Pugilato e Olimpiadi, una storia da raccontare: Melbourne 1956, Nenci è d'Argento, Bozzano di Bronzo

Olimpiadi2Il 1956, anno in cui si svolsero i Giochi della XVI Olimpiade a Melbourne, è stato uno dei più importanti del XX secolo, perché fu denso di avvenimenti molto importanti e che avrebbero avuto delle ripercussioni profonde sugli anni a venire.


L’evento, in assoluto, più importante fu l’insurrezione antisovietica in Ungheria (23 ottobre), che portò all’uscita della nazione magiara dal Patto di Varsavia. Alleanza nella quale rientrò nel momento in cui l’Armata Rossa (4 novembre), invadendola, fece cessare il moto rivoluzionario e normalizzò la situazione. Altro sussulto antibolscevico fu la rivolta operaia a Poznàn (Polonia 28 febbraio) contro il regime filosovietico. Nella repressione del moto perirono circa 100 manifestanti.


URSS che, Ungheria a parte, fu grande protagonista di quei 365 giorni. Nel corso del XX Congresso del PCUS (Partito Comunista dell’Unione Sovietica) il segretario Nikita S. Kruscev (25 febbraio) denunciò pubblicamente i crimini perpetrati da Stalin, che era morto da tre anni, durante il suo lungo “regno”.


Unione Sovietica che, di concerto con l’odiato nemico statunitense, dovette intervenire per porre fine alla seconda guerra arabo-Israeliana, accesasi a causa della decisione di Nasser (leader egiziano) di nazionalizzare il Canale di Suez (29 ottobre). Della questione si interessarono anche Francia e Gran Bretagna, che minacciarono l’intervento armato, ma furono dissuase dalle pressione dei potenti diarchi (URSS e USA) che incontrastati dominavano l’allora scena mondiale. Francia che, durante quell’annata, perse, volontariamente, due pezzi del suo impero coloniale: il Marocco (indipendenza concessa il 28 marzo) e la Tunisia (indipendente dal 20 marzo). Nella sua piccola appendice del Principato di Montecarlo, intanto, avevano luogo le nozze tra il Principe Ranieri e Grace Kelly (19 Aprile).


Se, per quanto riguarda la questione del canale di Suez, l’Orso sovietico e gli Yankee avevano trovato un punto d’accordo, non si può dire la stessa cosa per Cuba. Il 2 dicembre Fidel Castro sbarcò sull’isola e cominciò quella guerriglia contro il dittatore Batista, alleato degli USA; che avrebbe portato l’isola centroamericana nella sfera d’influenza sovietica, cosa che, all’alba degli anni’60 avrebbe portato il Mondo sull’orlo della 3° Guerra Mondiale (Crisi missilistica Cuba- 15/28 ottobre 1962).


Due tragedie colpirono, andando a trattare le cose di casa nostra, l’Italia. Il 25 Luglio affondava, in pieno Oceano Atlantico, l’Andrea Doria, portandosi via 55 vite,  13 giorni dopo, a Marcinelle in Belgio, morirono 262 minatori in una miniera di carbone. 136 dei quali erano Italiani.


A livello politico ci fu l’importante test delle elezioni amministrative (27 maggio), che videro nuovamente affermarsi la DC come primo partito d’Italia, tallonata dal duo PCI-PSI che per l’occasione di erano presentati insieme.


DC che, tra il 14 e il 18 ottobre, si riuniva a Trento per il suo VI Congresso Nazionale, a cui seguì, due mesi dopo (8-14 dicembre) quello del PCI a Roma, nel quale Togliatti fu confermato Segretario e si discusse dell’invasione sovietica dell’Ungheria.


Una giornata molto importante per l’Italia fu quella del 19 maggio, nella quale a San Donato Milanese, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, fu posta la prima pietra dell’autostrada del Sole.


Mentre Anna Magnani vinceva l’Oscar per la Rosa Tatuata (21 Marzo) e si celebravano le prime Olimpiadi sul suolo italico, seppur invernali a Cortina d’Ampezzo (26 gennaio 5 Febbraio), l’Italia si trastullava sulle note di Aprite le Finestre di Franca Raimondi, vincitrice del festival di Sanremo (8-10 Marzo).


 


Poster_1956


Tra novembre e dicembre si svolsero i Giochi della XVI Olimpiade in quel di Melbourne. La città australiana aveva ricevuto la designazione sette anni prima, durante la Conferenza del CIO tenutasi a Roma il 28 aprile 1949, battendo la concorrenza di Buenos Aires, Città del Messico, Montreal, Los Angeles, Detroit, Chicago, Minneapolis, Filadelfia e San Francisco.


I  Giochi si disputarono, per la prima volta nell’emisfero sud del mondo, e quindi si tennero dal 22 novembre all’8 dicembre 1956, nella stagione estiva per gli australiani. Questo fatto rese però difficili le situazioni degli atleti provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, che dovettero fare i conti con il violento sbalzo di temperatura. La scelta della sede fu motivata dalla esigenza di universalizzare il più possibile le Olimpiadi che, invece, fino a quel momento erano state organizzate sempre in Europa e solamente in due occasioni, negli Stati Uniti Ancora una volta il momento storico sembrò poco congeniale per confermare gli entusiasmi degli sportivi, a causa delle tensioni belliche attorno al canale di Suez Egitto, e alla occupazione dell'Ungheria da parte dell'esercito sovietico.


Alcune nazioni, come Svizzera, Spagna e Olanda, disertarono i Giochi in segno di protesta conto l’occupazione sovietica dell’Ungheria, mentre altri, vedasi Egitto, Iraq e Libano, a causa della crisi del Canale di Suez. Da segnalare il ritorno della Germania, che mancava dai Giochi dalla edizione che ospitò nel 1936. Le due Germanie si presentarono come una sola squadra, che ottenne un ottimo 7 posto nel medagliere generale con 6 ori, 13 argenti e un bronzo.


 


Nenci


Prima si piazzò l’Unione Sovietica, che per la prima volta sopravanzò gli Stati Uniti (secondi). L’Italia ottenne un buon quinto posto, frutto di 8 ori, 8 argenti e nove bronzi.


Il Pugilato italiano tornò a casa con un argento, conquistato da Franco Nenci nei Pesi SuperLeggeri, e un bronzo, che si mise al collo Giacomo Bozzano nei Pesi Massimi.


 


 


 


 


(Franco Nenci)


Franco Nenci, pugile livornese nato e cresciuto nella Associazione Pugilistica Livornese (APL), fece percorso netto fino alla finale, nella quale perse contro il temibile russo Vladimir Yengibaryan, già Campione Europeo agli Assoluti di Varsavia 1953. Con Yengibaryan, Nenci lottò con grande coraggio ma venne sconfitto ai punti, dopo una split decision in cui un arbitro statunitense decise inaspettatamente a favore del russo. Terzi si classificarono il romeno Costantin Dumitrescu e il sudafricano Herny Loubscher.




Bozzano















(Giacomo Bozzano)




Giacomo Bozzano, detto Mino, iniziò a boxare nella sua Liguria (presso l'allora palestra "Aurora Boxe", oggi "Tito Copello", di Chiavari, dove si allenò per quasi tutta la sua carriera), ed è considerato uno dei più celebri pugili italiani degli anni’50 e ’60. A Melbourne non riuscì a superare il barrage delle semifinali, nella quale perse contro il sovietico Lev Mukhine, poi sconfitto in finale dallo statunitense Peter Rademacher. A pari merito con Bozzano, si classificò il sudafricano Daniel Bekker.

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