Inaugurata la Lupa Boxe di Franco Piatti

Piatti come oggetto avanzato 1

Ieri pomeriggio, in via Argentina Altobelli 32, anche se la palestra è già in funzione da qualche giorno, è stata inaugurata la Lupa Boxe, creatura di Franco Piatti, un maestro che non ha bisogno di presentazioni. Molta la gente presente per quello che si preannuncia come un’avventura, ma soprattutto come la realizzazione di un sogno, dove la boxe è contornata da altre discipline ormai diffuse.

A Franco Piatti chiediamo le sue origini nel mondo della boxe...

Io ho un unico rammarico ed è quello di non aver potuto fare il pugile professionista, perchè sono stato uno dei fortunati che ha trovato subito lavoro, ma non potevo usufruire di permessi per andare ad allenarmi. La mia carriera dilettantistica è stata più che buona. Ho iniziato a 12 anni e a 14 facevo già parte del Gruppo giovanile della Nazionale. Ho partecipato a diversi Tornei preolimpici e ho mancato di un soffio le Olimpiadi del 1976. Sono comunque soddisfatto, perchè il pugilato mi ha dato tanto nella vita, quella privata soprattutto. La forma di rispetto che ho avuto nei confronti di tanta gente è servita per il mio avvenire sia nel lavoro che nel formare una buona famiglia.

Con quale Società hai iniziato?

Nelle mie vene scorre sempre il sangue bianco e rosso, che sono i colori dell’Audace.

In che anno sei diventato un tecnico?

Ho preso l’aspirantato nel 1984, nel 1986 sono diventato tecnico e nel 1988 sono stato eletto come rappresentante dei tecnici.

Tu sei stato anche procuratore di professionisti?

Ho avuto la fortuna di allenare alcuni campioni del mondo tra cui Galvano, Cantatore e Panterito Mosquera.

Quando è stata fondata la Lupa Boxe?

La Lupa Boxe è nata nel 2004. Nel complesso è una società giovane ha già ottenuto buoni successi come risultati e anche dal lato organizzativo, il tutto senza avere una sede nostra, e finalmente siamo riusciti a coronare questo nostro sogno.

Quindi è la tua prima vera palestra?

E’ proprio così. Ho girato in vari locali, ma finalmente adesso ho una Società tutta mia.

Come è nato il discorso in questa zona?

In pratica sono nato quì nella Borgata Gordiani ai confini della zona Collatina-Prenestina. Il mio desiderio di far nascere una palestra quì l’ho sempre avuto. Ho avuto aiuti da politici e da sportivi, che ringrazio dal più profondo del cuore.

La tua più grande soddisfazione come maestro?

La parola soddisfazione sembra impropria. Ho avuto la possibilità di allenare parecchi campioni che hanno fatto parte del giro della Nazionale. Ma la soddisfazione più recente è quella di condurre l’attività femminile e giovanile del Lazio. Ho avuto il piacere e l’onore di aver partecipato agli allenamenti per i campionati mondiali femminili nel 2013 dove tra l’altro si misero in luce Irma Testa, medaglia d’oro, e Roberta Bonatti, medaglia di bronzo. E diciamo che una piccola parte di quelle medaglie la sento mia.

Hai intenzione di continuare questa attività femminile e giovanile del Lazio?

Ci devo pensare. Gli impegni sono tanti. Mi dispiace dover lasciare quello che ho costruito. Vorrei continuare, ma devo fare un po’ di discorsi con il Comitato Regionale.

Com’è costituita l’ossatura societaria?

La Lupa Boxe è nata con me e con i miei figli. Valentina Piatti è sempre la presidente, i tecnici principali siamo io e mio fratello Mauro, poi c’è mio figlio Daniele che è giovane e sta sulla buona strada per prendere il mio posto. Sono comunque contornato da tecnici di primo piano nelle varie discipline come l’onnipresente e insostituibile Francesca Giordano e Alessio Sakara con l’MMA.

Quanti iscritti nella boxe ?

Ho 5-6 agonisti, ma ho un centinaio di amatori iscritti, dei quali il 60% vogliono fare il pugilato e l’ 80% non hanno più di 13-14 anni.

Al. Br.

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