


Campione per l'Accoglienza: CasAmica Onlus


Campione per la Memoria: Nedo Fiano


Campione per l'Integrazione: Djana Pavlovic


Campione per il Volontariato: Giuseppe Pilo di Roma


Campione per lo Spettacolo: Edoardo Stoppa


Campione per l'Educazione: Ottavio Tazzi


Campione per l'Impegno civile: Sandro Usai

Ottimi risultati per gli allievi del 1° Corso 2012 per la Qualifica di "Tecnico del Pugilato"

Corso_tecnico_giovanile_gennaio_2012_2Grande successo e ottimi risultati per il I corso del 2012 per il conseguimento della qualifica di “Tecnico del Pugilato”, che ha avuto luogo ad Assisi, presso il Centro Tecnico Federale, dal 21 al 29 gennaio.


I sessanta corsisti, come si può leggere nella relazione tecnica finale del Prof. Massimo Scioti Coordinatore FPI dei Tecnici Sportivi,  hanno dimostrato di aver acquisito e aver approfondito il sistema di allenamento della disciplina pugilistica


Gli allievi hanno potuto assistere, durante la settimana del corso, a lezioni tenute da: il dott. Massimiliano Bianco, il dott. Renato Manno, il prof. Emanuele Renzini, il Responsabile Aspetti Nutrizionali dell’IBT dott. Carmine Orlandi, prof. Piergiorgio Licini, il Maestro Nazzareno Mela, Il Direttore Tecnico IBT Maestro Francesco Damiani, Il Responsabile Tecnico Nazionale Elitè Maschile Maestro Raffaele Bergamasco, Il Responsabile Tecnico della Nazionale Youth/Junior Maschile Maestro Maurizio Stecca, Il Responsabile Tecnico della Nazionale Femminile Maestro Cesare Frontaloni. Ci sono stati anche gli interventi del  Presidente FPI Franco Falcinelli e del Segretario Generale Dott. Alberto Tappa con una relazione.


Da segnalare che, a margine del corso per Tecnici, c’è stato anche quello per “Aspiranti Tecnici”. Una qualifica che è stata conseguita dal Nazionale, nonché Campione Olimpico in carica per la categoria +91 kg e in preparazione per Londra 2012, Roberto Cammarelle con la media voto di 29/30.

Lutto per la scomparsa di Livio Minelli

Minellidi Alfredo Bruno


E’ indubbiamente un periodo di lutto per la nostra boxe e per quella mondiale. Il 4 febbraio nella sua casa del New Jersey, all’età di 87 anni, l’Italia perde un altro suo campione, un altro pezzo pregiato di questo sport. Parliamo di Livio Minelli, nato a Bergamo nel quartiere Boccaleone nel 1925, ma residente  in America dove ha preso la cittadinanza e messo su famiglia dal 1951. Livio seguì ben presto le orme del fratello Aldo, che iniziò prima della II Guerra da peso leggero, ma che terminò  da peso medio sui ring americani e argentini. Il giovane, appena 20 anni, si mise in luce fin dall’esordio tra i professionisti come elemento interessante: dotato di buona tecnica e non disdegnando una boxe d’attacco, a volte temeraria. Fu la sua vittoria contro l’esperto Gino Bonetti a farlo conoscere al grande pubblico milanese. Fu Luigi Valentini, futuro campione d’Italia dei welter, il primo a stoppare la sua ascesa, ma fu solo un incidente di percorso visto che a Milano Livio si prese la sua bella rivincita. Minelli, che ebbe come procuratore un giovane Umberto Branchini, cercò fortuna all’estero. La sua prima meta fu la Spagna, dove su 13 match subì una sola sconfitta. Ma la vera meta per i nostri pugili allora era l’America, così anche Livio s’imbarcò in un’avventura già intrapresa dal fratello Aldo. Una bella serie di vittorie fu il lasciapassare per affrontare il nero Bob Montgomery, che aveva appena perso il titolo mondiale ad opera di Ike Williams. Montgomery cercava la risalita contro Minelli, e invece per colpa dell’italiano trovò il suo “viale del tramonto”. La stampa specializzata americana parlò molto bene dell’italiano, promosso al grado di rivelazione. La sua bravura fu confermata anche dalla vittoria su Johnny Bratton, altro pugile emergente che per anni sarà nelle prime posizioni dei welter. Anche Bratton fu messo in riga con gran gioia dei numerosi italo americani presenti al match. A scendere in campo contro “minellino” stavolta fu il campione del mondo dei leggeri, Ike Williams, pugile di gran valore. Ma nell’Arena di Filadelfia le cose non andarono come avrebbero dovuto. Il verdetto fu dato a Williams, che venne sommerso dai fischi.


