Intervista a Michele Focosi

Focosi 1 CopiaAncona, 26/6/2015 - Incontriamo Michele Focosi in spiaggia con moglie e figli. Troviamo il ragazzo scanzonato di sempre: sorriso accattivante, fisico tirato e nessun segno sul volto che riportasse alla sconfitta subita in Canada a Montreal alla Centre Bell contro Ghislain Mani Maduma. “Risultato a parte- ci dice- è stata una esperienza meravigliosa, veramente unica! Alla Centre Bell ho visto come dovrebbe essere trattato il pugilato. Un pubblico veramente “in”: uomini e donne come da noi ci si veste per le occasioni veramente importanti, personalità, campioni e soprattutto veramente in tanti, tutti competenti ed appassionati. Che dire poi del trattamento di noi pugili, fra l’altro di secondo livello? Ho trovato un camerino in cui vi era anche una sala di aspetto con poltrone in pelle, uno scomparto bagno degno di un Centro Benessere al massimo livello, un maxischermo che proiettava i combattimenti in corso e poi, che presentazione! Due gigantografie, la mia e quella di Maduma alte una decina di metri. Il mio pensiero è andato subito alla mia esperienza in Italia: certe cose non le avremmo fatte neppure per un campione del mondo e la erano una cosa del tutto normale. Cose da toglierti veramente il fiato. Per quanto riguarda il match non vi sono scuse: ho trovato un avversario di un altro pianeta; mi superava in velocità e potenza e dire che mi sentivo proprio in forma. Ho accettato la battaglia che mi proponeva e non avrei potuto fare diversamente; la prima ripresa l’ho tenuto anche se mi sono accorto subito che faceva veramente male ma poi nella seconda mi ha centrato con un montante alla base del naso e mi sono trovato a terra. Mi sono rialzato subito ma mi ha aggredito e su un gancio sinistro alla tempia sono andato ancora giù. Ho sperato di giungere alla fine della ripresa ma non ce l’ho fatta. Un vero campione, un atleta di cui sentiremo sicuramente parlare. Comunque mi sento bene, ho fatto esperienza e per ora penso a godermi la famiglia in questa estate che sta iniziando. Poi, a settembre con Diavila ed il mio procuratore vedremo come muoverci”.

Queste le parole oneste e sportive di un atleta ed uomo che merita rispetto. Successivamente ha postato sul suo blog il filmato del match che abbiamo visionato. La nostra impressione? Maduma è meglio lasciarlo alla Centre Bell e consigliamo tutti, non solo Focosi, a non incontralo neppure al bar, non si sa mai. Fisico scultoreo, visione del match e soprattutto tanta velocità e potenza, così come detto dal pugile anconetano. Un confronto impari che, detto a posteriori, il nostro Focosi non poteva assolutamente sperare di vincere.

Gabriele Fradeani

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