Intervista a Fabrizio Moreal

Moreal CopiaRiconosciamo tutti l’importanza del tecnico e del maestro, ma spesso non sappiamo chi sono e cosa pensano. Fabrizio Moreal, 35 anni, appartiene alla Boxe Roma Casalbruciato. Ha da qualche anno smesso di boxare e oggi svolge, si può tranquillamente dire, con passione il suo ruolo.

Quanto è durato il tuo trascorso da pugile?

“Non tanto, perchè tra alti e bassi ho commesso errori che non rifarei più nella vita. Ho sbagliato tante cose, mi sono servite per capire quando i ragazzi fanno determinate cose”.

Come mai successivamente hai voluto fare il tecnico?

“Quando ho smesso di combattere mi sono allontanato del tutto dal pugilato. Ho iniziato a fare una vita sregolata. Poi un giorno ho incontrato Cesare Rossi, il maestro che stava quì a Casalbruciato. Cesare mi chiese di venirgli a dare una mano due o tre volte la settimana, visto che Ceccardi, l’altro maestro, non stava bene, e di occupare meglio il mio tempo invece di stare al bar. E così si può dire sono rientrato”.

E’ stata la scelta giusta, insegnare la boxe...

“E’ un ambiente sano. In palestra non si insegna solo pugilato, ma anche a non commettere errori. La palestra ti rende uomo, quì quelli che entrano dovrebbero prima diventare uomini e non buttarsi giù per le difficoltà della vita. E’ un po’ la metafora della vita, perchè nelle difficoltà ti troverai sempre solo. Io ti aiuto quanto ti pare, ma sei tu che devi avere una marcia in più per superare le difficoltà”.

Hai altri interessi?

“Mi piace andare a pesca, fare subacquea”.

Il tuo campione preferito?

“ Roberto Duran”.

Hai famiglia?

“No sono single”.

E’ un vantaggio o uno svantaggio?

“Dipende dai punti di vista, perchè la libertà ha sempre un prezzo”.

Marcello Stella è il presidente della Società...

“ E’ un personaggio a cui vogliono tutti bene. Mi viene in mente un’altra metafora- Il campione non è chi vince, ma chi rimane nel cuore delle persone. Marcello da questo punto di vista è un campione”.

Da tecnico che tipo di pugilato prediligi?

“Ogni ragazzo dovrebbe esprimere il suo pugilato. Non c’è uno standard, perchè ognuno ha delle caratteristiche diverse dagli altri. Sta a te insegnante rendere consapevole di quello che puoi fare. Se tu sei consapevole potrai pure sbagliare, ma ne sei cosciente e cerchi di migliorare”.

  (al. br.)

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