Ormai il giovane Minelli cominciava ad entrare nelle classifiche mondiali dei welter. Indubbiamente il bergamasco, come era accaduto a molti altri italiani aveva tratto giovamento dal tipo di allenamento e dal modo di intendere il pugilato da parte degli americani. Sarà così per altri campioni come Turiello, Spoldi, e come, in tempi più vicini a Minelli, sarà per Paolo Rosi, il bombardiere calvo di Rieti, e per Italo Scortichini, solido fighter di Fabriano. All’italiano manca la grande organizzazione alle spalle, di titolo mondiale neanche l’ombra, ricordando che allora c’era in pratica una sola sigla ed era difficile ottenere la chance. Le borse erano buone, ma “zero titoli”. Fu questo il motivo che indusse Livio a ritornare in Italia con Branchini. L’occasione arrivò in poco meno di un anno. Robert Villemain aveva abbandonato il titolo europeo dei welter e a contenderselo erano stati chiamati l’olandese Giel de Roode e il nostro Minelli. Per l’olandese davanti alla sua gente fu una disfatta che ebbe la sua fine all’11mo round quando l’arbitro fermò l’incontro(siamo nel 1949). La successiva difesa avvenne si può dire a casa dell’algerino Omar Kouidri, pugile di grande esperienza, che qualche anno prima fu strenuo avversario di Marcel Cerdan. Vittoria netta e senza discussioni per l’italiano. Minelli in una difesa volontaria volle dare la chance al campione italiano Michele Palermo, che all’epoca aveva la bella età di 39 anni. Con grande sorpresa del pubblico presente al Vigorelli di Milano la vittoria fu assegnata al pugile casertano. Una sconfitta imprevista. Siamo nel 1950, Livio riprende quota con una serie di risultati positivi dove spicca il pari imposto a Tiberio Mitri, reduce dalla sconfitta con Jack La Motta. Eccolo quindi tornare definitivamente negli Stati Uniti. Viene battuto di stretta misura da Johnny Bratton nella rivincita. S’imbatte in Johnny Saxton più volte sfidante al titolo mondiale e campione con una vittoria scandalosa su Carmen Basilio. Saxton è pugile protetto dalla “mala”, Minelli si deve inchinare con una dubbia squalifica alla 7ma ripresa,molto criticata dalla stampa.


Il discorso non cambia: Minelli non sta nel giro organizzativo che conta. Lo capisci quando affronta Kid Gavilan, il “Falco di Cuba”, grande pugile e grande avversario di Ray Robinson quando questi stava nei welter. Gavilan era il campione del mondo e il match sulle 10 riprese si svolse dentro l’Arena di Cleveland. Il cubano si salvò con un verdetto a maggioranza che fu definito semplicemente scandaloso. Un anno dopo il campione concede la rivincita all’italiano. Il match si svolge a Boston nel 1954. Livio Minelli si trasferisce in questa località una settimana prima per rifinire la sua preparazione. In palestra fa i guanti con Paolo Rosi, che lo colpisce al fianco sinistro su una falsa posizione. Il dolore è tremendo e viene subito sospeso l’allenamento. Si pensa di ovviare all’inconveniente chiamando Italo Scortichini a sostituire Minelli contro Gavilan. Il bergamasco non ne vuole sapere e si presenta sul ring senza allenamento e imbottito di antidolorifici. Gavilan  quasi subito piazza un destro al fianco di Minelli, che fa una smorfia di dolore. Il campione capisce subito che qualcosa non va nel suo avversario e lo tempesta di colpi. Nel secondo round Livio è contato due volte, ma riprende sempre con coraggio. L’incontro sembra avviato alla fine, ma non è così perché Livio stringe i denti, camuffa il dolore con finte, attacchi improvvisi e un’ abile difesa. Arriva alla fine dei 10 round nettamente sconfitto, ma è lo stesso Gavilan a complimentarsi con lui dopo aver capito che il suo avversario era salito sul ring in condizioni precarie. E’ questa una delle ultime apparizioni  per Minelli che si ritirerà nel 1955 con un record di 60 vittorie, 19 sconfitte e 7 pareggi. Un ritiro avvenuto con la consapevolezza di aver incontrato i migliori, senza aver avuto mai la possibilità di un mondiale.

WSB Milano Thunder: Nuova sconfitta per Milano, che però rimane in testa

Milano_astanaAlmaty (Kazakistan), 03 Febbraio 2012 – Una sconfitta è sempre amara, soprattutto quando arriva all’ultimo match, ma il 2-3 contro gli Astana Arlans garantisce ai Dolce & Gabbana Milano Thunder un punto fondamentale, che consente di mantenere il primo posto nel girone A, con due incontri ancora da disputare prima della fine della Regular Season.
Il match in Kazakistan era annunciato come uno dei più spettacolari ed equilibrati dell’intera stagione, con molti dei migliori pugili delle due squadre e dell’intera manifestazione a confrontarsi nelle cinque categorie. Il ring non tradisce le attese ed il risultato finale è deciso all’ultimo match, dopo quattro incontri di grande contenuto tecnico ed agonistico.


Nei 54 kg Vitaliy Volkov è chiamato per la quarta volta sul ring, dopo le tre vittorie consecutive di inizio stagione contro Khabibulla Ismail–Akhunov, kazako di vent’anni, al terzo match in WSB, con il bilancio di una vittoria contro l’indiano Singh ed una sconfitta rimediata a Los Angeles. L’incontro è tesissimo e procede dall’inizio alla fine sui binari dell’equilibrio. Volkov sembra meno veloce e reattivo del solito, sorpreso dai colpi assestati dall’avversario, soprattutto nella prima e nella terza ripresa. Il ritmo scende leggermente nella quarta ripresa, insieme all’efficacia dell’ucraino, il quale è costretto a giocarsi il tutto per tutto nell’ultimo round, ma ormai stanco e fermo sulle gambe, può contare solo sul suo carattere e sulla sua determinazione, che gli permettono di prevalere di strettissima misura.
Punteggio finale: Khabibulla Ismail-Akhunov – Vitality Volkov 1 - 2 47-48; 49-46; 47-48


Il peso leggero Miklos Varga, dopo la prestazione straordinaria in casa contro Diwakar Prasad dei Mumbai Fighters, messo al tappeto alla quinta ripresa dall’ ungherese, incontra Merey Akshalov (Kaz), 23 anni, 178 cm, pugile ormai esperto delle World Series, dove ha già disputato 9 incontri con un record di 6-3, oro ai Giochi Militari 2010. I due si erano già incontrati alle Olimpiadi del 2008, con la vittoria finale del kazako, ma questo è sicuramente un match diverso, che mostra tutti i progressi e la crescita tecnica e fisica di Varga. Anche il secondo incontro della serata è caratterizzato da un sostanziale equilibrio, con le prime due riprese a favore di Varga, terza e quarta per il kazako, ed un quinto round in cui prevale la stanchezza e Akshalov riesce ad avere la meglio grazie a colpi più efficaci e ad una migliore tenuta fisica.Punteggio finale: Merey Akshalov - Miklos Varga  3 - 048-47; 50-46; 48-47


Qualcuno riuscirà a fermare Sergiy Derevyanchenko? Si chiedevano questo gli addetti ai lavori, alla vigilia del match, immaginando che il medio Kanat Slam, record di 6-2 nelle World Series of Boxing, con cinque vittorie prima del limite, potesse essere forse l’unico a mettere davvero in difficoltà il fuoriclasse dei Milano Thunder. Ad avvalorare questa tesi anche il precedente della World Cup 2005, dove il kazako aveva sconfitto nettamente Derevanchenko. Dopo 7 anni però le cose sono davvero cambiate ed il campione del team italiano si rende protagonista sul ring di un match perfetto, condotto con attenzione, dall’inizio alla fine, senza strafare. All’inizio della quarta ripresa, Slam accenna una replica veemente, puntando sul suo colpo più pericoloso, il montante destro, e provocando la reazione di Derevyanchenko, che colpisce con straordinaria potenza e precisione. È un bel match, con l’ucraino nettamente superiore, ma con Slam che dimostra di essere un buon incassatore ed un pugile di grande temperamento.Punteggio finale: Kanat Slam - Sergiy Derevyanchenko  0 - 3 45-50; 45-50; 45-50


L’incontro più atteso della serata è quello tra i medio massimi, l’ennesima rivincita di una sfida infinita tra Ludovic Groguhé e l’algerino Abdelhafid Benchabla. E’ il terzo incontro tra i due campioni in questa competizione: Benchabla aveva vinto la finale individuale della prima stagione, quando Groguhé militava ancora nelle fila del Paris United, ed il francese aveva risposto con uno straordinario ko tecnico nel match disputato a Caserta lo scorso 2 dicembre. Il match delude forse le aspettative, condizionato dal tatticismo, con i due pugili che mantengono la distanza per non rischiare di prendere il colpo del ko. Groguhé sembra il più timoroso dei due e riesce a far male sono nell’ultima ripresa, quando ormai però il risultato dell’incontro è deciso. Il verdetto finale premia l’algerino, forse ancor meno di quanto si sia realmente visto sul ring.Punteggio finale: Abdelhafid Benchabla - Ludovic Groguhé 2 -1 48-47; 47-48; 50-45


La serata si chiude con l’esordio assoluto del massimo Ngoula Tangoum Romarick, neo acquisto del team milanese, contro Ruslan Myrsatayev (KAZ), il quale vanta di sicuro una maggiore esperienza in questo torneo, nel quale ha già un record di 6 vittorie e 2 sconfitte. Il camerunense ha la responsabilità di portare a casa il punto decisivo e disputa un match coraggioso, subendo nella prima ripresa, ma reagendo con grande carattere e mostrando una grande potenza. Il momento decisivo arriva nel quarto round quando Myrsatayev mette a segno un paio di colpi micidiali e Roamrick non sembra in grado di continuare. Valerio Nati all’angolo decide di intervenire ed interrompere il match, temendo conseguenze peggiori per il suo pugile, disposto a rimanere sul ring, stringendo i denti fino alla fine. Punteggio finale: Ruslan Myrsatayev – Ngoula Tangoum Romarick  Ko tecnico alla quarta ripresa


Il match, trasmesso in diretta da Sportitalia2, sarà replicato sulla stessa emittente, con questi orari:
ore 21.00 e 01.30, venerdì 3 febbraio;
ore 17.00, sabato 4 febbraio;
ore 10.00, domenica 5 febbraio.
L’appuntamento è ora per il 10 Febbraio, al Mediolanum Forum di Assago, contro i Bangkok Elephants.


Fonte: www.wsbmilano.com

AIBA: Il meeting di gennaio a Bangkok si è concluso in maniera proficua e fruttuosa

2012_Joint_Commissions_MeetingBangkok, Capitale della Thailandia, ha ospitato dal 19 al 21 gennaio l’establishment dell’AIBA, con in testa il Presidente Dr. Ching-Kuo Wu, per il primo Commission-Meetings del 2012.


Nei primi due giorni hanno avuto luogo le riunioni separate delle sette Commissioni AIBA, che nell’ultimo giorno di lavori si sono riunite in seduta plenaria. Giornata nella quale ogni commissione, attraverso il proprio presidente, ha presentato le proprie conclusioni e raccomandazioni.


La Commissione Tecnica e Regolamentare, presieduta dal Presidente FPI Franco Falcinelli, è stata convocata nuovamente il 22 gennaio per ulteriori discussioni e approfondimenti sulle raccomandazioni, che, per l’approvazione finale da parte del Comitato Esecutivo AIBA, necessitano di ulteriori studi e analisi. Una volta che saranno approvate, alcune di loro saranno incluse nei Regolamenti AIBA Tecnici e per le Competizioni, mentre altri saranno implementati dall’AIBA Hqs Office.


Presenti alla tre giorni Thailandesi anche il Presidente del Comitato Regionale Sardegna FPI, Vittorio Lai, in qualità di componente della Commissione Atleti e Settore Giovanile, e Paolo Taveggia membro di quella per le WSB.


 Di seguito l’elenco completo di tutte le sette le Commissioni con i relativi membri:


1)    Commissione  Atleti e Settore Giovanile: Presenti: Mapu Jamias (Presidente), Flemming Nissen (Vice Presidente), Doda Khan Bhutto (Vice Presidente), Jay Kowli (Segretario), Nouredine Meziane, Mohamed Kammal Abdelsamad, Vittorio Lai, Mohamed Moustahsane, Victor Liu, Bruce Kawano.


2)    Commissione  Allenatori: Presenti: Adam Kusior (Presidente), Bodo Andreass, Viktor Baranov, Mohamed Abdelaziz Ghonem, Abdallah Atif El-Halabi, Konstantin Koptsev, Joseph Zanders, Olim Mukhamedov


3)    Commissione Medica: Presenti: Charles Butler (Presidente), Abdelhamid Khadri (Vice Presidente), David McDonagh (Segretario), Robin Goodfellow (Presidente Sottocommissione Anti-Doping), Abdelhakim Madani, Marcelo Nelson Rodriguez Arturo, Jerry Yu, Tarun Kumar Tamta, Juan Abundio Niemen Tondu, Laurent Creste, Angelika Fischer, Tetsuo Yamaguchi, Irek Satov, Ahmad Waqar, Alexander Neverkovich, Eesajith W. Jayasinha, Gunnar Ekman, Dilshod Kazakov


4)    Commissione Arbitri e Giudici: Presenti: Terry Smith (Presidente), Pat Fiacco (Segretario), Waldemar Mencel, Aghajan Abiyev, Michael Moroka, Mauro Da Silva, Qingsheng Li, Wilfried Lausch, Pat MCCrory, Sukku Kang, Keith Walker, Sergey Berdnik, Don DeVerges


5)    Commisione Tecnico e Regolamentare: Presenti: Franco Falcinelli (Presidente), Helmut Ranze (Vice Presidente), Luiz Boselli (Segretario), Yan Yu, Walid Jarrar, Serik Konakbayev, Jae Kyu Jung, Abdelilah Oudhgiri, Said Tulakov, Richard Thomas, Syed Abdul Kadir, Angel Villareal, Mukhamadali Karimov


6)    Commissione Settore Femminile: Presenti: Manisha Malhotra (Presidente), Nieva Embuldeniya (Vice presidente), Christy Halbert (Segretario), Julia Felton, Yuan Liang, Magda Sobhi, Jacqueline Mairesse, Selowati H.S. "Shelly" Miranda, Leszek Piotrowski, Natalia Karpovich


7)    Commissione WSB: Presenti: Humbert Furgoni (Presidente), Kishen Narsi (Vice Presidente), Hernan Salvo (Segretario), Udit Sheth, Paolo Taveggia


Foto: www.aiba.org

IBT: 11 pugili per lo stage Junior/Youth dal 5 al 10 febbraio in vista del match con la Polonia

Logo_Italia_Boxing_TeamMaurizio Stecca, Responsabile Tecnico della Nazionale Junior/Youth, ha diramato le convocazioni per lo stage d'allenamento che avrà luogo, presso il Centro Tecncio Federale di Assisi, dal 5 al 10 febbraio.


Alle sessioni di allenamento, propedeutiche per il match dell'11 Marzo contro la Polonia a Poznan, parteciperanno 7 atleti Youth - 49 Conselmo Gianluca;  52 Di Gioia Giulio; 56 Gasparri Stefano; 60 Scialla Federico; 81 Zucco Ivan; 91 Balestra  Giovanni; +91 Vianello Guido - e 4 Junior - 52 Colella Vincenzo; 54 Genesio Salvatore;  66 Sarchioto Giovanni;  60 Maietta Francesco.


I pugili dovranno presentarsi entro le 19 del 5 febbraio presso l'Ora Hotel a S. Maria degli Angeli (Assisi)

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